Un amante qualunque
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Giuseppe De Renzi
Il destino di un dirigibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl venditore di fiori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCaccia all'orsa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl lascito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl silenzio è d'oro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAffezione al cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIntervista a un profeta destituito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna voce dal passato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Un amante qualunque
Ebook correlati
Ci vediamo presto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIngemisco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa lettera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnna oltre il muro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDante e Beatrice: Il romanzo segreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMadri allo specchio: Riflessioni in prosa e versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSott’acqua Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSolo un caffè il lunedì Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe malattie dell'amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSe domani ti arrivano dei fiori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVicino al cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni3 storie brevi della buona notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’uomo dietro la siepe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBianco e Nero 100 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChasm Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrima che arrivassi a te Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOltre l’infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSi torna al buio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGreta e Clemente: . I colori della tenerezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn anno d’amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEmma La Prescelta, il Maligno e l’Umano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomini su carta Vol.2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla scoperta di Alice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAdamantino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando decisi di non provare più sentimenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSguardi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn altalena su un granello di sale. Storia di un cervello spettinato dall’ansia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn nero fumetto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'inchino dei girasoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa generale per voi
Tutto Sherlock Holmes Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ulisse Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le affinità elettive Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il ritorno di Sherlock Holmes Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tomba e altri racconti dell'incubo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Faust Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTradizioni di famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Alla ricerca del tempo perduto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Biografia di Giuseppe Garibaldi Valutazione: 3 su 5 stelle3/5I promessi sposi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'idiota Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I demoni Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Madame Bovary e Tre racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le fiabe Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i romanzi, le novelle e il teatro Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La luna e i falò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConfessioni di un prof Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiabe della Sardegna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiallo siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Divina Commedia: edizione annotata Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Lotta fra titani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa metamorfosi e tutti i racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome uccidere la tua famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti dell'età del jazz Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Un amante qualunque
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Un amante qualunque - Giuseppe De Renzi
Giuseppe De Renzi
UN AMANTE QUALUNQUE
ROMANZO
logo_NB_interniGiuseppe De Renzi
Un amante qualunque
ISBN 978-88-85949-03-4
© 2017 NextBook, Milano
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia dell’autore o sono usati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.
UN AMANTE QUALUNQUE
Quel giorno andai ad attenderla fuori della sua scuola. Mi addossai a un albero dall’altra parte della strada e aspettai che finisse la sua ora di lezione. Ormai erano trascorse due settimane dal nostro ultimo incontro, durante le quali non avevo avuto più nessuna notizia di lei. Sapevo che insegnava lì come supplente di inglese, ma non conoscevo bene i suoi orari.
Verso la tarda mattina la vidi uscire dal portone principale e scendere le larghe scale del vecchio edificio aggiustandosi la gonna, che con il movimento delle gambe tendeva ad alzarsi denudandole un po’ le cosce. Mi raddrizzai, facendo un mezzo passo avanti, ma lei non mi degnò di uno sguardo, forse non accorgendosi affatto di me. Si involò a passo svelto attraverso il cortile, svoltò in strada alla sua sinistra e si allontanò decisa lungo il viale di pioppi che costeggiava il muro di cinta, fino poi a scantonare di nuovo nella prima traversa e sparire così al mio sguardo.
Pensai a lungo, prima di decidermi sul da farsi. Avrei potuto seguirla, per sapere da chi stesse andando, oppure potevo tornarmene da dove ero venuto rinunciando definitivamente a scoprire il vero tipo di vita che conduceva.
«È inutile inseguirla. Una donna così è solo da lasciar perdere. Tanto una vale l’altra» dissi a me stesso.
Abbassai il capo, quasi intenzionato a desistere, quando all’improvviso ripensai a quello che le avevo detto pochi giorni prima: «Non te ne andare. Non voglio che tu vada via».
E così decisi di restare lì ad attenderla.
Mi guardai intorno, alzando lo sguardo ai palazzi da cui ero circondato, per vedere se scorgevo una qualche insegna che indicasse un albergo, una pensione o qualcosa del genere.
Fui fortunato, perché a pochi metri da me, nello stesso viale di fronte la scuola, proprio davanti l’ingresso, c’era un piccolo hotel a tre stelle; più che sufficienti, oserei dire. Né in fondo speravo di meglio.
