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AlimentaLaMente: Tra sport, coaching & nutrizione
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E-book224 pagine2 ore

AlimentaLaMente: Tra sport, coaching & nutrizione

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Info su questo ebook

Ti capita di non ottenere i risultati che desideri durante una gara? Di assistere ai successi dei tuoi avversari, pensando a quando toccherà a te? Di avere una performance perfetta durante l'allenamento ma di non riuscire a ripeterla quando scendi in campo? Se hai risposto “sì” ad almeno una domanda fai parte anche tu di chi si sente un Eterno Secondo che insegue l'obiettivo senza tagliare mai il traguardo, nonostante i sacrifici. Questa situazione di blocco non è casuale e ha delle motivazioni precise. La bella notizia è che puoi liberartene. Il primo passo è sviluppare una Mentalità da Campione, facendo tuoi abitudini e atteggiamenti mentali di chi ha toccato le più alte vette sportive. Il secondo è alimentare il tuo corpo in modo bilanciato, in base alle sue esigenze energetiche e al tipo di disciplina praticata. Queste due parti di te, mente e corpo, sono collegate. Per tale ragione vanno nutrite entrambe prima, durante e dopo la gara. In questo manuale, che non a caso abbiamo chiamato AlimentaLaMente, ti illustriamo come iniziare attraverso un metodo che unisce questi concetti: A.C.T.I.O.N. Una parola che è anche un invito ad agire subito per realizzare finalmente ciò che ti sta a cuore e per cui ti impegni da tempo.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita3 lug 2023
ISBN9791254892510
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    Anteprima del libro

    AlimentaLaMente - Giorgio Fabris

    Prefazione

    Accolgo sempre con favore la pubblicazione di un testo dedicato al mondo dello sport quindi non posso che rallegrarmi per l’iniziativa di Giorgio Fabris, coach, e Jessica Conforti, nutrizionista biologa, che hanno voluto realizzare questo volume con molti richiami alla pratica del nostro sport: il tiro a volo. Se la bibliografia di alcune discipline molto diffuse e popolari è letteralmente sterminata, è certo invece che lo scaffale che raccoglie idealmente tutti i volumi dedicati in varia forma al tiro a volo non ha ancora una grande estensione. Ne deriva che ogni contributo all’arricchimento di quello scaffale deve essere salutato con attenzione. Del manuale di Fabris e Conforti ho apprezzato l’impostazione molto pragmatica, che si percepisce fin dalle prime pagine: si tratta infatti di un testo che non si pone in maniera dottamente distaccata nei confronti del lettore ma che suggerisce invece a quello stesso lettore di immedesimarsi subito nelle situazioni che gli autori propongono. Mi ha certamente colpito, ad esempio, una considerazione che Fabris formula a proposito dell’atteggiamento da assumere di fronte all’esito negativo di una prova: puoi uscire anche sconfitto dal confronto con un avversario più forte di te, scrive l’autore, ma se hai la consapevolezza di aver fatto tutto quello che era in tuo potere per presentarti al meglio hai già conseguito la motivazione giusta per tentare il riscatto nella prova successiva. Il mio ruolo nella sfera sportiva ha coinciso per gran parte della vita con la figura del dirigente - al vertice della Federazione Italiana Tiro a Volo e poi dal 2022 anche al timone dell’International Shooting Sport Federation (Issf)  - ma mi considero fieramente e da sempre prima di tutto un agonista e non posso che riconoscermi in quel suggerimento che peraltro ricalca in modo perfetto il motto olimpico che, non a caso, invita a raggiungere traguardi qualitativamente sempre superiori e quindi anche a perseguire un processo di continua riqualificazione della persona. Anche in questo senso AlimentaLaMente di Fabris e Conforti aggiunge un tassello importante richiamando più volte, nell’arco del volume, il concetto che non esiste mai atleta che sia disgiunto dalla persona e che sport e vita siano poi ineludibilmente palestra l’uno per l’altra. Il percorso parallelo di corpo e mente nell’attività sportiva rappresenta infatti un pilastro di base del volume che, di nuovo, con valida intuizione si sofferma con accuratezza nella sfera dell’alimentazione. Giorgio Fabris, che è un appassionato agonista di Skeet e pluricampione italiano e che ormai da numerose stagioni frequenta le nostre pedane, dimostra con questo manuale di saper certamente parlare ai propri colleghi di ogni ordine e grado ma il pregio della pubblicazione a mio avviso risiede appunto nella capacità di essere accessibile anche ad una platea ampia di persone non necessariamente dedite - quantomeno ancora - ad un agonismo di significativo livello. Proprio per tutti questi motivi il manuale di Fabris e Conforti fornisce un contributo interessante alla causa del tiro a volo, uno sport che, anche grazie alla lungimiranza manifestata nel corso degli anni dalla nostra Federazione e grazie alla competenza dei nostri Tecnici, ha saputo far proprie da tempo e ha saputo applicare le più attuali metodologie di allenamento che hanno permesso infatti alle nostre atlete e ai nostri atleti di conseguire tante prestigiose vittorie.

