Cleopatra VII: L'ultimo faraone d'Egitto: Le leggendarie donne della storia mondiale, #9

Di Laurel A. Rockefeller

L’appassionante storia vera della regina più celebre d’Egitto! 

Cleopatra Tèa Filopàtore rifiuta di sottomettersi agli uomini, in un’epoca in cui la società patriarcale romana negava la piena cittadinanza anche alle sue figlie più illustri, e regna in Egitto, determinata a mantenerne l’indipendenza da Roma – ad ogni costo. Dipinta dai sostenitori di Gaio Giulio Cesare Ottaviano (il futuro Cesare Augusto) come una seduttrice senza scrupoli, Cleopatra VII dimostra al mondo di essere capace di tener testa ai tre uomini più potenti dell’epoca: Gaio Giulio Cesare, Marco Antonio e Ottaviano.

Dettagliate cronologia, letture consigliate e bibliografia sono incluse alla fine di questa appassionante storia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Laurel A. Rockefeller Books
• Data di uscita: 26 ago 2021
• ISBN: 9781667411279

Anteprima del libro

INDICE

Prologo

Capitolo Primo

Capitolo secondo

Capitolo Terzo

Capitolo Quarto

Capitolo Quinto

Capitolo Sesto

Capitolo Settimo

Epilogo

Cronologia

Letture consigliate e Bibliografia

Cleopatra

Giulio Cesare

Marco Antonio

Impero Romano

Dinastia Tolemaica

Antico Egitto

I Persiani

Gli Assiri

Egitto Ellenico

Religione E Mitologia Dell’antica Grecia

Geografia, Storia E Lingua Dell’antica Grecia

Altre Risorse

CENNI RIGUARDO QUESTA SERIE

Prologo

––––––––

Sinesio di Cirene si aggirava senza una particolare meta attraverso la libreria del Serapeo, l’immensa cupola era un chiaro indizio del fatto che l’edificio fosse il frutto della maestria architettonica dei greci, non degli egizi. Si fermava di continuo per leggere le indicazioni che descrivevano il contenuto di ogni scaffale. Dopo venti minuti, vide emergere la figura minuta della sua maestra, intenta a sistemare pergamene su uno scaffale non molto distante. Sorridendo, Sinesio le si avvicinò, inchinandosi in segno di riverenza, Salve, illustre maestra!

Ipazia si girò, facendogli segno di alzarsi, Cosa ci fai qui a quest’ora, Sinesio? Credevo avessi letture da completare prima della nostra lezione pomeridiana.

Ho già finito le mie letture e vorrei trovare qualcosa che mi permetta di comprendere meglio la mente di Dio, disse Sinesio illuminandosi in volto e con un pizzico d’orgoglio nel tono della sua voce.

Divertita, Ipazia faticò nel soffocare una risata, Uno studente in cerca di un maggiore carico di lavoro? Sei un caso unico, Sinesio!

Maestra, poter imparare da te, mi entusiasma ed onora. Forse non ti rendi conto della fama, tutti parlano di te — a Cirene, Gerusalemme, Costantinopoli, Roma, Alessandria, anche nelle province dell’estremo nord, dove si dice che la gente si tinga di blu prima di ogni battaglia! Tutti hanno sentito parlare di Ipazia d’Alessandria, tutti vorrebbero essere tuoi discepoli.

Tutti tranne i seguaci del patriarca Teofilo ed i cristiani che come lui aderiscono al credo niceno.

Maestra, non ti curar di loro, prendono spunto da quel che crede l’imperatore Teodosio, piuttosto che avere un’opinione propria.

Vedi di non farti influenzare da pensieri filosofici vani ed ingannevoli, basati esclusivamente su tradizioni e forze elementali, piuttosto che su Cristo, poiché in Cristo, il divino si esprime in tutta la sua interezza attraverso una forma corporea, Egli comanda su ogni potere ed autorità. Spiega Paolo nel secondo capitolo della lettera ai Colossesi. Disse Ipazia. Individui come Teofilo, sostengono che ciò che impariamo qui al Serapeo sia molto pericoloso, che i testi custoditi in questa grande biblioteca siano pericolosi e, pertanto, bisognerebbe distruggerli. Anche quei testi che ci tramandano la storia antica di questa terra, i resoconti delle sue antichissime tradizioni e credenze.

