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The Originals. Resurrection
The Originals. Resurrection
The Originals. Resurrection
E-book249 pagine3 ore

The Originals. Resurrection

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Info su questo ebook

In onda su Netflix la serie The Originals

Basato sulla serie cult The Vampire Diaries

Louisiana, 1788. I vampiri più antichi della terra, i fratelli Klaus, Elijah e Rebekah, hanno scoperto a loro spese che condividere il territorio con altre creature soprannaturali può creare dei problemi. Specialmente se si tratta di lupi mannari. Deciso ad arrivare al più presto a una resa dei conti, Klaus si prepara a mettere insieme un esercito per sterminare una volta per tutte i suoi nemici mortali. Se non può avere l’amore, almeno avrà il potere. Comincia così a trasformare in vampiri quanti più esseri umani possibile. I nuovi creati sono una potenza incontrollabile e violenta e la nuova sete di sangue risvegliata in loro li spinge ben presto a massacrare qualunque lupo mannaro riescano ad aggredire. I suoi fratelli, intanto, sono impegnati altrove: Elijah concentra la sua attenzione su una misteriosa donna dalla straordinaria bellezza; Rebekah è in partenza per un viaggio alla ricerca della chiave dell’immortalità dei suoi congiunti. Ma quando la guerra sarà al culmine, i fratelli dovranno riunirsi per combattere per ciò in cui credono di più: la famiglia.

In tempi remoti hanno giurato di rimanere insieme, ma anche tra gli immortali le promesse sono difficili da mantenere.

L’antica famiglia di vampiri è legata da un patto ancestrale. Ora che la guerra infuria, saprà rimanere unita?

«Questa serie è perfetta per tutti gli amanti dei vampiri. Julie Plec rende il loro mondo vivido e i lettori potranno immergersi completamente nell’avventura dei tre fratelli.»

«Una lettura magnifica. Tutta la serie è entusiasmante, un bel salto di qualità per la letteratura sui vampiri.»

«Molto ben scritto. Chi ama la serie TV The Originals lo adorerà.»
Julie Plec
È nata nel 1972. Autrice e produttrice televisiva, è nota soprattutto per le serie TV Kyle XY, The Vampire Diaries (tratta dai romanzi della saga Il diario del vampiro di Lisa Jane Smith) e per lo spinoff The Originals, che ha ispirato la serie di romanzi. Prima di Resurrection la Newton Compton ha pubblicato The Rise e Solo tu.
LinguaItaliano
Data di uscita18 giu 2018
ISBN9788822723857
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    Anteprima del libro

    The Originals. Resurrection - Julie Plec

    2011

    Titolo originale: The Originals: The Resurrection

    Copyright © 2015 Julie Plec

    Originally published in 2015 the US by Alloy Entertainment, LLC

    by Storyfire Ltd trading as Bookouture

    Published by arrangement with Rights People, London

    copy.jpg

    Produced by Alloy Entertainment,

    LLC

    Traduzione dall’inglese di Cristina Popple

    Prima edizione ebook: luglio 2018

    © 2018 Newton Compton editori s.r.l, Roma

    ISBN 978-88-227-2385-7

    www.newtoncompton.com

    Realizzazione a cura di Librofficina

    Julie Plec

    The Originals

    Resurrection

    Indice

    Prologo

    Capitolo uno

    Capitolo due

    Capitolo tre

    Capitolo quattro

    Capitolo cinque

    Capitolo sei

    Capitolo sette

    Capitolo otto

    Capitolo nove

    Capitolo dieci

    Capitolo undici

    Capitolo dodici

    Capitolo tredici

    Capitolo quattordici

    Capitolo quindici

    Capitolo sedici

    Capitolo diciassette

    Capitolo diciotto

    Capitolo diciannove

    Capitolo venti

    Capitolo ventuno

    Capitolo ventidue

    Capitolo ventitré

    Capitolo ventiquattro

    Capitolo venticinque

    Capitolo ventisei

    Capitolo ventisette

    Epilogo

    Caro lettore,

    grazie di essere tornato per leggere l’ultimo volume della serie The Originals. Se non ti è bastato scoprire le drammatiche vicende di Klaus, Elijah e Rebekah Mikaelson ai giorni nostri in televisione, non ti preoccupare: ti sarà sufficiente girare pagina per scoprire dove le loro storie hanno avuto inizio. Grazie a

    HQN

    Books e alla collaborazione con Alloy Entertainment, questa trilogia esplora l’oscuro passato degli Originali con storie nuovissime.

