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La damigella professionista
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E-book100 pagine1 ora

La damigella professionista

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Info su questo ebook

Per aiutare tre colleghe a organizzare i loro matrimoni, Skye Wilson deve interpretare la damigella perfetta.

Skye sogna di diventare una wedding planner e deve pur iniziare da qualche parte, per questo accetta l’offerta, anche se riluttante.

Non appena l’organizzazione dei matrimoni e tutti i suoi piani cominciano ad andare per il verso sbagliato, la donna incontra Chasen Dantrell, un affascinante autista di limousine.

Chasen è il proprietario di una compagnia in espansione di noleggio limousine, adora il suo lavoro ma non le lunghe ore che trascorre da solo in attesa degli sposi. Finché una bella damigella dagli occhi blu di nome Skye entra nella sua vita.

Mentre i loro mondi si intrecciano sempre di più ad ogni matrimonio per cui lavorano entrambi, Skye si chiede se potrà mai essere lei la sposa e se sull’altare ci sarà proprio Chasen ad attenderla.

LinguaItaliano
Data di uscita7 apr 2019
ISBN9781547580682
La damigella professionista
Autore

Jennifer Conner

Jennifer Conner is a best-selling Northwest author who has seventy short stories, books, and audiobooks. She writes in Christmas Romance, Contemporary Romance, Paranormal Romance, Historical Romance, and      Erotica. She has hit Amazon’s top fifty authors ranking and her books have been #1 in sales. Her novel Shot in the Dark was a finalist in the Emerald City Opener, Cleveland, and Toronto RWA contests. Jennifer is an Associate Publisher for the indie traditional publisher, Books to Go Now who resides in the Seattle area. They pride themselves in helping new authors get their foot in the door with well-edited manuscripts, professional covers, and platforms uploads. She lives in a hundred-year-old house that she grew up in. Her semi-small town holds an interesting mix of resident hillbillies, yuppies and Navy Seals. And of course, Seattle, only a few miles away, is the birthplace of Starbucks so coffee is always on the check list. She blows glass beads with a blowtorch, (which relieves a lot of stress and people don’t bother you) and is a huge fan of musicals. She loves to hear from her readers. Please email her at jenniferconnerwriter@gmail.com For Updates about new releases as well as exclusive promotions, visit Jennifer’s website and sign up for the VIP mailing list. https://jenniferconnerwriter.wordpress.com/

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    Anteprima del libro

    La damigella professionista - Jennifer Conner

    Prologo

    Skye Wilson guardò Ollie, il suo cucciolo, poi scosse la testa. Era una cane, per l’amor del cielo! Come poteva capire che stesse uscendo per qualche ora e avere quell’aria così triste e patetica? Aveva solo otto settimane, ma si era già guadagnato un posto nel suo cuore.

    «Ho promesso a Brenda che l’avrei aiutata a organizzare il suo matrimonio, ne abbiamo già parlato ieri sera.»

    Sto provando a discutere con un cane.

    Ollie mugolò e si rotolò, sdraiandosi sulla schiena.

    La donna gli accarezzò la pancia morbida e pelosa. «La signora Benson starà con te stasera. Ti piacerà, vedrai. E prometto che domani ti porterò a fare un giro dell’isolato, così potrai passare del tempo con il tuo albero preferito.»

    Si inginocchiò sul pavimento, prestando attenzione a non stropicciare il vaporoso vestito rosa che indossava. «Mi piacerebbe tanto restare qui con te. Ma lo sai, devo andare.»

    Ollie saltò fra le sue braccia e le leccò la guancia. Con il cucciolo sotto un braccio e la borsa poggiata sulla spalla, Skye si avviò verso la porta; quasi dimenticò la cartellina con gli appunti per il matrimonio sul tavolino, ma tornò indietro e la prese. Se voleva diventare una wedding planner, doveva pur cominciare da qualche parte e non c’era migliore occasione di questa, aveva bisogno di qualche cliente all’attivo, se sperava che qualcuno la assumesse.

    Le piacevano i matrimoni e non voleva lavorare in un’agenzia assicurativa per il resto della vita.

    Arrivò all’appartamento accanto, bussò alla porta e la sua vicina aprì subito. «Buongiorno signora Benson, è ancora sicura di voler tenere Ollie?»

    «Certo.» Il viso dell’anziana donna si illuminò alla vista del cucciolo, avanzò verso l’uscio, prese il cane dalle braccia della sua vicina e affondò il naso nella pelliccia soffice di Ollie. «Aspetto da una settimana di stare in sua compagnia.»

    Skye tirò fuori dalla borsa il guinzaglio di Ollie, un faldone per i bisogni e il pacco di croccantini. «Qui c’è tutto ciò che penso vi serva, non so a che ora tornerò questa sera, dipende dal matrimonio e da quanto avranno bisogno di me.»

