Niente è come sembra. La grotta dei raggi di sole

Di Manuela Nicetto

Leonardo e Damiano, gemellini vispi e curiosi, passeggiando nel bosco con il loro amato nonno Mauri gli chiedono di raccontare una storia, ma non una qualsiasi, bensì la stessa che era solito narrare ai suoi figli quando erano bambini. Ed ecco che, come per magia, si ritrovano insieme al funghetto Cino e ai suoi simpatici amici, alle prese con un’avventura mozzafiato da cui impareranno molto sugli incontri inaspettati e sul valore della vera amicizia.

Durante una vacanza estiva, Steve viene travolto da un’onda che porta via la sua inseparabile automobilina rossa. Saranno i pesciolini che popolano il fondo del mare a ritrovarla e sarà proprio ciò di cui avranno bisogno per salvare il piccolo Oci, che come sempre si è cacciato nei guai.

Due racconti educativi sul rapporto fraterno e sul ciclo della vita, sulla paura di crescere che diventa consapevolezza; un viaggio nell’immaginazione e nella magia che solo i bambini possono insegnarci a conservare.

Manuela Nicetto nata a Padova, dove vive. È appassionata di libri, in particolar modo di letteratura dell’infanzia e psicologia infantile. Uno dei suoi hobby è far divertire i bimbi stimolando la loro creatività, raccontando storie e inventando personaggi, per poi condurli nel mondo della magia e della fiaba. 
Al suo primo lavoro editoriale.

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 31 mag 2023
• ISBN: 9791220141987

Anteprima del libro

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Manuela Nicetto

Niente è come sembra

La grotta dei raggi di sole

Illustrazioni di Erica Panizzon

© 2023 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

www.europaedizioni.it - [e-mail]

ISBN 979-12-201-3856-7

I edizione maggio 2023

Finito di stampare nel mese di maggio 2023

presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.

Niente è come sembra

La grotta dei raggi di sole

Ai miei nipotini Leonardo e Damiano,

perché senza di loro questi racconti non sarebbero nati.

Ai miei figli e a una stella che brilla sempre su di noi.

Niente è come sembra

Ogni volta che scendeva la pioggia, i due bambini correvano davanti alla finestra per vederla cadere: appiccicavano il loro nasino e le loro manine sui vetri e rimanevano a guardare fintanto che la pioggia non smetteva di scendere.

«Guarda Leo come rimbalzano le gocce sul tetto e sull’asfalto!», disse Damiano emozionato.

«Ohh sì le vedo… Guarda quelle foglie! Delle goccioline si sono fermate sulla punta e sembra che stiano piangendo perché stanno cadendo a terra… Una alla volta!», rispose triste Leonardo.

«E come luccica quel prato! L’erba sembra più lucente quando piove», continuò Damiano felice. Poi propose: «Guarda Leo: quell’uccellino sta bevendo dalla pozzanghera. Se resta piena d’acqua fino a domani ci mettiamo gli stivali e saltiamo dentro! Ok amico?».

«Ohhh certamente!!!», ribatté prontamente Leonardo… E qualche minuto più tardi puntando il ditino al cielo in direzione delle nuvole disse: «Ecco Dami, guarda non piove più!».

Il vento che faceva piegare i rami degli alberi era cessato; gli uccellini avevano ricominciato a cinguettare e in fondo all’orizzonte, nascosto tra gli alberi, i bambini videro un fascio di luce di tanti tenui colori e ammirati esclamarono in coro: «l’ARCOBALENO!!!».

Damiano e Leonardo erano fratelli, anzi gemelli, una copia perfetta l’uno dell’altro a detta di molti, in realtà la diversa espressione del volto e i loro particolari atteggiamenti li distinguevano molto.

Erano due bambini che, nonostante la vivacità, osservavano molto le cose che li circondavano: erano amanti della natura e delle lunghe passeggiate in montagna, fatte innumerevoli volte con i loro genitori, anch’essi amanti delle immense distese verdi e delle vette più alte dove potersi arrampicare per vedere immensi orizzonti e panorami mozzafiato.

Le avventure montane erano una delle loro passioni, forse la più amata: avevano sempre sognato di trasferirsi in un piccolo paesino montano, in particolare in Val di Sole, lontano dalla città e dallo smog del Veneto, nel quale vivevano; pertanto l’amore per la natura che i due bambini provavano così intensamente era stato trasmesso loro dai genitori.

I bimbi avevano cinque anni, un’altezza e una corporatura conformi alla loro età, gambe slanciate come la loro mamma e capelli biondi tagliati a caschetto, che soprattutto d’estate