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Delos Science Fiction 234
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E-book113 pagine1 ora

Delos Science Fiction 234

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Fantascienza - rivista (80 pagine) - Uno speciale su fantascienza e mondo LGBTQ, servizi sulle serie TV Obi-Wan Kenobi e Star Trek Picard e sul film Doctor Strange nel Multiverso della Follia sono i contenuti del numero 235 della nostra rivista di approfondimento

“Era arrivato il momento di rompere le barriere esistenti del canone Star Trek e andare ancora oltre”. Con queste parole, Alex Kurtzman, creatore e show runner di Star Trek: Discovery, ha introdotto nella serie TV personaggi del mondo LGBTQ (acronimo italiano di: Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender e Queer), dando ancora una volta alla saga creata da Gene Roddenberry il compito di porre l’accento su questioni centrali nella società contemporanea. Un po’ è la stessa cosa che fece proprio il creatore di Star Trek, quando mise negli anni Sessanta, una donna di colore sul ponte di comando dell’Enterprise, che dava ordini a uomini bianchi.
Negli ultimi anni, per la verità, si sono moltiplicati nelle serie TV di fantascienza i personaggi LGBTQ e, per fare un esempio concreto, pensiamo proprio a Star Trek: Discovery, in cui per la prima volta ci sono due uomini che si amano, ovvero il dottore Hugh Culber (interpretato da Wilson Cruz) e l'ingegnere Paul Stamets (interpretato da Anthony Rapp), e una storia d'amore tra un personaggio non-binario (che non si riconosce né come maschio né come femmina), Adira, e uno trans, un Trill di nome Gray, interpretati proprio da due attori, uno non-binario e l’altro trans, rispettivamente Blu Del Barrio e Ian Alexander.
Abbiamo deciso di dedicare del numero 235 della nostra rivista di approfondimento proprio a questi rilevanti temi, con uno speciale curato interamaente da Roberto Taddeucci. Nello specifico, ci sono un articolo su serie TV e mondo LGBTQ, un’intervista allo scrittore Sam J Miller e una tripla a Franco Forte, editor di Mondadori, Giorgio Raffaelli di Zona42 e Silvio Sosio, direttore di Fantascienza.com e Robot sul rapporto tra editoria di fantascienza e mondo LGBTQ.
Nella ricca sezione dei servizi, Arturo Fabra ci parla sia del nuovo film Marvel Doctor Strange nel Multiverso della Follia sia della serie TV Obi-Wan Kenobi. Lo scrittore Franco Piccinini, invece, ci introduce nei romanzi e nei racconti che hanno il tema della clonazione al loro centro. Infine, sempre Fabra ci racconta della controversa seconda stagione della serie Star Trek Picard.
Nella sua rubrica sui topoi del cinema di fantascienza, Giuseppe Vatinno analizza quel capolavoro che è Dark Star, il film d’esordio di John Carpenter, mentre segnaliamo l’uscita sul mercato anglosassone dei racconti della saga letteraria e televisiva di The Expanse.
Infine, il curatore Carmine Treanni ricorda nel suo editoriale lo scrittore Valerio Evangelisti, recentemente scomparso.
Il racconto è di Alessandro Cosentino.

Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.
LinguaItaliano
Data di uscita31 mag 2022
ISBN9788825420623
Delos Science Fiction 234

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    Anteprima del libro

    Delos Science Fiction 234 - Carmine Treanni

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    Addio Magister

    Articolo di Carmine Treanni

    Lo scorso 18 aprile è mancato Valerio Evangelisti, il più importante autore italiano della letteratura dell’immaginario del nostro Paese. Avrebbe compiuto settant’anni a giugno. Non posso non ricordarlo con questo editoriale, non solo per l’importanza che ha avuto come scrittore, ma anche per raccontare della sua generosità e bontà d’animo come uomo.

    Ho avuto la fortuna di conoscere Valerio a una Deepcon a Fiuggi, nel 2005. Me lo presentò Vittorio Curtoni e devo dire che, nonostante io fossi un semplice appassionato, anche se ero già un collaboratore di Fantascienza.com, Evangelisti fu molto cordiale e paziente. Dico paziente, perché gli chiesi un’intervista e le domande furono forse un po’ troppe, rispetto ad un numero tollerabile. Ma Evangelisti mi rispose sempre con molto garbo, non lesinando le sue risposte in una frase o poco più. Di quell’intervista ho fatto mie un paio di affermazioni (che Evangelisti ha ripetuto più volte, forse anche prima di pronunciarle in quell’intervista, ma mi piace pensare che forse quella era la prima volta, anche se sono sicuro che non è così) che sono davvero esemplificative del suo modo d’intendere la fantascienza e più in generale la letteratura di genere.