    Negli ultimi due volumi hai visto quanto in là si può spingere Klaus per amore. Nel terzo romanzo, Resurrection, capirai cosa è disposto a fare per il potere. Dopo aver dato vita a un regno condiviso con i licantropi, i Mikaelson hanno governato in pace per gli ultimi vent’anni. Solo che Klaus non ha mai desiderato l’armonia eterna: voleva che l’intera città si inginocchiasse di fronte a lui, coperta del sangue dei suoi rivali. E adesso potrebbe riuscirci. Mentre Elijah e Rebekah sono distratti dai propri desideri, Klaus coglie l’opportunità per appropriarsi della città. Ma quando un nuovo nemico sorge dalle ombre di New Orleans, i tre fratelli dovranno allearsi e combattere con tutti i mezzi a loro disposizione se vogliono salvare la loro casa.

    In The Originals: The Rise, Solo tu e Resurrection, i vampiri Mikaelson appaiono sotto una nuova luce. Gira pagina per goderti un libro che contiene tutta la violenza, l’amore proibito e la brama di potere della serie

    TV

    , e una storia che soddisferà la tua sete di saperne di più.

    Con i miei migliori saluti,

    Julie Plec

    Creatore e produttore esecutivo di The Originals

    Prologo

    21 marzo 1788

    La città bruciava. Da est fino alla chiesa, New Orleans era avvolta dalle fiamme e la colpa era di Klaus Mikaelson. José Pilón era seduto su un’altura e osservava l’unica casa che avesse mai conosciuto scomparire davanti ai suoi occhi. Il fumo saliva dalla città e pervadeva il bayou, gonfiandosi in nuvole scure e fuligginose, mentre la luna piena, librandosi sopra le fiamme, riluceva di un rosso minaccioso.

    José era nato in un periodo di pace senza precedenti, ma la sua morte aveva inaugurato una nuova epoca di violenze. I Mikaelson non erano tipi da lasciar correre. Qualunque tregua firmata dai tre vampiri Originali non valeva la carta su cui era scritta, non nel lungo periodo. Prima o poi uno di loro diventava aggressivo, invidioso o semplicemente si annoiava.

    Nove volte su dieci si trattava di Niklaus, il più irascibile dei tre fratelli. Un tempo José aveva creduto incrollabile la propria fedeltà a Klaus Mikaelson, che la condivisione del sangue di un vampiro sancisse un eterno legame di fratellanza. Ma Klaus aveva mentito. Per raggiungere i propri scopi il secondo dei Mikaelson si era rivoltato contro amici e nemici, e ora la città di José stava bruciando fino alle fondamenta.

    Lui sarebbe dovuto bruciare insieme a essa.

    José era un ladro nato, e questa volta si era ripreso la propria vita. Aveva trascorso l’infanzia ad aggirarsi non visto per i vicoli e le tortuose stradine di New Orleans, notando cose che gli altri ignoravano e prendendo ciò che non era suo. Doti che gli erano tornate utili, sia come umano sia come vampiro.

    Al propagarsi dell’incendio era seguito il panico. Ignorando la confusione, José aveva tenuto la testa bassa e si era concentrato soltanto sulla fuga. La porta principale era stata sbarrata, ma un bravo ladro sa che c’è sempre più di una via d’uscita.

    Aveva puntato tutto sulla possibilità di raggiungere il fiume prima che il fuoco invadesse gli argini dove i capannoni di legno ardevano in un torrente di fiamme. Aveva aspettato che la porta di servizio che si apriva sul molo cedesse, crollando verso l’interno. Si era coperto il naso e la bocca per non inalare il fumo e si era mosso il più possibile vicino al pavimento. Presto era rimasto isolato mentre le fiamme avvolgevano gli altri. Le loro urla penetravano il ruggito assordante del fuoco.

    Quando il capannone si era ripiegato sotto il proprio peso, José era riuscito a strisciare fuori coperto dalle travi cadute e a gettarsi nel fiume prima che il suo corpo fosse interamente avviluppato dal fuoco. Le ustioni si sarebbero rimarginate con facilità, ma solo se fosse riuscito a uscirne vivo.

    Non era l’unico a guadare il Mississippi. Decine di persone fuggivano dalla città con solo i vestiti che avevano addosso nel disperato tentativo di arrivare dall’altra parte del bayou.

