Diventare uno scrittore (Tradotto): Psicologia tecniche e consigli per diventare un grande autore

Di Dorothea Brande e David De Angelis

Comunemente si crede che gli autori best-seller siano detentori di una sorta di “magia” o abbiano un qualche segreto commerciale che li abbia portati fino al successo, e che in definitiva “il genio non possa essere insegnato”, facendo così svanire il sogno di diventare scrittori.
Ebbene, quel tipo di magia per Dorothea Brande esiste. Ed è insegnabile.

In questa opera, l’autrice prende in considerazione le principali difficoltà che si incontrano nello scrivere e offre semplici ma rigorosi esercizi per superarle, insegna ad utilizzare le facoltà della mente come strumenti nel processo creativo, propone esercizi per imparare a usare e fortificare il potere dell’immaginazione, consiglia buone abitudini da applicare quotidianamente per ottenere maggiore fluidità e controllo nella scrittura.

Questo libro è unico nel suo genere, in quanto non è un manuale di scrittura, ma un libro che insegna al principiante non come scrivere, ma come essere (e pensare da) scrittore. Una volta appreso a pensare come uno scrittore, il flusso creativo semplicemente sgorgherà verso nuovi libri ancora non scritti e che attendono solo di essere scritti e pubblicati.

• Lingua: Italiano
• Editore: Stargatebook
• Data di uscita: 26 mag 2021
• ISBN: 9791220808118

Dorothea Brande

Dorothea Brande (1893–1948) was an American writer and editor in New York City. She was born in Chicago and attended the University of Chicago, the Lewis Institute in Chicago and the University of Michigan.Her book "Becoming a Writer", published in 1934, is still in print and offers advice for beginning and sustaining any writing enterprise. She also wrote "Wake Up and Live!", published in 1936, which sold more than two million copies. It was made into the film Wake Up and Live in 1937.While she was serving as associate editor of The American Review in 1936, she married the journal's owner and editor, Seward Collins. Dorothea Brande Collins died in New Hampshire.

