Prima che cominci il giorno
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Info su questo ebook
L’incontro tra Vittorio(uno vecchio scrittore famoso) e Kevin ( un giovane e promettente scrittore) avviene di mattina presto. Per le strade di Roma alla ricerca di una vita passata. Il film che non si può fare per mancanza di fondi. Brigitte, un amore mai dimenticato. Passioni, amori, tradimenti, corruzione sotto il cielo di Roma.
Raffaele Crispino
Raffaele Crispino was born in Frattaminore , lives in Formia ( a beautiful seaside town surrounded by mountains ) . He began writing a twenty years ago. He began with a story : The unemployed doc . For this story has won the 1st prize of the Italian Literary Club for fiction . His books range from humor to yellow up to thrillers and horror . Amateur painter , paints , mostly nudes and flowers. He loves to fish though never fails to fill the network. He worked for the railway company Trenitalia. Now retired just in time. The sun is there, the sea also and now there is also the health. Viva la vida.He published :1 " The unemployed doc ( or the art of doing nothing )A semi-serious discourse on unemployment..2 " A pizza with the Queen " ( A chat with Anita Resort Garibaldi in Caprera . A hot chocolate with Cavour to Piazza Castello in Turin . Humorous )3 " The elevator . Boston- ( a thriller you do not expect . After reading this book you will have a fear of taking any lift. )4 “Before the day starts”Crispino Raffaele è nato a Frattaminore,vive a Formia (una bella città di mare circondata dalle montagne). Ha cominciato a scrivere un venti anni fa. Iniziò con un racconto: Il disoccupato doc. Per questo racconto ha vinto il 1° premio del Club Letterario Italiano per la narrativa. I suoi libri spaziano dal umorismo al giallo fino ai thriller e horror . Pittore per passione, dipinge, per lo più nudi e fiori. Ama pescare anche se non riesce mai a riempire la rete. Ha lavorato per la compagnia ferroviaria Trenitalia. Ora è andato in pensione appena in tempo. Il sole c’è, il mare pure e per adesso c’è anche la salute. Viva la vida.Ha pubblicato :1 " Il disoccupato doc (ovvero l'arte di non fare niente)Un discorso semiserio sulla disoccupazione..2 “ Una pizza con la regina” (Quattro chiacchiere con Garibaldi nel Resort Anita a Caprera. Una cioccolata calda con Cavour a piazza Castello a Torino. Umoristico)3 " L’ascensore. Boston-( un thriller che non ti aspetti. Dopo aver letto questo libro avrete paura di prendere un qualsiasi ascensore.)4 Prima che comici il giornoCrispino Raffaele è nato a Frattaminore,vive a Frattamaggiore in provincia di Napoli . Vive a Formia. Quindi è italiano. In inglese per attraversare l’oceano. Dipinge, per lo più nudi e fiori. Ama pescare anche se non riesce mai a riempire la rete. Sfortunato? Ha lavorato per la compagnia ferroviaria Trenitalia. Ora è andato in pensione appena in tempo. Il sole c’è, il mare pure e per adesso c’è anche la salute. Viva la vida.Ha pubblicato :1 " Il disoccupato doc (ovvero l'arte di non fare niente)"Un discorso semiserio sulla disoccupazione.Per questo racconto ha vintoIl 1° premio del Club Letterario Italiano per la narrativa.2 “ Un anno,un giorno”( romanzo che analizza gli aspetti contraddittori dell’ambiente cinematografico della Roma degli anni 90.)3 “ Le interviste alla storia” (Quattro chiacchiere con Garibaldi nel Resort Anita a Caprera. Una cioccolata calda con Cavour a piazza Castello a Torino. Umoristico)4 - L’ascensore. Boston- ( un thriller che non ti aspetti. Dopo aver letto questo libro avrete paura di prendere un qualsiasi ascensore.) In attesa di traduzione in inglese5 - Prima che comici il giorno- (Quando l’assassino bussa alla tua porta)6 -Artemio il monaco- thriller una vicenda oscura7 - L'oro di Cleopatra- Un giallo? Un thriller o piuttosto una grande storia d'amore8 - Frequenza di contatto- Thriller
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Anteprima del libro
Prima che cominci il giorno - Raffaele Crispino
PRIMA CHE COMINCI IL GIORNO
di
Raffaele Crispino
PUBLISHED BY:
Raffaele Crispino on Smashwords
Prima che cominci il giorno
Copyright © 2013 by Raffaele Crispino
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Questo libro è un lavoro di fantasia e ogni riferimento a persone, viventi o morte, o luoghi, eventi è puramente casuale.
This book is a work of fiction and any resemblance to persons, living or dead, or places, events or locales is purely coincidental. The characters are productions of the author’s imagination and used fictitiously
*****
1 Ricordi
Faceva caldo nel compartimento di seconda classe di una vecchia carrozza ferroviaria; forse il riscaldamento non era funzionante.
Kevin Melzi non riusciva a sopportare quel caldo afoso. Allentò il nodo della cravatta, e si sbottonò la camicia ma sentiva caldo lo stesso.
Allora, infastidito, si alzò. Allungò una mano e accese la luce nel compartimento.
Era solo, lì non c'era nessuno. Kevin si guardò intorno alla ricerca della manopola di regolazione della temperatura. Capì perché faceva così caldo: l'indicatore della temperatura era messo sul massimo.
Girò la manopola e portò l'indicatore sul minimo; faceva meglio a escludere il riscaldamento ma non sapeva come fare.
Ritornò a sedersi, imbestialito per non essere riuscito a far nulla.