    La signora Benson agitò una mano. «Perché non lasci Ollie qui per la notte e vieni a riprenderlo domani mattina? Sei come una neomamma, non preoccuparti del tuo bambino, ne ho cresciuti cinque da sola, con un cucciolo sarà un gioco da ragazzi.»

    «È meglio che vada, grazie di nuovo.» La ragazza disse controllando l’ora. Chiuse la porta dietro di sé andando via e prese un appunto mentale: portare una fetta di torta nuziale alla signora Benson, sapeva quanto le piacessero i dolci.

    Lisciò i volant che adornavano il suo abito e inspirò profondamente, forse si sarebbe fermata a prendere un caffè prima di dirigersi alla location. Avrebbe dovuto essere impaziente per ciò che la attendeva, invece si sentiva a disagio. Brenda era già una tipa difficile a lavoro, probabilmente come sposa sarebbe stata ancora più complicata.

    Ne prenderò uno doppio, avrò bisogno di tutta l’energia possibile.

    Capitolo Uno

    Il matrimonio di Carl e Brenda

    «Fuori, tutti quanti! Fuori!» urlò Brenda mentre agitava le mani fresche di french manicure verso di loro. Il viso, solitamente bellissimo, era contorto per la rabbia.

    Skye Wilson sapeva che fosse il giorno del matrimonio di Brenda, ma quella donna aveva seriamente bisogno di prendere un calmante. Si era offerta di aiutarla a organizzare l’evento a costo zero ed era certa che fosse l’unico motivo per cui la sposa le avesse chiesto di fare da damigella. In quel momento si chiese se fosse stata una decisione saggia. Avrebbe potuto essere a casa, seduta a mangiare una vaschetta di gelato, Ollie si sarebbe accoccolato accanto a lei davanti a un vecchio film straniero, invece di star lì, a guardare una donna che conosceva appena inveirle contro.

    Perché si era offerta volontaria di aiutare le sue tre colleghe con l’organizzazione delle loro nozze? Amava essere coinvolta nei matrimoni ed era una donna attenta ai dettagli, ma la settimana precedente, subito dopo il lavoro, aveva chiesto alle ragazze di andare a bere qualcosa insieme e loro avevano inventato diverse scuse per non accettare l’invito. Aveva quindi deciso di andare da sola al pub all’angolo ma le aveva trovate lì. Non era vero che non volessero andare, quelle donne non volevano che Skye facesse parte del loro gruppo, era lampante. Volevano il suo aiuto gratis, ma non la sua compagnia.

    Le era sembrato di ricominciare tutto daccapo: nuovo lavoro presso un’agenzia assicurativa, nuovi amici...che erano stati più difficile da trovare di quanto credesse. Questa era la sua nuova vita. Non avrebbe mai dovuto lasciare quella vecchia a Portland, ma lo aveva fatto per stare più vicina a suo padre.

    Provò a comportarsi come la voce della coscienza, visto che la sposa sembrava avere perso la testa. Si guardò attorno, le altre damigelle avevano indietreggiato fino ad appoggiarsi contro il muro. «Brenda, so che hai dimenticato la biancheria intima a casa ma, per seguire la tempistica, penso che sarebbe meglio dare un ultimo ritocco a capelli e trucco e andare a fare le foto.»

    La sposa portò le mani al viso e Skye fece una smorfia. Santo cielo, se Brenda avesse fatto sbavare il trucco avrebbe fatto ricominciare tutto alla povera ragazza addetta al make-up, che aveva già lavorato per ben due ore.

    «Non posso,» Brenda disse in modo drammatico e si lasciò scivolare sulla sedia bianca e oro. Sembrava un misto tra un enorme marshmallow alla crema e una mummia, con il velo attorcigliato attorno al corpo.

    «Non posso andare lì fuori e fare le foto in questo stato.»

    «Stiamo parlando delle tue mutandine, Brenda.»

    «Non sono quelle che ho scelto per il matrimonio.»

    «Indossi un abito bianco e lungo, nessuno potrà vedere cosa c’è o non c’è sotto.» Skye fece un respiro profondo e provò a calmare la pressione sanguigna in ascesa. «Appena finite le foto con genitori e damigelle, Teri sarà di ritorno da casa tua e potrai indossarle. Nessuno saprà cosa è successo, tranne noi cinque.»

    «Io lo saprò.» La sposa agitò le mani per cacciarle via. «Andate fuori! Tutti quanti fuori! Ho bisogno di qualche minuto da sola, non riesco a gestire tutto questo stress.» Lasciò cadere la testa tra le braccia incrociate.

    Aveva imparato a conoscere Brenda nei mesi precedenti a lavoro e, in quel preciso istante, capì che la parola compromesso non esisteva nel suo vocabolario. Era l’unica damigella rimasta nella stanza, le altre erano volate via mentre era distratta durante la prima scenata della sposa.

    «Uscirò per qualche minuto, così avrai il tempo di ricomporti. Hai il

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