Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

C'è un cadavere in chiesa: I gialli di Myrtle Clover
C'è un cadavere in chiesa: I gialli di Myrtle Clover
C'è un cadavere in chiesa: I gialli di Myrtle Clover
E-book241 pagine3 ore

C'è un cadavere in chiesa: I gialli di Myrtle Clover

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Parke Stockard se la passava decisamente bene. Dotata di bell'aspetto e di uno spiccato senso degli affari, avrebbe potuto vivere felice e contenta. Invece, Parke portava problemi nella sua piccola cittadina. Quando l'insegnante ottuagenaria in pensione, Myrtle Clover, scopre il suo corpo, nessuno a Bradley ne resta particolarmente sconvolto. Myrtle decide di dimostrare a suo figlio, capo della polizia, il suo intelletto e indagare sul crimine. E, appena in tempo per giocare al detective, incontra un nuovo arrivato vedovo che si dimostra il compagno perfetto.

LinguaItaliano
Data di uscita19 lug 2019
ISBN9781547599936
C'è un cadavere in chiesa: I gialli di Myrtle Clover

Correlato a C'è un cadavere in chiesa

Titoli di questa serie (5)

Visualizza altri

Ebook correlati

Gialli per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su C'è un cadavere in chiesa

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    C'è un cadavere in chiesa - Elizabeth Spann Craig

    Prologo

    Quella mattina, Parke Stockard non sarebbe morta se non fosse stata intenzionata a mettere zizzania. Ad essere onesti, però, quella volta non poteva sapere di aver fatto arrabbiare la persona sbagliata – che risolse la questione Parke Stockard, lasciandola senza vita vicino all’altare della chiesa.

    Quella mattina, svegliandosi tra le lenzuola di raso rosa, aveva rimuginato su qualche piano diabolico. Mentre si spazzolava i biondi capelli da modella, aveva architettato con ancor più cattiveria. E, mentre guidava la sua BMW decapottabile color champagne verso la chiesa, fece la fatidica telefonata che diede alla giornata una brutta piega.

    Se, per una volta, Parke avesse respinto i suoi istinti più bassi, oggi sarebbe ancora lì a fantasticare sulle sue diavolerie. Se solo avesse ascoltato la buona Parke sepolta nei reconditi della sua coscienza torbida. O se ci avesse pensato due volte, ricordando che dopotutto stava andando in chiesa. Ma non lo fece e il palcoscenico fu allestito per l'omicidio nel santuario.

    La luce estiva del mattino presto si insinuava attraverso le vetrate, il suo riverbero delicato illuminava la disposizione dei fiori sull'altare. Lo sguardo raggelante di Parke diretto su di essi avrebbe potuto vaporizzare l'intrepido bouquet all’istante. Immuni alla sua furia, i black eyed susan e le margherite la sfidavano con arroganza.

    Parke si ripromise di prendere provvedimenti con Kitty. Rovistare ai bordi della strada per la composizione floreale dell'altare non andava affatto bene. Buon Dio, di questo passo la prossima volta avrebbe attaccato il pizzo della Regina Anna sui vasetti Marson con la resina del centocchio. Gettando il mazzetto di erbaccia nel sacco della spazzatura, Parke estrasse delle rose dalla sua borsa di tela e le mise prontamente in un pesante vaso di cristallo.

    Intenta a risolvere l’imminente crisi della composizione inadeguata e l’annosa questione dell'ignoranza della gente del posto, Parke non si accorse che le porte del santuario si erano aperte. Una sgradevole voce catturò la sua attenzione.

    Tu! disse Parke con disprezzo. E poi diede inizio all’ultimo scontro della sua vita – trenta minuti dopo, la bella Parke Stockard era morta...

    Capitolo uno

    Alcuni giorni prima

    Erano le 7:00 del mattino, calde ma non ancora afose, di quello che sarebbe diventato un torrido giorno d’estate. I cittadini anziani e assennati di Bradley, North Carolina, si trastullavano allegramente prima che il caldo si trasformasse in una cappa veramente soffocante. Coglievano pomodori per il pranzo dai filari dei cortili, rifornivano le mangiatoie dei cardinali e degli uccelli azzurri, facevano i conti con la complessità del cruciverba quotidiano o sgranocchiavano ciotole di acini d’uva sotto il ronzio dei ventilatori nei portici. Myrtle Clover non poteva essere inclusa in questa pacifica parte di popolazione. Una chiamata mattutina le aveva fatto saltare i nervi. Parke Stockard.

