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Abenomics - la scommessa del giappone
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E-book50 pagine43 minuti

Abenomics - la scommessa del giappone

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Breve saggio sull'Abenomics, lo sfidante programma economico del Giappone con cui l'attuale premier Shinzo Aben, all'indomani della crisi del "decennio perduto", sta cercando di rilanciare l'economia e il prestigio del proprio Paese.

Una politica economica basata su misure e modalità quasi antitetiche a quelle attualmente praticate dal Vecchio Continente e che puo' fornire spunti e chiavi di lettura anche al nostro Paese per la similitudine dei problemi che affliggono sia la società nipponica che quella italiana.
LinguaItaliano
Data di uscita28 dic 2013
ISBN9788868853419
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    Anteprima del libro

    Abenomics - la scommessa del giappone - Fabrizio Martini

    Prologo

    Quando il 7 settembre il Comitato Olimpico Internazionale ha dato l’annuncio, a Tokyo il tempo segnava le cinque del mattino.

    Migliaia di persone gridando banzai sotto le torri del Municipio di Tokyo si sono uniti nell’entusiasmo olimpico.

    E’ la seconda volta che Tokio con i suoi 13 mln. di abitanti, organizza le Olimpiadi.

    Come nel 1964, le Olimpiadi furonola scossa che aveva favorito l’ascesa del Giappone a seconda economia del mondo.

    Discover Tomorrow sarà lo slogan dei giochi di Tokyo 2020.

    Una grande opportunità per far ripartire l’economia basti pensare che per le infrastrutture dei Giochi Olimpici serviranno oltre 455 miliardi di yen (3,422 miliardi di euro) tra cui il nuovo stadio nazionale progettato da Zaha Hadid oltre al recupero di quelle già esistenti con un impatto economico indiretto stimato in ca.3mila miliardi di yen (quasi 23 mld. di euro) dando lavoro a circa 150 mila persone.

    Il governo giapponese si aspetta poi un ulteriore boom turistico di 30 mln. di visitatori l’anno contro gli attuali 8,3 mln.

    Anche questa è una vittoria di Shinzo Aben  che nel dicembre 2012 e la riconferma schiacciante del 2013 ha ripreso in mano il Governo del Giappone ed ha ottenuto un mandato forte per poter governare e provare a cambiare radicalmente il paese, stretto com’è tra deflazione economica e immobilismo politico.

    Il Giappone, una nazione da oltre un ventennio di deflazione, una economia stagnante, una popolazione sempre più anziana, con il più alto debito pubblico del mondo, un sistema welfare e del lavoro non più adeguati ai tempi.

    Questa situazione è la risultanza del percorso, sociale, economico e politico che il Paese del Sol Levante ha fatto dal ‘900 in poi, in  particolare dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale

    Un paese che ha caratteristiche simili a quelle italiane :

    Eppure il Giappone nei due decenni successivi al dopoguerra era stato il principale modello di sviluppo economico del mondo.

    Sino agli anni 50, il Governo aveva stimolato il risparmio provato e mantenuto una politica protezionistica verso l’esterno contribuendo ad un aumento costante della competitività tecnologica del Paese, sia per l’elevato livello di investimenti, sia per le esportazioni di alcuni settori tecnologici con larghi surplus della bilancia commerciale.

    Questo è stato possibile sostanzialmente grazie al forte sostegno degli Usa che hanno finanziato il Giappone, all’indomani della guerra mondiale per timore delle guerra fredda prima e per limitare l’influenza prima della Corea poi della Cina comunista,

    Vediamo come :

    Il Giappone del Dopoguerra

    Alla fine della seconda guerra mondiale, il Giappone usciva con una economia distrutta : circa 2 mln. di morti e le maggiori importanti città ridotte in macerie (Tokyo per le bombe e Hiroshima e Nagasaki per la bomba atomica)

    Dopo la resa il Giappone fu occupato dagli Usa i quali non permisero a nessun altro paese alleato di interferire sul Paese del Sol Levante.

    In questo quadro il Giappone passivamente accettò il rimpatrio di tutti i giapponesi (circa 6milioni) che si trovavano sparsi nelle varie regioni dell’Asia, compresi soldati e ai prigionieri e civili che vivevano da tempo a Taiwan e in Corea, territori che l’impero nipponico aveva conquistato all’inizio del secolo e che, dopo il 1945, divennero indipendenti.

    Gli Usa organizzarono quindi un grande processo per punire i criminali di guerra, negli anni compresi tra il 1941 e il 1945.

    Furono eseguite sette condanne a morte ma l’imperatore Hirohito non fu condannato.

    Hirohito, imperatore dal 1926,

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