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La seconda via del kung fu
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E-book152 pagine1 ora

La seconda via del kung fu

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Info su questo ebook

Continuano le avventure di John, Lara e del mitico maestro Yori, in una nuova epopea di guai, emozioni, sorprese, delusioni e intrighi. Tutto è ancora più grande e pericoloso.
Un nuovo cattivo si cela nell'ombra.
Un torneo di arti marziali più epico che mai.
È raccomandato leggere prima i libri LA VIA DEL KUNG FU e IL DOLLARO DELLA FORTUNA.
Copertina di Anna Pia Lucci, in arte Hãnnårt, giovanissima artista napoletana, che collabora con gli autori.
LinguaItaliano
EditoreGiu Currò
Data di uscita31 dic 2018
ISBN9788829586486
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    Anteprima del libro

    La seconda via del kung fu - Giu Currò

    INTRODUZIONE

    Continuano le avventure da dov'erano finite di John, Lara e del mitico maestro Yori, in una nuova epopea di guai, emozioni, sorprese, delusioni e intrighi.

    È seriamente raccomandato leggere prima i libri LA VIA DEL KUNG FU e IL DOLLARO DELLA FORTUNA per avere un quadro completo di ciò che succede nella storia.

    Un ringraziamento all'artista Anna Pia Lucci, in arte Hannarth, per la fantastica copertina, che raffigura la campagna del maestro, assieme a John, Lara e... lo scoprirai!

    Per rimanere aggiornati o mettersi in contatto con gli autori, seguiteci su #GIUCURRO su instagram.

    La nostra dedica va al re del Kung Fu;

    Il primo

    L'unico

    La leggenda.

    Capitolo 1

    SI RICOMINCIA

    John Queen era un ragazzo come tanti, almeno in apparenza. La sua faccia da bravo ragazzo, in contrasto con i capelli rosso fuoco, nascondeva la sua vera natura, una furia e una bravura ineguagliabile, che a soli ventiquattro anni l'aveva portato a vincere il titolo di campione del mondo, partecipando al suo primo, nonché il più grande torneo di arti marziali esistente.

    Il suo mentore, il maestro Yori, gli insegnò i segreti del Kung Fu, e fu lui a dirgli del torneo, spingendolo a partecipare.

    E così John, dopo avr sconfitto i suoi avversari, vinse una considerevole somma di denaro, ben duecentocinquantamila dollari.

    Al suo fianco c'era un'incantevole ragazza di nome Lara. Si erano sposati da poco, e adesso mancava soltanto la luna di miele.

    Dopo due giorni dal matrimonio, i novelli sposi partirono da Los Angeles, volevano godersi qualche giorno di felicità e beatitudine nelle spiaggie assolate e affollatissime di Miami.

    Accompagnati da un taxi all'hotel Blue Dreams, (buona parte era costruita dentro al mare. Le pareti di vetro delle camere facevano vedere la fauna marina, creando un paesaggio mozzafiato) presero una stanza.

    Data l'enorme popolarità di John, per via del grande torneo, lo stesso direttore invitò i due ospiti a soggiornare lì a spese sue tutto il tempo che volevano. Non potendo dire di no, John e Lara accettarono, e così decisero di passare lì una settimana in pieno relax.

    Sistemati i bagagli, i due ragazzi avevano voglia di fare qualche tuffo, e si recarono nella spiaggia più vicina. Era strapiena di gente, e anche in quella parte dell'America, John aveva i suoi fan, infatti appena messo piede sul lido fu travolto da gentinaia di persone. Chiedevano autografi, foto insieme a lui, chi voleva vedere qualche mossa di Kung Fu... Ci fu uno che addirittura voleva combattere contro John, e se avesse vinto si sarebbe preso sua moglie.

    John ignoró tutti e si tuffó in acqua, seguito da Lara, molto divertita che suo marito, nonostante la sua enorme popolarità, cercasse ancora di tenere lontani i suoi fan, questo perché lo faceva sentire a disagio. Lui era un ragazzo semplice, e tale voleva rimanere, odiando di essere adorato come un dio.

    -John, devi capire che quelle persone quando vedono te si sentono al settimo cielo, e basta poco per farli felici! disse Lara a mo' di filastrocca.

    -Lo so, ma... rispose John, incerto su cosa dire.

    -Non c'è ma che tenga, è cosi, e sai che ho ragione!

    -Non del tutto! Hai dimenticato quel tipo che voleva te in caso della mia sconfitta!

    -C'è sempre una pecora nera pronta a toglierti dal tuo piedistallo! ribattè Lara, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

    Ma John voleva soltanto godersi la sua luna di miele insieme a lei, dimenticando tutto il resto.

    Trascorse qualche giorno e i due ragazzi se la stavano spassando.

    L'ultimo giorno prima del ritorno a casa, rimasero un bel po' nella confortevole piscina dell'hotel. L'acqua era stupenda, John e Lara vi presero due drink (naturalmente analcolici sotto stretto consiglio di lei) e si rilassarono.

    Dopo un paio d'ore, Lara decise di tornare in camera, mentre John non ne voleva sapere di uscire dall'acqua.

    Un paio di nuotate più in là, finalmente si decise a rientrare pure lui, poi però qualcosa di pesante cadde dall'alto dentro la piscina. John vide galleggiare una ragazza così la tirò fuori dall'acqua.

    In pochi secondi si formò una piccola folla, tutti cercavano di capire cosa fosse successo. John vide che la ragazza aveva un pugnale con il manico d'oro, trafitto nel cuore. Lo riconobbe subito, era lo stesso pugnale con il quale si era ucciso Denny Black, il suo rivale finale nello scorso torneo. Ma la cosa che lo sconvolse ancor di più fu che la ragazza che teneva fra le braccia era sua moglie! I lunghi capelli biondi erano bagnati e sporchi del sangue che aveva imbrattato l'acqua e gli occhi verdi-marrone erano vitrei. Ma anche nella morte era bellissima.

