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L’altra moglie (Un thriller psicologico di Stella Fall—Libro 1)
L’altra moglie (Un thriller psicologico di Stella Fall—Libro 1)
L’altra moglie (Un thriller psicologico di Stella Fall—Libro 1)
E-book307 pagine4 ore

L’altra moglie (Un thriller psicologico di Stella Fall—Libro 1)

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Info su questo ebook

Da poco fidanzata, Stella Fall, 26 anni, è inorridita quando viene a scoprire i segreti nascosti nel passato del suo ragazzo, nella sua famiglia ricchissima e nel loro esclusivo quartiere del Connecticut. Quando salta fuori il morto, Stella è costretta a indagare per salvare la propria reputazione. Ma in una cultura piena zeppa di sapienti bugiardi, riuscirà mai a trovare la verità?

Stella sembra avere tutta la sua vita davanti: ha appena conseguito una doppia laurea in Psicologia e Giustizia Criminale, si è fidanzata con l’uomo dei suoi sogni, dopo una vorticante storia pregna di romanticismo, e si trasferirà sulla East Coast con lui, in preparazione del matrimonio e per proseguire le sue ricerche, sperando di arrivare al lavoro dei suoi sogni: la profiler criminale. È incredibilmente emozionata al pensiero della sua vita insieme a Chris, fino a che incontra la sua famiglia.

Stella, che ha umili origini, non si è mai sentita a proprio agio attorno ai soldi, e odia il mondo da cui viene Chris. È scioccata dalla forte differenza tra le due culture, man mano che incontra i suoi parenti e amici elitari, che sembrano guardarla tutti dall’alto in basso. Isolata e umiliata, Stella si chiede se potrà vivere in un ambiente così ostile.

Si trasferiscono nella casa degli ospiti della sua tenuta, e le cose non fanno che peggiorare. Quando Stella incontro la ex e gli amici di Chris al suo locale, notando che tutti sembrano sapere cose di cui lei non è a conoscenza, si chiese se il fidanzato sia realmente l’uomo che lei pensava. Venendo a sapere sempre più dettagli riguardo al suo passato e scoprendo il suo lato oscuro, si chiede se non abbia fatto un grosso errore. Sotto alle siepi ben potate e le facciate di case impeccabili, Stella presto capisce che questa ricca cittadina nasconde degli orribili segreti.

Ma prima che possa decidere cosa fare, un omicidio la prende alla sprovvista.

Stella si trova implicata e, con il suo futuro in ballo, non ha altra scelta che indagare. Mentre il suo sogno si trasforma in un inferno, lei cerca di superare il proprio passato e le domande che la circondano, incluse quelle sulla sua salute mentale.

Riuscirà a trovare l’assassino e a salvare la propria reputazione prima che sia troppo tardi?

Un thriller psicologico dal ritmo incalzante, con personaggi indimenticabili e pregno di suspense, L’ALTRA MOGLIE è il libro numero #1 di una serie che vi terrà inchiodati alle pagine fino a notte fonda.

Ora sono disponibili anche i libri #2 e #3, L’ALTRA BUGIA e L’ALTRO SEGRETO.
LinguaItaliano
EditoreAva Strong
Data di uscita5 nov 2021
ISBN9781094354309
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    Anteprima del libro

    L’altra moglie (Un thriller psicologico di Stella Fall—Libro 1) - Ava Strong

    cover.jpg

    l’ a l t r a   m o g l i e

    un thriller psicologico di stella fall—libro 1

    a v a   s t r o n g

    edizione italiana a cura di

    alice cardella

    revisionato da

    marta lombardo

    Ava Strong

    La debuttante Ava Strong è autrice della serie di GIALLI DI REMI LAURENT, composta (per il momento) da tre volumi. Ava vorrebbe leggere i vostri pareri, quindi vi preghiamo di visitare il sito  www.avastrongauthor.com per ricevere e-book gratuiti, apprendere le ultime novità e rimanere in contatto.

    Copyright © 2021 di Ava Strong. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright George Mayer, utilizzata sotto licenza da Shutterstock.com.

