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Uno più uno, se facesse duale
Uno più uno, se facesse duale
Uno più uno, se facesse duale
E-book152 pagine46 minuti

Uno più uno, se facesse duale

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Info su questo ebook

Una seconda edizione anomala, in quanto la prima non ha quasi avuto visibilità e tantomeno diffusione. Ma era necessaria per una migliore ricezione, sia per i problemi grafici che la prima edizione presentava, sia per l’integrazione di nuovi testi e per la differente disposizione complessiva, che comprende anche il costante accompagnamento di Clarice Lispector, grande stellaguida. Ancora coi temi ricorrenti della morte, di dio, delle insanabili domande esistenziali, per cui la silloge chiude idealmente un percorso di riflessione iniziato con i miei stanno bene, grazie e continuato con Tre porte ad un padre. Ma con l’aggiunta, qui, del tema dell’io, quella dimensione dell’io che può solo restare incomunicabile, irrimediabilmente separata, muta.

Milena Nicolini nasce a Modena nel 1948, dove ha insegnato e vive. Laureata in Filosofia con Luciano Anceschi, fa parte del gruppo Donne di Poesia e del circolo letterario Rossopietra di Modena. Si dedica alla presentazione critica di testi letterari. Svolge continuativamente dal 1978 attivita' teatrale ed e' stata presidente dell'Associazione Teatrale non professionista Arcoscenico fino al 2015. Suoi testi, critici e di poesia, sono apparsi su varie riviste e raccolte antologiche. Ha pubblicato:
- per la poesia: "Duale", Edizioni Geiger, Torino 1975; "Lilith o del sogno", Symbola ed., Roma 1984; "Le stagioni del sogno", nel volume a cinque voci "Vi son frecce", Il lavoro editoriale, Ancona 1989; "Villa Edmea", Edizioni Mongolfiera, Bologna 1990; "La vita minima(dedicando", Cultura Duemila, Ragusa 1994; "I tagli e le giunture", Book Editore, Bologna 1999; "Trasloco", Copertine di M.me Webb, 2003: "I miei stanno bene, grazie", Quaderni di Rossopietra, Castelfranco Emilia 2007; "Romance", Ed. ROSSOPIETRA, 2010; "Tre porte ad un padre", Ed. ROSSOPIETRA, 2012; "Uno piu' uno, se facesse duale", Ed. ROSSOPIETRA, 2016.
- per la narrativa: "A chi resta", Tracce, Pescara 1990; il romanzo "L'Oscuro", Ed. ROSSOPIETRA, 2013, suo primo di fantascienza. Come saggistica ha pubblicato "Dell'Amor Cortese", Ed. ROSSOPIETRA, 2016.
LinguaItaliano
Data di uscita3 giu 2020
ISBN9788835840312
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    Anteprima del libro

    Uno più uno, se facesse duale - Milena Nicolini

    Milena Nicolini

    uno più uno, se facesse duale

    © Edizioni ROSSOPIETRA

    Via Castiglione, 171 - 41013 Castelfranco Emilia (MO)

    www.rossopietra.com

    info@rossopietra.com

    059.923524 - 320.3777916

    UNO PIÙ UNO, SE FACESSE DUALE

    di Milena Nicolini

    ISBN 9788885451285

    grafica e impaginazione: Luciano Prandini

    in copertina: Ritratto di Signora, 1998,

    acquerello di Clara Malavasi

    finito di stampare nel mese di febraio 2020 dalla tipografia

    Universal Book s.r.l. - Rende (CS)

    UUID: a930b45c-2f0a-4a96-9c87-e639d1735a18

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Io sono prima, io sono quasi, io sono mai.

    Clarice Lispector

    ****

    Chiave

    **

    Fui nata.

    Adesso sono vecchia.

    Ho passato la vita al centro del cerchio:

    io qui ora.

    Senza niente che sapessi del qui dell’ora

    dell’io.

    Fuori dei confini

    il mondo fuori.

    Quello che, dicono, c’è anche senza l’io

    solo lontano solo diverso solo staccato

    solo prima o solo dopo l’io

    solo non testimoniato

    inesistente per l’io.

    *

    Inesistente.

    *

    Solo per fede accettabile.

    *

    Da giovane il cerchio era largo.

    Il centro distava esattamente da tutto.

    La rotazione del raggio spaziava la realtà.

    Quello lo spazio e quello il tempo.

    Vicino lontano, in presenza in assenza

    guardiano testimone custode

    dio

    quasi

    *

    ( solo dava fastidio un senso di finto posticcio

    di vuoto

    di nulla

    l’impressione di sfocato di sbiadito

    una vecchia pellicola

    un canale difettoso

    un segnale interferito

    screpolava il qui l’ora

    anche l’io

    *

    ( perché andavo a dormire e sparivo

    guardavo avanti e quella che ero stata

    sparivo e ricordarmi di me

    non era come essere me

    e quella che dovevo venire dopo

    ero sempre lì per arrivare ma

    non c’ero ancora mai e quella dell’adesso

    appena lo dicevo: adesso

    sparivo

    *

    nessuno là fuori veniva dentro

    a garantirmi

    *

    tu tu tu tu

    la linea è assente

    tu tu tu tu

    la linea è sconnessa

    *

    cos’è làfuori?

    cos’è quidentro?

    *

    Làfuori, non riuscivo a toccarlo nella sua polpa,

    qualcosa potevo condividere uguale

    parole figure numeri righe sui libri:

    in ordine dentro

    con l’ordine fuori.

    *

    Non sono vecchia.

    Sono vecchi i cassetti che tenevo pieni

    dei saperi ben catalogati etichettati

    in ordine

    e l’ordine era la regola e

    la regola era la certezza.

    Sapere come là fuori essere come là fuori.

    Làfuori c’era.

    L’io c’era.

    Come. Da remoto.

    Senza ponte.

    *

    Adesso.

    *

    Non sono vecchia.

    Sono io al telaio a dirigere la tela

    la tessitura del ricamo

    gli intrecci in alto in basso di qua di là.

    Io muovo la spoletta tengo i fili connetto

    a nuove figure inaudite libere.

    Sapere nel piacere sapere a fecondare

    a mettere al mondo nuovomondo.

    dio

    quasi

    *

    io fuori

    comunque sia làfuori

    io dentro

    comunque io

    *

    Sono vecchia.

    Se guardo verso la morte la vedo.

    Vorrei legare al mio piede

    un piede che accompagni il mio passo

    almeno fino là

    se proprio non si muore a due a tre

    sconfinati.

    *

    Sono vecchia così vecchia

    da vedere che là, sciolti i gusci

    ci accoglieremo a grappolo

    ogni chicco che sa l’altro.

    E faremo l’uva.

    autunno 2017

    ****

    1.

    ****

    io

    natio

    *

    dio

    (baluginio brulichio fruscio

    restio

    *

    io brusio balbettio

    ronzio

    ****

    Nel mondo

    ****

    non so

    non so

    dove stia il senso di tutto questo

    vivere morire

    se vicino al cuore di dio

    o nei suoi piedi

    o nella galassia più lontana

    però

    nonostante tanti errori

    e peccati anche imperdonabili

    siamo gente noi

    che ci siamo voluti bene

    *

    per sempre

    nel centro del centro dentro

    dove pulsa l’universo

    25 febbraio 2012

    Sto avendo a che fare con la materia prima. Sono dentro a ciò che sta dietro il pensiero.

    ****

    di tanti un’immensa compresenza

    che sembra strutturata a uno

    -dici

    *

    ma non devi dire

    perché ti separi

    te ne pensi

    di qua dal tuo stare

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