Master 2022

Di Aa.vv.

Investire in formazione post-laurea, per specializzarsi o per aggiornarsi. Una scelta che si dimostra vincente e che supera la prova della pandemia. A dirlo sono i numeri del consorzio AlmaLaurea, che raggruppa la maggior parte degli atenei italiani. Il tasso di occupazione e gli stipendi dei diplomati di master si confermano infatti superiori a quelli dei laureati. A un anno dal titolo ha un lavoro l'86,9 % di chi prosegue dopo la laurea rispetto a poco meno del 70% dei laureati magistrali, mentre le retribuzioni sono 1.745 euro netti mensili contro 1.374 euro. Per l'anno accademico alle porte le università italiane - insieme ai principali istituti di formazione privati - hanno in cantiere circa 2.800 master, tra primo livello, secondo livello, Mba e percorsi rivolti ad executive.

• Lingua: Italiano
• Editore: IlSole24Ore
• Data di uscita: 29 set 2021
• ISBN: 9788863450514

Anteprima del libro

Guida Master 2022

L’OFFERTA

Da economia fino a medicina: 2.766 corsi al via

Francesca Barbieri

Dall’area umanistica a quella scientifica, passando per economia, management, finanza e medicina: sono 2.766 i master post-laurea in partenza per l’anno accademico 2021/22, in leggero calo rispetto ai poco più di 2.800 corsi dell’anno scorso.

Si tratta di 1.388 programmi di primo livello (ai quali ci si può iscrivere con la laurea triennale) e 1.229 di secondo livello (per i quali è necessario il titolo magistrale), a cui si sommano 106 corsi per executive (studiati per chi ha già qualche anno di lavoro alle spalle) e 43 Mba, i master in business administration, che solitamente prevedono periodi di studio all’estero e un costo di iscrizione sopra la media (si arriva a spendere anche oltre 50mila euro).

Le proposte per area

I corsi dell’area economico-sociale e giuridica, anche quest’anno, la fanno da padroni, seguiti da quelli di ambito sanitario: 1.009 i primi, 985 i secondi. Nell’area scientifico-tecnologica ci sono 448 master in partenza, mentre in quella umanistica 324. Le lezioni sono in modalità online o blended per oltre circa 1.300 corsi, una formula che è esplosa con la complicità del Covid.

Ma proprio in tempi di pandemia quanto conviene investire in formazione post-laurea, per specializzarsi o per aggiornarsi?

I risultati nel lavoro

Nel mondo del lavoro la scelta si dimostra vincente: il tasso di occupazione e le retribuzioni dei diplomati di master si confermano infatti superiori a quelli dei laureati, secondo le elaborazioni del consorzio interuniversitario AlmaLaurea su un campione di circa 12mila diplomati di master del 2019 di 26 atenei.

Sugli esiti occupazionali l’effetto del Coronavirus è tutto sommato contenuto: nel 2020 emerge, nel complesso, un calo del tasso di occupazione a un anno dal titolo di 1,8 punti percentuali, peraltro, a fronte di livelli occupazionali di partenza elevati, evidenzia AlmaLaurea.

L’OFFERTA

Chi «vince»

Le proposte più numerose sono i corsi di I livello

Il tasso di occupazione è dell’86,9% (rispetto a circa il 70% di un semplice laureato): si sfiora la piena occupazione nell’area medica (94,4%) e le performance sono buone anche per chi si specializza sul versante umanistico (78,4%). La retribuzione mensile netta è pari in media a 1.745 euro: gli stipendi più alti vanno ai diplomati dell’area medica (1.954 euro) e sono più contenuti tra gli umanisti (1.339 euro).

I risultati nel mondo del lavoro

Diplomati di master dell’anno 2019 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo

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Fonte: AlmaLaurea, Indagine sulla Condizione occupazionale dei Diplomati di master

Quanto è efficace un master?

Il titolo di master è valutato molto efficace o efficace dal 51,3% degli occupati: raggiunge il 56,9% nell’area medica, mentre si riduce in quella scientifica e tecnologica (46,3%).

Tra chi prosegue il lavoro precedente al conseguimento del titolo, il 74,2% ritiene che il master abbia comportato un miglioramento nel lavoro svolto.

Tra quanti, invece, hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo il conseguimento del master, il 61,4% ritiene che il corso abbia avuto un ruolo importante per trovare lavoro.

Guida Master 2022

Didattica mista.

Per 1.300 master le lezioni sono in formula blended (aula e web), o solo online

Stage e certificazioni

Dei quasi tremila master in programma da settembre in avanti, circa 2mila prevedono la possibilità di svolgere uno stage, mentre i master accreditati con i bollini che ne certificano la qualità e il rispetto di standard riconosciuti a livello internazionale sono 22o.

Didattica in lingua e borse di studio

Poco più di seicento master prevedono uno o più insegnamenti in lingua straniera e un centinaio offre la possibilità di conseguire una sorta di doppio titolo riconosciuto anche all’estero.

Nella carta d’identità di 840 master è poi indicata la possibilità di chiedere una borsa di studio a copertura parziale o totale dei costi di iscrizione. Costi che vanno da poche centinaia di euro fino ad avvicinarsi a 100mila per un Mba.

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IL CONFRONTO

Magistrale o master? Come fare la scelta giusta

Daniele Cesarini

Master di primo e di secondo livello: è questa la classificazione fondamentale quando si parla di corsi post-laurea. La distinzione tra le due tipologie è relativamente semplice, ma ci sono diversi fattori che è importante conoscere quando si pianifica il proprio percorso accademico.

I master di I livello

Si definiscono master di primo livello quelli a cui ci si può iscrivere dopo aver completato il primo ciclo all’interno del sistema universitario, vale a dire dopo aver ottenuto un titolo di laurea triennale o un titolo equipollente, come ad esempio un diploma universitario.

Parliamo quindi di corsi di formazione di secondo ciclo, al pari di una laurea magistrale.

Ciclo completo

I master di secondo livello richiedono invece di aver completato il percorso 3+2, o di essere in possesso di un titolo di laurea di vecchio ordinamento. Vengono pertanto definiti come corsi di terzo ciclo, al pari dei dottorati di ricerca.

A differenza delle lauree specialistiche e dei dottorati di ricerca, però, i master non conferiscono alcuna qualifica accademica o titolo riconosciuto dalla legge, ma soltanto 60 crediti formativi universitari.

Frequentare un master di primo livello non permette di accedere a uno di secondo livello, o a un dottorato.

Alternativa alla laurea magistrale?

L’utilità di questi corsi, quindi, è puramente formativa, in un’ottica di specializzazione, con ricadute positive sui curriculum e qualche punto in più nei concorsi pubblici ove sia espressamente specificato in fase di valutazione titoli.

«Frequentare un master non può considerarsi come un’alternativa alla laurea magistrale: parliamo piuttosto di una strada completamente differente» dichiara Daniela Mapelli, rettrice dell’università di Padova.

«Completare il percorso 3+2 - aggiunge - fornisce un titolo di studi superiore. Concludere un master di primo livello non è equivalente. Anche per questo motivo, se si guarda all’offerta formativa complessiva, una buona parte dei master offerti dalle università è di secondo livello, e fra questi molti sono part-time, la sera o nel weekend, per agevolare le esigenze