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Delos Science Fiction 255
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E-book86 pagine50 minuti

Delos Science Fiction 255

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Fantascienza - rivista (53 pagine) - Alla serie TV tratta dall'omonimo videogioco è dedicato lo speciale del numero 255 della nostra rivista di approfondimento.


Non è ormai inusuale che un videogioco di grande successi sia adattato a serie TV. Anzi, la prassi è diventata quasi una costante del mondo dell'intrattenimento sul piccolo schermo. Di per sé non è un fatto negativo, ma in qualche modo certifica una certa carenza di idee a Hollywood e dintroni, dove le produzioni originali sono davvero molto poche. L'importante, in ogni caso, è che l'adattamento funzioni e sia una sorta di espansione della storia che è stata originariamente ideata per il game. In tal senso, l'omonimo adattamento del videogioco Fallout sul piccolo schermo ci sembra una delle cose più riuscite di questo 2024 e l'uscita italiana ci ha convinto a dedicare a questa serie TV lo speciale del numero 255 di Delos Science Fiction, la nostra rivista di approfondimento, curato da Arturo Fabra.

Anche Civil War, il nuovo film di Alex Garland a cui abbiamo dedicato un servizio, è al centro delle "chiacchiere" social e dell'attenzione dei grandi giornali, per il fatto di raccontare in modo realistico un possibile scenario futuro di un'America devasta da una guerra civile.

A Emiliano Maramonte abbiamo chiesto di parlarci in un'intervista dell'antologia La nave dei folli (Delos Digital), di cui è curatore, che presenta racconti fantastici e fantascientifici ispirandosi a un capolavoro dell'Arte.

Nella sezione rubriche, lo scrittore Antonino Fazio si chiede se le IA sono intelligenti come gli umani, dal punto di vista fantacientifico ovviamente, mentre Andrea Cattaneo ci racconta del rapporto fra sogni e fantascienza. Ancora, Giuseppe Vatinno raconta i retroscena del film classico Uomini sulla Luna.

L'intervista impossibile di questo mese è nientemeno che a Howard Phillips Lovecraft.

Nel suo editoriale, il curatore Carmine Treanni celebra la rivista Robot, fondata da Vittorio Curtoni e oggi diretta da Silvio sosio, che ha raggiunto il traguardo dei 100 numeri, eletta dagli addetti ai lavori e dagli appassionati la più bella rivista di fantascienza.

Il racconto è di Giovanni Scipioni dal titolo La divisa militare, mentre l'anteprima è dedicata all'uscita di Ricordi proibiti (Delos Digital), il romanzo del premio Urania Giovanni De Matteo.


Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.

LinguaItaliano
Data di uscita23 apr 2024
ISBN9788825428858
Delos Science Fiction 255

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    Delos Science Fiction 255 - Carmine Treanni

    Thread

    100 numeri di Robot. Viva Robot

    Articolo di Carmine Treanni

    In principio fu una rivista dal titolo altisonante: Amazing Stories, ossia Storie Incredibili. Era il 5 aprile del 1926 e nelle edicole americane campeggiava il primo magazine sul quale il suo fondatore ed editore, Hugo Gernsback, decise di pubblicare un certo tipo di storie che lui chiamava di scientifiction (termine che poi diventò science fiction). La fantascienza nasceva per convenzione così, sulla carta ingiallita di quelli che all’epoca si chiamavano pulp magazine e che spesso venivano gettati via dopo la lettura. Proprio su riviste come Amazing la fantascienza americana ha prosperato fino ai giorni nostri, tant’è che se si potrebbe tranquillamente scrivere la sua storia proprio attraverso questo tipo di pubblicazioni.

    Esattamente cinquant’anni dopo, in Italia, usciva nelle edicole sempre nel mese di aprile, stavolta il 25, quella che è unanimemente riconosciuta come la migliore rivista italiana di fantascienza, il cui nome era efficacemente iconico: Robot.

    La rivista, fondata e diretta da Vittorio Curtoni e curata da Silvio Sosio dal 2011, è arrivata al ragguardevole traguardo del numero 100, anche se in due fasi temporali diverse: dal 1976 al 1979, con complessivi 40 numeri, e dal 2003 fino ad oggi, per i restanti 60 numeri.

    In Italia, la formula della rivista non ha conosciuto grande fortuna, anche se ufficialmente la fantascienza in Italia è nata proprio su questo genere di periodici. Sempre ad aprile del 1952, che pare sia il mese migliore per far uscire le riviste di fantascienza, nelle edicole di casa nostra faceva capolino il primo numero di Scienza Fantastica, seguita a novembre dalla rivista Urania della Mondadori. Entrambe avranno vita breve, a quanto pare il pubblico di lettori degli anni Cinquanta preferiva i romanzi, come quelli che uscivano fin dal 1929, seppur di tutt’altro genere, sul periodico da edicola I libri gialli e che in seguito diventò Il giallo Mondadori.

    Prima di Robot, c’erano comunque stati altri tentativi di dar vita a una rivista di science fiction. Tra i più significativi non possiamo non ricordare Oltre il cielo, il cui primo numero uscì nel settembre del 1953, curata da Armando Silvestri e Cesare Falessi. La rivista proponeva una sezione di narrativa accanto ad articoli di divulgazione scientifica, dedicati all’astronautica e all’astronomia, ma in seguito comparvero anche articoli dedicati alla fantascienza. Sul numero 145, fece il suo debutto come scrittore lo stesso Curtoni. Oltre il cielo uscì con una certa regolarità fino al 1969, producendo poi due ultimi numeri, nel 1970, il numero 154, e nel 1975 l’ultimo, il numero 155. Negli anni Sessanta fu la volta di Gamma, diretta da Valentino De Carlo, che accanto ai racconti proponeva articoli di approfondimento di tipo accademico, ma anche rubriche su cinema e fumetto. Cambiò più volte editore e la regolarità delle uscite fu spesso incerta, comunque uscì dal 1963 al 1977, per un totale di 45 numeri, anche se gli ultimi erano sostanzialmente delle antologie di un singolo autore. Sempre nel 1963, nacque Futuro, fondata da Lino Aldani, Massimo Lo Jacono e Giulio Raiola, che durò però solo per due anni e per complessivi 8 numeri. Anche qui, accanto a racconti, con una predominanza di autori italiani, fecero capolino alcune rubriche di saggistica su cinema e letteratura e interessanti interviste a personaggi del mondo della letteratura italiana dell’epoca, come Elio Vittorini, Ennio Flaiano e Mario Soldati.

    Infine, Nova SF, creata da Ugo Malaguti e uscita a partire dal maggio del 1967 e tutt’ora pubblicata da ElaraLibri, dopo Libra Editore e Perseo Libri. Anche in questo caso a racconti o romanzi brevi si alternano articoli. Una rivista che, tra le altre cose, si presentava in formato libro.

    Come per tante altre pubblicazioni, Robot nacque quasi per caso. Curtoni all’epoca lavorava come redattore per Armenia editore. La casa editrice di Giovanni Armenia si occupava di tematiche quali la parapsicologia, lo spiritismo e le scienze occulte. Un giorno, nel corso di un viaggio in auto per lavoro, Armenia chiese a bruciapelo a Curtoni: Ma se lei dovesse fare una rivista di fantascienza oggi, Vittorio, come la farebbe?. Vittorio Curtoni non si fece trovare impreparato e per tutto il viaggio spiegò a Giovanni Armenia come l’avrebbe fatta. A quanto pare, Armenia si convinse, perché il giorno dopo diede il via libera alla rivista.

    Robot si presentava con una formula innovativa e originale:

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