Cartolina dal Fronte: Storia di uomini e trincee
()
Info su questo ebook
Chi non possiede memoria storica non ha un passato, e chi non ha un passato non ha una storia tutta sua da raccontare.
Leggi altro di Francesco Di Chiappari
Trilogia semiseria di un lanciatore di coltelli: storie di favola e follia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa spada sfoderata dell'Islam: Utopia di un viaggio nel Mediterraneo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Stanza dell'Architetto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Canto di Imbra: Utopia di un viaggio nel Mediterraneo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Cartolina dal Fronte
Ebook correlati
Dall'Adige al Don Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLeali Ragazzi del Mediterraneo. Cefalonia, settembre 1943. Viaggio nella memoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn quella notte d'aprile... L'Operazione Herring Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEl folber e altri destini: Storie e avventure di sport Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 gol che hanno fatto grande il Milan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorie Illustrate dal XX Secolo (di un boomer) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSfida per la vittoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSulla giostra di Zdeněk: Lecce e la stagione dei record Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPercussor: I delitti del Reame Pisano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario di guerra dal Corno di Cavento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'autunno nero della Superba: Il commissario Boccadoro indaga tra l'ottobre e il novembre 1943 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio diario di guerra: Edizione integrale: dicembre 1915 - febbraio 1917 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEttore Fieramosca o la disfida di Barletta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDante.: Fra le fiamme e le stelle. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni141° Reggimento e altre storie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl coraggio degli italiani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa primavera s'insinuò tra il filo spinato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLeopold Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGRANATA: UNA STORIA DI RESISTENZA Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuella cosa grande (o fetente) che è la guerra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel nome dell'impero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl colosso di marmo: L'ardore di Michelangelo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiori misti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto quello che avresti voluto sapere sull'Inter e non ti hanno mai raccontato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPerfect Vol.2: Il mondo nuovo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAssalto alla collina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSomma Zero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOrme sulla sabbia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa lunga fine: 1944-1945: L'ultimo anno di guerra del Commissario Novaretti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNiente è come sembra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Storia europea per voi
Storia dell’Italia moderna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMitologia, la grande raccolta! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria irriverente di eroi, santi e tiranni di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI monumenti esoterici d'Italia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Fake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDossier Brigate Rosse 1969-2007: La lotta armata e le verità nascoste Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Italia segreta dei sequestri Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'altra Europa: Miti, congiure ed enigmi all'ombra dell'unificazione europea Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Il Sistema. Licio Gelli, Giulio Andreotti e i rapporti tra Mafia Politica e Massoneria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNapoli sotterranea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa moda italiana nel XV secolo. Abbigliamento e accessori Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Storia economica e sociale del Medioevo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNapoli velata e sconosciuta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria e leggende delle SS: Ediz. illustrata Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Mussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Difesa della razza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria erotica d'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPalazzi e giardini di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma segreta e misteriosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 storie su Milano che non ti hanno mai raccontato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMein Kampf - La mia battaglia: Edizione con note e illustrazioni Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Storia dei Longobardi: Historia Langobardorum Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNapoli esoterica e misteriosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Cerchio Magico Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Rinascimentali. Come si viveva in Italia nel Cinquecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 perché sulla storia di Roma che non puoi non sapere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie segrete della storia di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria in sintesi, anno quinto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria del Mostro di Firenze - Appendice al I Volume Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Cartolina dal Fronte
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Cartolina dal Fronte - Francesco Di Chiappari
Cartolina dal Fronte
di Francesco Di Chiappari
Direttore di redazione: Jason R. Forbus
Progetto grafico e impaginazione: Sara Calmosi
ISBN 978-88-33463-47-6
Pubblicato da Ali Ribelli Edizioni, 2019©
Narrativa – Maree
www.aliribelli.com – redazione@aliribelli.com
È severamente vietato riprodurre, in parte o nella sua interezza, il testo riportato in questo libro senza l’espressa autorizzazione dell’Editore.
CARTOLINA DAL FRONTE
Storia di uomini e trincee
Francesco Di Chiappari
Edizioni
A zia Rosa,
memoria storica
degli eventi.
Alla famiglia Nardella,
tutta riunita in cielo.
Un ringraziamento al prof. Antonio Forte che mi ha spinto
a scrivere i fatti in appresso narrati.
Liberamente tratto da una storia vera.
Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.
Indice
Prologo
Cartolina dal fronte
Sfogliando le pagine dell’album
Prime d’accumenzà
La cartulline dagliu fronte
Epilogo
Piccolo dizionario dei termini
e delle frasi più ricorrenti citate nel racconto
Prologo
Quando al termine della prima stesura rilessi la Cartolina dal fronte tutta di un fiato, un velo di commozione mi si depositò sull’anima. Avevo toccato alcuni episodi sentiti raccontare in famiglia tra una chiacchierata e l’altra, ed involontariamente trascurati per svariati motivi personali e voli pindarici. Poi, però, il tempo matura le persone, le affina, le rende più attente e riflessive su ciò che è stato il passato, e quegli stessi episodi che all’inizio sembravano sfuggirmi di mano perché distanti nel tempo e nello spazio, incominciavano a prendere forma attorno ad una sorta di memoria storica che lega la nostra gente alla Grande Guerra. Volli saperne di più, quindi, risalire all’origine della Cartolina così tanto discussa, e quando finalmente la ebbi tra le mani e la guardai con l’attenzione che meritava, fu amore a prima vista. Era rimasta conservata tra vetri trasparenti nel bel mezzo di una parete di casa Nardella, tra quadri di zio Mimino ed il ritratto di nonna Bettina che sembra voler raccontare una storia delle sue: Il Conte di Montecristo – per sceglierne una a caso.
