La sfida (eLit): eLit

Di Megan Hart

Katie Donato e Dean Manion sono grandi amici pur essendo l'opposto l'uno dell'altra. Lei è etero, monogama, lui gay, senza un compagno fisso. Ma entrambi amano il sesso e le sfide.

Pertanto, quando Katie dice a Dean che pensa di poterlo soddisfare sessualmente più di quanto lui potrebbe fare con lei, lui la sfida a dimostrarlo dormendo insieme. Ma una notte non basta e Katie e Dean portano la loro amicizia a un livello diverso e più intimo, scoprendo piaceri proibiti.

• Lingua: Italiano
• Editore: HarperCollins Italia
• Data di uscita: 1 giu 2020
• ISBN: 9788830511651

Megan Hart

Autrice di numerosi romanzi, tra cui i fortunati Fondente come il cioccolato, Notte di piacere e Inseparabili, editi da Harlequin Mondadori è una delle stelle più brillanti nel firmamento della letteratura erotica. Vive nei boschi della Pennsylvania con il marito e due figli.

Anteprima del libro

Immagine di copertina:

LightFieldStudios / iStock / Getty Images Plus

Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

The Challenge

Spice Briefs

© 2010 Megan Hart

Traduzione di Flora Dipera

Questa edizione è pubblicata per accordo con

Harlequin Books S.A.

Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

persone della vita reale è puramente casuale.

© 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

eBook ISBN 978-88-3051-165-1

1

«Sei di nuovo in ritardo.» Katie Donato alzò gli occhi dal suo computer portatile mentre Dean Manion le serviva il caffelatte al cioccolato, senza zucchero, prima di far scivolare il suo corpo lungo e magro sulla sedia accanto alla sua.

«Ma ti ho portato il caffelatte al cioccolato.»

Solo allora Katie gli lanciò un’occhiata e notò il sorrisetto che gli incurvava le labbra, i capelli spettinati ad arte e la cravatta allentata. «Il traffico è sempre un’ottima scusa per giustificare un ritardo. Si possono anche perdere le chiavi della macchina o ci si può dimenticare di andare a ritirare il vestito preferito in lavanderia. Ma non si può essere in ritardo per colpa di un appuntamento dell’ultimo minuto con il tizio del Copy Cabana.»

Dean rise, sorseggiando il liquido caldo. «Non è stata una cosa dell’ultimo minuto, e il Copy Cabana non c’entra niente.»

Katie si voltò sulla sedia per guardarlo meglio. «Non dirmi che hai invitato qualcuno a passare la notte a casa tua.»

Per tutta risposta Dean sorrise, bevendo un sorso generoso. «Ah, la caffeina! Ci voleva proprio.»

«Il tuo è un modo sottile per dire che sei stato sveglio tutta la notte a fare sesso?» Katie piegò un sopracciglio, bevve un sorso di caffelatte, poi toccò la tazza con quella di Dean. «Considerala come un’offerta di pace, ma non credere che lascerò correre. Abbiamo un appuntamento con Smith e Simon tra mezz’ora e io sono qui dalle otto per mettere insieme la proposta.»

«Scusa.» Dean assunse un’espressione cupa e si sporse in avanti sfiorandole le ginocchia con le proprie, ma Katie lo scacciò ridendo.

«Smettila. Non sono una diciottenne ingenua, sono immune ai tuoi stratagemmi.»

«Stronzate» la smentì Dean con l’assoluta sicurezza di un uomo consapevole del suo fascino. Appoggiandosi allo schienale della sedia sollevò i piedi sulla scrivania mettendo in mostra le costose scarpe italiane.

Katie li spinse via. «Non sono stronzate. Ti conosco fin troppo bene, Dean, sei come un soprammobile prezioso, bello da guardare, ma troppo costoso per essere pratico e, a conti fatti, del tutto inutile.»

«Ehi.» Dean si incupì di nuovo e, posando la tazza sulla scrivania, si sporse verso di lei toccandole il ginocchio. «Che cosa diavolo vorresti dire con questo?»

Katie lanciò la stampa e si alzò passando le mani sulla gonna per lisciarne le pieghe. «Significa che saresti dovuto essere qui alle otto di questa mattina per fare la tua parte di lavoro, ma non c’eri perché eri troppo occupato a fare altre cose.»

Katie non era arrabbiata. Irritata forse, ma non furiosa. Lavorava da così tanto tempo con Dean da aver imparato a capirlo, ma ciò non significava che non si meritasse di essere sgridato.

«Ti ho già detto che mi dispiace.»

Katie sapeva che era sincero, così come sapeva, anche se senza aver bisogno di guardarlo, che le stava rivolgendo uno dei suoi sorrisi irresistibili, in grado di mettere in ginocchio chiunque. Prendendo i fogli dalla stampante li unì con una graffetta prima di infilarli nella cartelletta per la presentazione che aveva preparato con cura.