Analisi dell'interazione verbale in soggetti in isolamento: un contributo metodologico

Di Leonardo Benvenuti

Il presente lavoro si situa all’interno di un filone di ricerca riguardante esperimenti su gruppi di soggetti tenuti in isolamento sociale. L'autore ha cercato di condurre un esperimento di natura prevalentemente metodologica, teso alla messa a punto di uno strumento per l’analisi del contenuto di quanto espresso verbalmente dai soggetti posti in isolamento. L’esplorazione di come sia possibile rilevare le dinamiche di gruppo più che una verifica di ipotesi su di essa, la loro descrizione è stata portati avanti attraverso l’utilizzazione di una metodologia specifica relativa al contenuto verbale. Il punto finale del lavoro, infatti, è rappresentato da una serie di grafici che descrivono l’andamento temporale delle dinamiche dei singoli componenti del gruppo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Leonardo Benvenuti
• Data di uscita: 19 mar 2019
• ISBN: 9788832545487

Anteprima del libro

BIBLIOGRAFIA

RIASSUNTO

Il presente lavoro si situa all’interno di un filone di ricerca riguardante esperimenti su gruppi di soggetti tenuti in isolamento sociale. Gli A.A. hanno cercato di condurre un esperimento di natura prevalentemente metodologica, teso alla messa a punto di uno strumento per l’analisi del contenuto di quanto espresso verbalmente dai soggetti posti in isolamento. L’esplorazione di come sia possibile rilevare le dinamiche di gruppo più che una verifica di ipotesi su di essa, la loro descrizione è stata portati avanti attraverso l’utilizzazione di una metodologia specifica relativa al contenuto verbale. Il punto finale del lavoro, infatti, è rappresentato da una serie di grafici che descrivono l’andamento temporale delle dinamiche dei singoli componenti del gruppo.

1. INTRODUZIONE

Lo studio della dinamica psicologica è stato recentemente arricchito (Smith, 1969) dei contenuti apportati dalle tecniche di isolamento sociale. Tale tecnica può essere così descritta: alcuni soggetti (di solito, da 5 a 10), tra i quali non sussistono precedenti rapporti di conoscenza personale, vengono immessi in un ambiente chiuso, dove restano per un periodo che va da alcune ore ad alcune settimane, senza nessun compito definito. Una volta trascorso il tempo fissato, vengono somministrati loro dei tests per misurare le variazioni di umore e di autostima, o per controllare l’emergenza della leadership, o per valutare la formazione di un clima di collaboratività (Rasmussen, 1963; Taylor, Wheeler e Altman, 1968; Umiltà, Bertacchini, Canestrari e Zamboni, 1971; Bales, 1950 e 1970). Il passaggio da una situazione di reciproca indifferenza ad una di collaboratività e di coesione presuppone naturalmente un’evoluzione negli atteggiamenti e nella percezione interpersonale, che viene di solito testata con reattivi sociometrici (Shultz, 1965). L’evoluzione degli atteggiamenti e della percezione interpersonale non è necessariamente lineare (dall’indifferenza, cioè, ad una accettazione degli altri progressivamente crescente), né può ritenersi scontato un