Ebbene, io Paolo Nardella non l’ho mai conosciuto; nessuno di noi in famiglia l’ha mai conosciuto, ma mi piace immaginarmelo così: in cielo, a spasso tra le nuvole, con Mimino e gli altri fratelli sottobraccio mentre concertano con papà Antonio un canto di pace rivolto a noi meschini sulla Terra. Un canto di pace, dico, che si opponga ad ogni sorta di guerra, ad ogni forma di tirannia, ad ogni qualsivoglia tentativo fatto dagli uomini per sopraffare altri uomini e causarne sofferenza e dolore.
Francesco Di Chiappari
Generale
…………………
Generale, la guerra è finita,
il nemico è scappato, è vinto, è battuto,
dietro la collina non c’è più nessuno,
solo aghi di pino e silenzi e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare,
da farci il sugo quando viene Natale,
quando i bambini piangono
e a dormire non ci vogliono andare.
Generale, queste cinque stelle,
queste cinque lacrime sulla mia pelle,
che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno,
tra due minuti è quasi giorno,
è quasi casa, è quasi amore.
(Francesco De Gregori)
Chi non possiede memoria storica non ha un passato,
e chi non ha un passato
non ha una storia tutta sua da raccontare.
Cartolina dal fronte
Soldati!
A voi la gloria di piantare il tricolore d’Italia sui termini sacri che la natura pose a baluardo della Patria nostra. A voi la gloria, a voi l’onore, a voi l’impegno di compiere, finalmente, l’opera che con tanto di eroismo fu iniziata dai vostri padri…
Addì 24 maggio 1915
Vittorio Emanuele III di Savoia
Re d’Italia
Osvaldo Di Perna non giocava a pallone da una vita. L’ultima volta che lo aveva fatto era stato nel corso del torneo Cadetti per lo Sport, presso il campo di Don Guanella, che Mons. Giuseppe Carnevale metteva a disposizione dei contendenti su richiesta insindacabile della Federazione locale del Fascio. La squadra prima classificata, con il fregio ed il gagliardetto della vittoria appuntati sulla maglia all’altezza dei pettorali, sarebbe stata iscritta di diritto alle selezioni regionali delle Società Sportive Italiane (federate FASCI), ed eventualmente alla finale nazionale del torneo che si sarebbe disputata presso il nuovo stadio Testaccio di Roma alla presenza dell’Eccellentissimo Cavaliere Benito Mussolini che – come di bocca sua aveva promesso – sarebbe sceso in campo per dare due calci al pallone.
La compagine del San Carlo Borromeo del rione la Piaja, che Osvaldo Di Perna allenava con professionalità da oltre due anni, e nella quale spesso giocava da terzino sinistro – alle brutte da mediano di spinta se mancava Giuseppe Magliozzi – malgrado un sofferto quattro a tre mantenuto fino alla metà del novantesimo minuto, riuscì a perdere l’incontro sol perché quel bischero del portiere avversario, con due polpacciotti appena affioranti da un mutandone sfilacciato lungo le cuciture laterali, era riuscito a fottere tutti quanti con una prodezza insperata. Ed infatti, immediatamente prima del fischio conclusivo che ormai tutti si aspettavano da un momento all’altro, che fece quel fetente?
Lasciò la rete sguarnita,
avanzò palla al piede verso il centro del campo,
e dopo aver alzato lo sguardo per regolarsi sulla posizione occupata dagli avversari tra lui e la porta, rifilò una di quelle sventole madornali da cogliere tutti di sorpresa. E ancor di più il portiere Raffelino Montella – il Bruno Clementi della situazione – che convinto di avere in tasca partita e torneo si era portato al limite dell’area di rigore per salutare la tifoseria assiepata a bordo campo.
La palla attraversò la metà dell’area avversaria, scavalcò le barriere difensive vistosamente allentate, e con Raffelino "Clementi" Montella troppo avanzato rispetto alla posizione abituale, si insaccò inesorabilmente nella rete alle sue spalle dopo essere rimbalzata lemme lemme sulla linea di demarcazione tra i due pali. Quattro a quattro, quindi, e palla al centro.
La partita era stata rimessa in gioco all’improvviso, e per quanto la superiorità tecnico atletica dal San Carlo Borromeo fosse riconosciuta un po’ da tutti in paese – perfino dai Santi e dalle Madonne venerati nelle chiese e nelle sagrestie dei vari quartieri – furono gli altri ad aggiudicarsi la gara, i Villani di Piazza delle Sirene, che con un risultato tondo ed inappellabile gettarono benzina sul fuoco innescando dispute e scazzottate che continuarono nei rispettivi rioni per tutta la notte.
Un otto a sette memorabile, difficile da digerire per come ottenuto, e – beffa nella beffa – con il rigore conclusivo messo a segno ancora una volta da quel rompi coglioni del portiere, che ebbe la sfrontatezza di spiazzare il divino Clementi piazzandogli il pallone in mezzo alle gambe.
Località: Gaeta.
Anno di grazia: 1929.
Nel corso del decennio successivo, con Vittorio Pozzo alla guida tecnica della nazionale di calcio, l’Italia vinse due titoli mondiali