    LIBRI DI AVA STRONG

    UN THRILLER PSICOLOGICO DI STELLA FALL

    L’ALTRA MOGLIE (Libro #1)

    UN THRILLER DELL’AGENTE FBI ILSE BECK

    NON COME NOI (Libro #1)

    UN THRILLER DI REMI LAURENT

    IL CODICE DELLA MORTE (Libro #1)

    INDICE

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRE

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO TRENTA

    CAPITOLO TRENTUNO

    CAPITOLO TRENTADUE

    CAPITOLO UNO

    Stella Fall salì di corsa le scale di cemento, fino a raggiungere il suo appartamento al terzo piano. Le sue gambe erano pesanti, dopo aver corso per più di dieci chilometri, e i capelli, scuri e legati in una coda di cavallo, erano inumiditi dal sudore. Aveva preso una strada più lunga di quella che aveva originariamente stabilito, tra le strade di Evanston, poiché aveva bisogno di spingersi oltre i suoi limiti, nonché di distrarsi.

    Erano ormai le cinque e mezza di pomeriggio. Sotto il velo grigio formato dalle nuvole, il sole si manifestava sotto forma di una foschia color cremisi, mentre la brezza fredda della sera si faceva sempre più forte e le faceva venire la pelle d’oca.

    Le cinque e mezza erano l’orario in cui finivano i turni di lavoro. Giusto?

    Fa’ che ci sia una proposta. Ti prego, disse a voce alta, mentre chiudeva la porta d’ingresso dietro di lei e si dirigeva con impazienza verso il computer sulla scrivania del salotto. Mentre muoveva il mouse, l’ansia che era riuscita ad arginare durante la corsa ritornò a scuoterla.

    Quel giorno avrebbe avuto la risposta per un lavoro che desiderava con tutta se stessa. La posizione di praticante in qualità di consulente legale, presso uno dei migliori studi legali della città: il lasciapassare per la carriera dei suoi sogni. Era un’opportunità che non aveva mai immaginato le si sarebbe aperta davanti.

    Aveva già ricevuto un paio di impersonali non è stata selezionata per il colloquio per altre posizioni per cui si era candidata. In quel momento, il futuro le sembrava spaventosamente incerto e la delicata comfort zone in cui si era abituata a stare sembrava tanto fragile quanto una ragnatela.

    Si aggiornò la schermata e Stella guardò in basso, col fiato sospeso.

    Altri due rifiuti da parte di altre aziende. Il suo cuore sprofondò. Nessun commento positivo e nessuna risposta dallo studio legale.

    Si mise a fissare l’appartamento con un misto di brama e panico. Mancavano dieci giorni al rinnovo dell’affitto e il proprietario di casa aveva deciso di aumentarne il costo. Stella desiderava con tutta se stessa continuare ad abitare lì, ma per permetterselo avrebbe dovuto trovare un lavoro a tempo pieno.

    Era il primo luogo in cui aveva vissuto che sapesse davvero di casa. Negli ultimi mesi, aveva accumulato dei bei ricordi lì. Notti passate a studiare, accovacciata alla stufetta con una cioccolata calda e la sua playlist di canzoni. Le cene per due con il suo fidanzato, Vaughn, romantiche e indimenticabili, malgrado le sue scarse doti culinarie. Sessioni intensive di lavoro sulla sua tesi specialistica con il suo tutor, Clem.

    Squillò il telefono, distogliendo l’attenzione di Stella dai suoi pensieri. Era felice di vedere che Clem la stava chiamando.

    Ehi! rispose. Immaginava Clem, un uomo alto, pieno di energie, che dimostrava dieci anni in meno rispetto ai suoi sessantasette, camminare avanti e indietro per il terrazzo del suo appartamento, che si affacciava sul fiume Chicago.

    Aspettavi risposta da uno studio oggi. L’hai già ricevuta? Clem non era tipo da convenevoli.

    L’espressione di Stella si incupì, mentre controllava nuovamente la casella di posta. Quanto desiderava avere una risposta positiva da dargli.

    Niente. Non mi hanno dato risposta, anche se mi avevano assicurato che sarebbe arrivata entro fine giornata.

    Di che lavoro si tratta? chiese.

