L'esibizionismo del fato

Di Macs Well

Questa è la storia dell'estate del giovane Sebastian e del suo rapporto con la giovane vedova del piano di sotto.

"Diamo per certo che il destino, avvezzo talvolta a forme di esibizionismo, si manifesti con piccoli segnali: nuvole, fondi di caffè, gatti neri, croissant ripieni e così via. Se vogliamo come un cervo che si avvicina alla sorgente nel bel mezzo di un ritrovo per cacciatori durante l'ora del riposo.

Fra questi, assumiamo che ce ne sia uno che nel dormiveglia lo osservi in lontananza senza però interferire in nessun modo. Il cervo lo premierà lasciandosi ammirare. Ma cosa succederebbe se il cacciatore facesse solo finta di impugnare il fucile?

Il rischio che il cervo si dilegui e non torni più sotto la stessa forma è troppo alto, pertanto la conclusione a cui Sebastian arrivò in quegli anni di riflessione era che il destino a volte si lascia scorgere ma a patto di non farsi condizionare." [...]

Altri titoli dello stesso autore pubblicati da Koi Press

- Il dilemma del fauno (Racconto)

- Aldilà del confine (Romanzo)

- Constantin (Romanzo)

- Kebap in Okinawa (Romanzo)

- Gushi (Romanzo)

• Lingua: Italiano
• Editore: Koi Press
• Data di uscita: 6 dic 2015
• ISBN: 9788898313617

Anteprima del libro

Macs Well

 L'esibizionismo del fato

racconto

Koi Press

L'esibizionismo del fato

Macs Well

© Copyright 2010 - Koi Press

ISBN 9788898313617

Koi Press | Milano

Direttore Responsabile: Massimo Di Gruso

Editing: Clara De Giorgi

Grafica: Koi Press

Ogni riferimento a cose e persone è da ritenersi del tutto casuale.

* * *

Ennesima mattina in ritardo.

Sebastian scendeva le scale saltando due o tre gradini alla volta, la cartella piena di libri lo trascinava a destra e sinistra a ogni cambio di rampa. Con la mano destra seguiva il corrimano, mentre con la sinistra teneva il sacchetto con il croissant lasciatogli sul tavolo dalla madre prima di uscire.

Sebastian non si riteneva un ragazzo scaramantico, certe cose erano per gli stolti, gli ripeteva suo padre, ma aveva notato che ogni volta che nel sacchetto trovava un croissant alla confettura d'albicocca la giornata prendeva una brutta piega. Sciagure di gravità notevole, tsunami, epidemie, compiti in classe a sorpresa; anche quella mattina era in apprensione in attesa del verdetto della sorte. Il destino cieco e beffardo, seppur nelle sue mani, aspettava di annunciarsi. Ecco l'esito. Cioccolato, anzi no, crema di nocciole. Poco importava, anche oggi l'aveva scampata, lui e il mondo intero.

Arrivato al primo piano, scorse l'uscio della porta di Madame Francine socchiuso.

Qualche settimana prima, con un croissant alla confettura di mirtilli, era riuscito a intravederla con la vestaglia e un pigiama corto mentre firmava una raccomandata portata dal postino al mattino presto. La confettura di mirtilli era pertanto passata di diritto a presagio di giornata fortunata.

Clack! La