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Cambiamenti personali: Personale, #2
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Cambiamenti personali: Personale, #2
E-book204 pagine2 ore

Cambiamenti personali: Personale, #2

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Info su questo ebook

Rick Wentworth è stufo marcio di avventure di una notte e sveltine nei bar; ma è solo dopo una serata all'insegna dell'edonismo più sfrenato che mette a fuoco cosa desidera davvero: qualcuno che lo ami. Per trovare questo qualcuno, però, sa di dover intraprendere diversi cambiamenti. Fattibile; del resto, che alternative ha? Quando incontra un tipo che pare avere tutte le carte in regola, Rick stenta a credere alla propria buona stella. Tuttavia il suo capo, Blake Davis, e il di lui fidanzato Will Parkinson, non sono altrettanto convinti, e pretendono di conoscere di persona questo Mr. Perfezione. E forse non hanno tutti i torti… La loro smania di proteggerlo, però, è pioggia sul bagnato: Rick, a quanto pare, ha già un angelo custode.

La prima volta che posa gli occhi su Rick, Angelo Tarallo capisce che sono fatti l'uno per l'altro. E quando salva il giovane da una situazione pericolosa, ottiene l'occasione di conoscerlo meglio. In breve tempo, i due si rendono conto di avere un rapporto speciale. Ma quando la famiglia di Angelo, siciliana e tradizionalista, scopre il suo segreto, gli lancia un ultimatum destinato a spezzare il cuore dei due innamorati…

LinguaItaliano
EditoreK.C. Wells
Data di uscita10 nov 2023
ISBN9781916853256
Cambiamenti personali: Personale, #2
Autore

K.C. Wells

K.C. Wells lives on an island off the south coast of the UK, surrounded by natural beauty. She writes about men who love men, and can’t even contemplate a life that doesn’t include writing. The rainbow rose tattoo on her back with the words 'Love is Love' and 'Love Wins' is her way of hoisting a flag. She plans to be writing about men in love - be it sweet and slow, hot or kinky - for a long while to come. If you want to follow her exploits, you can sign up for her monthly newsletter: http://eepurl.com/cNKHlT You can stalk – er, find – her in the following places: Email: k.c.wells@btinternet.com Facebook: www.facebook.com/KCWellsWorld KC’s men In Love (my readers group): http://bit.ly/2hXL6wJ Amazon: https://www.amazon.com/K-C-Wells/e/B00AECQ1LQ Twitter: @K_C_Wells Website: www.kcwellswrites.com Instagram: www.instagram.com/k.c.wells BookBub: https://www.bookbub.com/authors/k-c-wells

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    Anteprima del libro

    Cambiamenti personali - K.C. Wells

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    Rick Wentworth è stufo marcio di avventure di una notte e sveltine nei bar; ma è solo dopo una serata all’insegna dell’edonismo più sfrenato che mette a fuoco cosa desidera davvero: qualcuno che lo ami. Per trovare questo qualcuno, però, sa di dover intraprendere diversi cambiamenti. Fattibile; del resto, che alternative ha? Quando incontra un tipo che pare avere tutte le carte in regola, Rick stenta a credere alla propria buona stella. Tuttavia il suo capo, Blake Davis, e il di lui fidanzato Will Parkinson, non sono altrettanto convinti, e pretendono di conoscere di persona questo Mr. Perfezione. E forse non hanno tutti i torti... La loro smania di proteggerlo, però, è pioggia sul bagnato: Rick, a quanto pare, ha già un angelo custode.

    La prima volta che posa gli occhi su Rick, Angelo Tarallo capisce che sono fatti l’uno per l’altro. E quando salva il giovane da una situazione pericolosa, ottiene l’occasione di conoscerlo meglio. In breve tempo, i due si rendono conto di avere un rapporto speciale. Ma quando la famiglia di Angelo, siciliana e tradizionalista, scopre il suo segreto, gli lancia un ultimatum destinato a spezzare il cuore dei due innamorati...

