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Delos Science Fiction 189
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E-book105 pagine1 ora

Delos Science Fiction 189

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Fantascienza - rivista (61 pagine) - Ghost in the Shell il film di Rupert Sanders è il "bersaglio" dello speciale del numero 189 di Delos Science Fiction, la nostra rivista di approfondimento. Ma si parla anche di Multiuniversi, del film Logan e del fumetto italiano Incrociatore Spaziale E. Salgari.


A ventisette anni dall'uscita del manga di Masamune Shirow, Ghost in the Shell approda nelle sale cinematografiche per la regia di Rupert Sanders, regista di una rilettura dark della favola di Biancaneve e del film Juliet, tratto da un racconto di Alfred Bester.

La scelta di Sanders è sembrata a molti un azzardo, vista la scarsa filmografia del regista e la grandezza di un franchise come quello di Shirow che ha già all'attivo due film d'animazione e ben tre serie animate. Ancora più sconcertante per molti è stata la scelta di far interpretare il Maggiore, la protagonista dell'anime, a un'attrice come Scarlett Johansson. La scommessa è stata vinta? Proviamo a rispondere con lo speciale del numero 189 di Delos Science Fiction, che trovate online. A raccontare il film nel nostro speciale sono proprio Sanders e la Johansson e di una cosa siamo certi: il film sembra aver centrato quella visionarietà che Shirow ha saputo immettere nei suoi disegni, tratteggiando un futuro tecnologico molto in stile cyberpunk.

Un altro film molto atteso è Logan, ossia Wolverine, l'ultimo della serie dedicato al personaggio del mondo Marvel degli X-Men, a cui abbiamo dedicato un ampio servizio a firma di Vincenzo Graziano.

Incrociatore Spaziale E. Salgari è, invece, il suggestivo titolo di una saga a fumetti edita dalla Cagliostro E-Press che rifacendosi al grande scrittore veronese, presenta una space opera con personaggi e autori tutti italiani.

Roberto Paura ci trascina ancora una volta nel mondo dei Multiuniversi, con un terzo articolo di approfondimento della sua rubrica La strana scienza.

Michele Tetro, invece, ci racconta di un Solaris tutto particolare, ovvero di una versione televisiva del noto romanzo di Stanislaw Lem tutta da scoprire.

Il racconto del mese è di Diego Lama.


Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.

LinguaItaliano
Data di uscita18 apr 2017
ISBN9788825401837
Delos Science Fiction 189

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    Anteprima del libro

    Delos Science Fiction 189 - Carmine Treanni

    Lama

    Thread

    25 anni senza il Good Doctor

    Un ricordo di Isaac Asimov, di cui ricorre il venticinquesimo anno dalla morte.

    Articolo di Carmine Treanni

    Lo scorso 6 aprile molti giornali e siti web hanno ricordato che sono passati 25 anni dalla scomparsa di Isaac Asimov, lo scrittore che forse più di tutti è sinonimo di fantascienza. 

    L'autore di Abissi d'acciaio era nato a Petrovichi, in Russia, il 2 gennaio del 1920. I suoi genitori decisero di trasferirsi negli Stai Uniti d'America quando il giovane Isaac aveva solo tre anni. Noto biochimico, Asimov ha scritto oltre 500 libri, ma è famoso per essere uno dei più importanti scrittori di fantascienza. 

    La sua produzione letteraria è sterminata, ma spiccano sicuramente le storie del Ciclo dell'Impero, del Ciclo dei Robot e quello della Fondazione, la cui trilogia originale vinse nel 1966 il premio Hugo come miglior ciclo fantascientifico.

    Il suo nome è anche legato al mondo dei robot, di cui ha scritto notevolissimi racconti e molto famosa anche al di fuori della fantascienza sono le sue leggi.

    Cominciai a pensare ai robot come a prodotti industriali costruiti da tecnici animati da intenti puramente pratici. Li vedevo come macchine, insomma, dotate di dispositivi di sicurezza che gli impedivano di diventare una minaccia, e destinate a lavori particolari che non implicavano necessariamente l’insorgere dell’elemento patetico. Con queste parole, Isaac Asimov ha descritto la sua concezione di robot, a cui deve molta della sua notorietà come scrittore di fantascienza, al punto da essere considerato il padre del moderno concetto stesso  di robot.

    Questa concezione trovò sintesi nelle famose Tre Leggi della Robotica, formulate per la prima volta nel racconto Circolo vizioso (Runaround, 1942), ma la stessa parola Robotica fu coniata proprio in quell’occasione, designando così la scienza che studia i robot.

    Le tre leggi sono:

    Prima Legge

    Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

    Seconda Legge

    Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.

    Terza Legge

    Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.

    L’idea di robot di Asimov è un concetto nato in piena era fordista, ossia di massima espansione del capitalismo che assunse nella fabbrica e nell’operaio i simboli più rappresentativi. 

    Asimov scomparve il 6 aprile del 1992 a New York. La causa ufficiale fu un arresto cardiaco, dovuto tuttavia al fatto che il suo corpo era minato dall'Hiv, che – come rivelò la moglie dieci anni dopo la sua morte – Asimov aveva contratto attraverso una trasfusione di sangue.

    Il buon dottore, come viene affettuosamente chiamato dagli appassionati di science fiction, è l’immagine stessa di un certo tipo di fantascienza e rappresenta soprattutto il periodo dell’Età dell’Oro del genere letterario. 

    Personalmente mi è capitato che qualche ragazzo mi chiedesse un libro per iniziare a leggere fantascienza e devo ammettere che ho quasi sempre consigliato un libro di Asimov. Credo che tutto sommato sia uno scrittore che possa innescare in un giovane l'amore per la fantascienza, anche se la sua narrativa è stata spesso superata dalla corrente realtà tecnologica. Resta il fatto che la dote più grande di Asimov, e in questo è superiore a tanti suoi colleghi del passato e contemporanei, è che riesce a scatenare quel sense of wonder che ha portato molti giovani lettori a continuare a leggere narrativa di fantascienza anche quando ormai erano diventati adulti. E questo non è poco. 

    9 aprile 2017 http://www.fantascienza.com/22374/25-anni-senza-il-good-doctor

    La Strana Scienza

    Il migliore degli universi possibili: la scoperta del multiverso – parte III

    Una rubrica per scoprire e meravigliarsi della scienza e della tecnologia.

    Articolo di Roberto Paura

    Albert Einstein

    In uno dei racconti più celebri di Isaac Asimov, da lui personalmente definito il suo migliore, L’ultima domanda, del 1956, due tecnici discutono del destino ultimo dell’Universo, sottoposto alla legge ferrea della crescita dell’entropia prevista dalla seconda legge delle termodinamica, e decidono di chiedere al più potente supercomputer esistente, il Multivac, se in futuro sarà mai possibile riuscire a invertire la crescita dell’entropia per dare vita a un nuovo Universo. Il computer ci pensa su e risponde di non avere elementi sufficienti per rispondere, ma che continuerà a cercare una soluzione. Passano gli anni, i millenni, le ere geologiche, l’umanità si è dispersa nell’Universo e ha assunto altre forme, ma i successori del Multivac continuano a rimuginare su quel problema posto molto tempo fa; infine, alla fine del tempo e dello spazio, il supercomputer AC, l’unica forma di intelligenza cosciente rimasta in quel che resta dell’Universo, arriva alla soluzione: «La luce sia!, disse AC. E la luce fu…»i.

    Il fascino di questo racconto consiste nella sua capacità di metterci di

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