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Indossando L'Orgoglio
Indossando L'Orgoglio
Indossando L'Orgoglio
E-book74 pagine54 minuti

Indossando L'Orgoglio

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Info su questo ebook

Un romanzo sull’amore inaspettato, sulla diversità, sulla scoperta di se stessi, sull’ipocrisia e sulla paura del cambiamento.

Questa è la storia di Anna, una donna ordinaria che vede nel suo ruolo di moglie e madre la sua realizzazione personale. Una donna timida, troppo spaventata dalla vita e restia ai cambiamenti. Durante un’estate in Salento, una di quelle estati che segnano la vita per sempre, Anna incontra Valeria, una ragazza estroversa e solare, molto diversa dalla protagonista. Agli occhi di Anna, Valeria sembra provenire da un altro mondo, un universo dal quale sembra inspiegabilmente attratta. Cosa accadrà tra le due donne? Quali saranno le scelte che prenderanno?

Una storia avvincente e sensuale che terrà tutti con il fiato sospeso.
LinguaItaliano
Data di uscita26 ott 2020
ISBN9788831698306
Indossando L'Orgoglio

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    Anteprima del libro

    Indossando L'Orgoglio - Erin Eloe

    d’estate.

    I

    L’estate era da sempre la stagione preferita di Anna. Quella che le aveva regalato i ricordi migliori. Fin da quando era bambina, con la famiglia, si recava in Salento per trascorrere le vacanze. Ancora oggi, adulta e sposata, insisteva incessantemente con il marito affinché ce la portasse.

    Anna era una donna introversa, non era solita parlare con chiunque, preferiva osservare prima chi le stava intorno e, solo dopo attenta valutazione, decidere di dare confidenza o meno. Non amava parlare in pubblico, le causava imbarazzo.

    Guardandola, sarebbe potuta apparire un po’ trasandata. Portava spesso i capelli raccolti, vestiva abiti poco appariscenti ma femminili e di colori tenui. Evitava volutamente di imbellettarsi il viso. Solo nelle occasioni speciali metteva un filo di rossetto. Era della convinzione che i cosmetici facessero venire le rughe: andava estremamente fiera della sua pelle vellutata. Aveva capelli castano scuro, occhi marroni, un viso snello e un corpo longilineo.

    Si era laureata in legge, spinta dal padre avvocato, e aveva lavorato come assistente presso lo studio legale di suo zio. In seguito, dopo il matrimonio e con la gravidanza prese la decisione di lasciare il suo impiego per potersi dedicare nel miglior modo possibile al suo ruolo di moglie e madre. Questa decisione non fu vista di buon occhio da una parte paterna della famiglia, ma Anna era una donna caparbia e difficilmente incline a cambiare idea. Ormai, alla soglia dei quarant’anni, non rimpiangeva affatto la sua scelta. Dedicarsi alla famiglia e alla sua grande passione, il giardinaggio, le donava immense soddisfazioni. Amava questo suo preciso stile di vita, sano e tranquillo.

    Anna aveva sposato suo marito, Franco, all’età di ventotto anni. Lui era un dentista rinomato e aveva nove anni più di lei.

    Si godettero un anno di spensierata vita da novelli sposini, poi decisero di avere un figlio. Ci vollero quasi quattro anni prima che Anna, dopo innumerevoli tentativi e visite mediche di ogni tipo, restasse incinta. Malgrado entrambi fossero in perfetta salute, il bambino che desideravano tardò ad arrivare.

    Finalmente nacque Chiara. Era una bambina molto dolce, con le guance paffute, i boccoli e le labbra carnose; e soprattutto non piangeva mai. Il giorno della sua nascita Franco si commosse e la madre di Anna benedì il cielo per il meraviglioso dono ricevuto. Anna era felice, sentiva di avere finalmente tutto ciò che si potesse desiderare.

    La famigliola abitava in una villetta in campagna, nella provincia romana. Anna aveva costruito una piccola serra in giardino dove coltivava ogni tipo di pianta.

    Più Chiara cresceva, più Anna si sentiva realizzata. Più Franco riscuoteva riconoscimenti per il suo lavoro, più Anna era fiera di essere sua moglie.

    La vita della donna trascorreva nel miglior modo possibile.

    Il primo di agosto la famigliola felice si recò come consuetudine in Puglia, nella casa che erano soliti affittare per l’intero mese. Anna non si trovava a suo agio in alberghi o villaggi turistici. Era sua distinta preferenza optare per un posto tranquillo che le potesse offrire totale autonomia.

    Il viaggio trascorse piacevolmente: quella lunga traversata in macchina faceva riemergere in Anna dolci ricordi della sua infanzia. Amava l’idea di crearne di nuovi con sua figlia e adorava il pensiero che un giorno la piccola Chiara ne avrebbe avuti di suoi.

    Giunti a destinazione e sistemati i bagagli, Anna e Chiara si recarono a fare la spesa, mentre Franco si assicurava che nella casa fosse tutto funzionante e non ci fosse nessun tipo di problematica.

    L’appartamento che di consuetudine affittavano aveva una grande terrazza che affacciava sulla spiaggia e Anna trovava incredibilmente rilassante potersi mettere seduta lì fuori a leggere un libro, mentre in sottofondo si udivano le onde del mare.

    C’era un piccolo minimarket a gestione familiare nel paesino dove alloggiavano. Era abitudine di Anna recarsi sempre lì per prendere i viveri, perché trovava ci fosse qualcosa di rassicurante in quella rustica attività e nella proprietaria.

    «Buongiorno signora, sono felice di rivederla anche quest’anno!», la accolse Giuliana, la titolare del supermercato.

    «Buongiorno a lei», rispose Anna.

    «Com’è cresciuta, la piccolina», affermò la negoziante rivolgendosi a Chiara. Lei sorrise imbarazzata e si nascose dietro la madre, afferrandole il vestito.

    Esauriti i classici convenevoli, Anna, si appropinquò tra le corsie del market per reperire i generi alimentari scritti sulla lista redatta in precedenza. Chiara invece, rimase all’ingresso a giocherellare con una bambolina che le aveva gentilmente donato la signora Giuliana.

    Davanti alla corsia del latte scorse una persona che catturò la sua attenzione. Aveva i capelli corti color biondo platino, occhi chiari, numerosi piercing, e un tatuaggio sul braccio

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