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E-book115 pagine1 ora

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Thriller - romanzo breve (66 pagine) - “Credeva così di aver disposto tutto nel modo più conveniente per accentrare su di sé i sospetti, di essersi procurato insomma un ibi di ferro.” L’«ibi» da La «nera» di Dino Buzzati


Ferruccio Pancaldi, agente di polizia in pensione, racconta al giovane Gianmarco Cavicchioli, studente all’Università di Ferrara, di un caso molto particolare accaduto nel 1986 che aveva coinvolto la sua squadra investigativa guidata dall’ispettore Luca Giatti. Un omicidio, il cui colpevole, fin dall’inizio delle indagini, sembrava essere stato servito loro su un piatto d’argento. Ma la realtà supera sempre la fantasia e tra sospetti, false piste, menzogne, crude realtà ed enormi sensi di colpa, l’ispettore Giatti si dovrà confrontare con un assassino e un disturbo psicologico che ha quasi dell’incredibile per uomini, abituati come loro sono, al semplice scontro tra il bene e il male.


Diego Matteucci, classe 1976, vive a Codigoro (FE) dove lavora come assicuratore. Ha pubblicato il romanzo horror Seguimi! (Editrice Clinamen), la raccolta di racconti Lame nell’anima (0111 Edizioni). Diversi racconti sono stati pubblicati dalla Delos Books, nelle collane “365” e dalla Delos Digital, nelle collane The TubeThe Tube ExposedChew-9Horror Story, Delos Crime e Innsmouth. Altri racconti sono apparsi in antologie edite da Dunwich Edizioni e Weird Book. Il racconto Madri finalista al Premio Urania Short 2017 è stato pubblicato a maggio 2018 in appendice al romanzo di Allen Steele Coyote – Estrema FrontieraUrania Jumbo n. 2 (Mondadori). È curatore della collana The Tube Exposed per la Delos Digital. In aprile 2022 il romanzo Sono solo vittime viene pubblicato dalla LMBPN International FZC. A maggio del 2023 l’edizione spagnola di Sono solo vittime, dal titolo Solo son víctimas, viene pubblicato dalla casa editrice Editorial Samarcanda del gruppo Lantia (Siviglia), e presentato ufficialmente alla Fiera del Libro di Madrid.

LinguaItaliano
Data di uscita23 apr 2024
ISBN9788825427820
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    Anteprima del libro

    Ibi - Diego Matteucci

    Delos Crime

    A cura di Roberto Mistretta

    Delos Digital

    Diego Matteucci

    Ibi

    ROMANZO BREVE

    ISBN 9788825427820

    © 2024 Diego Matteucci

    Edizione ebook © 2024 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

    Versione: 1.0

    Copertina di Dante Primoverso

    Collana a cura di Roberto Mistretta

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

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    Grazie, da parte di Delos Digital, dell'autore del libro e di tutti coloro che vi hanno lavorato.

    Indice

    Copertina

    Il libro

    L’autore

    Ibi

    Dedica

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Ringraziamenti

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    Il libro

    Credeva così di aver disposto tutto nel modo più conveniente per accentrare su di sé i sospetti, di essersi procurato insomma un ibi di ferro. L’«ibi» da La «nera» di Dino Buzzati

    Ferruccio Pancaldi, agente di polizia in pensione, racconta al giovane Gianmarco Cavicchioli, studente all’Università di Ferrara, di un caso molto particolare accaduto nel 1986 che aveva coinvolto la sua squadra investigativa guidata dall’ispettore Luca Giatti. Un omicidio, il cui colpevole, fin dall’inizio delle indagini, sembrava essere stato servito loro su un piatto d’argento. Ma la realtà supera sempre la fantasia e tra sospetti, false piste, menzogne, crude realtà ed enormi sensi di colpa, l’ispettore Giatti si dovrà confrontare con un assassino e un disturbo psicologico che ha quasi dell’incredibile per uomini, abituati come loro sono, al semplice scontro tra il bene e il male.

    L’autore

    Diego Matteucci, classe 1976, vive a Codigoro (FE) dove lavora come assicuratore. Ha pubblicato il romanzo horror Seguimi! (Editrice Clinamen), la raccolta di racconti Lame nell’anima (0111 Edizioni). Diversi racconti sono stati pubblicati dalla Delos Books, nelle collane 365 e dalla Delos Digital, nelle collane The TubeThe Tube ExposedChew-9Horror Story, Delos Crime e Innsmouth. Altri racconti sono apparsi in antologie edite da Dunwich Edizioni e Weird Book. Il racconto Madri finalista al Premio Urania Short 2017 è stato pubblicato a maggio 2018 in appendice al romanzo di Allen Steele Coyote – Estrema FrontieraUrania Jumbo n. 2 (Mondadori). È curatore della collana The Tube Exposed per la Delos Digital. In aprile 2022 il romanzo Sono solo vittime viene pubblicato dalla LMBPN International FZC. A maggio del 2023 l’edizione spagnola di Sono solo vittime, dal titolo Solo son víctimas, viene pubblicato dalla casa editrice Editorial Samarcanda del gruppo Lantia (Siviglia), e presentato ufficialmente alla Fiera del Libro di Madrid.

