Il metodo rivoluzionario per correre e meditare

Di William Pullen

Come affrontare la vita senza stress e vivere felici

La soluzione per imparare a muoversi e vivere meglio le emozioni

«Se la tua giornata è stata stressante o triste, questa può essere la medicina di cui hai bisogno.»
Vogue

Correre, fare jogging o più semplicemente camminare aiuta a sentirsi meglio. Chiunque l’abbia fatto almeno una volta nella vita potrà confermarlo. In questo libro destinato a tutti, William Pullen, esperto di psicoterapia, insegna a vivere a pieno le emozioni mentre si è in movimento. L’approccio parte proprio dal corpo, in molti casi costretto a rimanere fermo per diverse ore al giorno, a scuola, nei luoghi di lavoro, a casa. È in queste situazioni che si accumulano stress, ansia, rabbia e altri problemi. Spesso non vengono seriamente affrontati, ma un rimedio c’è e va sperimentato. Pullen ne offre uno tra i più originali ed efficaci. In questo viaggio sulla strada del benessere e del ritrovato equilibrio personale viene elencata tutta una serie di esercizi progettati per essere messi in pratica durante una corsa o una passeggiata, e utili a superare i propri limiti, a pensare con più consapevolezza, ognuno secondo le proprie caratteristiche. Mettere in movimento il proprio corpo vuol dire scoprire qualcosa di più della mente e in ultimo vivere più felici.
William Pullen
è uno psicoterapeuta, specializzato nella cura di problematiche come la depressione, l’ansia, la scarsa fiducia di sé e l’abuso di sostanze, e fondatore della Dynamic Running Therapy (DRT). I suoi articoli sono stati pubblicati su molti giornali e riviste tra cui «Vogue», «The Independent» e «GQ».

• Lingua: Italiano
• Editore: Newton Compton Editori
• Data di uscita: 8 mag 2017
• ISBN: 9788822709462

Anteprima del libro

451

Titolo originale: Run for your life. Mindful running for a happy life

Copyright © William Pullen, 2017

Original English language edition first published by Penguin Life.

Penguin Life is part of the Penguin Random House group of companies

whose addresses can be found at global.penguinrandomhouse.com.

Traduzione dall’inglese di Mariacristina Cesa

Prima edizione ebook: maggio 2017

© 2017 Newton Compton editori s.r.l.

Roma, Casella postale 6214

ISBN 978-88-227-0946-2

www.newtoncompton.com

Realizzazione a cura di Librofficina

William Pullen

Il metodo rivoluzionario

per correre e meditare

Come affrontare la vita senza stress

e vivere felici

Indice

Introduzione

Cos’è la Dynamic Running Therapy?

Lo sviluppo della Dynamic Running Therapy

Per cosa è particolarmente adatta la DRT?

Il viaggio

Un passo alla volta

Il piede giusto

Il procedimento

Concludere

Sinossi conclusiva

L’ambiente che guarisce

Scegliere il terreno giusto

Correre con un compagno

Depressione e morale basso

Distinguere tra essere depressi e giù di morale

Cause comuni di depressione

Come funziona la DRT per chi è depresso o giù di morale

L’ansia

Cos’è l’ansia?

Da dove viene l’ansia?

Come funziona la DRT per l’ansia

Il rapporto con gli altri

Cosa succede?

Perché le relazioni sono difficili

Come funziona la DRT per le relazioni personali

Relazioni incentrate sulla persona

Vedere con maggiore chiarezza

La rabbia

Comuni fattori scatenanti della rabbia

In che quantità va bene la rabbia?

Cosa aspettarsi

Come funziona la DRT per la rabbia

I processi decisionali

Problemi generici del processo decisionale

Come funziona la DRT per il processo decisionale

Genitori e figli

La sfida che ci si prospetta

Come funziona la DRT con vostro figlio

Correre insieme

La corsa empatica

La corsa consapevole

Prepararsi alla corsa consapevole

Correre a ritroso

Orgoglio, vergogna e altri compagni di corsa

La lotta consapevole

La vostra mappa personale

Accettazione

Sedere con la paura e il dolore

Correre con la paura e il dolore

Fare pace

Distaccarsi

Rendere reale la vostra storia

La fine dell’arcobaleno

Cosa c’è nel mio zaino?

Sentieri diversi

Riflettere sul vostro viaggio

Ringraziamenti

Introduzione

Cos’è la Dynamic Running Therapy?