Quando ci siamo incontrati per la prima volta eri molto triste. Cioè: in apparenza eri simpatico, scherzavi quasi su tutto facendo ridere tutti; eri aperto, gioviale, istruito, intelligente. Avevi tutte le qualità per essere un amico di cui potersi fidare: eri sensibile, fedele e sembravi conoscere le regole del mondo. Ma a me non la dai a bere: tu avevi un segreto, che tenevi gelosamente custodito da qualche parte della tua mente. Lo capii al secondo sguardo, uno sguardo prolungato e aggressivo. Io ti stavo scrutando per un qualche motivo che non ricordo, ma tu mi opponesti un lungo sguardo a braccia abbassate, come a dirmi che non avevi paura di me.
Ma perché avresti dovuto aver paura di me?
Alla fine fui io a battere in ritirata e ad abbassare gli occhi, ma non ho mai dimenticato quella specie di linciaggio privato che mi desti. L’immagine che ho di quel momento è di una muraglia cinese innalzata a dismisura e all’improvviso verso di me. o per meglio dire: contro di me. Nei miei occhi devi aver visto una minaccia immane, ma anziché evitarmi e nasconderti, hai alzato di più il mento, hai gonfiato il torace ispirando lentamente, sicuro di te, e poi hai indurito lo sguardo puntandolo dentro di me. Ho quasi veduto il fondo oscuro della tua retina che si contraeva per offrire il minor campo possibile dove io potessi colpirti. Ti sei offerto a me, nudo negli occhi, pronto a difendere con le unghie e con i denti il tuo mistero.
Io, smarrito, non ho saputo cosa fare, non ho saputo interpretare il tuo segnale di minaccia, e per un lungo istante ho retto il tuo sguardo. Sembravi un animale ferito che stava proteggendo la sua tana, pronto a caricare se avessi osato fare uno solo passo falso.
Ma quale terribile segreto poteva avere un uomo buono come te?
Nonostante quella volta diventammo molto amici. Non so perché. Le cose accadono per caso, forse, senza un perché, o per lo meno è inutile chiederselo. Ci sono cose a cui si sa rispondere, altre no. L’affetto che ho provato immediatamente per te appartiene a quest’ultime: non gli so dare una spiegazione.
Qualcosa però proprio non quadrava.
Così come eri spigliato e divertente quando eravamo in compagnia di altri, altrettanto eri cupo, serio e triste quando eri solo insieme a me. Parlavamo di tutto, tu e io, e quasi non mi nascondevi nulla, finché un giorno non reggesti più il peso del tuo dolore e mi confidasti di aver avuto una relazione con una donna più grande di te, sposa e madre. Mi confessasti tutto, o almeno ciò che potevi confessare. Tenesti nascosto solo ciò che riguardava la parte più intima della tua amante. Quelle cose era inutile raccontarmele, e non sarebbe stato onesto verso di lei. Tu l’amavi per davvero, era evidente, anche se sapevi che era una storia che non poteva durare troppo a lungo. Quella donna non avrebbe mai e poi mai lasciato suo marito per te, e poi c’era la differenza di età, lo stato sociale, il suo lavoro, i suoi genitori… E c’era sua figlia. È stato quel piccolo insignificante particolare a fermarti. Sua figlia, che tu conoscevi appena per averla vista di lontano salire in macchina della madre uscendo da scuola, è stato il granello di sabbia che ha arrestato all’istante tutto l’immenso ingranaggio che aveva mosso la vostra passione.
Gli incidenti capitano, nella vita, ma quello occorso alla giovane figlia della tua amante squarciò il cielo in due, spalancando come una folgore un orizzonte insospettabile, e tu perdesti di colpo tutta la tua importanza. Anzi, ora eri diventato quasi un nemico, un imperdonabile intruso, e non te ne capacitavi. Quella donna evoluta, matura, dalla pelle sensibilissima che si abbandonava completamente a te ubbidendoti senza fiatare, ora ti giudicava crudelmente un essere inutile e dannoso.
Tu hai pensato subito che fosse dovuto allo shock, e lo capivi: sei rimasto infatti in disparte per giorni e settimane, comprendevi di non poter fare molto, ma eri sicuro che non appena le cose si fossero messe per il meglio, tutto sarebbe tornato come prima, o forse addirittura meglio.
Non conoscevi ancora bene le donne, mio caro amico, e non serve proteggere il loro ricordo dietro la tua muraglia; quella muraglia si sgretola con un niente, basta aspettare che il sole sciolga la neve che ricopre il dolore come un manto: il tuo, quella della tua perduta amante e il mio.
A me per esempio è bastato attendere che tu le scrivessi la tua ultima lettera disperata. Poi il nulla ingoiò anche quella, come in un buco nero da cui non esce più neanche la luce.
Piangesti come un bambino tutte le tue lacrime, quella volta, me lo ricordo bene. Avevi perduto tutto, ti sembrava, eri come un cieco che barcollava in mezzo a un vortice di luce