Osservò ogni angolo del compartimento per cercare qualcosa che lo impegnasse un po'; ora che si era svegliato, aveva bisogno di un passatempo per far scorrere quelle ore, prima di arrivare a Roma Termini.
Posò gli occhi su quei quadretti illustrativi che ci sono nei compartimenti di carrozze per lunghe distanze. Quello che aveva di fronte era un dipinto della scuola di Leonardo ma non era sicuro. La carta era ingiallita.
L'altro quadretto doveva essere stato sostituito da poco perché la carta era ancora bianca. Kevin pensò che fosse un dipinto del Quattrocento.
Era S. Giorgio e il Drago
di Paolo Uccello.
Il caldo non accennava a diminuire.
Kevin si alzò.
Tentò di aprire il finestrino per far entrare così un po' d'aria pura ma ,dopo vari tentativi, rinunciò: O il vetro era incastrato o non aveva abbastanza forza da spingere il finestrino verso il basso.
Pensò di spegnere la luce, magari la temperatura sarebbe scesa un po’ ; e poi al buio stava bene, si sentiva più protetto.
Cercò di sistemarsi al meglio mettendo i piedi sul sedile di fronte. Ora che era in quella posizione si sentiva bene ma se avesse saputo che sotto il suo sedere circolavano circa 220 volt di corrente, si sarebbe alzato di scatto.
Passò la mano sul vetro umido del finestrino varie volte ma, nonostante avesse pulito bene, non si vedeva quasi niente, né sapeva in quale zona della nazione stesse passando il treno: erano le 4 del mattino, ed era ancora buio.
All'improvviso Kevin sentì il rumore stridente dei freni. Constatò che la velocità diminuiva celermente fino a che il treno non si fu del tutto fermato, mandando nell'aria il suo ultimo rumore.
Poi silenzio.
Solo il buio della notte e la staticità delle cose intorno.
Sembrava che quel treno fosse sospeso nell'aria o che fosse un treno fantasma.
Pensò di essere l'unico viaggiatore.
Questo lo mise a disagio e si sentì irrequieto.
Si alzò di nuovo, aprì la porta scorrevole del compartimento e si trovò nel corridoio: buio e vuoto.
Magari gli altri viaggiatori erano stanchi, o forse non c'erano.
Kevin camminò un po' avanti ed indietro nel corridoio nella speranza d'incontrare il conduttore.
Nessuno.
Allora, sconsolato, ritornò nel suo compartimento.
Sentì il fischio del treno; poi avvertì uno strappo, e poi un altro.
Aveva la sensazione che il treno non avesse abbastanza forza da riprendere il suo viaggio ma alla fine, dopo aver vinto con relativa facilità la prima resistenza d’attrito, il treno incominciò a scorrere liscio come l'olio su quei binari.
Erano passati forse più di cinque minuti, e Kevin aveva chiuso gli occhi nella speranza di dormire quando sentì il rumore della porta del suo compartimento che si apriva.
Poi la luce...
Si spaventò.
Poteva capitargli di tutto.
Un ladro o qualche malintenzionato con quelle maledette bombolette soporifere che ti riducono ad uno stoccafisso.
Si rincuorò.
Biglietto, signore...
disse il conduttore, cercando di essere il più gentile possibile, dato la circostanza.
Ah, sì. Certo. Biglietto.
mormorò Kevin mentre cercava nelle tasche il biglietto ferroviario.
Il conduttore bucò il biglietto.
Allora c'era qualcuno su quel treno… non era solo. . .
Oh, capo! Il riscaldamento non funziona. Non potrebbe...
, chiese Kevin con modo gentile.
Quel conduttore poteva anche sapere come staccare il riscaldamento, o avrebbe potuto trovare una soluzione migliore.
Il ferroviere mise la borsa sul sedile, si avvicinò al finestrino, e dopo aver armeggiato vicino al fermo che ne bloccava il movimento, lo tirò giù con violenza , facendo così entrare in poco tempo l'aria fresca della notte.
Così si sta più freschi.
, disse, soddisfatto, il conduttore che si avvicinò alla manopola che regolava la temperatura.
La girò in senso orario ed antiorario varie volte fino a metterla sulla minima temperatura.
Alle volte facendo questo movimento si riesce a regolare la temperatura. Sono dei sensori delicatissimi, e basta un nulla per farli andare in tilt.
, spiegò il conduttore che doveva essere molto preparato sul sistema di riscaldamento dei treni.
L'uomo si avvicinò di nuovo al finestrino, alzò il vetro fino ad una certa altezza, in modo da lasciare una piccola apertura per far entrare l'aria; poi si tolse il berretto e si mise a sedere proprio di fronte a Kevin.
Aveva la sensazione che volesse aspettare per vedere se era riuscito a regolare la temperatura, o s'era fermato perché voleva qualcuno con cui parlare, visto che Kevin non sembrava particolarmente interessato a dormire.
Adesso dovrebbe andare tutto per il meglio. Penso che il regolatore non sia guasto.
, disse il conduttore.
Già. . . speriamo bene.
,rispose Kevin, non del tutto convinto.
" Lei forse non sa che il riscaldamento di questo compartimento è elettrico. . .
No. Non lo so. E' elettrico?
, chiese Kevin, meravigliandosi che quell’uomo avesse tempo da perdere.
Sì, il riscaldamento è elettrico. Queste sono vecchie carrozze, quasi obsolete; non sono neanche unificate.
Unificate?
" Sì, non sono unificate; capisco il suo stupore. Lei non sa come siamo organizzati. Le volevo solo dire