    Una fugace occhiata di sé stessa in una pentola in rame lucido le rivelò un'immagine simile a quella di Einstein che la guardava con cipiglio. Picchiettò la soffice chioma di capelli in una parvenza di ordine e strizzò gli occhi all’orologio col gallo appeso al muro della cucina. No, non era troppo presto per chiamare Elaine. Il nipotino di Myrtle funzionava mirabilmente come sveglia per Elaine. Cosa importava se preferiva guardare i Teletubbies alle 5:30 del mattino? Nella sua testa di bambino, tutti dovrebbero essere ansiosi di guardare Laa-laa accaparrarsi la sua grande palla gialla strappandola alle grinfie di Dipsy.

    Elaine rispose al telefono con un ciao dal tono esausto. Le alzatacce dovevano metterla a dura prova. La sua voce era rauca come se avesse ingoiato metà della sabbiera di Jack.

    "Parke Stockard non promette nulla di buono, Elaine. Porta guai. Tutta la città è furiosa con lei. E lascia che ti racconti cosa ha fatto a me".

    Elaine stava davvero cercando di ascoltare sua suocera – di solito, il multitasking era il suo forte – ma, con il cordless stritolato tra l'orecchio e la spalla mentre ripuliva il linoleum dai cereali che suo figlio aveva allegramente lanciato per aria, non riusciva a concentrarsi completamente sulla telefonata. Uhm. Davvero? Elaine si allungò fino a raggiungere le briciole dall'altro lato della sedia e si sentì molto più vecchia dei suoi 36 anni.

    Myrtle si è era fermata per dare effetto alla notizia. Effetto che sarebbe risultato più solenne se Elaine fosse stata in grado di vedere Myrtle in tutta la sua ottuagenaria ma robusta struttura, col suo metro e ottanta. "Ha sgraffignato più spazio per la sua rubrica sul Bradley Bugle."

    Elaine tirò via lo spargipepe dal pugno paffuto di Jack, di due anni di età, suscitando un urlo di protesta. Trasalì al rumore. Perché sarebbe un problema per te?

    Perché ora la mia utile rubrica di suggerimenti è stata dimezzata! Sloan Jones, l'editore, mi ha chiamato subito stamattina per farmelo sapere. Codardo. Probabilmente sperava che stessi ancora sonnecchiando a letto e che gli avrebbe risposto la segreteria telefonica. Questa città ha bisogno dei miei utili suggerimenti molto più degli schifosi vomiti su carta di Parke Stockard. Quell'inutile rubrica ‘Posa graziosamente con Parke'. Che donna miserabile. Si fermò mentre l'ululato di Jack raggiungeva le sue orecchie. Sei presa d’assalto? È Jack che fa questo baccano? Cosa stai facendo al mio caro nipote?.

    Elaine corse sul retro della casa, inseguita del caro nipote. Rifugiandosi nella camera da letto principale, chiuse la porta, inchiavandola rapidamente. Scostò via dagli occhi il caschetto nero con la mano guantata in lattice giallo. Elaine sperava che Jack, che ora stava scagliando il suo corpicino con rabbia contro la porta, scoprisse presto che stavano andando in onda i Teletubbies sul televisore della sala. Guardando in basso, scoprì di avere ancora in mano lo spargipepe. Lo appoggiò su un cassettone e si tolse i guanti di lattice. Niente. Lui... Appena chiudiamo la telefonata è ora del pisolino. Per qualche ragione oggi si è svegliato alle 4:30 e quindi è già ora che dorma di nuovo. Bloccò la sua risatina isterica. Elaine era una persona mattiniera ma le 4:30 non sono ammissibili in nessun caso.

    Uh..., Elaine radunò i pensieri. Credo che la sua rubrica si chiami ‘Il grazioso salotto di Parke’, Myrtle. Perché Sloan dovrebbe tagliare i tuoi articoli? Ne sono tutti entusiasti.