    Il fumo gli bruciava la gola e l’acqua gli andava di traverso mentre si trascinava attraverso l’acquitrino e risaliva l’argine del fiume. Dalla sua postazione sul promontorio José guardava il fuoco riflettersi sull’acqua e anche da quella distanza riusciva a sentire il calore delle fiamme che gli scottava la pelle. Il vento spazzava scintille sul fiume lanciando miriadi di braci dai tetti di legno a quelli vicini. Il fuoco viaggiava più veloce di quanto qualsiasi umano potesse spegnerlo ed era chiaro che prima del mattino della città non sarebbe rimasto più nulla. Era l’incendio più spaventoso che New Orleans avesse mai visto, una devastazione che nessuno si sarebbe augurato di rivivere. Per lo meno sarebbero stati al sicuro fino al prossimo scoppio d’ira di Klaus.

    Certo, Klaus gli aveva dato la vita eterna, ma aveva anche cercato di togliergliela, e per come la vedeva José – occhio per occhio, dente per dente – questo pareggiava i conti. José era immortale e potente, ma senza un tetto e senza un soldo, un reietto senza uno scopo né un posto al mondo. Avrebbe voluto aiutare a fermare lo sfacelo e poi contribuire alla ricostruzione, però sapeva che non sarebbe mai potuto tornare. La città era troppo pericolosa per lui adesso, Klaus non avrebbe dato tregua a un disertore.

    Eppure non riusciva a voltare le spalle a New Orleans, non ancora. Sapeva che stava osservando qualcosa di più della morte di una città: era l’inizio di una resurrezione, una visione portentosa. Qualunque fosse stato l’intento di Klaus, quelle fiamme non erano la fine della storia. Non appena le braci si fossero raffreddate, New Orleans sarebbe risorta dalle sue ceneri, proprio come aveva sempre fatto.

    Capitolo uno

    Qualche settimana prima…

    «Bevi!».

    Decine di voci si unirono al coro e trasformarono l’intimazione in un canto cadenzato. «Bevi», urlavano al ladro. Tutti gli altri avevano giurato a turno fedeltà all’esercito di Klaus bevendo il suo sangue. Klaus aveva lasciato che lo considerassero un gesto simbolico – non aveva senso avvertirli che si sarebbero trasformati in vampiri prima della fine della notte. Avrebbe solo scatenato un’inutile resistenza, e Klaus non faceva mai niente che potesse complicargli la vita.

    L’energia nella stanza vibrava con un ritmo costante e gli pareva che il sangue gli ribollisse nelle vene al suono delle grida degli uomini. La villa di famiglia gli andava ormai stretta e l’aveva abbandonata in favore di uno spazioso presidio militare di quattro piani nel centro della città. Era un luogo più consono per la sua nuova vocazione, un luogo di guerra.

    Nel vasto salone principale ci dovevano essere almeno cento nuove reclute occupate a tintinnare i boccali uno contro l’altro e lanciare urla di incitamento alla prossima vittima. Klaus sedeva da solo su una piattaforma rialzata a una estremità della stanza dove riceveva a turno ognuno dei suoi sudditi. Tra questi, una puttana del Southern Spot, il più vecchio bordello di New Orleans e ancora il migliore, almeno secondo Klaus. Si era inimicata la sua maîtress ed era stata cacciata. Ma si era rifiutata di andarsene a testa bassa, dimostrando una certa focosità e un vocabolario sorprendentemente creativo. Poi c’era un bandito catturato dai soldati spagnoli che controllavano le campagne e che lo avevano consegnato a Klaus per pochi spiccioli. I più giovani erano un nuovo manipolo di ragazzini fuggiti di casa che erano stati scoperti a rovistare alla ricerca di cibo in uno dei magazzini di Klaus vicino al porto. Li aveva convinti che se la sarebbero passata meglio a lavorare per lui rispetto a chiedere l’elemosina per un tozzo di pane.

    L’ultima recluta a bere il suo sangue era un ladro. José era stato catturato con una mano nella cassaforte del Southern Spot. Il direttore, una testa calda che Klaus sospettava di fare la cresta, avrebbe voluto uccidere il furfante e buttare il suo corpo nel fiume. Ma Klaus sapeva riconoscere il potenziale, aveva occhio per quelli leali. Bastava dargli una nuova vita, una nuova famiglia e una nuova missione – un dono all’apparenza impossibile, ma non per un vampiro Originale.

    Bere sangue era un modo raccapricciante di giurare fedeltà, ma la natura estrema della prova era essa stessa un sistema infallibile per attirare volontari alla causa di Klaus. Tutti i presenti nella sala comprendevano che essere membro dell’esercito di Klaus avrebbe comportato un certo numero di esperienze pericolose. Era questa l’attrattiva. E Klaus non se ne faceva niente di un esercito che non fosse disposto a morire per lui.

