Addestramento Indecente 5

Di Sky Corgan

Nel tentativo di tenere Danica lontana da Damien, Cheyenne finisce per essere testimone di un lato del BDSM che non aveva intenzione di vedere. Con il suo compleanno alle porte, decide finalmente cosa vuole da Damien. Ciò che le dona è più di quanto Cheyenne avesse mai sperato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Babelcube
• Data di uscita: 6 set 2018
• ISBN: 9781547546305

Anteprima del libro

LA VISITA

Per un po’ fu tutto rose e fiori. Ritornai nel mio ruolo di sottomessa, la mia determinazione aumentata a causa della dichiarazione d’amore di Damien. C’erano ancora volte in cui faticavo a chiamarlo Signore, ma raramente me lo faceva pesare o mi correggeva a riguardo. Le punizioni erano limitatissime e la mia felicità alle stelle per il compromesso che avevamo fatto.

La mia infatuazione per Colton Caldwell sparì come il sole tramontante e proseguimmo la nostra amicizia flirtando di tanto in tanto, anche se gli avevo fatto sapere che non avevo intenzione di lasciare Damien. Aveva assunto il titolo di ragazzo, che gli piacesse o meno. Non sapevo come altro definirlo che non suonasse strano e non avrei mai definito Damien il mio Dominatore davanti agli altri.

Le settimane passarono senza incidenti. Seguimmo le regole dell’altro e trovammo la quadra per una relazione felice. Dal momento che passavamo più tempo insieme, il mio sospetto sui suoi tradimenti furono quasi del tutto sradicati. O almeno, fino a quando non venni da lui e trovai Mistress Danica.

Avrei dovuto immaginare che ci fosse qualcosa. Non appena Damien mi aprì la porta, la prima cosa che disse fu, Devi svestirti e servire i miei ospiti. Mi fido del fatto che ricordi come comportarti dalla cena dell’altra volta.

Annuii e andai subito in aula. (Quella che Damien definiva aula era in realtà una camera da letto con dei posti in più a sedere dove avvenivano la maggior parte delle nostre sessioni perverse." Quando passai in salotto guardai con la coda dell’occhio il divano. Non c’era nessuno.

Non appena svoltai l’angolo, sussultai. Danica era in piedi accanto al letto in tutta la sua bionda gloria, accarezzando il piumone con un dito.

Quando si voltò verso di me, inchinai la testa cercando di trovare delle parole adeguate. Mi dispiace, Miss. Ero venuta per spogliarmi e prepararmi a servirvi. Non ero consapevole che fossi in questa stanza, altrimenti avrei chiesto il permesso di entrare.

Va tutto bene. Le sue labbra rosso rubino si aprirono in un sorriso piacevole; i suoi occhi sembravano nostalgici. Stavo soltanto facendo un giro tra i ricordi. Io e Damien abbiamo fatto così tante cose in questa stanza. Cose che sono certa ha insegnato anche a te.

Non ho bisogno di sentirlo – non ho bisogno di sentire queste cose. Il solo pensiero mi faceva assolutamente infuriare. Non aveva nulla da fare in questa stanza. Ora era mia.

Ti lascio cambiare, continuò Danica. Non vogliamo suscitare l’ira del Signore Reed, vero?

Quando mi sfiorò andandosene, voletti sprofondare quando le nostre braccia si toccarono stava cercando di turbarmi apposta? Sapeva che quando parlava così mi dava fastidio?

Non c’era nulla che potessi fare o dire. Potevo solo proseguire con il compito che mi era stato dato.

Cercai di non far vagare la mia mente mentre mi cambiavo. Però era quasi impossibile non pensare a Damien e Danica. Lei era sexy come sempre, in un corsetto nero e una gonna a matita di pelle. Non riuscii a fare a meno di chiedermi se si vestisse sempre così. Ogni volta che la vedevo indossava qualcosa di osé. Si vestiva così apposta per sedurre Damien?

Smettila di pensarci. Hai un compito da eseguire. E poi, hai promesso che non saresti stata gelosa se anche lui non lo fosse stato. Devi imparare a fidarti di Damien.