    Copyright

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e fatti narrati sono il prodotto dell’immaginazione dell’autore o sono usati a scopo esclusivamente narrativo, e qualsiasi riferimento e somiglianza a fatti, società, attività commerciali e persone realmente esistite o esistenti è da considerarsi puramente casuale.

    ––––––––

    Personal Changes

    Copyright © 2013 by K.C. Wells

    ––––––––

    Editor: S.A. Laybourn

    Cover Art di Meredith Russell

    Traduzione di Martina Nealli, riveduta e corretta da Lyra.

    L’immagine della copertina è utilizzata a scopo puramente illustrativo, e le persone che vi compaiono sono modelli.

    I marchi di fabbrica citati in questo libro sono proprietà di chi ne detiene i diritti.

    Tutti i diritti riservati. È vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, tramite qualsivoglia forma o mezzo, elettronico e non, inclusa la fotocopia, la registrazione e l’utilizzo di dispositivi di archiviazione, salvo permesso esplicito dell’editore e ad eccezione dei casi previsti dalla legge.

    Contents

    Capitolo uno

    Capitolo due

    Capitolo tre

    Capitolo quattro

    Capitolo cinque

    Capitolo sei

    Capitolo sette

    Capitolo otto

    Capitolo nove

    Capitolo dieci

    Capitolo undici

    Capitolo dodici

    Capitolo tredici

    Capitolo quattordici

    Capitolo quindici

    Capitolo sedici

    Segreti personali

    Sull’ autrice

    Titoli disponibili

    Capitolo uno

    ––––––––

    «’Giorno, capo». Rick accolse Blake col solito ghigno spensierato. Era andato in cerca di caffè nel cucinino che serviva il loro piano. «Non mi aspettavo di trovarti qui».

    L’uomo inclinò la testa mentre riempiva due tazze grandi. «E perché mai avrei dovuto restare a casa?» Lo studiò divertito. «Non mi pareva che il due gennaio fosse festa, l’ultima volta che ho controllato».

    Rick gli rivolse un sorrisetto. «Sì, ma dopo Capodanno pensavo che tu e Will voleste passare un po’ di tempo da soli. Voglio dire, vi siete fidanzati, no?» Inarcò le sopracciglia con fare suggestivo. «Sono sicuro che sarete rimasti svegli fino a tardi, per attendere l’anno nuovo». Un’altra occhiata maliziosa. «Fra le altre cose».

    Blake si fermò e si voltò verso di lui. «È questo che mi aspetta d’ora in poi? Ogni mattina il terzo grado sulla mia vita privata?» Dal sorriso appena accennato, era abbastanza sicuro che il suo capo non si fosse veramente offeso, ma Rick lo conosceva. Era ora di darci un taglio.

    Addolcì la voce. «Scusa, Blake. E per la cronaca, penso sia una cosa meravigliosa. Siete una coppia stupenda». Quello era vero. Blake con i capelli neri e due incredibili occhi blu, e Will con la chioma castana e gli occhi del colore del cioccolato al latte; erano una coppia spettacolare.

    E io sto disperatamente tentando di lasciarmi alle spalle gli ultimi sei anni passati a sbavarti dietro.

    La festicciola di Natale della settimana precedente era stata la serata delle rivelazioni. Superato lo shock nell’apprendere che non solo il suo capo non era affatto etero, ma era anche innamorato del suo assistente personale, il primo pensiero di Rick era stato di rimpianto. Quando Blake lo aveva assunto come parte del team, lui si era preso una cotta nel giro di pochissimo tempo. Naturalmente, non si era mai fatto avanti: aveva avuto diverse brutte esperienze con ragazzi etero, e sapeva che provarci con quello schianto del capo lo avrebbe solo portato a un licenziamento in tronco. Era già abbastanza tragico che Will fosse a conoscenza del segreto.

    «Ohh, che tenero». Will entrò in cucina e gli sorrise, prima di prendere la tazza che gli porgeva Blake. «Grazie, caro».