    Arrivó la polizia, che lo fece allontanare dal corpo di Lara. John era stordito, come poteva essere successo?!

    Scrutò i passanti, in cerca di un colpevole.

    -John, John! gridò qualcuno. John sbiancò e si sentì debole, la testa gli girava, gli occhi castani quasi fuori dalle orbite. Non poteva credere alle sue orecchie, gli sembrava che a chiamarlo fosse Lara.

    Voltatosi, se la vide davanti, e quasi svenne, e se non lo fece fu per la gioia di rivederla ancora tra i vivi.

    -Che è successo, John? chiese lei ingenua.

    -Me lo dovresti spiegare tu! Prima ti stringo fra le braccia mentre sei morente e poi ti vedo viva e vegeta!

    -Ma di cosa stai... e Lara s'interruppe, guardando la Lara distesa nel bordo della piscina. Lei e John si avvicinarono alla sosia di Lara (sempre che lo fosse).

    -Ma com'è possibile che ci siano due Lara? osservò John.

    -Ma non vedi che ha un neo vicino all'orecchio?! John mi meraviglio di te, non riconosci neanche tua moglie! rispose dura lei, guardandolo accigliata.

    -Perdonami, ma non faccio caso a questi dettagli in una situazione simile!

    -Dovresti invece!

    Poi John chiese agli agenti a che punto fossero le indagini. Diversi testimoni videro cadere la ragazza dal venticinquesimo piano.

    Venne fatta irruzione nella camera che dava alla piscina. Tutto era in ordine, non vi alloggiava nessuno, anche se sopra il tavolo fu trovata una lettera, era per John.

    《Per questa volta è morta un'altra al posto di tua moglie, ma la prossima volta non sarai così fortunato. Te la farò pagare per il male che mi hai inferto!》

    R.T.

    Così si era firmato l'assassino. John non aveva la minima idea di chi potesse essere. Pablo era in carcere, così come i suoi scagnozzi. Denny Black era morto, quindi chi poteva avercela con lui al punto da uccidere?!

    Forse poteva essere qualche suo fan un po' troppo fissato.

    Lara, che era già un po' scossa, dopo aver letto la lettera ebbe anche paura, e volle tornare a casa il più in fretta possibile.

    John cercò in tutti i modi di tranquillizzarla, dopotutto aveva sposato un campione di Kung Fu.

    Sfiniti per quella brutta avventura, dormirono per l'ultima volta in hotel.

    L'indomani, di prima mattina, i due ragazzi scesero a fare colazione, guardati da tutti, come se fossero stati loro a uccidere quella povera ragazza.

    John ingoió mezzo croissant, dopodiché un uomo pelato seduto dietro si voltò verso di lui;

    -Perché siete così tranquilli? chiese con un accento strano.

    -Tranquilli? Mia moglie è molto spaventata e io... ma John non finì la frase, perché venne interrotto.

    -Lei cosa? Ah già, lei è il grande John Queen, campione del mondo!

    -Non è questo il punto! gridò John arrabbiato, La è meglio che andiamo, prima che qualcuno impari a volare!

    Già dopo qualche ora erano sulla via del ritorno per Los Angeles.

    Fu un volo tranquillo, anche se Lara era un po' troppo taciturna.

    -Che ti prende, La? le chiese John preoccupato.

    -Niente... rispose cupa lei.

    -So benissimo che stai mentendo, per quasi tutto il viaggio non hai detto una parola, non è da te! È per quello che è successo a Miami, vero?

    -Quella povera ragazza ha pagato con la vita solo perche mi somigliava, mi sento responsabile per la sua morte...

    -L'unico responsabile è colui che l'ha uccisa, tu non c'entri nulla! le disse John, cercando di restare calmo, per quanto la situazione rendesse abbastanza nervosi.

    Lara, disfatta le valigie, si era messa a cucinare, l'unica cosa che potesse veramente distrarla, infatti iniziò a sentirsi meglio. John, guardandola, capì di aver messo quella meravigliosa ragazza un po' troppe volte in pericolo.

    -La, mi dispiace tantissimo per tutti i guai che hai passato restando al mio fianco... farfuglio John, addentando il suo cosciotto di pollo.

    -Non è colpa tua se degli psicopatici vogliono ucciderci!

    -Si, ma non so se finirà mai...

    Andarono a letto molto presto, erano stanchi più per la disavventura a Miami che per tutto il resto.

    Capitolo 2

    UN THE PER IL MAESTRO

    John si era svegliato di buon umore, e anche Lara si sentiva meglio.

    Avevano deciso di far visita al maestro Yori, e così fu.

    La casa del maestro era immersa in un paradiso assoluto, pieno di animali meravigliosi, e circondata dalla natura incontaminata.

    John, ogni volta, ne rimaneva incantato.

    Lui e Lara videro il maestro seduto nel suo giardino a bere la sua bevanda preferita, the alla pesca. Beveva sempre e solo the.

    Il maestro era più in forma che mai. Quel cinese ormai aveva la bellezza di sessantasei anni, eppure era agile e scattante come se ne avesse venti.

    Era cupo in volto, ma appena vide i due ragazzi si rallegrò.

    Tutto contento, entrò in casa, prese un'altra bottiglia di the, questa volta all'arancia.

    A Lara piaceva molto il the, John, invece, ormai aveva la nausea solo a sentirne parlare, così restò a bocca asciutta.

    -"Ho saputo quello che è successo, sono contento che state bene.

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