    La posizione di consulente legale. Questo studio legale ha un team di consulenti tutto suo, che si occupa di fare ricerca prima dei processi, di selezionare la giuria, preparare e valutare i testimoni e sviluppare la strategia da seguire in tribunale. Stella era senza fiato per l’emozione, ma anche per il nervosismo che provava al solo pensiero. Sembra affascinante e sembrano esserci buone possibilità di fare carriera.

    Ti hanno già sottoposta al colloquio?

    La scorsa settimana. Penso sia andato bene. Mi hanno detto che la mia laurea in psicologia forense è molto importante ed erano molto colpiti dalla mia tesi specialista, disse, concedendosi un momento per sperare.

    Io stesso ne sono rimasto colpito. Dava prova di un’ampia conoscenza. Ridefinisce l’approccio e la percezione della mentalità dei serial killer.

    Ma solo grazie al tuo aiuto, Clem. Se non fosse stato per lui, Stella sapeva che non si sarebbe mai laureata con lode alla laurea specialistica.

    Dovresti essere tra i migliori candidati, disse, incoraggiandola.

    Non per forza, dato che, come mi hanno fatto notare durante il colloquio, non ho alcuna esperienza lavorativa nel settore rispose Stella.

    Lanciò un’altra occhiata carica di speranza allo schermo del computer. Niente da fare: nessuna email era arrivata negli ultimi trenta secondi. Sospirando si girò e si diresse verso la cucina per bere un po’ d’acqua.

    Clem decise di insistere. Non sottovalutarti. Hai mesi e mesi di esperienza lavorativa in altri ambiti. Ho visto con i miei occhi tra quanti lavori diversi ti sei dovuta giostrare per arrivare a fine mese nel corso degli anni: cameriera, insegnante, segretaria, assistente ricercatrice. Sei sempre stata determinata e intraprendente e non hai mai deluso i tuoi datori di lavoro.

    Io non… cercò di controbattere Stella, ma lui continuò senza esitazione.

    Inoltre, hai una mente geniale. I tuoi voti sono fenomenali. Tuttavia, hai bisogno di lavorare sul campo, dove il tuo talento è più richiesto. Penso ancora che dovresti mandare la candidatura all’FBI. Se anche dovessero offrirti il lavoro presso lo studio legale, consideralo un piano B.

    Clem era andato in pensione dieci anni prima, dopo una brillante carriera in qualità di profiler dell’FBI. Il suo lavoro lo aveva portato in giro per gli Stati Uniti e in molte altre parti del mondo.

    Ma lei non era Clem. Anche se era sempre stata affascinata dalla carriera nelle forze dell’ordine, da cui aveva tratto ispirazione per la sua tesi, non pensava di essere pronta a farne parte.

    È davvero per questo motivo che non stai prendendo in considerazione l’FBI? O è per tutte le volte che tua madre ti ha detto che non sei abbastanza brava? Le aveva chiesto la voce dell’onestà dentro la sua testa, pretendendo delle risposte.

    Mentre si versava un bicchiere d’acqua dalla caraffa appena tirata fuori dal frigo, Stella si rese conto di non essere in grado di rispondere a quella domanda.

    Oppure è per quello che è successo a tuo padre? continuava a chiederle la voce.

    Stella si rifiutò di ascoltare ancora la sua voce interna. Dopo aver sbattuto la porta del frigo, si affrettò a rispondere a Clem.

    Preferirei fare prima un po’ di esperienza. Inoltre, devo iniziare a guadagnare e lo stipendio da consulente legale è eccellente.

    Clem sospirò. Immagino. Aver fatto esperienza nel campo legale sarà un vantaggio quando ti approccerai al mondo dell’FBI. E capisco che hai bisogno di guadagnare, ammise con riluttanza.

    Poiché nessuno finanziava i suoi studi o la supportava economicamente, doveva trovare il modo di pagare da sola il college. Tuttavia, dal primo incontro con Vaughn, quattro mesi prima, Stella aveva rinunciato a tutti i lavoretti part-time che la aiutavano con le spese per dare priorità al tempo da passare con lui. Aveva giustificato la sua scelta dicendo che era una mini vacanza, una pausa meritata prima degli esami finali e di mettersi alla ricerca di un lavoro. Eppure, la velocità con cui aveva esaurito i suoi risparmi era stata sconvolgente.

