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Due cigni a Manhattan
Due cigni a Manhattan
Due cigni a Manhattan
E-book31 pagine23 minuti

Due cigni a Manhattan

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Info su questo ebook

Quando il giovane Ted viene investito da una Limousine,in pieno centro a Manhattan, nessuno si accorge che sotto i jeans, la parrucca e il berretto da football, si nasconde Catherine, una ragazza dai gusti particolari...
Questa è la storia di un Lord inglese e di una Escort. E' la storia di Ted e del suo Inglese. E' la storia di Lily e di Catherine. E' una storia dove quello che appare, è più di quello che si mostra. E' la storia di Due Cigni... senza identità sessuale. 

«Tutto bene, ragazzino?» annuisco in silenzio, mentre mi rialzo alla svelta.
Il ragazzo che ha parlato, non è di New York, il suo accento è diverso.
«Sei sicuro?» mi chiede preoccupato, e io annuisco di nuovo. Non so che faccia abbia, è molto più alto di me, con il viso gli arrivo solo al petto, e la visiera del cappello mi impedisce di vedere oltre. Ma so, esattamente, com’è vestito. Dall’abito sembra un “Lord inglese”, uscito dalla prima pagina del “Times”. Sfoggia un completo tre pezzi, disegnato e cucito ad arte. Mi chiedo se a me starebbe bene in egual modo.
«Forse è il caso di portarlo in ospedale, signore» gli suggerisce l’altro.
Alzo gli occhi su di lui e li riabbasso quasi contemporaneamente, non voglio che si accorga che sono una donna. Dall’aspetto, direi che è il suo autista.
Mi sbrigo a scuotere la testa, in segno di diniego, e affondo le mani nelle tasche anteriori dei jeans, sto per andarmene.
«Non se ne parla neanche» l’Inglese mi afferra per il braccio e mi tiene inchiodata sul posto. «Se non vuoi andare in ospedale, va bene, non ti costringerò, ma permettimi di offrirti qualcosa da bere, mi sembri sconvolto. E forse, un po’, lo sono anch’io» ammette con sincerità. «Non capita tutti i giorni di investire qualcuno, fortunatamente, per me» dice, allentando la tensione.
Vedo i suoi fianchi ruotare, prima da un lato, poi dall’altro, guardandosi intorno.
«Dall’altra parte della strada c’è un Bistrot» mi annuncia. «Vieni con me, ti prego.»

Due Cigni a Manhattan Vol. II
Due Cigni a Manhattan Vol. III
Due Cigni a Manhattan Vol. IV
Due Cigni a Manhattan Vol. V
Due Cigni a Manhattan Vol. VI
La storia cresce insieme a voi lettori. Grazie.
Seguimi sulla pagina autore di Fb.

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Non posso avvicinarmi a meno di 10 metri da Te NEW ENTRY ROMANCE.
LinguaItaliano
Data di uscita18 giu 2016
ISBN9786050459906
Due cigni a Manhattan

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    Anteprima del libro

    Due cigni a Manhattan - Sandra Rotondo

    autorizzata

    Prologo

    Frammenti (1)

    E’ il mio primo giorno di università. Mi fermo sul ciglio della porta, l’aula magna si sta riempiendo di volti e suoni allegri. Qualcuno mi urta entrando, verso la corsa all'accaparramento del posto, quello che sarà tuo per l’intero anno scolastico. La visiera del mio berretto mi nasconde i lineamenti, sembra sia l’unica a non sapere cosa fare. Ho lavorato fino a tardi, ieri notte, e sono sfinita, ma oggi è un grande giorno per me. Sollevo lo sguardo, sperando che sia rimasta una sedia vuota, una che non dia, particolarmente, nell'occhio, ma neanche troppo lontana da impedirmi di ascoltare il professore. Una mano che non conosco, si agita nella mia direzione e mi fa segno di seguirla. E’ un ragazzo. No! Non è un ragazzo! Mi correggo subito dopo aver dato una sbirciatina al prosperoso décolleté, oscurato dalla t-shirt nera. Anche lei indossa un berretto da football e quando lo toglie mi rendo conto che ha un taglio di capelli corto, dal colore viola, a differenza dei miei che sono lunghi e mi incorniciano il viso in morbide onde. Sembrerebbe un folletto, se non fosse per quelle catene in acciaio che le ornano il collo. Devono essere pesanti tutti quei teschi che indossa. Non posso fare a meno di sorriderle, non capisco il perché, ma è la prima persona, da tanto di quel tempo, che mi piace, mi piace sul serio.

    «Sbrigati» mi urla, nel delirio di quei suoni assordanti.

    Seguo la voce come un richiamo ancestrale e mi accomodo al suo fianco. Trattengo il respiro, sono agitata e guardo dritto di fronte a me.

    «Ciao, sono Sara» mi dice mentre mi tende la mano.

    «Catherine» le rispondo. La sua presa è forte, da sicurezza, e io mi rilasso al suo fianco, tornando a sorridere.

    Frammenti (2)

    Siamo sedute a un tavolo, nel bar del campus. Sara è di fronte a me. Non riesco a

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