    Non era sempre stato così, dominato da questa sete implacabile di controllo e potere supremo. Il Klaus di un tempo avrebbe barattato l’intera città per una vita con Vivianne Lescheres, ma ora capiva che non l’avrebbe mai avuta. E se non poteva avere Vivianne, avrebbe regnato su New Orleans, e i licantropi, che avevano spartito il trono con lui per gli ultimi ventidue anni, potevano ritenersi fortunati se si limitava a questo. Tolto l’amore, il potere era l’unico premio per cui valeva ancora la pena combattere… e si dava il caso che anche Elijah fosse distratto da questioni amorose in quel momento, il che forniva finalmente a Klaus l’opportunità di appropriarsi di ciò che gli spettava di diritto.

    Se si poteva dare credito ai pettegolezzi delle lavandaie del Southern Spot, Elijah si dilettava con una piccola relazione segreta. Per ora a Klaus non importava con chi passasse il tempo suo fratello, purché gli tenesse Elijah fuori dai piedi. Era sicuro che la succosa notizia gli sarebbe tornata utile al momento opportuno, ma adesso era il suo piccolo segreto. Poiché il fratello maggiore non poteva dedicarsi anima e corpo al governo della città, lo avrebbe fatto Klaus, e l’avrebbe fatto a modo suo, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio. I licantropi stavano arrivando e Klaus era determinato a colpire per primo e con tutta la sua forza.

    E comunque la pace era noiosa. Klaus aveva trascorso gli ultimi vent’anni ad accrescere le ricchezze di famiglia al punto da far invidia a un re. Era diventato il mercante più importante della città e non c’era una rotta commerciale in uscita da New Orleans che le sue navi non solcassero. Aveva raggiunto il massimo a cui si potesse aspirare in una città in tempi di pace, ma questo non gli bastava. La conquista era ciò in cui eccelleva, era il suo destino. Tutto il resto era una distrazione, e Klaus ne aveva avuto abbastanza.

    Per fortuna un nuovo nemico si era presentato proprio quando Klaus era pronto a cercarsene uno. Come se il coinvolgimento dei licantropi nelle due morti di Vivianne non fosse stato un insulto abbastanza grave, nelle ultime settimane erano diventati particolarmente sfrontati: c’erano stati due attacchi alla luce del giorno alle imprese dei Mikaelson e numerose incursioni segrete nei loro magazzini e sulle loro navi. Adesso Guillaume, uno degli umani su cui Klaus faceva affidamento, gli aveva comunicato che i licantropi intendevano attaccare gli stessi vampiri.

    Come parte di un’accordo, Elijah aveva generosamente concesso ai lupi Collado una base in città, anche dopo che avevano fallito nell’impresa di fermare un esercito di streghe morte. Tuttavia, invece di dimostrarsi grati, i licantropi avevano trascorso le ultime due decadi a cercare di arraffare sempre di più. Non si poteva ragionare con loro e l’insuccesso eclatante della diplomazia di Elijah ne era una prova sufficiente. Finché i vampiri fossero stati costretti a condividere e negoziare, non avrebbero detenuto davvero il potere. L’unica soluzione era quella di spazzare via i rivali, cosa che Klaus avrebbe voluto fare dalla prima notte in cui avevano messo piede in quelle terre.

    Klaus guardava dall’alto il ladro inginocchiato di fronte a sé, pronto a usare l’ipnosi se avesse tentato la fuga. I tratti del viso di José erano netti e ossuti, il naso affilato, gli occhi azzurri e vigili, i capelli di un nero intenso. Non doveva avere più di diciannove anni e all’occhio critico di Klaus non sembrava un granché, ma non ce n’era bisogno: Klaus aveva abbastanza potere per tutti.

    «Bevi!», urlavano i suoi soldati, e Klaus poteva vedere la carotide che pulsava lungo il collo del ladro. José sollevò il bicchierino da shot e lo svuotò tutto d’un fiato. Il sangue gli lasciò una brutta macchia sulle labbra. Ebbe l’istinto di vomitare, ma cercò di controllare il ribrezzo al sapore del sangue denso e caldo. Klaus ricordava vagamente di aver provato la stessa repulsione, ma secoli e secoli di vita da vampiro lo avevano liberato dal disgusto.

    Diventare un vampiro era la cura di molti mali della vita.

    Il ladro si guardò intorno esitante, intimorito dalla roboante approvazione che animava la sala. L’esercito di Klaus era di umore allegro quella notte e le cose sarebbero solo migliorate. Per un lungo istante Klaus osservò l’uomo tremante di fronte a lui. Con un sorriso accogliente si avvicinò e spezzò il collo a José, sentendo le vertebre che schioccavano sotto le sue dita.

