Scommessa sul Testimone: Chi dice che gli uomini siano perfetti?

Di Liz Levoy

Scommessa sul Testimone

Chi dice che gli uomini siano perfetti?

 Gina è la damigella d’onore determinate a far andare il matrimonio della sua migliore amica nel migliore modo possibile. Tutto va per il verso giusto e lei è sicura che riuscirà a far funzionare tutto.

Poi incontra Alex, il testimone dello sposo e un vero donnaiolo. Si dice che lui conquisti tutte le donne al matrimonio e ci vada a letto. Gina sa che con lei non ci riuscirà per cui è serena.

Quando Gina e Alex sono costretti a passare del tempo assieme e la macchina su cui viaggiano si guasta lei scopre una sua parte che era nascosta. Inizia a pensare che potrebbe non essere così cattivo che lei potrebbe stare con un uomo come lui.

Fino a che non scopre che lui ha scommesso con I suoi amici che la avrebbe portata a letto. Furiosa si fa sfuggire le cose di mano. Gina perde la sua migliore amica e la fiducia negli uomini.

 

Un gesto romantico potrà farle cambiare idea o odierà per sempre quell’uomo che le ha rovinato la vita senza curarsene?

  

L'autrice:

Liz Levoy è un'autrice di storie d'amore di successo da quando era all'ultimo anno delle superiori. Levoy scrive romanzi rosa davvero appassionanti ed ama avvincere i lettori usando tutta l'esperienza maturata girando il mondo con i suoi viaggi.

I sentimenti d'amore, di desiderio e di chimica dominano ogni suo libro e tutti i suoi personaggi, i quali prendono vita nella strenua battaglia per arrivare all'amore.

• Lingua: Italiano
• Editore: DAO Press
• Data di uscita: 3 dic 2018

Anteprima del libro

L'autrice

Capitolo 1

Gina

Essere la Damigella d'Onore mi permette ogni genere di esperienza. Ho partecipato al crollo emotivo della sposa alla prese con il vestito e i suoi genitori quando è esplosa per i loro drammi. La parte più significativa è stata naturalmente l'addio al nubilato.

E non vedevo l'ora che arrivasse il momento che Rebecca mi chiedesse di rivestire il ruolo speciale.

Il giorno alla fine è arrivato. Ragazzi, era il momento di progettare una festa. Avevo messo da parte molti risparmio e il sig. e la sig.ra. Paul avevano costituito un fondo per qualunque cosa non potessi permettermi. Non mi sono preoccupata quando Rebecca ha cominciato ad odiare i suoi genitori per le tensioni che generavano, quando i propri genitori sono disposti a pagare una festa di addio al nubilato epica per te, ritengo che vadano nella top list dei genitori più fighi.

Non posso credere che stia accadendo! Rebecca si girò allo specchio per vedersi la schiena. Abbiamo fatto irruzione nel suo appartamento di Brooklyn e sorpreso lei con il fatto che quella stessa sera era la sera dell'addio al nubilato. Eravamo a una settimana dalle nozze. Dovevamo celebrare la sua ultima notte da celibe con stile.

Veronica e Mary l’hanno vestita per bene. La fascia Futura Sposa, una tiara, un distintivo con su scritto ho bisogno di bere. Avevo comprato il vestito che stava portando - niente di rosa e imbarazzante - un vestito nero, stiloso e sexy.

Dove stiamo andando? mi chiese. I suoi capelli biondi arricciati sopra le spalle e tacchi alti che le gambe parevano essere infinitamente lunghe.

È una sorpresa, replicai. Dio, sei davvero la sposa più bella che sia mai esistita!

Veronica passò a Rebecca un flute di champagne e la sposa rise scioccamente.

All'ultima settimana, signorina Rebecca Paul, dissi, alzando il mio bicchiere. La settimana prossima sarai ufficialmente la signora Miller!