    Dallo stesso autore

    Diego Matteucci, Il tempio della notte The Tube Exposed ISBN: 9788867751426 Diego Matteucci, Il bianco e il nero The Tube Exposed ISBN: 9788867752928 Diego Matteucci, La svolta The Tube ISBN: 9788867754458 Diego Matteucci, I Prediletti Chew-9 ISBN: 9788867756063 Diego Matteucci, Un soffio di speranza The Tube Exposed ISBN: 9788867757473 Antonino Fazio, Diego Matteucci, La battaglia del Centro The Tube ISBN: 9788867757886 Diego Matteucci, Ombre Horror Story ISBN: 9788825400205 Diego Matteucci, Parole che ammaliano Delos Crime ISBN: 9788825405088 Luigi Boccia, Giada Cecchinelli, Nicola Lombardi, Diego Matteucci, Lorenzo Ricciardi, Il cinema di Frank Darabont Hollywood Roads ISBN: 9788825410624 Diego Matteucci, La pallina nella stanza Innsmouth ISBN: 9788825414363 Diego Matteucci, Chi semina vento raccoglie tempesta Innsmouth ISBN: 9788825416398 Diego Matteucci, Pericolo! Animali in transito Innsmouth ISBN: 9788825418958

    Al dottor Francesco Giacomazzi,

    che per primo mi ha parlato dell’ibi.

    1

    Estate 2017

    L’agente in pensione Ferruccio Pancaldi era seduto a un tavolino esterno del Bar Jolly. Alle dieci del mattino faceva già molto caldo, tuttavia Ferruccio, detto Zeno, giovava della leggera frescura che all’ombra dei portici di piazza Ariostea a Ferrara era quasi sempre presente. Una mano corse al bicchiere appoggiato sul tavolino, mentre l’altra rimase a reggere il bastone da passeggio che teneva in piedi al fianco sinistro, al pari di un compagno inseparabile che si sarebbe forse offeso se abbandonato sulla sedia accanto. O forse soltanto perché gli dava quell’aria un po’ più aristocratica che molto spesso, durante la sua lunga vita aveva agognato, ma mai realmente realizzato.

    Si portò la Lemonsoda alle labbra, con un lieve tintinnio della dentiera sul vetro, causato da un tremore della mano che ormai non lo abbandonava quasi mai. Mandò giù un sorso, sentendo un piacevole pizzicore alla gola. Certo, ci sarebbe stato meglio qualcosa di più forte (ma quel tempo ormai era passato), accompagnato poi da un bel toscano tra le labbra (forse per cercare di darsi sempre quell’aria un po’ aristocratica); tuttavia, come con l’alcol, anche con il fumo aveva tagliato da diversi anni (in ogni caso i sigari non gli erano mai piaciuti veramente).

    – Signor Pancaldi?

    Zeno alzò lo sguardo. Davanti a lui c’era un ragazzo poco più che ventenne. Capelli neri tagliati corti dai lati e un po’ più lunghi davanti, dove un ciuffo gonfio scendeva con qualche virgola sulla fronte.

    – Sì, sono Ferruccio Pancaldi – rispose con la sua voce roca. – E tu devi essere Gianmarco Cavicchioli, giusto?

    – Sì, sono io, piacere di conoscerla – disse Gianmarco allargando un sorriso su un viso pulito, l’ombra di una barba non ancora completa. Allungò una mano davanti a sé.

    Zeno appoggiò il bicchiere e ricambiò la stretta. – Bene, puoi chiamarmi Zeno, se ti va. Accomodati pure.

    Il ragazzo spostò una sedia e si sedette, accavallando una gamba sull’altra. Indossava jeans scuri e una maglietta blu. Si tolse da una spalla uno zainetto rosso e lo appoggiò a terra.

    – Che cosa bevi? – gli chiese.

    – Prendo una Coca, grazie.

    – Molto bene.

    Zeno fece un cenno alla cameriera, una ragazza mora che saettava tra i tavolini reggendo un vassoio colmo di bicchieri e tazzine vuoti. Si avvicinò a loro sorridendo, i capelli raccolti in una coda di cavallo che ballonzolava sulle spalle.

    – Dimmi tutto, Zeno – gli disse, poi, rivolta a Gianmarco: – Ciao.

    – Ciao – rispose lui a sua volta, non sforzandosi minimamente di nascondere sul suo volto la sorpresa per il tono confidenziale che aveva avuto con Zeno.

    – Stefania, cara, puoi portare una Coca al mio amico?

    – Ma certo, e tu vuoi qualcos’altro? – gli chiese, accennando con il capo al suo bicchiere quasi vuoto.

    – Per il momento sono a posto così, cara, grazie.

    – Bene, arrivo subito – sorrise Stefania allontanandosi.

    – Zeno, mi pare di capire che qui lei è un cliente abituale – azzardò Gianmarco.

    – Oh, sì, ma Stefania è anche la nipote di un mio amico… ma se non mi dai del tu, la nostra chiacchierata può anche finire dopo la tua Coca-Cola.

    Gianmarco sorrise. – Va bene, come vuoi… Zeno.

    – Ah, così va meglio – rispose lui, dando l’idea di rilassarsi ancora di più sulla sedia. – Ma dimmi un po’, allora. Hai voluto che ci incontrassimo per parlare di un caso di tanti anni fa.

    – Sì – disse Gianmarco cominciando ad armeggiare nel suo zaino. – La telefonata che le ho… che ti ho fatto l’altro giorno è arrivata dopo una lunga ricerca

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