Pezzettini di storia - 101 cartoline inviate agli studenti del quinto liceo durante un viaggio nella Storia

Di Davide Gravina

Durante lo tsunami del coronavirus un professore di storia e filosofia di un Liceo, costretto a stare a casa dai decreti ministeriali, decide di spezzare le catene e di intraprendere, nella piena libertà, un viaggio nella Storia. L'obiettivo è quello di inviare, durante questo navigare nella tempesta, delle cartoline ai propri alunni per non perdere il contatto con loro, e per trasmettere un messaggio ben preciso: l'importanza di conoscere gli avvenimenti storici per far meglio maturare e sviluppare il cittadino-studente. L'invito finale, attraverso lo scorrere delle cartoline – pezzi di un puzzle grande più di un secolo -, è quello di continuare a riflettere sull'avventura umana non stancandosi mai di chiede a tutti e ovunque notizie sull'agire dell'uomo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 5 giu 2020
• ISBN: 9788831675109

Anteprima del libro

633/1941.

PREFAZIONE

Strette di mano, sorrisi in volti affaticati di docenti segnati dalla costruzione di un intero anno scolastico, in un caldo pomeriggio di giugno, dopo una lunga tornata di scrutini. Ci salutiamo io e Davide, scambiandoci indirizzi mail e numeri di telefono, con la promessa di restare in contatto e seguire i percorsi di vita e di lavoro, l’uno dell’altra. E’ arrivato quest’anno al Liceo Galilei di Trebisacce, ma da subito si è fatto notare, per la pacata fermezza nella gestione di una esuberante classe che abbiamo condiviso, per il portamento calmo, il sorriso rassicurante, l’attenzione nella ricerca di strategie, più che metodologiche, umane e che avessero come fine il coinvolgimento degli studenti in un percorso formativo non solo mentale, ma anche animico e relazionale. Questo ultimo aspetto è frutto di una mia intuizione, scaturita da considerazioni colte nei momenti di pausa e confronto, nei cambi di ora, non volontariamente espresso dal Davide Gravina misurato, concreto, non interessato al facile consenso, innamorato dei giovani, della politica intesa nella sua accezione più vera e nobile. Sono passati alcuni mesi, ed ecco che la mia intuizione prende corpo, nel lavoro Pezzettini di storia.

Arriva una prima cartolina, una mattina come tante da qualche mese a questa parte, in cui noi docenti ci cimentiamo nella didattica a distanza, tentando di dare vita e calore agli schermi dei computer, di inventare qualcosa di stimolante per tenere vicini a noi gli studenti. Mi illumino, penso aver trovato materiale e strategia utili per la mia lezione, poi comprendo. Non ho trovato, sono stata, semmai, destinataria di un magnifico dono. Davide mi confessa, partecipandomi un sentire profondamente condiviso, la sua irrequietezza, in fondo noi insegnanti siamo animali politici, e del voler superare in qualche modo i limiti spaziali imposti dal lockdown. Mi incanto e rifletto, per la bellezza dal sapore nuovo e allo stesso tempo antico della comunicazione tramite cartoline, di cui si attende pazientemente la risposta. Si apre uno squarcio sulle emozioni e l’agire di Davide Gravina, che trascendono la mera organizzazione materiale dell’opera. Il desiderio di esplorare il passato, superando ogni barriera spazio- temporale e che trasforma i giovani lettori in scalpitanti compagni di un viaggio avvincente. La curiosità dell’ascoltatore mai pago, cifra spirituale di chi vive una sostanziale democrazia che, come sostiene lo studioso Guido Calogero, prima ancora che nella bocca sta nelle orecchie", e aggiungo nelle scelte, come testimoniato dall’attesa risposta degli studenti. La storia diventa compagna, amica, amante, una seconda pelle, e che denota l’ormai radicata, tanto da diventare inconsapevole, struttura metodologica derivata dai grandi maestri Erodoto, Tucidide, espressa nell’approccio autoptico, per indurre i ragazzi a vedere con i propri occhi i fatti del passato, attraverso le cartoline, e stimolare in essi una visione critica, scientifica; suscitare passione per i fatti del passato, utili nella comprensione del presente, necessari per meglio orientare il futuro. La fiducia, derivata dalla certezza che sia necessario donare, se si vuole ricevere, pur non essendo condizionata e condizionabile. Ciò che affiora, tuttavia, in maniera tangibile è la generosità dello studioso autentico, per cui la condivisione è un’esigenza incontenibile, per ripristinare la giusta misura tra l’avere, l’essere e il donare. Cari studenti e lettori, siete pronti per la traversata?

Annamaria Partepilo

Professoressa di Storia e Filosofia

INTRODUZIONE

Durante il periodo della quarantena ho trascorso molto tempo dentro il mio studio, circondato da libri che da diverso tempo mi interpellavano per essere coinvolti in