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Da domani mi muovo 2 – L'inizio
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Da domani mi muovo 2 – L'inizio
E-book155 pagine2 ore

Da domani mi muovo 2 – L'inizio

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Info su questo ebook

“Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non… Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.”
Alberto Tomba

L’ambizione di questo libro è di rivolgersi a quella parte un po’ pigra di noi per risvegliarci a una nostra grande responsabilità: quella di muoverci per proteggere la nostra salute.
L’intenzione degli autori è di rompere le scatole a chi si muove poco spiegando perché sia importante muoversi per la propria salute. Roberto e Annalisa illustrano come accedere alle proprie risorse e seguire un preciso piano d’azione secondo quello stile narrativo che li ha fatti conoscere con il loro primo libro Da domani mi muovo – 1 – La storia, di cui questo è una sorta di prequel. Ritroviamo lo stesso protagonista, Alex, la guida, prima che diventasse tale. Dalla trama del racconto emergono tante informazioni su salute e movimento, che vengono approfondite. Con una scrittura semplice e un racconto coinvolgente, i due autori ci invitano a smettere di farci del male e ad assumerci la responsabilità della nostra condizione fisica.
Attraverso la storia di Alex scopriamo come si possa ritrovare la propria energia vitale (quella di quando eravamo ragazzi!) dopo una malattia, un incidente, un periodo di stress o depressione, oppure perché sedentarietà e patologie croniche ce l’hanno sottratta.
Il libro suggerisce semplici strategie per ritornare in forma o per migliorarla. Offre l’opportunità di applicarsi in maniera facile ed efficace nella routine di tutti i giorni per raggiungere quel benessere e quella vitalità che la vita ci ha donato alla nascita.

​​​​​​Roberto Travan, nato (a Monfalcone) nel 1962, è un imprenditore nel campo della salute, del wellness e dello sport. Laureato in Scienze Motorie, è formatore, personal coach e relatore. Questo è il suo secondo libro dopo Da domani mi muovo – 1 – La storia pubblicato nel 2016. Con più di 30 anni di esperienza nel settore, è l’inventore del metodo Da domani mi muovo con il quale ha codificato un’innovativa proposta di esercizio fisico che garantisce un ottimo stato di salute e un’ottima forma fisica.
È Presidente di Starbene Group, azienda leader nei servizi alla persona in campo medico-specialistico, fisioterapico e del personal training. Promuove il valore del movimento e dell’esercizio fisico attraverso la scelta di uno stile di vita attivo e responsabile che aiuta a mantenersi in forma e a prevenire i disagi più frequenti. Vive a Monfalcone con la moglie Annalisa, insieme condividono la passione dell’escursionismo, della montagna e dei viaggi.
Annalisa Dorbolò, nata (a Monfalcone) nel 1962, è fisioterapista e imprenditrice. Laureata in Scienze dell’Educazione, ha fondato l’azienda Starbene Group nel 1986. Dopo essersi occupata soprattutto di riabilitazione, oggi riveste il ruolo di responsabile del settore Fisiomedica e si occupa del marketing e della comunicazione aziendale. L’interesse per la scrittura, coltivato da sempre, ha trovato sfogo naturale nella stesura dei romanzi della trilogia Da domani mi muovo.
LinguaItaliano
Data di uscita18 mag 2019
ISBN9788894445817
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    Anteprima del libro

    Da domani mi muovo 2 – L'inizio - Roberto Travan

    autori

     ISBN 978-88-944458-1-7

    Copyright © 2019 Roberto Travan – Annalisa Dorbolò

    Grafica e impaginazione Claudia Oliosi

    Copertina Mumble Sas di Bevilacqua Davide – Cormons (Go)

     

    Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta in alcuna forma

    senza l’autorizzazione scritta degli autori,

    a eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni.