Anteprima del libro

Diventare uno scrittore

Psicologia Tecniche e Consigli per diventare un grande autore

di

Dorothea Brande

1934

Traduzione  dall’Inglese ed edizione 2021 a cura di © David De Angelis

Tutti i diritti sono riservati

Contenuti

IN INTRODUZIONE

1. LE QUATTRO DIFFICOLTÀ

LA DIFFICOLTÀ DI SCRIVERE A TUTTI

L'AUTORE DI UN SOLO LIBRO

LO SCRITTORE OCCASIONALE

LO SCRITTORE IRREGOLARE

LE DIFFICOLTÀ NON NELL'ATTREZZATURA TECNICA

2. COME SONO GLI SCRITTORI

COLTIVARE IL TEMPERAMENTO DI UNO SCRITTORE

ARTISTI FALSI E REALI

I DUE LATI DI UNO SCRITTORE

DISSOCIAZIONE NON SEMPRE PSICOPATICA

ESEMPI QUOTIDIANI DI DOPPIA PERSONALITÀ

LA MELMA DELLO SCONFORTO

3. I VANTAGGI DELLA DOPPIEZZA

IL PROCESSO DI FORMAZIONE DELLA STORIA

LO SCRITTORE NATO

INCONSCIO E CONSCIO

LE DUE PERSONE DELLO SCRITTORE

LA BARRIERA TRASPARENTE

MANTENERE IL PROPRIO CONSIGLIO

IL TUO MIGLIORE AMICO E CRITICO PIÙ SEVERO

LA GIUSTA RICREAZIONE

AMICI E LIBRI

L'INTELLETTO ARROGANTE

I DUE SÉ NON IN GUERRA

IL PRIMO ESERCIZIO

4. SULL'ACCETTARE CONSIGLI

RISPARMIA LA TUA ENERGIA

IMMAGINAZIONE CONTRO VOLONTÀ NEL CAMBIARE LE ABITUDINI

SPOSTARE LE VECCHIE ABITUDINI

UNA DIMOSTRAZIONE

IL GIUSTO STATO D'ANIMO

5. SFRUTTARE L'INCONSCIO

SOGNI AD OCCHI APERTI SENZA PAROLE

VERSO LA SCRITTURA SENZA SFORZO

RADDOPPIARE IL TUO OUTPUT

6. SCRIVERE IN ORARIO

IMPEGNARSI A SCRIVERE

UN DEBITO D'ONORE

ESTENDERE L'ESERCIZIO

AVERE SUCCESSO, O SMETTERE DI SCRIVERE

7.  IL PRIMO SONDAGGIO

LEGGERE IL PROPRIO LAVORO IN MODO CRITICO

LE INSIDIE DELL'IMITAZIONE

SCOPRIRE LA TUA FORZA

UNA NOTA PER GLI INSEGNANTI

8. IL CRITICO AL LAVORO SU SE STESSO

UN DIALOGO CRITICO

ESSERE SPECIFICI NEI SUGGERIMENTI

CORREZIONE DOPO LA CRITICA

LE CONDIZIONI DI ECCELLENZA

DETTARE UN REGIME QUOTIDIANO

9. LETTURE COME SCRITTORE

LEGGERE DUE VOLTE

GIUDIZIO SINTETICO E ANALISI DETTAGLIATA

LA SECONDA LETTURA

PUNTI DI IMPORTANZA

10. SULL'IMITAZIONE

IMITARE LE ECCELLENZE TECNICHE

COME SPENDERE LE PAROLE

CONTRASTARE LA MONOTONIA

RACCOGLIERE PAROLE NUOVE

11. CHE IMPARANO A VEDERE DI NUOVO

I PARAOCCHI DELL'ABITUDINE

CAUSE DI RIPETITIVITÀ

RICONQUISTARE L'INNOCENZA DELL'OCCHIO

UNO STRANIERO PER LE STRADE

LE RICOMPENSE DELLA VIRTÙ

12. LA FONTE DELL'ORIGINALITÀ

LA QUALITÀ SFUGGENTE

ORIGINALITÀ NON IMITAZIONE

IL FINALE A SORPRESA

L'ONESTÀ, LA FONTE DELL'ORIGINALITÀ

FIDATI DI TE STESSO

LA TUA RABBIA E LA MIA RABBIA

UNA STORIA, MOLTE VERSIONI

LA TUA INALIENABILE UNICITÀ

UN QUESTIONARIO

13. LA RICREAZIONE DELLO SCRITTORE

VACANZE PER GLI UOMINI D'AFFARI

RICREAZIONE SENZA MONDO

TROVARE IL PROPRIO STIMOLO

UNA VARIETÀ DI RIEMPITIVI PER IL TEMPO

14. LA STORIA DELLA PRATICA UNA RICAPITOLAZIONE

LA CONTAGIOSITÀ DELLO STILE

TROVA IL TUO STILE

LA STORIA IN EMBRIONE

IL METODO PREPARATORIO

SCRIVERE CON SICUREZZA

UN ESPERIMENTO FINITO

TEMPO PER IL DISTACCO

LA LETTURA CRITICA

15. LA GRANDE SCOPERTA

GLI ESERCIZI DI SCRITTURA A CINQUE DITA

LA RADICE DEL GENIO

INCONSCIO, NON SUBCONSCIO

L'IMMAGINAZIONE SUPERIORE

VENIRE A PATTI CON L'INCONSCIO

IL COMA ARTISTICO E LA MAGIA DELLO SCRITTORE

16. LA TERZA PERSONA, GENIO

LO SCRITTORE NON DOPPIO MA TRIPLO

LA FACOLTÀ MISTERIOSA

RILASCIARE IL GENIO

RITMO, MONOTONIA SILENZIO

UN PAVIMENTO DA PULIRE

17. LA MAGIA DELLO SCRITTORE

X STA ALLA MENTE COME LA MENTE STA AL CORPO

TIENI FERMA LA TUA MENTE

PRATICA NEL CONTROLLO

L'IDEA DELLA STORIA COME OGGETTO

LA MAGIA IN FUNZIONE

INDUCENDO IL COMA ARTISTICO

VALEDICTORIA

IN CONCLUSIONE: ALCUNE INDICAZIONI PROSAICHE TIPO DI SCRITTURA

AVERE DUE MACCHINE DA SCRIVERE

STAZIONARIO

ALLA MACCHINA DA SCRIVERE: SCRIVI!

PER I DROGATI DI CAFFÈ

CAFFÈ CONTRO MATÈ

LETTURA

ACQUISTO DI LIBRI E RIVISTE

BIBLIOGRAFIA

ADDENDUM: LEGGERE E SCRIVERE NEL NUOVO MILLENNIO

BIBILOGRAFIA PER LETTORI MODERNI

IN INTRODUZIONE

Per la maggior parte della mia vita adulta sono stato impegnato nella scrittura, nell'editing o nella critica della narrativa. Ho preso, e prendo ancora, sul serio la scrittura di narrativa. L'importanza dei romanzi e dei racconti nella nostra società è grande. La narrativa fornisce l'unica filosofia che molti lettori conoscono; stabilisce i loro standard etici, sociali e materiali; li conferma nei loro pregiudizi o apre le loro menti a un mondo più ampio. L'influenza di qualsiasi libro molto letto non può essere sopravvalutata. Se è sensazionale, scadente o volgare, le nostre vite sono più povere per gli ideali a buon mercato che mette in circolazione; se, come accade così raramente, è un libro completamente buono, onestamente concepito e onestamente eseguito, siamo tutti in debito con lui. I film non hanno minato l'influenza della fiction. Al contrario, hanno esteso il suo campo, portando le idee che sono già correnti tra i lettori a quelli troppo giovani, troppo impazienti o troppo ignoranti per leggere.

