Emozionalmente

Di Claudia Vazzoler, Piera Isgrò e Renata Pasini

Sono racconti per grandi e piccoli, quelli raccolti in Emozionalmente, storie che prendono spunto dalle emozioni e dagli stati d’animo che gli esseri umani provano quotidianamente, e che – grazie a uno stile vivace, semplice e immediato – vanno dritte al cuore del lettore, emozionando (appunto) e insegnando: la morale, infatti, è sempre dietro l’angolo.
Vazzoler, Isgrò e Pasini riescono a intrecciare sentimenti, stati d’animo e sensazioni in un vortice che prende il lettore e gli trasmette calma, tranquillità o apprensione, a seconda dei passaggi.
Le bellissime immagini di Pierluigi Zavatto, poi, danno un valore aggiunto a quest’opera che non può mancare nella libreria di famiglia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Sensoinverso Edizioni
• Data di uscita: 22 dic 2017
• ISBN: 9788867933457

Anteprima del libro

coincidenza.

Rabbia

La maestra ha insegnato a Luca che le emozioni non sono tutte uguali: ci sono quelle primarie, come la gioia, la tristezza, la paura, il disgusto e la rabbia che condividiamo anche con gli animali più semplici.

E poi ci sono quelle secondarie, come la vergogna, l’invidia, la colpa, l’orgoglio e il rimpianto, più complesse. Gli è stato spiegato che l’emozione primaria della rabbia è un sentimento che nasce dall’istinto di difendersi, per sopravvivere. Lui quando la prova aggrotta la fronte, le sopracciglia, serra i denti fino a digrignarli in alcuni casi. Gli capita quando si sente accusato ingiustamente di qualcosa.

In quel momento gli sembra che una creatura, un mostro rosso, chiamato signor rabbia, esca da lui.

In quel momento gli sembra che gli oggetti si muovano e prendano vita.

L’ultima volta che il signor rabbia è uscito da lui si trovava a casa e la mamma lo aveva sgridato per una marachella che aveva combinato il suo fratellino. Lui aveva detto: Mamma, non sono stato io!, ma lei non gli aveva creduto e lo aveva rimproverato. Il signor rabbia era uscito da lui tutto rosso e fiammante e aveva cominciato a trasformare tutto: la doccia si piegava come fosse stata un pupazzo a molle, l’opacità del vetro cambiava gradazione, il lavello prendeva quasi vita.

Ricorda benissimo tutto, come se ce l’avesse davanti agli occhi in questo momento: la doccia si trasforma in un grattacielo, pare quasi quello famoso che si trova a New York e che ha visto alla tv con il