Henry Frotter

Di Sergio Versini

Uno sveglio ragazzino dotato di coraggio e molto audace di nome Henry Frotter, in un fine settimana segue l'anziano nonno, eccellenza in astrofisica, ma ormai precipitato nel mondo dei citrulli. Henry pur di non rivelare lo stato del nonno verrà coinvolto in una situazione mozzafiato, una sfida difficilissima, cioè dopo un enigmatico agente straniero ed il suo massiccio Generale, grazie all'aiuto di alieni dall'intelligenza decisamente superiore, l'impavido ragazzino affronterà addirittura lui "il maligno" in casa propria. Stupenda, improbabile vicenda di fantasia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 14 giu 2019
• ISBN: 9788831624442

Anteprima del libro

altri.

PROLOGO

Mi chiamo Henry Frotter e sono un audace ragazzino di tredici anni, purtroppo... l’attore principale. In questo momento mi trovo a casa del nonno Arterio, da alcuni mesi il nonno soffre di una malattia debilitante, ha il cervello in tilt, in parole povere è completamente rimbambito. Le sue condizioni non sono ancora note nell’ambiente.

Il nonno eccellenza in astrofisica gode a livello mondiale di un grande prestigio e di notevole considerazione, in virtù proprio delle sue famose sensazionali scoperte.

L’ALTERAZIONE atmosferica è evidente. La pioggia cade violenta, copiosa, trasversale, imbratta le finestre tramite gli schizzi spinti dall’invisibile energia e sta esagerando gli aspetti già negativi della pessima giornata. Il forte vento che sibila spazzando le strade in nuvole di oggetti cerca prepotentemente di insinuarsi attraverso i serramenti chiusi, esso vorrebbe anche spaventare le poche persone che quasi travolte dalla sua forza impetuosa continuano il loro cammino bagnato tenendo con le mani ben saldi i berretti.

Intanto, gli ombrelli come impazziti hanno un unico desiderio: quello di scappare per librare liberi nell’aria.

Gli elementi tentano senza successo di devastare con la loro foga ogni cosa. MMM Il rimpianto per la bella stagione appena finita resta ancora evidente.

Primo

Osservo dal primo piano di un palazzo che spicca nella città per il suo colore azzurro intenso, oggi in contrasto perfetto col cielo in agonia. Già il cielo... rombante e scuro, tremolo di paura... è si, trafitto ed afflitto da questa coltre innaturale d’odio che sembra alludere ad una triste profezia e di cui la visione apocalittica ne sarebbe il degno epilogo.

Attraverso i vetri rigati dallo scivolare delle gocce, appunto, in questa spenta cornice scura guardo la strada, spazzata, bagnata, percorsa lentamente dagli autoveicoli con i fari accesi. … Pure gli alberi ai bordi dei marciapiedi sono quasi spogli, danno l’addio alle ultime foglie aggrinzite che hanno resistito ancorate ai loro rami.

Nonostante ciò, nel tepore dello spazioso appartamento sono quasi a mio agio mentre trascino svogliatamente i lunghi lacci delle nuove scarpe da ginnastica. Accendo la TV. Digito frenetico in cerca dei cartoni e mi getto sul divano. MMM Se non fossero così distorte dalle forti sollecitazioni del vento sull'antenna, le immagini sarebbero anche divertenti.

(telefono)

O bella ciao portami via...

Squilla con una melodia d’altri tempi il cellulare del nonno interrompendo anch’egli la quiete e, la tempesta. Rispondo: <> <<Il professor Arterio?>> <