    Prima edizione maggio 2019

    Roberto Travan

    Annalisa Dorbolò

    Da domani

    mi muovo

    l’inizio

    2

    Gli autori non dispensano consigli medici né prescrivono l’uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici o medici senza valersi della consulenza di un medico, direttamente o indirettamente. L’intento degli autori è solo quello di offrire informazioni su un modo generale di aiutarsi nella ricerca di uno stile di vita sano, orientato a fare movimento ed esercizio fisico. Gli autori declinano qualunque responsabilità per eventuali danni provocati dalla libera interpretazione di qualsiasi informazione contenuta nella presente opera.

    Prefazione

    Questo è un libro che riguarda tutti noi, sportivi e non.

    Tratta di movimento e di esercizio fisico in genere che, come lo sport, sono gli elementi base per regolare al meglio la nostra condizione fisica. Perché muoversi significa tenere sempre acceso quel motore che non dovrebbe spegnersi mai.

    Il libro racconta come sia possibile recuperare e disporre di quell’energia che ci rende attivi, ognuno nella propria vita.

    La vita chiede risultati che dipendono dalla qualità delle nostre azioni e le azioni, a loro volta, dipendono dall’energia che abbiamo dentro.

    Ma la vita chiede anche di godere. In fondo a tutti piace mangiare, bere, divertirsi, a tutti emoziona sentirsi liberi di muoversi, di fare un tuffo in mare, una corsa all’aria aperta o due passi fuori casa. Bisogna stare bene per poterlo fare e bisogna avere energia.

    Da domani mi muovo - 2 - L’inizio è una guida raccontata come un romanzo e allo stesso tempo un invito ad utilizzare il movimento come soluzione per riattivare buone abitudini.

    Quando si è giovani tutto fila liscio e l’idea del tempo che passa non ci sfiora nemmeno. Tuttavia capita a tutte le età che saper usare bene il corpo faccia una grandissima differenza. Così sostituire qualche cattiva abitudine come muoversi poco, mangiare troppo se non si consuma, può essere una promessa di salute.

    Fare movimento, fare esercizio fisico aiutano nella vita fino da quando, giovani, pratichiamo lo sport. Scegliere di continuare ci aiuta a sentirci giovani e a mantenerci in salute. Il corpo che abbiamo ci deve accompagnare per un lungo cammino ed il nostro compito è di mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.

    Il libro di Roberto e Annalisa è un contributo che può aiutare molte persone a decidere di muoversi nella vita o di tornare a farlo.

    Alberto Tomba

    Premessa

    L’ambizione di questo libro è di rivolgersi a quella parte un po’ pigra di noi per risvegliarci a una nostra grande responsabilità: quella di muoverci per proteggere la nostra salute.

    Roberto e Annalisa, una coppia affiatata nella vita e nel lavoro, hanno pensato questo libro con l’intenzione di rompere le scatole a chi si muove poco spiegando perché sia importante muoversi per la propria salute; illustrano quindi come accedere alle proprie risorse e seguire un preciso piano d’azione secondo quello stile narrativo che li ha fatti conoscere con il loro primo libro Da domani mi muovo – 1 – La storia, di cui questo è una sorta di prequel. Ritroviamo lo stesso protagonista, Alex, la guida, prima che diventasse tale. Guarito da un lungo periodo di malattia, ma completamente a terra, Alex vuole a tutti i costi recuperare la sua vitalità; grazie all’incontro con alcuni personaggi che diventeranno suoi maestri, si imbatte in pratiche antiche e contemporaneamente innovative che lui riorganizzerà in un metodo strutturato.

    Dalla trama del racconto emergono tante informazioni su salute e movimento, che vengono approfondite. Con una scrittura semplice e un racconto coinvolgente, i due autori ci invitano a smettere di farci del male e ad assumerci la responsabilità della nostra condizione fisica.

    Attraverso la storia di Alex scopriamo come si possa ritrovare la propria energia vitale (quella di quando eravamo ragazzi!) dopo una malattia, un incidente, un periodo di stress o depressione, oppure perché sedentarietà e patologie croniche ce l’hanno sottratta.