    Sulla sala calò il silenzio, cento facce che osservavano, le bocche spalancate per lo sgomento. L’uomo morto collassò sul pavimento in una posa scomposta, ma Klaus non si preoccupò di guardarlo cadere. Invece balzò in avanti, muovendosi più veloce di un battito di ciglia, afferrò il collo dell’umano più vicino, lo spezzò e passò a quello successivo.

    L’ultimo fece appena in tempo a urlare, un suono flebile e strozzato che si interruppe quando la mano di Klaus gli strinse la gola. Si concesse il piacere di uccidere l’ultima vittima lentamente, osservandolo mentre si dimenava nel tentativo di respirare e i corpi intorno crollavano a terra.

    Il tutto durò pochi secondi. Klaus camminava tra i cadaveri degli uomini e delle donne lungo lo stretto corridoio che separava i due tavoli. Erano stati tutti criminali e disertori, perduti finché non era giunto lui. Ora erano un esercito di defunti.

    Klaus sembrava l’unico dei fratelli a rendersi conto che la sola, vera salvezza risiedeva nel potere. Una rete migliore, un esercito più grande, maggiori risorse, più armi: secondo Klaus nessuna posizione era troppo forte. Il fatto che Mikael non li avesse ancora attaccati non voleva dire che aveva abbandonato la sua caccia. I suoi figli e l’odiato figliastro, Klaus, dovevano trovarsi nella posizione più forte possibile quando Mikael fosse apparso, e questo significava che tutta la città doveva essere sotto il loro dominio.

    Gli ultimi strascichi della fredda aria invernale spazzarono il cortile e colpirono il volto di Klaus. La notte era promettente, lo sentiva. Il sangue di vampiro stava già facendo il suo dovere, cambiando e trasformando uomini e donne, trascinandoli verso una vita del tutto nuova. Entro la notte seguente avrebbe avuto cento nuovi vampiri nel suo esercito e ciascuno sarebbe stato fanaticamente leale a Klaus e a Klaus solo.

    Capitolo due

    Rebekah inalò il profumo di terra umida mentre cavalcava al piccolo galoppo attraverso le campagne della Louisiana. Era piacevole essere fuori dalla città, libera dalle limitanti mura della villa e lontana dagli sguardi tirannici dei suoi fratelli. Una volta, tanto tempo prima, aveva promesso ai fratelli che sarebbero rimasti insieme per l’eternità, ma a quei tempi non aveva idea di quanto lunga potesse essere.

    «È un peccato lasciare tutto il divertimento ai cavalli», le gridò Luc. «Potremmo farcela noi una bella corsa».

    Rebekah non riusciva a condividere la sua leggerezza d’animo, almeno finché non si fosse occupata dell’assassino annidato nel cuore della sua famiglia: Klaus. Era fuggita da New Orleans con un’immagine terrificante marchiata a fuoco nella mente e non se ne sarebbe liberata fin quando Klaus non avesse pagato per quello che aveva fatto.

    Scostandosi i capelli biondi dal viso Rebekah provò l’intenso desiderio di sentirsi libera come Luc, che lasciava che il vento scompigliasse la sua chioma dorata. Il suo atteggiamento disinvolto nei confronti della vita era il motivo per cui lo aveva invitato a unirsi a lei, nella speranza che un po’ del suo spirito potesse perforare l’oscurità che l’attanagliava da quando aveva trovato il cadavere di Marguerite Leroux nel suo letto.

    «Non c’è fretta», rispose e gli occhi azzurri di Luc scintillarono maliziosi. Nonostante il fardello che la opprimeva, Rebekah non riusciva a guardarlo senza ridere o desiderarlo… o entrambe le cose. Aveva scelto il compagno di viaggio giusto. «I cavalli saranno pure più lenti di noi, ma non voglio attirare l’attenzione».

    Anche nel cuore della notte, non si poteva sapere chi stesse osservando. Elijah aveva voluto tenere Klaus lontano dai guai affidandogli il comando dei floridi affari di New Orleans, ma tutto quello che era riuscito a ottenere era che Klaus avesse occhi e orecchie dappertutto. Era diventato un incubo assoluto, pieno di sorprese sempre più sgradevoli. La morte di Marguerite ne era l’esempio più recente, ma Klaus aveva minacciato e terrorizzato la povera ragazza per anni. Non aveva mai perdonato completamente Marguerite per quello che sua madre, la strega Lily, aveva fatto alla sua amata Vivianne.

    Luc incalzò il cavallo quando superarono un’altura e Rebekah spronò la sua giumenta per tenersi al passo. Una valle color

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