    Luciano Rossi

    Presidente Issf

    Introduzione

    L’eterno secondo. Quante volte ti sei sentito così, al termine di una gara? Se stai leggendo queste righe con molta probabilità la risposta è tante. Vedi i tuoi avversari raggiungere il risultato che vorresti anche per te e ti chiedi perché non ci arrivi, nonostante l'impegno. Durante l'allenamento sei determinato, concentrato e vincente poi nel momento in cui scendi in campo invece succede sempre qualcosa che ti fa restare con l'amaro in bocca. Una distrazione involontaria, indotta dal rumore di fondo per esempio, oppure un'emozione che ti coglie all'improvviso, cambiando le carte in tavola. Ricordi o hai sentito parlare della finale dei Mondiali del 1994 negli Stati Uniti? Al rigore decisivo Roberto Baggio sbaglia e la palla finisce fuori dalla rete, assegnando il titolo al Brasile. Lui era ed è un campione, questo è certo, allora come mai questo errore fatale? La tensione, gli occhi puntati addosso e la paura di sbagliare hanno avuto la meglio. Questo episodio dimostra che può succedere a tutti, al di là del livello e della specifica disciplina sportiva, di andare in panne nel momento meno opportuno. Quando la gestione emotiva manca o viene a mancare se ne pagano le conseguenze, chiunque tu sia. Ciò che spesso viene sottovalutato è che non basta sapere a memoria il gesto tecnico in sé per vincere perché oltre al corpo bisogna allenare anche le nostre capacità personali, diventando abile nel gestire all'istante qualsiasi imprevisto possa accadere e creando una mente elastica. E durante la gara, lo sappiamo, può succedere davvero di tutto, può piovere o nevicare ma tu resti lì, concentrato nello svolgere la tua gara. Nulla ti scalfisce o distoglie dal raggiungere il tuo obiettivo.

    I tecnici più noti e conosciuti concordano sul fatto che il 70% della performance dipende dall'allenamento delle nostre potenzialità e il restante 30% da quello tecnico/atletico. Baggio sapeva benissimo come si tira un calcio di rigore, lo aveva già fatto migliaia di volte in allenamento e durante le partite, ma nell’attimo decisivo si è perso in qualche anfratto ed è finita come sappiamo. Pazienza per la finale, ormai non c'è più nulla da fare. Ricordati che nel passato non possiamo più intervenire mentre per te invece la cosa cambia. Il libro che stai per leggere ti aprirà gli occhi su come allenare le tue potenzialità per uscire dalla situazione di eterno secondo, di incompiuto e sviluppare la mentalità da campione. Il campione conosce a menadito le abitudini e le sue strategie vincenti e sa benissimo come metterle in campo nel momento giusto. Se infatti non stai ottenendo i risultati che desideri significa che ti sta sfuggendo qualcosa. Qualcosa che invece chi ottiene successi sportivi applica costantemente e che anche tu conoscerai, dopo che sarai arrivato all'ultima pagina. Un altro elemento che determina la tua performance finale è senz'altro l'alimentazione. Il cibo che porti in tavola ha la funzione di garantire l'equilibrio tra i principi nutritivi che servono al tuo organismo per donarti l'energia, il benessere, il tono muscolare e la resistenza necessari. In questo concetto, come vedremo, rientrano anche l'idratazione e l'integrazione di sali minerali e vitamine. Ogni persona che si dedica allo sport ha fabbisogni diversi, sia in base alla sua disciplina che alla sua conformazione fisica. Quindi bando alle diete o piani alimentari che ti passa l’amico, bando alle diete miracolanti trovate in rete perché rischiamo di mettere a repentaglio la nostra salute. Per questo avere un piano alimentare personalizzato è la scelta migliore da compiere per prenderti cura di te e arrivare preparato alla gara. Pensa se durante gli attimi concitati di una finale ti arrivasse improvvisamente una crisi di fame o un colpo di sonno determinato da una mala digestione: andremmo incontro a un disastro. Lo si può evitare sapendo come nutrirti prima, durante e dopo la tua performance. Con questo non stiamo dicendo che non fai attenzione a ciò che mangi, anzi, con molta probabilità sei una persona consapevole dell'impatto del cibo sul tuo benessere generale. Il fatto è che ci sono alcuni dettagli e meccanismi che solo chi è nutrizionista può conoscere e quindi trasmetterti. Per esempio in pochi sanno che intestino e cervello sono collegati e si influenzano a vicenda, oppure che è possibile gestire lo stress alimentandoti in un certo modo. Inoltre esistono delle credenze sbagliate sull'alimentazione, che rischiano di creare confusione e anche danni, in certi casi. Spesso ci sono state trasmesse da chi ci circonda ma in realtà non hanno un valido fondamento scientifico, che è quello che conta. Alcune derivano addirittura da mode del momento. Si diffondono a macchia d'olio e ci si ritrova a seguirle, solo perché lo stanno facendo gli altri. Niente di più sbagliato. Te ne citiamo subito quattro così comprendi meglio di cosa stiamo parlando e te le togli dalla mente. Ce ne sono anche altre, che analizziamo nel capitolo dedicato all'alimentazione. La prima riguarda gli integratori. Come il loro nome suggerisce hanno la funzione di integrare qualcosa che non riesci ad assumere in quantità sufficienti attraverso il cibo. Molto spesso dipende dal fatto che gli alimenti industriali subiscono lavorazioni che li privano dei princìpi nutritivi presenti in natura. Altre volte è la tua conformazione fisica ad avere necessità di un particolare componente. Chi è anemico ha sempre bisogno di integratori a base di ferro, per esempio.