    Innamorarsi era stato un turbinio di divertimento ed euforia, ma in quel momento l’unico modo per evitare il disastro economico era trovare un lavoro ben retribuito.

    Considererò seriamente di entrare a far parte dell’FBI come passo successivo, lo giuro, disse.

    Se Gillian fosse viva, le avrei dato lo stesso consiglio, aggiunse Clem. Era come te: intelligente, coraggiosa e intraprendente. Esattamente il profilo che cerca l’FBI. La voce di Clem si addolcì quando iniziò a parlare di sua figlia, che aveva perso la vita in un incidente stradale durante il primo anno di università. Stella sapeva che Clem la considerava una figlia. Il modo in cui lui credeva nelle sue capacità la aiutava a sentirsi più sicura di sé.

    E non preoccuparti se lo studio legale non ti ha ancora risposto. La loro giornata lavorativa finisce circa alle otto di sera, quando va bene, aggiunse con un po’ di ironia.

    Grazie, disse Stella, sorridendo mentre la loro chiamata giungeva al termine. Deglutì l’acqua e ripose il bicchiere vuoto sul bancone della cucina.

    In quel momento, sentì il suono di una notifica provenire dal suo computer in soggiorno e si precipitò verso di esso. Era arrivata una nuova email. Entrò in tensione vedendo che arrivava proprio dallo studio legare Chicago.

    Non posso crederci! Gli occhi blu di stella si spalancarono. Non riusciva a respirare per lo stupore, mentre leggeva e rileggeva le stesse parole. Un enorme sorriso, carico di incredulità, comparì sul suo volto. Quanto desiderava essere ancora al telefono con Clem, così da poter immediatamente condividere la buona notizia con lui.

    Aveva ottenuto il lavoro!

    Oh, wow, disse sottovoce. Venne inondata di gioia nel leggere le meravigliose parole positive che le avevano rivolto.

    Erano colpiti dalle sue competente e felici di offrirle il lavoro. Avrebbe iniziato il primo maggio.

    Ho ottenuto il lavoro dei miei sogni! Si mise a ballare per tutto il soggiorno, agitando le mani in aria. Ritornata davanti al computer, si mise a fissare lo schermo con il cuore che le scoppiava nel petto.

    Era tutto ciò che aveva sempre sognato. Tutto il lavoro che aveva fatto per ottenere la sua laurea era finalmente stato riconosciuto. Era stata assunta da uno degli migliori studi legali di Chicago! Avrebbe fatto uso di tutte le sue competenze e ne avrebbe acquisite delle nuove. Clem sarebbe stato così orgoglioso di lei. 

    Con grande sollievo, si rese conto che sarebbe stata in grado di rimanere nell’appartamento che tanto amava. E questo era lo scenario migliore anche per la sua relazione con Vaughn. Lui si era trasferito a Chicago dal Connecticut per fare esperienza lavorativa in una società finanziaria di alto livello e l’ultima volta che si erano visti le aveva detto che gli avevano offerto un lavoro a tempo pieno.

    Quella sera, l’avrebbe portata a cena fuori e mancava solo un’ora al suo arrivo. Stella non vedeva l’ora di dargli la buona notizia.

    CAPITOLO DUE

    Vaughn accostò l’auto davanti all’entrata esattamente alle sette. Stella amava il fatto che era sempre puntuale o in anticipo, mai in ritardo: le dava un senso di sicurezza.

    Come sempre, Stella aveva fatto in modo di sistemarsi al meglio per lui. Si era asciugata i capelli in modo che fossero lucenti e voluminosi e il trucco non presentava imperfezioni. Quella sera, era palpitante e non vedeva l’ora di dargli la buona notizia. Sapeva che lui sarebbe stato fiero di lei per aver ottenuto il lavoro dei suoi sogni, nonché emozionato tanto quanto lei per il fatto che sarebbe stata in grado di permettersi il suo amato appartamento.

    Ciao, tesoro! la salutò mentre le apriva la portiera della sua BMW.

