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Kaiju Delicatessen
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E-book66 pagine52 minuti

Kaiju Delicatessen

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Cinque racconti inediti sul tema "kaiju". Un uomo vittima di un interminabile processo di crescita. L'attacco più lento e angosciante che mai un mostro gigante abbia portato a una metropoli. Uno scimmione colossale che si libera dalle catene e sconvolge le abitudini e la coscienza di un'intera comunità cittadina. Un essere abominevole e assetato di sangue diretto verso le spiagge della riviera romagnola. Un eroico ragazzo giapponese che tenta di salvare il mondo dall'invasione degli Oni.
LinguaItaliano
Data di uscita24 lug 2017
ISBN9788826483818
Kaiju Delicatessen

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    Anteprima del libro

    Kaiju Delicatessen - Andrea Berneschi

    rifare.

    Megalomania

    1.

    Un giorno, per caso, l’assicuratore francese Claude De La Mole si accorse di essere cresciuto in altezza di qualche centimetro.

    Non era tantissimo: nella stima più esagerata quattro tacche sul metro da sarto che teneva arrotolato in cucina, nel cassetto accanto a forbici, graffette e cacciaviti. Da uno punto settantotto a uno punto ottantadue. Eppure gli bastava pensarci per avere la percezione di quanto fosse incredibile.

    A quarantacinque anni dava per scontato che il suo corpo non fosse più in fase di crescita; il periodo del massimo rendimento fisico, nel quale si può correre velocemente, giocare bene a calcio e in generale ci si può dimostrare buoni atleti, era passato da un pezzo. Claude aveva già capito in cuor suo, con uno strano miscuglio di rimpianto e di accettazione (le cose per lui sarebbero anche potute andare peggio, in fondo) che lo aspettava un futuro forse tranquillo, magari non proprio orribile, ma accompagnato da un lento e inevitabile declino. Il massimo che poteva sperare era di mantenere la salute e la forma fisica il più a lungo possibile.

    Ed ecco, annunciato da pochi ma sicuri segni rivelatori (per entrare nell’auto era costretto a spostare il sedile del guidatore più indietro, nel letto riposava più comodo se piegava le gambe, doveva stare attento a non sbattere la testa quando attraversava la soglia del suo pub preferito…) questo imprevisto. Era il primo a trovarsi coinvolto in un caso del genere? Probabile. Non aveva mai sentito di avvenimenti simili, neanche fra le trame di romanzi o film di fantascienza. Nelle pellicole americane degli anni ’50 gli esseri umani venivano rimpiccioliti e combattevano per sopravvivere contro ragni e insetti, ma non aveva mai visto un film dove un uomo crescesse a dismisura.

    Quel tardivo rifiorire l’aveva reso stranamente euforico. Si trattava di un evento improbabile, ma c’era qualche precisa ragione per cui non sarebbe potuto accadere? Ci illudiamo di conoscere tutto, dalle leggi fisiche generali ai più minuscoli processi chimici, come se la bandiera della scienza sventolasse fiera su un mondo ormai domato, in cui non c’è più nulla da scoprire; eppure in agguato resta sempre un evento inspiegabile capace di scuotere le nostre convinzioni più solide. Vecchi ai quali spunta la terza dentizione a novant’anni. Casi documentati di portentose guarigioni da malattie ritenute incurabili. E infine anche lui, nel suo piccolo (per così dire)…

    Sembravano niente, quei pochi centimetri di statura guadagnati, ma lo facevano sentire come se non lo aspettassero più la vecchiaia e la morte; aveva nuove possibilità da sviluppare, nuovi obbiettivi da raggiungere, e non solo sul piano fisico. Una grande carica di ottimismo lo pervase, e per qualche giorno offrì il meglio di sé nel lavoro, nelle serate con gli amici, nello sport.

    Poi la bella notizia iniziò ad apparirgli un po’ sospetta. Mica sarà un brutto segno? Si chiese. C rescere di statura a quarantacinque anni. Sono gli ultimi bagliori della fiamma prima che si spenga del tutto? Si fece visitare dal medico di famiglia, che rimase stupito quanto lui da quel fenomeno, ma gli comunicò che i parametri vitali sembravano del tutto normali. Nel dubbio, lo mise in lista per alcuni esami di routine.

    Da quell’uomo ordinato e coscienzioso che era (così almeno venne descritto nei servizi televisivi successivi alla tragedia) Claude si presentò puntuale alla Tac, alla Risonanza Magnetica, all’EEG, si sottopose scrupolosamente alle analisi del sangue e ne attese i risultati con un leggero senso di apprensione. Il responso fu che doveva tenere sott’occhio il colesterolo, un po’ più alto del normale.

    Caro Claude, non tutto quello che ci accade ha una spiegazione… aveva detto il dottore, commentando i risultati, per poi aprire una lunga digressione sulle differenze biologiche tra uomo e uomo, sulle malattie comparse negli ultimi dieci anni e di cui non c’era traccia di documentazione storica, svoltando poi verso la pura speculazione filosofica. Il paziente uscì da quel colloquio disorientato, ma anche stranamente rassicurato.

    Nei giorni che seguirono dovette affrontare un periodo di super-impegno nel lavoro. La sua compagnia lo incaricò di controllare urgentemente le polizze di un buon numero di clienti, perché c’erano stati degli errori. Un procedimento monotono e snervante, che tuttavia gli fece scordare quasi del tutto la faccenda dei centimetri in più. Ci ripensava solo quando, per entrare nel suo appartamento, si doveva leggermente piegare sulla soglia.

    2.

    Erano passati quasi due mesi dalle analisi, quando accadde di nuovo.

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