    Myrtle si sedette al tavolino del soggiorno e aprì un documento al computer, fissandone il testo. La mia rubrica è stata un po' stramba nelle ultime due settimane, ma non puoi immaginare il tipo di dritte che le persone mi hanno inviato. Mi sono dovuta accontentare di quel consiglio sul sapone Ivory da mettere sotto le lenzuola per aver sollievo dai crampi alle gambe. Sbuffò Myrtle.

    E quella soffiata su come fermare il sangue dal naso, ricordò gentilmente Elaine. Ella notò con sollievo che le urla erano cessate e pregò che i piccoli piedini di Jack si fossero diretti verso il salotto.

    Oh, giusto. Quella vecchia leggenda delle mogli che facevano scivolare un mazzo di chiavi fredde giù per il collo dell’afflitto. Myrtle lesse tristemente l’articolo incriminato allo schermo del computer. "Sloan pensa che mi cimenti con l’occulto. Ma, dopotutto, non erano suggerimenti miei."

    Elaine aprì la porta della camera da letto con circospezione e sbirciò in salotto. Non c’era alcun pazzo bambino da quelle parti, soltanto lo scontroso studente francese in età adolescenziale, che incespicava assonnato fuori dalla stanza degli ospiti. Elaine si scusò in un francese arrugginito per lo scoppio di Jack durante il buon sonno di Jean-Marc. Sfortunatamente per Elaine, le sue scuse suonarono come un Sono contenta che Jack sia una capretta luminosa. L’ospite straniero inspiegabilmente rivolse gli occhi al cielo, lasciando perplessa Elaine.

    Myrtle aggiunse altro zucchero alla sua tazza di caffè. Anche Sloan ha una cotta per Parke.

    Beh, è una bellissima donna.

    Dallo sguardo duro. Occhi piccoli, duri e penetranti. E quel viso che urla VESPA!  Il naso talmente appuntito da scoppiare un palloncino. Parke è prepotente, dispotica e odiosa per tutti.

    È slanciata.

    Ossuta. Rispose Myrtle.

    È in forma perfetta. Deve fare attività fisica tutti i giorni.

    Cammina velocemente. Agita le braccia su e giù come una gallina.

    Penso sia una valida alternativa alla corsa, Myrtle.

    Beh, sembra che stia cercando di sgattaiolare nel bagno più vicino.

    Sciocco o no, su di lei sembra che funzioni. Sta davvero bene, disse Elaine nostalgicamente. E non sono certa di bermi questa rappresentazione di Parke Stockard come l’incarnazione del diavolo. Innanzitutto, investe un sacco di soldi nel rinnovamento della chiesa. Si vocifera che stia finanziando una nuova ala educativa per il catechismo.

    Myrtle sbuffò. Un disperato e futile complotto per salvare la sua anima immortale. Dai retta a chi è notevolmente vecchio e immensamente saggio, Parke Stockard si qualifica tra i veri malvagi. Le piace stuzzicare la gente.

    Il ciclone di urla e tonfi contro la porta riprese. Elaine non stava seguendo gli improvvisi riferimenti al bestiame di Myrtle e cercava di capire se Parke Stockard fosse ancora il soggetto della conversazione senza rivelare di essersi persa le ultime frasi.

    Myrtle era ossessionata dai particolari della sua vita. Lo stesso dicasi di Elaine, il cui farraginoso problema della settimana era l'improvvisa capacità di Jack di rimuovere il tappo dal biberon. Elaine pensò fosse più sicuro riprendere dall'ultimo filo della conversazione che riusciva a ricordare. Sloan non ti avrebbe tagliato la rubrica a causa di una cotta, Myrtle.

    "E Parke è diventata la principale inserzionista del Bugle; il che a quanto pare obbliga Sloan ad essere il suo schiavo per tutta la vita. La libertà di stampa. Solo perché è un’imprenditrice e agente immobiliare onnipotente. Lui pensa che lei sia un pezzo grosso visto che teneva una rubrica di società a New York. Chi se ne frega? La raffica di singhiozzi di Myrtle giunse fragorosa all’altro capo della linea telefonica, facendo rabbrividire Elaine che spostò il ricevitore dall'orecchio. Quella rubrica mi teneva occupata."

    Elaine rispose precipitosamente, Beh, ora avrai da tenerti occupata con il lavoro in chiesa, no? Red aveva un disperato bisogno era che la sua ottuagenaria madre non tornasse ad annoiarsi!