    Il libro suggerisce semplici strategie per ritornare in forma o per migliorarla. Offre l’opportunità di applicarsi in maniera facile ed efficace nella routine di tutti i giorni per raggiungere quel benessere e quella vitalità che la vita ci ha donato alla nascita.

    Introduzione

    Questo libro è un racconto di fantasia, però l’esperienza vissuta da Alex, il protagonista, assomiglia molto alla mia.

    A causa di una malattia subdola, Alex perde l’energia che sostiene la sua vita. L’incontro con un misterioso personaggio e poi con quattro maestri gli fa scoprire nuove e antiche conoscenze che lo aiutano a riconquistare una vita più salutare, e pure felice.

    Gli insegnamenti che Alex riceve nel suo straordinario percorso di scoperta hanno cambiato la mia vita. Ho attraversato molte difficoltà nell’arco della mia esistenza e ho capito che ciascuna di esse in realtà non è stata altro che una grande opportunità.

    Anni fa ero uno sportivo, ma al contempo un giovane dissoluto, uno di quelli che sprecano la propria energia fisica. Affascinato dalla straordinaria forza del corpo e dalla sua vitalità, non mi chiedevo che ne sarebbe stato di me se quell’energia si fosse esaurita. Per professione mi occupavo di movimento e attività fisica, eppure continuavo ad abusare della mia energia vitale, incurante delle conseguenze.

    Ma a un certo punto, un episodio di malattia mi ha messo con le spalle al muro. All’inizio pareva poco significativo, ma giorno dopo giorno le mie forze si esaurivano sempre un po’ prima: l’impegno e la tenacia non bastavano a garantirmi la condizione fisica per tirare avanti.

    Vivere quello stato di seria difficoltà mi ha fatto però scoprire qualcosa di totalmente nuovo: mi ha aperto a percezioni sconosciute, a sensibilità differenti. In pratica, mi ha insegnato a cercare altre soluzioni per sostenere la mia esistenza, all’improvviso priva di quella vitalità che davo per scontata.

    Ma più riflettevo sulla mia condizione di disagio, più mi rendevo conto che molte persone intorno a me stavano vivendo gli stessi problemi con rassegnazione, sottovalutandoli o addirittura nascondendoli a se stesse. E se alcune di queste persone potevano considerarsi davvero malate, come me, ce n’erano altre che, pur apparentemente in salute, pativano gli stessi disagi solo perché avevano dimenticato le buone abitudini di uno stile di vita sano.

    Quando ho capito che l’impegno nel cercare e sperimentare nuove strade per recuperare l’energia perduta poteva aiutare non solo me, ma anche gli altri a riappropriarsi di una vita degna di esser vissuta, allora è scattata la molla per darmi da fare e guarire. Ho iniziato un percorso di conoscenza e crescita personale fatto di esperienze di movimento ed esercizio fisico, di nutrizione innovativa ed energetica, di rispetto per il riposo, di profonda introspezione. Con un unico obiettivo: ritrovare l’energia che consente di star bene e di vivere una vita straordinaria. E sono convinto che tutti possiamo raggiungerlo.

    Roberto Travan

    Capitolo 1

    Imprevisti

    Un giro di pista di atletica leggera misura 400 metri. Alex lo aveva corso tante di quelle volte in passato da non ricordarle più. Ai tempi dei primi Giochi della Gioventù (anni ’70) il campo era in terra rossa battuta: grande attitudine e ottimi risultati nelle gare di corsa veloce, di salto in alto e poi in lungo, gli riusciva facile spingere il proprio corpo in prestazioni vincenti. Anche in seguito, quella pista e la morbida erbetta che la circondava avevano accolto i suoi allunghi, le ripetute, i test di resistenza, i riscaldamenti per lo sport che amava di più: il basket. Quel giro di pista di 400 metri non era mai stato un limite, anzi, era uno stimolo a mettercela tutta. Alex non frequentava l’ambiente sportivo da un bel po’ d’anni e tornare lì non aveva di certo come obiettivo la performance. Era lì invece per capire quanto il suo corpo fosse cambiato, ora che a malapena riusciva a fare quei 400 metri camminando. Aveva bisogno di conoscere la misura della sua difficoltà. Su quella pista voleva fissare un punto da cui partire per ritrovare ciò che con la malattia aveva perduto.