"Molti secoli prima di Abramo, i nisu—sovrani di queste terre, meglio conosciuti con il termine ebreo ‘faraoni’— usavano investire grosse cifre per pagare le migliori maestranze al fine di erigere le loro tombe. Viaggiando lungo il Nilo, potrai vederne a centinaia, monumenti di un passato ormai lontano. E guardati attorno, qui troverai diversi testi in cui apprendere le credenze delle genti vissute qui migliaia di anni fa, le loro divinità, Horus, che aveva la testa di un falco, o  Sobek, che aveva la testa di un coccodrillo e creò il Nilo. O ancora dee come Hathor, dalla testa di bue e Bast, dalla testa di gatto. Ma tra tutte, la più importante era Isis, madre di tutti i re. Il suo nome egizio, Eset, significa ‘trono’ infatti. Isis garantiva il potere ed il diritto a governare, nessuno poteva regnare in Egitto senza il suo beneplacito, nemmeno i romani" disse Ipazia sorridendo. 

Maestra, sono un po’ confuso, adesso. Roma—o, per lo meno, Costantinopoli—governa queste terre. I tempi in cui l’Egitto era una grande potenza indipendente sono ormai andati, precisò Sinesio rispettosamente.

Ipazia cercò tra le pergamene di uno scaffale a lei vicino, scegliendone due, Leggi e capirai!

Sinesio, dopo un’occhiata veloce, disse, Riguardano la dinastia dei Tolomei?

In particolare, parlano dei discendenti di Tolomeo I. Cleopatra VII, figlia di Isis, madre di Tolomeo XV, Filopàtore Filomètore Cesare–meglio noto come Caesarione. Ella era l’ultimo vero faraone d’Egitto, e l’unica greca che governò queste terre capace di parlare in egiziano, rifletté Ipazia. Se la sua storia non t’ispira a leggere la mente di Dio con più chiarezza, non saprei davvero cosa suggerirti!

Capitolo Primo

L’isola di Antirodi risplendeva sotto la luce dorata dell’alba, con striature d’arancio e rosa, mentre le onde del Mediterraneo si abbattevano sulle sponde di Capo Lochias. Di rimpetto, l’isola di Faro vegliava su innumerevoli vascelli che, per motivi commerciali, militari o semplicemente di piacere, si dirigevano verso il porto di Poseidium, prima dell’approdo principale, ad Alessandria. I lavoratori iniziarono a levarsi dai propri letti, accogliendo di buon grado quella che speravano fosse un’altra giornata redditizia. Il profumo del pane appena sfornato riempiva l’aria salmastra del porto. Un giorno come tutti gli altri, ad Alessandria — o almeno così tutti speravano.

Anche all’altro capo del delta del Nilo, nell’acquitrinoso porto di Pelusio, i lavoranti si stavano recando, come ogni giorno, verso i vascelli appena attraccati, per scaricarne le merci a bordo prima, e poi ricaricare le stive con prodotti esotici dall’Arabia ed altre terre lontane, tramite la Via della Seta, che partiva da Chang-An. Uno squillo di tromba interruppe l’andirivieni degli operai.

Fate largo! Largo! Lasciate passare sua altezza suprema, re Tolomeo Teo Filopàtore, figlio di Zeus, re dei re! urlava l’araldo a destra e a manca, prima in greco e poi in egizio, annunciando l’arrivo del faraone, trasportato su di una sedia gestatoria, da otto aitanti schiavi, giù dal suo vascello dorato e seguito da decine e decine di servitori. 

Mentre la processione di Tolomeo sfilava lungo la strada che collegava il porto al suo palazzo, Teodoto, il suo mentore, procedeva silenziosamente dietro al trono mobile, recando con sé una pergamena. Quando finalmente il corteo giunse a destinazione, Teodoto s’inchinò davanti al faraone, mentre gli schiavi lo aiutavano a scendere, e disse, Avete fatto un buon viaggio, Sire?

Sono stanco, lamentò Tolomeo, stanco ed annoiato. Voglio del divertimento! Non abbiamo criminali per l’arena? Voglio vedere sangue!

Ci sarà molto più sangue di quanto possiate desiderare se questi resoconti sono accurati, rispose Teodoto. 

Di cosa stai parlando?

Vostra sorella, Cleopatra Tèa Filopàtore è tornata dalla Siria.

Dato che è stupida al punto da far ritorno, credo sia il caso di ucciderla! disse Tolomeo con risolutezza.

"Sarebbe stato possibile se fosse tornata da sola. I siriani si sono schierati dalla sua parte, vi odiano tanto quanto gli ebrei e farebbero di tutto per spodestarvi, o meglio, eliminarvi gettandovi nel Nilo in pasto ai coccodrilli.