    Salve, gentiluomo! Una volta entrata e dopo aver sistemato le gambe all’interno della bassa automobile, si scostò le ciocche di capelli dal viso e si voltò per baciarlo. 

    Mentre gli fissava gli occhi dolci, di color verde e nocciola, si sentì fortunata a stare con un uomo così alto, in forma e di bell’aspetto. I capelli castani gli cadevano spettinati sulla fronte. Il modo in cui lui sorrideva mentre la guardava le faceva venire le farfalle allo stomaco.

    Hai un aspetto magnifico, le disse. Amo il modo in cui questa maglietta grigia fa risaltare il blu dei tuoi occhi.

    Con due dita, le accarezzò delicatamente la guancia, scostandole una ciocca dei suoi capelli lucenti.

    Poi, partì sgommando. 

    C’è un nuovo bar, Mojos, che ha appena aperto. A quanto pare, fanno degli ottimi margarita e tapas. Ho pensato che potremmo andare lì stasera.

    Sembra perfetto, disse Stella con entusiasmo. Non vedeva l’ora di andarci. Vaughn aveva un talento nello scovare ristoranti e bar meravigliosi. Avevano passato insieme tante serate indimenticabili, in diversi locali in voga in quel momento. Era stato davvero divertente scoprire quella che era diventata la loro città, insieme.

    Com’è andata la tua giornata? chiese Stella, osservando le luci della città brillare lontane, mentre la strada si spiegava davanti a loro.

    Il mio ultimo giorno alla Colston Corporate? Una tortura! disse, facendo una smorfia.

    Che intendi dire? chiese Stella, fissandolo costernata. Il suo ultimo giorno? Gli avevano appena offerto un lavoro a tempo pieno. Cosa poteva essere andato storto?

    Non riesco neanche a spiegarti quanto io sia felice che sia tutto finito. Come essere in purgatorio, sono stremato. Ho odiato ogni singolo istante passato in quella stupida società.

    Stella si rese conto che la sua bocca si era appena spalancata per lo shock e si affrettò a richiuderla.

    Non era assolutamente al corrente del fatto che Vaughn odiasse così tanto quel lavoro. Ne aveva parlato molto di rado, ma in quel momento sembrava si stesse liberando di tutta la negatività che aveva accumulato negli ultimi mesi.

    Era davvero così brutto?

    Era noioso. Snervante. Umiliante, persino. Era un passo indietro per me e l’ho fatto solo perché mi hanno costretto. L’unica cosa bella del tempo che ho trascorso qui è stata conoscere te. Il resto è stato una perdita di tempo. Ciò nonostante, mi sono ripromesso di fare del mio meglio ed essere la persona che volevano che fossi.

    Stella sentì il mondo crollare sotto i suoi piedi. Era ovvio che non avrebbe mai accettato il lavoro a tempo pieno se era così che si sentiva. Com’era possibile che lei non avesse capito nulla?

    Le lanciò un’occhiata e scoppiò a ridere. Che succede? Sei così silenziosa. Non sei felice che io sia andato bene?

    Il cuore le stava esplodendo nel petto. Non aveva idea di cosa dire. Ma lui non era preoccupato per il loro futuro, come lo era lei?

    Eppure, se non era preoccupato, doveva certamente esserci una motivazione. In pochi secondi, Stella si rese conto di quale motivazione doveva trattarsi.

    Vaughn veniva da una famiglia estremamente ricca. Era il figlio maggiore di un ex senatore che viveva a Greenwich. Quando lo aveva scoperto era rimasta senza parole. Per un po’, questa consapevolezza l’aveva messa a disagio quando si parlava di compiere il passo successivo nella loro relazione, nonostante Vaughn sottolineasse sempre, scherzando, che non aveva potuto scegliere dove nascere. Da allora, le differenze nel loro approccio ai soldi e alla vita l’avevano colta di sorpresa diverse volte.

    Vaughn poteva scegliere dove lavorare. Non era mai a corto di soldi come lei. Non aveva bisogno di accettare la prima offerta che gli facevano. Mettendosi nei suoi panni di seta, Stella vedeva tutto in una prospettiva diversa.

