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Il Corpo preso con Filosofia: body building chirurgia estetica clonazioni
Il Corpo preso con Filosofia: body building chirurgia estetica clonazioni
Il Corpo preso con Filosofia: body building chirurgia estetica clonazioni
E-book86 pagine1 ora

Il Corpo preso con Filosofia: body building chirurgia estetica clonazioni

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Info su questo ebook

Cosa ha da dire la filosofia in merito alla decisione di una ragazza di farsi dei denti da vampiro? E cosa potrebbe, invece, insegnare Schwarzenegger alla filosofia? Perché dovremmo, per capire Facebook, dare ascolto a Sant’Agostino? Come mai la chirurgia estetica sta diventando sempre più diffusa tra gli uomini? E perché il clone sarebbe l’anima della cultura pop? Dall’esplosione della cultura fisica negli anni Sessanta allo spettro della clonazione, dalla diffusione della chirurgia estetica al controllo spasmodico della nostra immagine sui social network, questo libro indaga la verità del corpo contemporaneo, attraversando la cultura di massa e il suo immaginario, popolato soprattutto da vampiri, cloni, zombies.
LinguaItaliano
EditoreIl Prato
Data di uscita14 gen 2014
ISBN9788863362282
Il Corpo preso con Filosofia: body building chirurgia estetica clonazioni

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    Anteprima del libro

    Il Corpo preso con Filosofia - TOMMASO ARIEMMA

    i cento talleri

    58

    Direttori di collana

    Jacopo Agnesina, Università del Piemonte Orientale - Vercelli

    Diego Fusaro, Università di Milano - San Raffaele

    Segretario di redazione

    Mario Carparelli, Università del Salento

    Comitato Scientifico

    Giovanni Bonacina, Università di Urbino

    Gaetano Chiurazzi, Università di Torino

    Vincenzo Cicero, Università di Messina

    Massimo Donà, Università di Milano - San Raffaele

    Domenico Fazio, Università del Salento

    Sebastiano Ghisu, Università di Sassari

    Giuseppe Girgenti, Università di Milano - San Raffaele

    Marco Ivaldo, Università di Napoli - Federico II

    Roberto Mordacci, Università di Milano - San Raffaele

    Vesa Oittinen, Università di Helsinki

    Pier Paolo Portinaro, Università di Torino

    Roberta Sala, Università di Milano - San Raffaele

    Andrea Tagliapietra, Università di Milano - San Raffaele

    I membri del Comitato Scientifico fungono da revisori. Ogni saggio pervenuto alla collana I Cento Talleri, dopo una lettura preliminare da parte dei Direttori di collana, è sottoposto alla valutazione dei membri del Comitato Scientifico (due per ogni saggio).

    Le proposte di pubblicazione devono essere inviate ai seguenti indirizzi: info@il-prato.com o, in forma cartacea, Casa Editrice il Prato, via Lombardia 43, 35020 Saonara (Padova).

    TOMMASO ARIEMMA

    IL CORPO

    PRESO CON FILOSOFIA

    BODY BUILDING

    CHIRURGIA ESTETICA

    CLONAZIONI

    Indice

    Premessa

    Nota al testo

    Introduzione

    I          Come farsi denti da vampiro. Ovvero le conseguenze della morte di Dio che non ti aspetti

    II         I paradossi del corpo muscoloso. Ovvero cosa può insegnare Arnold Schwarzenegger alla filosofia

    III       Facebook non è il paradiso. Parola di Sant’Agostino

    IV       La pelle - che abito! Ma la filosofia dissente

    V         Quando la chirurgia estetica tocca il maschio. Ovvero il disagio dell’estetica

    VI       Corpi da raggiungere, copie da ottenere

    VII      Copia profonda. Filosofia e clonazione

    VIII     L’odio contemporaneo per la cancellazione (e per i cadaveri). Dall’origine del disegno all’epoca del download

    Conclusione

    Bibliografia

    Premessa

    La conferenza è terminata e io ho appena parlato del corpo. Da filosofo.