    Blake gli lanciò un’occhiataccia. Il sorriso di Will parve vacillare, finché l’altro non gli diede una pacca sul braccio; poi rivolse a entrambi un sorriso e lasciò il cucinino con la tazza di caffè. Will lo osservò uscire con un’espressione indecifrabile sul volto.

    «Cos’era quello sguardo?» Rick avvertiva una certa tensione nell’aria.

    L’amico sbuffò. «Niente, è che stamattina abbiamo parlato del mio futuro qui in azienda. Oh, e di come gestire la situazione».

    «Fammi indovinare. Professionalità totale, al bando le smancerie».

    Will annuì mesto.

    Rick sghignazzò. «Quindi mi sa che con gli intrallazzi avete chiuso».

    Will gemette. «Dio, non ricordarmelo. Fra l’altro, non ha tutti i torti. Cioè, guarda che è successo l’ultima volta che...»

    Non dovette concludere la frase. Melissa, l’aspirante fidanzata di Blake, non li aveva proprio colti a fare sesso nell’ufficio di Blake, ma aveva visto quanto bastava a rendere la loro vita un inferno. Perlomeno adesso era uscita di scena. E che liberazione.

    Rick recepì in ritardo il senso della frase dell’amico. «Aspetta un attimo. Che vuol dire, che avete parlato del tuo futuro qui in azienda? Non penserai di lasciarci, non è vero?» Si morse il labbro. Will era con loro da soli tre mesi, ma in quel breve lasso di tempo erano divenuti buoni amici.

    Il collega bevve un sorso, e dalle labbra gli sfuggì un gemito di godimento. Blake era bravissimo a fare il caffè. Si scaldò le mani sulla tazza. «Diciamo solo che ora che siamo fidanzati, non è troppo entusiasta all’idea che continui a lavorare come suo assistente». Si accigliò. «Siamo ancora in attesa del verdetto – se dovrò dimettermi o meno. Io non vorrei perché, dopotutto, ho ancora i debiti da pagare, ma lui dice che dobbiamo pensarci bene».

    Rick gli diede un buffetto sul braccio. «Adesso non mettetevi a bisticciare per una cosa del genere». Non che il rischio fosse autentico. Vederli insieme al party di Capodanno un paio di sere prima era stato a dir poco emozionante. Rick doveva ammetterlo, i due uomini sembravano fatti l’uno per l’altro. E pace se erano passati solo tre mesi da quando Will era entrato alla Trinity Publishing e nella vita di Blake. Quando lo sai, lo sai, si disse. E al cuor non si comanda.

    Will sorrise. «Non preoccuparti per noi. La risolveremo, fidati». Lo fissò con uno sguardo intenso. «E tu? Fatto propositi per l’anno nuovo?» inclinò la testa. «E lo sai che sto parlando della tua vita sentimentale». Assunse un’aria più dolce. «Dobbiamo trovarti un brav’uomo, Rick. Sarà la mia missione di quest’anno». Annuì, risoluto.

    A Rick venne da ridere. «Sì, tanti auguri».

    L’altro aggrottò la fronte. «Che vuoi dire?»

    Lui sospirò e bevve un sorso di caffè. «Non sono fortunato come te e Blake in quell’ambito. Mi sa che ho pessimi gusti in fatto di uomini».

    L’amico lo studiò incuriosito. «Ma stai cercando, almeno? E se sì, dove esattamente?»

    Rick rifletté per un attimo, dopodiché si avvicinò alla porta. La chiuse e vi si appoggiò contro. Will lo osservò stranito.

    «Okay, senti» attaccò lui, abbassando la voce, «non ho mai avuto una relazione che durasse più di tre mesi. Gli uomini scappano quando stanno con me. Quindi per ora mi accontento».

    «Che vuol dire?» La voce di Will si era fatta improvvisamente bassa quanto la sua.