    Farne uso quindi non è sinonimo di assumere venti pasticche al giorno ma solo quelli che servono nella tua situazione specifica. La seconda è un grande classico: i carboidrati fanno ingrassare e non vanno consumati di sera. Certo che i carboidrati fanno ingrassare ma solo se esageri con le quantità, il troppo stroppia ed è valido per tutto ciò che mangi. Il segreto sta nell'equilibrio e nel bilanciarli con le altre sostanze nutritive, di cui ti parleremo nelle prossime pagine. Uno degli errori da evitare è quindi di eliminarli dalla tua alimentazione, specialmente per chi come te fa sport a livello agonistico. Inoltre non esiste un orario ideale per assumerli. Nel mondo dell'alimentazione non ci sono condizioni e considerazioni standard, valide per tutti sempre e comunque. Questa è la trappola più pericolosa in cui tu possa cadere. Esistono invece dei princìpi scientifici, basati sul funzionamento umano, che vanno applicati tenendo conto della singola persona. Ciò che fa bene a te può non avere lo stesso effetto su un altro. Bisogna inoltre tenere presenti le abitudini, lo stile di vita, l'età, il genere, la presenza di eventuali intolleranze e i cambiamenti intercorsi in questi elementi. Il fabbisogno di un ventenne che studia all'università non può essere lo stesso di un cinquantenne che lavora in ufficio e magari corre mezz'ora ogni giorno. I tuoi fabbisogni come sportivo divergono da chi sta otto ore seduto davanti al computer e quando torna a casa si stende sul divano.

    Nel caso dei carboidrati la cena può essere il momento migliore della giornata, se per esempio hai problemi di digestione. Sono infatti assimilati più velocemente rispetto alla carne, che invece richiede tempo. Il terzo incomodo è il beverone, che promette dimagrimenti miracolosi con rapidità e senza sforzo. In realtà la perdita di peso avviene perché è tarato su un apporto calorico basso, da fame. Di conseguenza all'inizio ti sembra di aver raggiunto il risultato perché l'organismo perde grasso. E non solo quello: anche la tenuta muscolare, che invece non va mai toccata. Non potendo alimentarti con i beveroni a vita appena torni al cibo riprendi ogni chilo perso, e anche di più. È normale che sia così. Per garantire le funzioni vitali il nostro organismo ha bisogno di tutti i componenti nutritivi, quindi anche dei grassi. Toglierne uno o più significa generarne richiesta: avrai sempre più voglia di mangiare ciò che hai eliminato. È un meccanismo biologico e psicologico dal quale non si riesce a sottrarsi, neppure con tutta la forza di volontà di cui si è capaci. Ecco perché sconsigliamo sempre diete veloci e drastiche, a favore di un piano alimentare bilanciato. Arriviamo infine ai chetoni esogeni, introdotti attraverso integratori di vario genere. Se ne hai fatto uso o pensavi di farlo presta massima attenzione a quanto stiamo per dirti. I chetoni sono sostanze acide, prodotte in modo naturale dal fegato utilizzando i grassi. Quando si seguono diete drastiche, prive o a basso apporto di carboidrati e zuccheri, è a loro che ricorre l'organismo per creare l'energia di cui ha bisogno.

    I grassi vengono quindi trasformati in chetoni. Da questo meccanismo hanno origine gli integratori, il cui obiettivo è di introdurli dall'esterno per favorire il consumo dei grassi, ridurre il senso di fame e portare al dimagrimento. Peccato che non sia proprio così perché l'organismo reagisce utilizzando i chetoni assunti, anziché produrli in modo naturale. Inoltre esistono pericoli reali per la salute perché si formano sostanze acide che i reni devono smaltire, rischiando il sovraccarico. All'uso di chetoni esogeni sono collegati anche i problemi circolatori. Bisogna quindi fare attenzione a ciò che viene proposto e non prendere per buono un concetto, senza prima averlo verificato. I luoghi comuni e le mode del momento possono fare danni più o meno gravi, come abbiamo visto e come vedremo nel dettaglio all'interno del libro. Lo abbiamo pensato come un manuale che racchiude due elementi: corpo e mente. Per chi pratica sport a livello agonistico è impensabile concentrarsi solo su uno, lasciando perdere l'altro. È impossibile vincere o comunque migliorare il tuo posizionamento, senza un allenamento congiunto di entrambe le parti.  Questo è il motivo per cui ti senti spesso un eterno secondo e continui a non raggiungere i risultati che desideri, nonostante il

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