    Il discorso sembra aver colpito, incuriosito.

    A me non resta che lasciare la sala, uscire di scena. A me non resta molto, in verità.

    Ma ecco che vengo fermato da una persona che conosco.

    So che lei non sta bene, che il suo corpo non sta bene. Mi dice che il mio discorso le è piaciuto, ma mi fa capire che avevo navigato nei mari dell’astratto. Perché quello che avevo detto aveva schivato il suo problema.

    Cosa pensa del mio corpo?, mi dice.

    Ci sono dei momenti in cui vorresti essere stato velocissimo. Cominci a desiderare un discorso con sparizione immediata. Vedo che fatica a trattenere le lacrime.

    In tutta onestà, ricordo solo che una parte di me le parlò, mentre un’altra pensava a quelle lacrime.

    Che strana cosa, il nostro corpo! Non fa altro che sfuggirci. Avere un corpo significa avere qualcosa che può esserci sottratto. Se non lo fa un altro, lo farà lui stesso.

    Il corpo ci sfugge.

    Su questa esperienza fondamentale, la filosofia non sembra aver detto molto.

    In verità, proprio quella sera, mi accorgo che su tante cose la filosofia tace. E non dovrebbe essere così. Se la vita va presa con filosofia, allora è bene cominciare dal corpo. Dal nostro prendere corpo. Perché, dato che ci sfugge, il nostro rapporto si rivela una continua presa, un continuo dirgli: non lasciarmi.

    Nota al testo

    Alcune idee e pagine di questo libro sono state anticipate, in forma ridotta e con tesi differenti nei seguenti articoli e saggi: il capitolo V è apparso parzialmente sul numero 64 di Velvet, mensile de La Repubblica (Marzo 2012). Il capitolo VII è apparso in forma diversa con il titolo Persone e cloni. A partire dalla bio-logica di Derrida, in «Babelonline/print. Rivista di filosofia », n. 5, 2008, pp. 325-330. Una versione ridotta del capitolo VIII è in corso di pubblicazione per gli Annali della Fondazione Europea del Disegno.

    Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito, in modi diversi, alla realizzazione di questo libro: Mario Carparelli, Diego Fusaro, Luca Parisato, Carlo Prada, Amelia Valtolina.

    Un ringraziamento speciale va a Stefania La Rosa, la prima lettrice di questo libro.

    Introduzione

    Dallas, 22 novembre 1963. Il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy viene assassinato. Nel momento in cui una pallottola penetrava nel suo cranio, è in preparazione un’edizione speciale del fumetto Superman¹.

    In questa edizione, Kennedy manifestava a Superman la sua preoccupazione per il corpo degli americani. Lo sviluppo tecnologico aveva reso il loro corpo molle e fisicamente inferiore rispetto a quello dei loro avi.

    L’inattività doveva essere, così, compensata con un’iperattività sportiva e Kennedy affida a Superman questa missione e il ruolo di trainer. Addirittura, nel fumetto, la missione viene chiamata Muscle Gap, associandola così al problema dei missili a Cuba che Kennedy dovette fronteggiare. Bisognava correre ai ripari, dunque.

    Il fumetto uscì più tardi, dopo la sua morte, per volere del successore di Kennedy.

    In quegli anni si stava rivelando una nuova sensibilità, una passione (e una preoccupazione) generale per il corpo. «Alla fine degli anni Sessanta – afferma l’antropologo David Le Breton –, con un’estensione crescente, un nuovo immaginario del corpo si è manifestato conquistando dei campi di pratiche e di discorsi fino ad allora inediti»².

    La passione per il corpo coincide con il dominio dell’estetica in ogni ambito della nostra esistenza. Tuttavia, non si riflette mai abbastanza sul fatto che questo dominio è un effetto di compensazione in relazione al nostro sviluppo tecnologico³. Ovvero, ci troviamo nella situazione in cui «da una parte si riducono i gesti corporei al minimo necessario (di click di

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