    Rick lasciò andare il fiato. «Vuol dire che bazzico un sacco di locali e ho un sacco di avventure, d’accordo?» Incontrò lo sguardo dell’altro. «Ricordi che tempo fa feci un commento sul trovarsi chiuso in un bagno con un uomo? Non stavo scherzando». Abbassò lo sguardo.

    «Oh, Rick, non lo sapevo». Will gli si avvicinò e lo avvolse in un abbraccio breve ma deciso. Rick chiuse gli occhi. Era parecchio che nessuno lo stringeva così. Quando riaprì le palpebre, l’altro fece un passo indietro e lo scrutò con aria severa. «Non devo chiederti se usi il preservativo, vero?»

    Rick avvertì una morsa al petto. Aveva proprio un buon amico. «No, non devi. Sarò anche una troia, ma non sono stupido».

    La ruga fra gli occhi di Will si fece più profonda. «Non mi piace che parli così di te stesso».

    Rick fece spallucce. «Dico solo la verità, tutto qui. Mi piace il sesso, non mi vergogno ad ammetterlo. E sì, di venerdì e sabato sera è probabile trovarmi in giro a flirtare e rimorchiare sconosciuti». Incontrò lo sguardo di Will. «Ma se trovassi qualcuno che credesse nella monogamia, qualcuno che fosse in cerca di una storia seria...» Sorrise. «Fuggirei dai locali a gambe levate». Si sentì il cuore pesante. «Al momento però non sembra esserci nessuno interessato, quindi fino ad allora, continuerò a comportarmi con prudenza e a non uscire mai di casa senza una scorta di profilattici».

    Will sembrava sconfortato, ma Rick aprì la porta per raggiungere il proprio ufficio, pronto a iniziare il lavoro. Aveva la tazza di caffè ancora in mano.

    «Ti terrò d’occhio, okay?» gli disse Will.

    Lui gli mandò un bacio. «Sei dolcissimo, Will. Blake è un uomo molto fortunato». Si fermò sulla soglia. «Grazie. Sono felice di essere tuo amico».

    «Sempre». Il tono di Will era serio. «E puoi venire a parlarmi quando vuoi, lo sai vero?» Rick annuì.

    «Okay. Allora va’ al lavoro, tiratardi» concluse l’altro, con gli occhi che scintillavano d’ironia.

    Rick si mise sull’attenti. «Signorsì, signore». Gli fece l’occhiolino. «Devo tenermi buono il ragazzo del capo». Si chinò mentre Will prendeva uno strofinaccio e glielo lanciava, mancandolo di pochi centimetri. Rise e percorse il corridoio fino all’ufficio.

    Sarà meglio concludere qualcosa. Aveva una serie di libri da inviare ai blog perché li recensissero in anteprima, per non parlare delle date degli incontri autori-lettori su Facebook da fissare sul calendario. Aveva abbastanza tempo per sbrigare qualcosa prima della riunione mattutina di Blake. Non c’è pace per gli empi. E per come si sentiva in quel momento, non appena fosse arrivato venerdì, aveva proprio intenzione di darsi all’empietà.

    ~ 0 ~

    Il G-A-Y era brulicante di vita. La pista da ballo sembrava straripare. Rick vide alcune coppie ballare a distanza così ravvicinata che sarebbe stato difficile infilarci in mezzo persino una cartina per le sigarette. Poi sbuffò, divertito. Qui non cambia mai niente. Tipico venerdì sera.

    «Dio, non mi sento più i piedi» esclamò Erroll passandogli accanto col vassoio sollevato, pieno di bicchieri di forme e dimensioni diverse. A Rick piaceva Erroll. Non era un amante dei ragazzini snelli ed efebici, ma il cameriere era davvero carino, con due grandi occhi blu. Aveva un debole per gli occhi blu.

    «Serata impegnativa, eh?» Sorrise.

    Erroll alzò gli occhi al cielo. «Dolcezza, sembra che metà della popolazione gay londinese abbia deciso di venire qui stasera». Fece un cenno col capo in direzione del palco. «Ovviamente, può darsi che c’entri qualcosa lo show. Dio solo sa quanti volantini ho visto in giro che pubblicizzavano questi ragazzi».