Quando finii di spogliarmi, controllai la cassettiera per cercare il collare che avevo indossato quando avevo servito alla cena. Non c’era. Infatti, tutti i cassetti erano vuoti tranne per quello superiore e tutto quello che c’era dentro erano un paio di morsetti attaccati ad una sorta di controller. Probabilmente era qualcosa che aveva a che fare con la nostra prossima sessione e mi sentii in colpa per averlo visto. A Damien piaceva che le nostre sessioni fossero una sorpresa. Sarebbe stata la prima volta che rovinavo la sua sorpresa. Speravo che non mi avrebbe punita. Dopotutto, il motivo per il quale avevo aperto il cassetto era buono.

Mettendo da parte i pensieri sulla punizione, camminai a grandi falcate verso il salotto per occuparmi di Damien e della sua ospite. Era bello non dover camminare come un pinguino. L’ultima volta che avevo servito i suoi ospiti Damien mi aveva messo le manette alle caviglie. Quindici centimetri di catena separavano le manette e i miei movimenti limitati mi avevano fatto impiegare un sacco di tempo per fare qualunque cosa. Dal momento che quel giorno non avevo trovato le manette nella cassettiera, avevo immaginato che sarebbe andato bene se non le avessi indossate.

Sia Damien che Danica avevano le loro bevande, quindi mi ritrovai a rimanere nell’angolo per la maggior parte della sua visita. Mi faceva sentire un soprammobile rimanere in piedi ferma e in silenzio, ma ero felice di avere almeno il privilegio di rimanere con loro nella stanza e ascoltare la loro conversazione.

Ed è allora che ha vomitato, disse Danica, concludendo la storia di una scena finita terribilmente male.

Damien ridacchiò, Immagino che anche io vomiterei. Non è bello quando qualcuno ti cammina sulle palle.

Non sei morbido come lo è lui. E poi immagino che tu non mangeresti prima di una scena CBT. Sospirò, Sembra proprio che dovrò iniziare ad aggiungerlo al contratto. Non mangiare per almeno un’ora prima di una scena. Il quel modo sarà meno probabile che qualcuno mi vomiti addosso.

Quindi ti ha effettivamente vomitato addosso?

No. Scosse la testa. Era sdraiato sul mio tavolo, quindi si è praticamente vomitato addosso. Non ho mai sciolto delle corde così velocemente in vita mia. L’idiota avrebbe potuto morire soffocato.

È disgustoso.

È fortunato che non gliel’ho fatto leccare. Però l’ho fatto pulire, a quattro zampe e mentre lo frustavo.

Sei davvero una da non far arrabbiare. Damien sorrise.

No, per niente. Sorseggiò la sua bottiglietta d’acqua, poi parlò di nuovo, Allora, ci sarai al play party di Sir Martin questo fine settimana?

Ci sarò. Spero che ci saremo entrambi. Mi guardò.

Beh, se il tuo piccolo angioletto non può venire, sarei felice di fare coppia con te. Gli mise una mano sul ginocchio facendomi provare una gelosia cieca.

Mi ci volle tutta me stessa per non dire nulla. Serrai la mascella guardando la mano di lei, osservandola per captarne ogni movimento. Se avesse provato a fargliela scivolare sulla coscia, non sapevo se sarei stata in grado di trattenermi dall’attaccarla.

Damien sbuffò, Non pensavo che fossi interessata a diventare di nuovo una sottomessa.

Ti farebbe piacere se lo fossi? sorrise maliziosa. Scommetto che ti piacerebbe infilarti dentro a entrambe. Metterci vicine e buttarti dentro prima a una e poi all’altra.

Spalancai la bocca scioccata, ma mi ricomposi subito. Damien era assolutamente senza parole.

No, Signor Damien, credo di no, continuò. "Preferisco molto di più averti dalla parte di chi riceve. Non è così male, sai? E credo che tu tragga molto più piacere dal dolore di quanto te ne renda conto. Se non