    Sono sorpresa di sapere quanto lo odiassi, spiegò, contenta del fatto che non c’era ragione di andare in panico. E sono contentissima che tu ce l’abbia fatta.

    Lui le lanciò un’occhiata e fece un gran sorriso. Tolse una mano dal volante e la posò sulla sua coscia, stringendola.

    Sì, penso che saranno felici di riavermi a casa. Io so di aver fatto del mio meglio.

    A casa? Stella sentì il suo stomaco stringersi. Sembrava proprio che sarebbe andato via.

    Il suo fragile senso di sicurezza sembrò andare in frantumi ancora una volta.

    Arrivati al bar, Vaughn parcheggiò prontamente l’auto in un posto appena liberatosi. Si precipitarono all’interno, così da riuscire a prendere le ultime due sedie libere dell’appariscente bar che aveva scelto, un secondo prima che un’altra coppia appena entrata potesse fare lo stesso.

    Margarita dorato? disse Vaughn, analizzando il menu. Qua hanno persino la tequila Patron, che lusso.

    Mentre lui ordinava, Stella si guardava intorno, cercando di mettere insieme i pensieri in previsione della conversazione che stavano per avere. Il bar era curato nei minimi dettagli, con un arredo all’ultima moda di colore rosa e verde e decorazioni a motivo cachemire, sombreri e teschi ricoperti di fiori sui muri. Era un posto costoso e si rese conto che Vaughn aveva probabilmente appena ordinato il drink più caro in tutto il menu.

    Stella avrebbe prima guardato i prezzi. Vaughn non li considerava neanche.

    Improvvisamente, la differenza tra i loro mondi sembrò, ancora una volta, incolmabile.

    Il barista, che indossava un gilè rosa e portava dei capelli a spazzola, servì loro i drink. Naturalmente, sui bicchieri era stato messo una fetta di limone avvolta in una foglia d’oro.

    Alla salute, tesoro. Vaughn si girò verso di lei.

     Stella prese un sorso dal bicchiere coperto di sale, in cerca del coraggio che le avrebbe trasmesso quel drink a limone.

    C’è una cosa importante di cui dovremmo discutere, disse.

    Cosa? La guardò con aria interrogativa, come se quelle parole e il tono serio con cui le aveva pronunciate lo avessero colto di sorpresa.

    Ho ottenuto il lavoro che speravo. Quello di consulente legale, presso lo studio legale Chicago. È il primo passo verso la carriera dei miei sogni, Vaughn. Ma ciò vuol dire che rimarrò qui, almeno per un po’. Quindi dovremmo parlare del nostro futuro.

    Se c’è un futuro, pensò Stella, che si sentì improvvisamente con i nervi a fior di pelle, dopo aver preso un altro sorso dal drink. Vedeva che l’espressione sul volto di Vaughn era molto agitata.

    Stella, no! Vaughn sembrava molto irrequieto. Mise da parte il suo drink e lo lasciò lì, per concentrarsi interamente su Stella. Credevo che il lavoro fosse a New York!

    No, ti ho detto che lo studio aveva anche una filiale a New York, spiegò Stella, innervosita dal fatto che lui avesse frainteso.

    Io tornerò in Connecticut presto. Era questo che volevo dirti oggi.

    Davvero? L’insicurezza iniziò a insinuarsi di nuovo dentro di lei. Forse avrebbe potuto fargli cambiare idea. Ma ti hanno offerto un lavoro qui. So che la società non andava bene per te, ma potresti facilmente trovarne un’altra. Sei sicuro di non volere rimanere? Almeno per un po’?

    Lui aveva a disposizione così tante alternative, mentre lei solo una. Era spaventata a morte di perderlo, avvertì infatti una forte difficoltà a respirare mentre aspettava la sua risposta. Avrebbe preso in considerazione la sua proposta? Oppure avrebbe posto fine alla loro relazione?

    Scosse la testa. Io ho già un lavoro a casa. Questa era l’ultima fase della preparazione prima di cominciare.

    Stella annuì con un’espressione cupa, mentre sentiva il suo cuore crollare.

    "Ora che ho finito qua, posso finalmente ricoprire il ruolo a cui ho sempre puntato.

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