    Nella vita di Alex non c’era stato nessun intoppo fino allora, ma nemmeno niente di particolarmente esaltante; una vita normale, come tante: la passione per l’attività fisica trasmessagli dal padre, i risultati appaganti, gli affetti, la fascinazione per l’insegnamento, la creatività, i sogni.

    Giovane, intraprendente, pieno di salute, non si era lasciato sfuggire alcuna opportunità, non aveva tralasciato alcun piacere e non si era fatto mancare nulla. Fino al primo disturbo, sintomo di una malattia causata da un batterio trasmesso da una puntura di zecca. Così lo aveva classificato Alex perché ne aveva sentito parlare dagli amici che andavano sempre a correre sui sentieri carsici.

    Non c’è stata alcuna reazione sulla pelle, dove sono stato punto aveva detto Alex in tono preoccupato al medico specialista in malattia di Lyme. Ma il test non aveva lasciato dubbi. Da quel momento non ebbe alternative e iniziò a combattere le conseguenze di quell’infezione senza seguire però un percorso di cura codificato. La malattia di Lyme era stata scoperta di recente, non c’erano né un vaccino né un protocollo terapeutico definito, soprattutto nei casi di diagnosi tardiva come la sua.

    Era da più di un anno che Alex si sentiva stanco. Progressivamente i suoi muscoli si erano irrigiditi ed erano sempre dolenti, le articolazioni infiammate. Tutta la parte sinistra del suo corpo, compresa la faccia, era ipersensibile e non la sentiva sua. Pensando si trattasse anche di forme artritiche o reumatiche, si imbottiva di antidolorifici e cortisone dietro prescrizione medica. Non riusciva più a reggere una giornata di lavoro. Si sentiva sempre più indolenzito e a volte cadeva a pezzi. E quando una medicina non funzionava più e i dolori ritornavano, il medico gli cambiava farmaco e ricominciava. Tirava avanti così ogni santo giorno.

    Quali rischi corro se non azzeccate la terapia antibiotica corretta? aveva chiesto preoccupato all’infermiera di turno quel giorno che tentava di trovargli la vena giusta sul braccio dopo averlo bucato come un colabrodo.

    Non si preoccupi, giovanotto. I rischi in medicina si corrono sempre, ma con una tempestiva terapia tutto si risolverà. Era sempre la stessa risposta, ma più passava il tempo, più pareva una formula consolatoria.

    Alex era diventato uno di quei quadri atipici di malattie aspecifiche sui quali sperimentare diverse opzioni alla ricerca di una soluzione terapeutica.

    Il lato più crudele della natura umana è la menzogna. Gli pareva che tutti gli mentissero, ma anche lui mentiva a se stesso, continuando imperterrito a portare avanti il suo lavoro e i suoi progetti, forte della sua stessa motivazione, allenato a soffrire, capace di gestire la fatica con l’esuberanza fisica. Ma non era più quello di prima. La presunzione di riuscire ad annientare quel ridicolo batterio che prosperava nelle sue cellule non lo aiutava a guarire. Gli iniziali cicli di terapia non ebbero l’effetto sperato. E Alex ancora non stava rallentando il suo ritmo di vita. Tutto sembrava procedere come sempre, tranne qualche impercettibile cambiamento. Chi gli stava accanto cominciava a notare le sue rinunce allo sport agonistico, la sua irrequietezza, il riposo notturno disturbato, quel pallore a volte quasi grigio, a volte giallastro, che non gli si addiceva e quella stanchezza

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