Il movimento è cura

Avete mai fatto una lunga passeggiata all’aria aperta, da soli o con amici, per poi avere quell’improvviso momento di chiarezza in cui i fatti della vita sembrano sistemarsi? Oppure, siete mai andati a correre con la mente intasata da una giornata caotica in ufficio per tornare a casa esausti, sudati ma con una nuova visione degli eventi accaduti quel giorno stesso? Fondamentalmente, quella sensazione, quel senso di chiarezza, è alla base della Dynamic Running Therapy, detta DRT.

Si tratta di un metodo terapeutico da seguire passo dopo passo, efficace e coinvolgente, per affrontare sentimenti e circostanze difficili della vita attraverso il movimento. La combinazione tra esercizio fisico, terapia narrativa e l’antica saggezza della consapevolezza, permette di tornare a una vita sana e soddisfacente. Se, tradizionalmente, la consapevolezza si concentra sulle sensazioni del corpo e sull’ambiente per ancorarvi al presente, la pratica che vi propongo va oltre. La DRT sfrutta il movimento del corpo per avvicinarvi a quello che accade dentro di voi a livello emotivo, aiutandovi sia a comprenderlo sia a elaborarlo meglio. Un tale metodo dinamico offre una via più attiva ed efficace verso il recupero rispetto alla terapia tradizionale, arricchendo il vostro viaggio di una presa di coscienza delle vostre capacità e di soddisfazioni personali.

La DRT si può inoltre adattare a qualunque livello di preparazione fisica abbiate nel momento in cui vi mettete fisicamente alla prova in qualche misura e per un certo periodo di tempo. Ciò significa che se per voi una camminata è già impegnativa, si conterà quella come DRT. Se invece siete più da volate, potete basare la vostra DRT su quel passo.

Lo scopo è di trovare lo sforzo fisico che permetta al sangue di pompare un po’ più velocemente. Non serve spingersi troppo in là o mantenere lo stesso passo per tutta la sessione. Sentitevi liberi di cambiare, di minuto in minuto, di sessione in sessione. E nei giorni di pioggia o in quelli bui, una sessione seduti al coperto andrà bene lo stesso.

Per me, se la vita ha un qualche

significato, è il movimento.

Vivere è continuare a muoversi.

JERRY SEINFELD

Chiunque si sia trovato ad aprirsi con un amico durante una lunga camminata o una gita conosce la sensazione di conforto che si prova a camminare e parlare allo stesso tempo. Le parole sembrano scorrere, passando di storia in storia. Presi dallo slancio, vi ritroverete a viaggiare lungo un sentiero che si dispiega nella vostra mente. Potreste non vedere dove vi porta, eppure d’istinto non vi fermerete. Anzi, pur non comprendendo appieno il significato di quello che state dicendo, verrete colti dalla sensazione di vivere un momento importante. Segreti, spesso mai condivisi prima, finiscono nella conversazione con sorprendente facilità. Quando arriverà il silenzio vi sembrerà una normale componente del viaggio, la strada che vi si apre davanti in qualche modo conterrà il vostro essere con voi stessi. Alcune persone lo chiamano "flusso: è la sensazione di essere al posto esatto, nel momento esatto, a fare esattamente ciò che dovete.

La DRT non promette di farvi provare tale sensazione in modo continuato, ma poiché unisce la terapia narrativa al movimento, capita spesso che il flusso si verifichi. Il punto è che il movimento è salute: una medicina non solo per il corpo, ma anche per la mente e l’anima. Lo sappiamo nel profondo del cuore. Il movimento è istintivo, scritto nel nostro DNA: per questo raggiungiamo il flusso e i nostri fianchi iniziano a ondeggiare a un suono ritmato.

Quindi, perché imparare solo dalle parole o dal pensiero quando il movimento del corpo ha così tanto da insegnarci? Il corpo comunica a gran voce e può dirvi tutto, da ciò che vi rende felici e tristi a come gestire stress e rabbia. Una postura ricurva comunica quanto vi pesi il mondo un lunedì mattina umido e ventoso. Al contrario, un passo scattante oggi potrebbe essere la conseguenza della promozione avuta ieri. Il modo in cui correte può indicare come vi muovete nel mondo, nella vostra relazione o sul lavoro. Iniziate rapidi, ma vi stancate subito? Mantenete costantemente il passo ma non riuscite a rilassarvi? O forse siete tipi da sprint finale e dimenticate quanto sia importante anche il modo in cui si comincia a correre?