    Rick si voltò in direzione dei ragazzi carini in abiti succinti intenti a ruotare intorno ai pali; ce n’era uno che pareva particolarmente deciso a mostrare la propria flessibilità a chiunque fosse interessato. Sghignazzò. «Oh, cielo. Finito il numero, avrà la fila per le lap dance». Diede a Erroll un colpetto sulla schiena. «Ti lascio andare».

    Quello gli rivolse un sorriso grato e scivolò via, flirtando coi clienti man mano che li superava e facendo ondeggiare il culetto sodo. Rick rimirò il panorama.

    «Non ti ho mai visto qui» disse una voce bassa alle sue spalle.

    Si voltò e trovò un giovane, probabilmente sui venticinque anni, con indosso i jeans più stretti che avesse mai visto, una maglietta che raffigurava un tipo baffuto con indumenti di pelle, e una felpa blu scuro col cappuccio. Occhi di un castano intenso su un volto splendido.

    «Forse non vieni spesso» disse con un sorriso che sperava essere sensuale. «Io sono un cliente abituale». Allungò la mano. «Mi chiamo Rick».

    «Ciao, Rick». Quegli occhi castani scintillarono ammirati. «Io sono Oli». Il giovane fece un cenno al bancone. «E quel fustacchione laggiù con la canotta nera è la mia dolce metà, Ben».

    Rick lo seguì con lo sguardo e rimase senza fiato quando scorse Ben. L’uomo era davvero muscoloso e il top nero faceva ben poco per celarlo. Piuttosto scuro rispetto alla carnagione chiara di Oli, i due formavano una coppia perfetta. «Cazzo» borbottò sottovoce quando vide Ben spostarsi sinuosamente a ritmo della musica che pulsava nel locale. Che pezzo d’uomo. Anzi, che due pezzi d’uomo...

    Con sua sorpresa, Oli si avvicinò fino a soffiargli sul collo. «Oh, fidati, bellezza, stavo pensando alla stessa cosa». Gli infilò la lingua nell’orecchio, e Rick avvertì un brivido di eccitazione scorrergli lungo la spina dorsale.

    «Ma non... voi due non... cioè...» Il movimento lento della lingua di Oli sul lobo dell’orecchio e lungo il collo gli stava portando via qualsiasi pensiero coerente.

    Il giovane cessò di stuzzicarlo e gli sussurrò: «Ci piace giocare, tesoro. Mai da soli, però; sempre insieme». Si mise a carezzargli il braccio, il tocco lieve ma estremamente sensuale. «E quando abbiamo compagnia... ci scateniamo». Si fermò. «Che dici, ti interessa?» Le parole gli solleticavano l’orecchio. Rick annuì, tremante. «Ti va di sederci in quell’angolino laggiù e conoscerci meglio?»

    Rick non se lo fece ripetere. «Andiamo».

    Oli lo condusse nell’angolo e lo spinse a sedere con le spalle al muro, dopodiché prese posto accanto a lui. Si sporse per parlargli a bassa voce. «Lo sai che sei proprio carino? Cosa ti piace? Cosa ti eccita?» Gli passò la mano sul petto, fermandosi per torcergli il capezzolo attraverso il cotone sottile della maglietta. Rick si morse il labbro. Adorava quando gli titillavano i capezzoli.

    Oli sorrise. «Oh, scommetto che ti piace».

    «Direi proprio di sì». Gli giunse una voce profonda, dall’accento australiano, e Rick riuscì a distogliere l’attenzione dal titillamento dei capezzoli per osservare Ben. Due occhi bruni lo scrutavano, abbinati a un sorriso sexy. «Ciao».

    «Ciao» riuscì a dire, prima che la sua bocca venisse catturata in un bacio dolce, con la lingua dell’uomo che gli accarezzava le labbra prima di separarle e tuffarsi dentro. Rick gemette, arrendendosi completamente e allungando le braccia per attirarlo

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