    La voce di Myrtle suonò metallica. Di cosa stai parlando?

    Le associazioni laiche dell’Altare della Gilda e delle Donne della Chiesa. Red ne parlava stamattina.

    Ci fu una pausa pregante prima che Myrtle esclamasse: Non mi sono iscritta all’Altare della Gilda. E certamente nemmeno alle Donne della Chiesa. Un mucchio di vecchie zitelle. Red mi ha iscritto?

    Elaine avrebbe riconosciuto i segnali di pericolo nel tono della suocera se Jack non avesse continuato la sua rumorosa veglia fuori dalla porta della camera da letto. Mhmm.

    Myrtle avvampò. "Parke Stockard era la miglior candidata per il titolo di ‘probabile assassinata’ di Bradley, North Carolina, ma Red potrebbe averglielo strappato dalle mani!"

    Josh Tucker vide come il suo capo al Bradley Bugle, Sloan Jones, sbatté giù il telefono. Buon Dio, gemette Sloan, cingendosi la testa. Liberami dalle conversazioni con Myrtle Clover.

    È ancora arrabbiata per il taglio della sua rubrica?

    Beh, non è che l'abbia tagliata. L'ho soltanto ridotta. Stava diventando piuttosto bizzarra, comunque, con tutti quei consigli sul sangue dal naso ultimamente.

    "Cosa c'è dietro al taglio del mio pezzo nell'ultima edizione? Quello non era affatto strano", chiese Josh.

    Scusa, disse Sloan, Scrittura raffinata, come al solito; ma ho dovuto incastrarlo nella colonna di Parke. Il suo annuncio settimanale a pagina intera ha risanato la nostra contabilità dal rosso. Grazie a Dio paga in anticipo.

    Il sorriso sommario di Josh scomparve nei lineamenti profondi del suo volto. Sloan continuò: "E non è nemmeno una cattiva scrittrice. Immagina: due ex scrittori di New York dello staff del Bugle".

    Josh sollevò la mano nerboruta e si lisciò la fronte alta. A volte gli mancava New York. Si aspettava che la sua città natale fosse cambiata mentre era via, ma non aveva notato alcun cambiamento. Gli hot dog piccanti erano ancora a 99 centesimi al Bo's Diner. La Bradley Library non aveva fatto circolare nuovi titoli dal 1985 e la signorina Hudgins continuava a zittire i clienti. Il Bradley Bugle considerava ancora le partite a bridge e le nozze d’oro le principali notizie locali. Sua madre gli dava ancora troppe attenzioni e gli portava una zuppa di pasta di pollo acquosa ogni volta che era influenzato. Thomas Wolfe ovviamente non aveva mai visitato Bradley, in North Carolina, se pensava che non si potesse più tornare a casa.

    "Parke di sicuro dà al Bugle un po' di brio."  Sloan rifletteva sognante sulle elevate qualità di Parke Stockard, crogiolandosi di nuovo nel sorriso radioso con cui l'aveva folgorato quella mattina presto. Quel giorno Sloan aveva pettinato accuratamente i suoi ciuffi di capelli. Il compito richiese la localizzazione del suo pettine: un'impresa importante, considerando che era andato perso per settimane.

    Josh si infiammò. Il costoso profumo floreale di Parke invadeva ancora stucchevole la redazione, indugiando nelle sue narici e infiammando le sue emicranie. Il profumo evocava i sorrisi condiscendenti di Parke. "Purché il taglio dei testi si fermi lì. Abbiamo realizzato un giornale pluripremiato, Sloan. Il Bradley Bugle sta iniziando ad attirare l'attenzione del pubblico... e non solo di questa città. Non abbiamo bisogno della sua interferenza".

    Sloan sorrise affettuosamente al grande trofeo con piedistallo di una gigantesca penna piumata che si trovava in un posto d'onore sulla sua scrivania piena di scartoffie. Sì, abbiamo fatto un buon lavoro, non è vero? Sloan lo mostrò a Josh. Il faccione col doppio mento gli si sbiancò quando Josh rimase cupo. Sloan lo prese per il colletto della camicia. "Lo spazio è ristretto, lo sai. Le entrate pubblicitarie di Parke ci stanno aiutando molto, ma non abbiamo il budget del New York Times. O quello del Charlotte Observer. O del – "

    Hai ragione. Ma dev'esserci qualcos'altro su cui possiamo tagliare. Le ricette di Rita?.