Quindi non mi scuso per aver scritto seriamente sui problemi della narrativa scrittori; ma fino a circa due anni fa mi sarei sentito apologetico nell'aggiungere un altro volume alla biblioteca di lavoro dello scrittore. Durante il periodo del mio apprendistato - e, lo confesso, molto tempo dopo che quell'apprendistato avrebbe dovuto essere finito - ho letto ogni libro sulla tecnica della narrativa, sulla costruzione delle trame, sulla gestione dei personaggi, su cui ho potuto mettere le mani. Mi sono seduto ai piedi di insegnanti di varie scuole; ho sentito la scrittura di fiction analizzata da un neo-freudiano; mi sono sottoposto a un appassionato che vedeva nella teoria ghiandolare della determinazione della personalità una miniera inesauribile per gli scrittori in cerca di personaggi; mi sono fatto istruire da uno che disegnava diagrammi e da un altro che iniziava con una sinossi e lentamente la gonfiava in una storia completa. Ho vissuto in una colonia letteraria e ho parlato con scrittori praticanti che consideravano la loro vocazione variamente come un mestiere, una professione e (in modo piuttosto pecoreccio) come un'arte. In breve, ho avuto esperienza diretta di quasi tutti gli approcci attuali ai problemi della scrittura, e i miei scaffali traboccano delle opere di altri istruttori che non ho visto in carne ed ossa.

Ma due anni fa, dopo altri anni passati a leggere per editori, scegliendo la narrativa per una rivista di diffusione nazionale, scrivendo articoli, racconti, recensioni e critiche più estese, conferendo informalmente con gli editori e con gli autori di tutte le età riguardo al loro lavoro - ho cominciato io stesso a tenere un corso di scrittura narrativa. Nulla era più lontano dalla mia mente, la sera della mia prima lezione, che aggiungersi alla pesante letteratura sull'argomento. Sebbene fossi stato notevolmente deluso dalla maggior parte dei libri che avevo letto e da tutte le classi che avevo frequentato, non fu fino a quando non mi unii alla schiera degli istruttori che mi resi conto della vera base del mio malcontento.

La base del malcontento era che le difficoltà dello studente medio o dello scrittore dilettante iniziano molto prima che egli sia arrivato al punto in cui può beneficiare di un'istruzione tecnica nella scrittura di storie. Lui stesso non è nella posizione di sospettare la verità. Se fosse in grado di scoprire da solo le ragioni della sua aridità, è probabile che non si troverebbe mai iscritto a nessuna classe. Ma egli sa solo vagamente come gli scrittori di successo hanno superato le difficoltà che gli sembrano quasi insuperabili; crede che gli autori accettati abbiano qualche magia, o al minimo, qualche segreto commerciale, che, se è vigile e attento, può sorprendere. Sospetta, inoltre, che l'insegnante che offre i suoi servizi conosca quella magia e che possa lasciar cadere una parola su di essa che si rivelerà un Apriti Sesamo per lui. Nella speranza di sentirla, o di sorprenderla, si siederà ostinatamente attraverso una serie di istruzioni sui tipi di storie e sulla formazione della trama e sui problemi tecnici che non hanno alcuna relazione con il suo dilemma. Comprerà o prenderà in prestito ogni libro con fiction nel titolo; leggerà ogni simposio di autori in cui raccontano i loro metodi di lavoro.

In quasi tutti i casi sarà deluso. Nella conferenza di apertura, entro le prime pagine del suo libro, entro una frase o due del suo simposio degli autori, gli verrà detto piuttosto brevemente che il genio non si può insegnare; ed ecco che la sua speranza si spegne. Perché, che lo sappia o no, egli è alla ricerca proprio di ciò che gli viene negato in quella frase sprezzante. Non potrà mai presumere di chiamare l'oscuro impulso di esporre la sua immagine del mondo in parole con il nome di genio, non potrà mai osare di mettersi per un momento a confronto con gli immortali della scrittura, ma l'affermazione che il genio non può essere insegnato, che la maggior parte degli insegnanti e degli autori sembrano sentire che deve essere dichiarata il più presto e bruscamente possibile, è la campana a morto della sua vera speranza.

Aveva desiderato di sentire che c'era una magia nello scrivere e di essere iniziato nella confraternita degli autori.

Questo libro, credo, sarà unico, perché penso che abbia ragione. Credo che esista una tale magia, e che sia insegnabile. Questo libro parla della magia dello scrittore.

1.

LE QUATTRO DIFFICOLTÀ

Così, dopo aver fatto le mie scuse e dichiarato la mia convinzione, d'ora in poi mi rivolgerò solo a coloro che sperano di scrivere.

Esiste una sorta di magia dello scrittore. C'è una procedura che molti autori hanno scoperto per caso o che hanno elaborato da soli e che può, in parte, essere insegnata. Per essere pronti ad