La casa dell'odio

Di Flavio Torba

Horror - racconto lungo (31 pagine) - Nel bosco c'è qualcosa che si nutre. Di rancore. Di rimorso. Di te.

Connor è un parlamentare inglese travolto dallo scandalo. Piuttosto che affrontare la vergogna, si rifugia in una villetta sulle sponde di un lago in Italia. Deve fare i conti con se stesso e il passato, ma nel bosco intorno alla casa c'è qualcosa che lo stava aspettando.

Flavio Torba è un ingegnere reggino – cresciuto a Stephen King e Clive Barker – che da un paio d’anni si dedica alla scrittura sotto pseudonimo. Ha pubblicato racconti su lit-blog come Verde, Reader For Blind, L’Ircocervo, Spazinclusi e in antologie come Carnaio e Carneide (2019 e 2020, a cura della rivista La Nuova Carne) e Il Buio (2019, dell’omonima rivista).

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 1 dic 2020
• ISBN: 9788825413984

Anteprima del libro

A cura di Luigi Boccia

Flavio Torba

La casa dell'odio

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825413984

© 2020 Flavio Torba

Edizione ebook © 2020 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Copertina di Alessandro Amoruso

Collana a cura di Luigi Boccia

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

La casa dell'odio

Esergo

I

II

III

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Il libro

Nel bosco c'è qualcosa che si nutre. Di rancore. Di rimorso. Di te.

Connor è un parlamentare inglese travolto dallo scandalo. Piuttosto che affrontare la vergogna, si rifugia in una villetta sulle sponde di un lago in Italia. Deve fare i conti con se stesso e il passato, ma nel bosco intorno alla casa c'è qualcosa che lo stava aspettando.

L'autore

Flavio Torba è un ingegnere reggino – cresciuto a Stephen King e Clive Barker – che da un paio d’anni si dedica alla scrittura sotto pseudonimo. Ha pubblicato racconti su lit-blog come Verde, Reader For Blind, L’Ircocervo, Spazinclusi e in antologie come Carnaio e Carneide (2019 e 2020, a cura della rivista La Nuova Carne) e Il Buio (2019, dell’omonima rivista).

Maybe then I’ll fade away and not have to face the facts

It’s not easy facing up, when your whole world is black

— Paint it black, The Rolling Stones (1966)

I

Quello di cui non ha parlato l’agente immobiliare è la polvere. Appena aperta, la porta lascia un quarto di circonferenza sul parquet ingrigito dal lungo abbandono stagionale.

C’è puzza di chiuso, aria da casa stregata svuotata anche degli spiriti di vacanzieri già da troppo tornati ai propri uffici, alle scuole. Agli amanti e ai piccoli tradimenti di ogni giorno, poco tollerati in una casa come questa, destinata alla spensieratezza familiare con data di scadenza, in cui non c’è nulla fuori posto, a parte le orme che ora lui e l’agente lasciano al proprio passaggio. Quattro suole e due strisce parallele, quelle delle ruote del trolley.

Al pianterreno soggiorno, cucina e bagno. Di sopra, due camere da letto e un minuscolo ripostiglio.

Connor ha fatto in fretta i bagagli. La telefonata che gli ha anticipato la catastrofe è arrivata quando i ragazzi erano a tennis e Lisa chissà dove. Forse a fare shopping o con le amiche. Lettino abbronzante o massaggi drenanti.

– Le avevo detto che non c’è ancora stato il tempo di pulire – dice l’agente. Connor ne osserva gli occhi che guizzano nelle orbite, eccitati da un