Cos’è la DRT

• È una pratica aperta, che continua fino a che non deciderete di fermarvi.

• La guidate voi, quindi l’impegno fisico lo scegliete voi.

• Riguarda tanto lo stare seduti e il camminare – scaricarvi ed essere presenti in vari livelli di movimento – quanto il correre.

• È dinamica: un’attuazione fisica dei sentimenti che provate e dei cambiamenti che volete apportare nella vita.

Cosa non è la DRT

• Non è un nuovo tipo di attività fisica.

• Non è un allenamento per rimettersi rapidamente in forma – fisica, mentale o emotiva.

• Non si tratta solo di correre.

• Non richiede un elevato grado di forma fisica.

Il movimento è fondamentale nella nostra vita. Spesso per crescere o superare conflitti abbiamo bisogno di sentire che stiamo attraversando un passaggio o una transizione. Il movimento cambia la prospettiva e, nel farlo, offre chiarezza e accende speranza, determinazione e possibilità. Per l’efficacia di tale pratica è fondamentale il fenomeno definito emozione in movimento, la sensazione di sentirsi completi e connessi ai nostri sentimenti mentre ci muoviamo. Così possiamo iniziare a entrare in contatto con i sentimenti che si nascondono in profondità dentro di noi. Quando cominciamo a muoverci, le nostre emozioni aumentano, ravvivate dall’energia che esercitiamo e dalla storia che raccontiamo a noi stessi. È come se, in qualche modo, il movimento mettesse in pratica o interpretasse le nostre emozioni più intime. Questo mettere in scena ciò che abbiamo dentro può portare a una maggiore sensazione di padronanza di noi stessi, come se fossimo più in linea con ciò che siamo. L’efficace processo del camminare o correre insieme, dentro o attraverso i nostri sentimenti, può offrire una visione interiore sorprendente e liberatoria ed è la roccia su cui si fonda la DRT.

A volte l’esperienza porta a familiarizzare, a sentirsi più vicini a un’emozione specifica e a conoscerla meglio. Altre volte è dolorosa, e permette alle emozioni represse di avere libero sfogo. E altre volte ancora non è che un avanzare in silenzio, insieme a una maggiore consapevolezza di chi siamo e del posto che occupiamo nel mondo.

Da soli o in compagnia, siate coscienti di cosa state per intraprendere. È importante rispettare il potere di questo processo e farne un vostro alleato. Spesso uno slancio sviluppa qualcosa che può portare a rivelazioni sorprendenti: momenti di illuminazione in cui improvvisamente la verità di un particolare ricordo appare chiara o ci si rammenta di un dettaglio per la prima volta. O magari si sperimenta la pienezza di un sentimento in un modo mai provato prima. E può essere doloroso o piacevole. Potrebbe richiamare alla memoria un preciso momento, un elogio il cui significato nella vostra vita si fa chiaro solo ora, o magari un temuto confronto con una persona amata o la rottura di una relazione importante. Procedete con calma, non c’è fretta. Non sforzatevi troppo e non sentitevi costretti a parlarne se siete con un amico.

Evitate i conflitti

Quando si pratica la DRT è importante prestare la massima cura a evitare i conflitti. Il conflitto è l’anticamera dell’ansia e una maledizione moderna di prim’ordine. La comprensione e la guarigione si ottengono più facilmente sgombrando il sentiero avanti a essi, non andandoci a sbattere o attraversandoli. La pace non si trova con una pressione continua. Non serve a niente cercare di correre il più possibile e più velocemente che si può mentre si comprende il più possibile. Man mano che andrete avanti, troverete il vostro passo e il vostro ritmo, non cercate di affrettarvi verso il traguardo.

Lo sviluppo della

Dynamic Running Therapy

I primi passi della Dynamic Running Therapy sono stati mossi lungo il sentiero che circonda il lago Serpentine all’interno di Hyde Park a Londra. Il parco si trova nel cuore della città e, nell’estate del 2007, è stata la mia casa lontano da casa, il mio rifugio dalla città caotica intorno a me e dalla confusione della mia mente. I suoi angoli e anfratti piene di foglie, i posticini tranquilli e le collinette sono diventati il mio asilo verde. Quando ero nel parco provavo una sensazione di apertura. I pensieri che normalmente affollavano la mia mente sembravano acquietarsi un po’. E, con mia grande sorpresa, lì ho trovato