    Riceverei lettere di protesta dai lettori.

    L’oroscopo di Maisy Perry?

    Josh, ci sono persone che pianificano l'intera giornata in base a quello. Ci sarà un pandemonio per le strade se Maisy non darà loro una guida.

    "Beh, allora, la rubrica ‘Buoni vicini’. Se qualcuno vuole scambiare il punch della nonna con qualche pianta di pomodoro, il Bugle non deve necessariamente esserne coinvolto, non ti sembra?"

    Sloan lo fissò perplesso. Non aveva idea che Josh Tucker fosse diventato così completamente estraneo alla realtà di Bradley durante il suo soggiorno a New York. Stai dicendo delle assurdità. Se non faccio da intermediario tra persone che cercano di scambiare la loro collezione di National Geographic per quella di volumi condensati del Reader's Digest, verrò impiccato per strada. La mia settantacinquenne vicina di casa, Miss Sissy? Lei sarebbe là fuori a fischiarmi le chiappe ogni volta che porto fuori la spazzatura. Lei è la fan numero uno di Buoni Vicini.

    Siamo di nuovo a Parke, allora.

    Sloan non colse la cupa sfumatura nel tono di Josh. Come ti ho detto, Parke sta finanziando da sola il piccolo quantitativo di copie di cui disponiamo. No, deve trattarsi dei tuoi articoli e dei consigli di Miss Myrtle. Tu stai avendo i nostri riconoscimenti, aggiunse Sloan in modo affrettato, ma puoi subire qualche modifica. La rubrica di Miss Myrtle è abbastanza nuova da far sì che i suoi lettori non siano ancora dei fan totalmente rabbiosi.

    Josh si rannicchiò sul suo articolo per segnalare la fine della conversazione. Non aveva intenzione di essere la seconda scelta dopo Parke Stockard in sala stampa – non gli importava quante copie dell'annuncio avesse comprato.

    ––––––––

    Tanner Hayes farfugliava qualcosa di impreciso, mentre il sudore gli imperlava la fronte spaziosa. Il fatto che il suo viso solitamente rubicondo si fosse fatto cinereo e che si stesse stringendo dolorosamente il petto, avrebbe allarmato osservatori perspicaci del suo improvviso e violento attacco di cuore. Tuttavia, Parke Stockard, in tutta la sua bellezza, ricchezza e furbizia, non era particolarmente acuta. O compassionevole. Pensava soltanto che la testa tonda e pelata, gli occhi a palla e le espressioni di soffocamento che emetteva le ricordavano un rospo.

    Pigramente, scacciò una mosca ronzante verso di lui con la mano ben curata, curiosa di vedere se una lingua lunga l’avrebbe risucchiata. Quando non lo fece, si stancò dei suoi voli di fantasia e ritornò agli affari.

    La vostra casa, ripeté ad alta voce. Il vecchio era sordo o solo stupido? Dovete vendermela. Mi faccia sapere quando sarete pronti a firmare. Rimarrete stupiti di quanto varrà la vostra proprietà quando la butteremo giù e ne costruiremo tre al suo posto. E poi, davvero, la vostra dimora è completamente antiquata. Sventolò sprezzante il suo esile braccio verso il vecchio colono. Non avrete speranza di venderla quando lei o sua moglie andrete in una casa di cura. Il che, sottolineò, potrebbe accadere da un giorno all'altro. Gli diede uno sguardo duro, girò sui tacchi, e si incamminò a passo svelto verso l’auto.

    Appena Parke sfrecciò in strada nella sua auto sportiva, inclinò lo specchietto retrovisore verso il basso per applicarsi ancora del rossetto rosso. Questo spiega perché non vide mai Tanner Hayes sdraiato sul vialetto di cemento, ancora stringendosi il petto, o sua moglie, Althea, affrettarsi a fianco del marito.

    La sua casa distava pochi minuti d’auto. Era una vecchia casa colonica con un portico che girava tutt’attorno. O almeno, così era fino a quando non l’aveva fatta radere al suolo. Ora al suo posto sorgeva una favolosa

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1