    La prima sulla fantascienza si sta dimostrando, oggi, di una attualità sconcertante, visto l’interesse crescente che proprio in questi ultimi anni sta riscuotendo la science fiction. Ecco cosa disse Evangelisti:

    Io sono convinto che in tutta la letteratura di genere, la fantascienza sia stata la regina assoluta, e sicuramente la più prossima, pur nella sua diversità apparente, alla letteratura generale, ma non generica, cioè mainstream, ma alla letteratura alta. Se prendo uno scrittore di gialli, ma anche di un noir tradizionale, mi è difficile pensare ad un qualsiasi rapporto con la letteratura generale, mentre con la fantascienza il rapporto diventa facile. Per esempio, c’è stato il recupero di uno scrittore come Philip Dick, considerato uno scrittore di fantascienza solo una ventina di anni fa, e oggi apprezzato come uno scrittore tout court. La fantascienza è una letteratura capace di indagare anche sulla società e sull’uomo. È uscita dall’ambito strettamente letterario, fino ad impregnare letteralmente tutto il nostro immaginario, indebolendo fortemente l’oggetto letterario. Questo vuol dire una supremazia assoluta nel campo della narrativa di genere, ed una assoluta appartenenza alla cultura del nostro tempo.

    Più avanti, parlammo della possibile catalogazione delle sue opere, della loro classificazione e/o appartenenza in questo o quel genere della narrativa fantastica. In un intervento su Wired, in cui ricordavo la figura di Evangelisti, ho chiuso sostenendo che i romanzi dello scrittore bolognese sono classificabili solo in un modo: alla Evangelisti. In fondo, l’autore di Nicolas Eymerich, inquisitore ha creato un genere a parte, un suo modo di scrivere e raccontare storie che, a mio modesto avviso, lo pongono al di sopra di tanti blasonati scrittori italiani. Ecco, cosa mi disse Valerio a proposito dei suoi romanzi:

    Mi spaventerebbe pensare che i miei romanzi siano facilmente etichettabili. Fin dall’inizio, Vittorio Curtoni, disse, a proposito dei miei romanzi di Eymerich, che non era fantascienza, ma che era anche fantascienza. Ritengo che in una fase in cui la letteratura non di genere esprima abbastanza poco, la letteratura di genere – che è massimalista, perché contiene grandi idee, concetti e visioni – sa affrontare problemi che la letteratura non di genere normalmente trascura. Io ho tentato di scrivere romanzi costruiti sulla base di tutti i generi letterari. In alcuni romanzi, ad esempio, ci sono anche aspetti horror. In pratica, ho tentato di trasfondere nella mia scrittura tutto ciò che avevo letto e con cui mi ero formato, quindi anche della letteratura di genere.

    Credo che la poetica di Evangelisti sia anche qui, in questo modo di concepire la narrativa dell’immaginario all’interno del sistema dei generi della cultura di massa, giusto per parafrasare il titolo del critico e docente americano John Rieder.

    Voglio raccontare anche della sua generosità come persona, oltre che come autore. Nel 2016, dirigevo già da molti anni una casa editrice napoletana, che aveva pubblicato romanzi di autori importanti, tra cui Maurizio de Giovanni, Massimo Carlotto, Peppe Lanzetta e molti altri. Mi ricordai dell’antologia di Evangelisti uscita nella collana Epix della Mondadori, che aveva avuto una breve vita in edicola. Mi rimisi in contatto con Evangelisti e lui si dimostrò molto contento della possibilità di rivedere ripubblicato quel lavoro e che andasse in libreria. Per fortuna, avevo già un rapporto stabile con l’agenzia letteraria che seguiva Valerio, per cui proposi l’acquisto del volume, dichiarando però (come avevo già annunciato a Valerio) di voler fare una doppia acquisizione: il romanzo breve Gocce nere e gli altri racconti dell’antologia, per poter fare così due libri separati. Tutto andò in porto senza problemi, così nel 2016 uscì il romanzo Gocce nere e l’anno dopo l’antologia Anime oscure. In quest’ultima c’era un racconto lungo con Eymerich e non potevo credere di star pubblicando nella collana che curavo quello che per me era uno dei più grandi personaggi letterari italiani. Inoltre, Eymerich era anche il protagonista di due brevissimi raccontini, una pagina o poco più, che Evangelisti aveva pubblicato su un quotidiano. Ebbene, nel momento in cui stavo preparando il volume di concerto con Valerio, ecco che mi fa una proposta: sostituire quei due raccontini con due racconti veri e propri, che in origine non erano nell’antologia pubblicata da Mondadori nella collana Epix. Aggiungendo subito dopo, che non avrei dovuto rinegoziare con l’agenzia il compenso già pattuito.

    Ecco, lo racconto perché Valerio non solo fu letteralmente generoso, ma capì anche che in quel momento stavo mettendo in piedi un progetto editoriale importante e a modo suo volle contribuire. Poi, non dimenticherà mai le parole lusinghiere che mi dedico quando gli annunciai che stavo lasciando la casa editrice, ma queste le conservo per me.

    In seguito, pubblicai anche Controinsurrezioni, un testo a cui Valerio teneva molto e, anche in quell’occasione, riscrisse letteralmente il racconto (che in prima battuta fu pubblicato sempre da Mondadori), allungandolo e cambiando alcune cose.

    Dell’Evangelisti scrittore non tocca a me dire più di quello che ho già detto, per quanto mi riguarda sono felice e onorato di aver percorso un pezzetto della sua strepitosa carriera di scrittore insieme a lui. E per questo gliene sarò sempre grato. 

    15 maggio 2022 https://www.fantascienza.com/27916/addio-magister

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    I racconti di The Expanse

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

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