Ci scolammo il nostro champagne in un modo che suggeriva che la notte sarebbe stata selvaggia, e ci preparammo. Veronica e Mary finirono di vestirsi. Tutte avevamo jeans skinny, stivali neri e camicette nere. I capelli rossi di Veronica erano tirati su in un chignon. Mary aveva la coda di cavallo. Io li portavo sciolti.

Avevo organizzato molte cose: pranzo e un show da Lucky Cheng, con playback ed esposizioni aeree stupefacenti. Alcool che scorreva liberamente e abbastanza attenzioni maschili per divertirsi senza compromettere la sua relazione. In seguito, siamo andate al Ph-D Rooftop Lounge, un club in cui avevo organizzato un pacchetto di addio al nubilato che comprendeva ingresso VIP e servizio bottiglia.

La notte fu costellata di alcool e divertimento. Facemmo fare a Rebecca una serie di sfide: ottenere il numero di uno sconosciuto, trovare un tipo calvo, individuare un uomo con la biancheria intima dello stesso colore di quella di lei... e altre.

Quando tornammo dentro al suo appartamento il sole stava aumentando e non potei ricordarmi di quanti alcolici avevo bevuto. Camminai fino al divano e mi accasciai. Stavo per chiudere gli occhi prima di mettermi il pigiama.

Quando riaprii gli occhi, il sole era alto nel cielo. Mi girava la testa e chiusi gli occhi perché la luce era come se me li ferisse. Tastai in giro in cerca del telefono, trovandolo sotto un cuscino.

Tre del pomeriggio.

Oh no, dissi. Mi sono spinta in alto. Il mio corpo protestava e avevo lo stomaco sottosopra. L'alcool minacciava di ricomparire.

Becky!  Chiamai. Indossava ancora i vestiti della notte precedente. I miei piedi erano indolenziti per i balli sui tacchi della notte precedente. Alzati, Beck!

Entrai in camera da letto. Rebecca era uscita dalle lenzuola in biancheria intima. Si era riuscita a spogliare più di quanto non fossi riuscita io. Sul suo telefono squillava un allarme.

Lo feci tacere e le misi una mano sulla sua spalla.

Beck, dissi, agitandola. Dobbiamo alzarci. Sono le tre.

Continuai a scuoterla fino a che non si mosse.

Che?. Si lamentò.

Sono le tre.  Dobbiamo alzarci."

Rebecca alzò testa e mi sbirciò con occhi a fessura.

Che?. Chiese ancora.

Sono le tre.  Dobbiamo prepararci."

Spalancò gli occhi quando realizzò che cosa stavo dicendo.

Sono le tre?

Disse velocemente. Quando si raddrizzò, si portò le mani in testa.

Dio, vi odio per avermi fatto bere così tanto.

Feci di sì con la testa. Credimi, anche io vengo punita. Sto morendo.

Dove sono Ronnie e Mary? Chiese Rebecca. Mi guardai attorno. Non erano nella stanza. Ritornai in salotto. L'altra metà della nostra festa era accasciata sul divano, russante.

Le faccio alzare intanto tu fatti la doccia, affermai.

Quel giorno c'era la prova della cena del trucco e dei vestiti. L'appuntamento al salone era per le quattro, in seguito avremmo dovuto essere pronte per il pranzo alle otto.

Ci precipitammo a prepararci. Per miracolo riuscimmo a lavarci e vestirci decentemente in 45 minuti e ad arrivare con solo 10 minuti di ritardo. Eravamo tutte in jeans e camicette e occhiali da sole, per tentare di evitare i fastidi che il sole fa con i postumi di una sbornia.

Perchè dovevi organizzare l'addio al celibato la notte prima delle prove? Rebecca chiese quando ci stavamo facendo lo shampoo.

"Era l'unica notte che tutti e quattro eravamo libere. Ho dovuto parlare con Tyler per capire come sorprenderti. Non è un mio problema se siete sempre