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Bresciamella bis
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E-book80 pagine25 minuti

Bresciamella bis

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Info su questo ebook

Il mistero delle cose non si esaurisce mai, rigenerandosi come post mortem l’Araba Fenice, l’uccello magico esempio di resilienza sempiterna.
I misteri della vita e della morte ci riportano al fenomeno della trasfigurazione o ancor meglio del trasfigurarsi. Ecco allora come un simpatico draghetto (il protagonista di Bresciamella) si ripresenti al mondo in veste di uomo dei monti, dopo essere obbligatoriamente ripassato dalla fase originaria di sauro submariner.  
Le valli di Brescia fanno parte del patrimonio sia genetico che culturale del drago e dell’uomo, è dunque presumibile che misteriosi memi profondano alle menti dei protagonisti dei due libri l’irresistibile energia dell’Essente.
Bresciamella bis altro non è che la rinascita dell’Essente, trasfigurato da ass-ente a pre-sente…
LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2022
ISBN9788855491488
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    Anteprima del libro

    Bresciamella bis - Flavio Tamiro

    3V

    Lo dicono 3 V, sentiero messo lì

    che va d'Urago Mella e indi s'inanella

    tra valli, calli, laghi per muscoli non paghi

    d'affanno che si abbia, toccata valle Sabbia.

    La zona del Maniva appare da lesiva

    se deboli ginocchi s'affloscino da sciocchi.

    Canonico lo scialle, Camonica la valle,

    con sette sode tappe, levando via le chiappe

    si compie quel tragitto con passo bello dritto,

    tornando presso Brescia la quale ronfa nescia.

    Al fine di condurre, le strisce bianco-azzurre

    ricalcano col nero la traccia del sentiero.

    Il Monte Colombine sorride senza fine

    scrutando sotto sé la V che vale Tre.

    Monte Agolo

    Dal vescovo s'accorre ai piedi della torre:

    Pisogne rappresenta, rendendola contenta!

    Da porta Capovilla si segue per la chiesa

    nativa di scintilla rimasta sempre accesa;

    mirando la cascata di spuma che s'incrosta

    s'imbocca la viuzza che sale a mezzacosta.

    La forra s'attraversa sul ponte sostenente

    la suola ch'imperversa a farsi Defendente.

    Il lago si stupisce, il pesce ammutolisce,

    il barbo col barbiglio non fiata per un miglio.

    Rovine d'un ospizio rimangono per vizio

    la remora bresciana di strada Valeriana.

    Sedersi a Sedergnò almeno per un po'

    rilassa le galosce insieme con le cosce.

    Rifugio Passo Croce…profuma di montone,

    qualcuno forse cuoce l'ovino ch'è di Zone;

    le rape sopra il campo si mangiano d'un lampo,

    il prode che vi salga è primo su la malga.

    In cima sono al monte col sole su la fronte,

    son tredici le piante stagliate sul quadrante:

    di pesci v'è corteo nel lago giù d'Iseo,

    il barbo coi parenti esprime complimenti.

    Il vasto panorama è specchio che richiama

    la splendida natura che vive duratura.

    Per Monte Guglielmo

    Passavo per Lavone cercando del sapone

    ma pochi pezzi gialli trovavi nelle valli

    le quali sono tre, e manco so perché

    al bordo del Morina la trota fu carina

    a darmi quel flacone gettato nel torrente

    da qualche delinquente che crucci non si pone.

    Con esso mi lavai, sembrava varechina,

    la pelle sul pianoro sbiancava dal disdoro:

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