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Dassine: Frammenti di vita
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Dassine: Frammenti di vita
E-book87 pagine59 minuti

Dassine: Frammenti di vita

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Info su questo ebook

Jonny, stanco della solita routine quotidiana, decide di cambiare vita abbandonando tutto e trasferendosi con il suo cane in una casetta sulle rive del lago Liscia nel nord Sardegna, per ritrovare se stesso.
L’onirico incontro con una donna, Dassine, poetessa Tuareg vissuta nel passato, lo porterà a rivivere, attraverso i sogni, eventi legati alla sua infanzia. Da qui un viaggio introspettivo nei ricordi e nei luoghi in cui ha vissuto.
Dassine gli donerà la capacità di esternare i suoi sentimenti sotto forma di poesia.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2020
ISBN9788835821670
Dassine: Frammenti di vita

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    Anteprima del libro

    Dassine - Giampiero Fenu

    Giampiero Fenu

    Dassine

    Frammenti di vita

    Edizioni Effetto

    www.edizionieffetto.it

    Giampiero Fenu

    Dassine

    Frammenti di vita

    ©Edizioni Effetto

    tutti i diritti riservati

    Prima edizione digitale maggio 2020

    ISBN 9788835821670

    Copertina: progetto grafico di Roberta Sanna, immagine di Nèmesi Gioielli - Prato

    Quest'opera è protetta dalla Legge sul diritto di autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    UUID: efff60b9-0cd3-40d4-bb91-f9272396f718

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    ​Capitolo 16

    Capitolo 17

    Capitolo 18

    Capitolo 19

    Capitolo 20

    Capitolo 21

    Capitolo 22

    Capitolo 23

    Parte di me

    Note

    In ricordo di Dassine, poetessa Tuareg (1885-1930)

    A mia sorella e a mio fratello.

    " E certe volte ti soffermi a riflettere su tutto ciò che è stato e che sarà.

    Ripercorri gli istanti di una vita vissuta e ti poni mille domande… alle quali speri che l’inesorabile trascorrere del tempo forse un giorno possa dare risposta…"

    Capitolo 1

    Jonny, così era chiamato dagli amici, anche questa sera la trascorreva in solitudine seduto sulla riva del lago.

    Aspettava il tramonto in attesa che la luna si specchiasse sull’acqua, con tutto il suo splendore, illuminando quasi a giorno la campagna che tutt’attorno lo circondava.

    Giunta la sera, guardava la volta stellata con le sue costellazioni, la sua miriade di stelle pulsanti e nel silenzio della notte aspettava che stanchezza e sonno prendessero il sopravvento e lo costringessero ad andare a dormire.

    Intanto, sotto il chiarore della luna, Dick, il suo fido compagno di vita, gironzolava scodinzolando sulla riva del lago in attesa che ricevesse un richiamo poiché era giunta l’ora di rincasare.

    Era fine agosto e l’estate ormai era giunta quasi al termine del suo percorso, perlomeno in quell’area geografica del nord Sardegna dove a settembre si alternavano calde giornate di sole a umide giornate che portavano le prime piogge e i primi temporali.

    Ormai era quasi mezzanotte e si era alzata una leggera brezza con folate di fresco venticello.

    Jonny era un uomo di quarantacinque anni e viveva col suo cane in una piccola casa sulla riva del lago, immerso nel verde delle querce, dei corbezzoli, del mirto e del lentischio della granitica campagna Gallurese.

    Era un tipo longilineo, aveva gli occhi castani e pur avendo i capelli brizzolati e qualche ruga che cominciava a segnare sul suo volto il trascorrere degli anni mostrava molto meno della sua reale età.

    Aveva vissuto a Cagliari, dove si era laureato in Geologia presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

    Aveva lavorato per alcuni anni come geologo in uno studio di ingegneria a Quartu Sant’Elena, una città che in pratica faceva corpo unico con Cagliari.

    Le due città sono unite da un unico lembo di spiaggia, il Poetto, che da Cagliari giunge sino a Margine Rosso.

    Lungo il litorale sorgono numerosi stabilimenti balneari e chioschi che hanno occupato il posto dei vecchi casotti, strutture di legno sopraelevate - come palafitte - tutte uguali e ravvicinate dai variopinti colori costruiti negli anni venti e rasi al suolo negli anni ottanta.

    Circa a metà litorale, tra Cagliari e Quartu si trovavano la Bussola e La Marinella, due locali adiacenti.

    Il primo un vecchio ristorante vivo sino agli anni novanta, ormai abbandonato e fatiscente da tempo, tra vetri rotti e arredi lasciati a marcire.

    Il secondo un ristorante pizzeria affacciato direttamente sulla spiaggia con un’ampia sala vista mare, ancora oggi abbastanza frequentato. Jonny andava spesso a La Marinella, a volte a cena per una pizza, altre volte per sedersi ai tavolini del bar all’aperto in compagnia degli amici più cari, Antonio e Andrea.

    Antonio lo conosceva sin dai tempi dell’università.

    Si erano incontrati per la prima volta a una lezione di mineralogia tenuta dal Professor Fanfani. Da allora erano divenuti inseparabili.

    Avevano preparato alcuni esami universitari insieme e spesso la sera, dopo aver letto le dispense e cercato di ripetere qualcosa in attesa che i concetti venissero in qualche modo assimilati, se ne andavano in giro per la città di Cagliari a guardare le vetrine e le ragazze.

    Soprattutto nelle lunghe e calde sere estive erano soliti passeggiare per via Manno, via Garibaldi e via Dante.

    Altre volte si sedevano sulle panchine della terrazza del Bastione dal quale si poteva ammirare gran parte della città col suo porto.

    Antonio si era laureato un anno prima di Jonny e ora lavorava alla reception di un hotel sul lungomare di Quartu.

    Andrea invece, geometra e studente in geologia, lo aveva seguito come tutor per il suo tirocinio. Da allora avevano stretto una solida amicizia e uscivano insieme la sera.

    Spesso a cena tutti e tre insieme parlavano dei tempi passati, dei problemi legati al lavoro e alle donne, cercando di alleviare i momenti di malinconia spalleggiandosi

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