Diversamente Occupata
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Info su questo ebook
Hai terminato la scuola dell’obbligo ma non riesci a trovare lavoro perché ti chiedono il diploma? E dopo il diploma non lo trovi lo stesso perché ti chiedono la laurea? E dopo la laurea continui a non trovarlo perché hai troppi titoli?
Cosa non si fa per non assumere una donna o per licenziarla, se ha avuto la faccia di tolla di raggiungere l’età per diventare mamma.
Ma non preoccuparti, c’è sempre un lavoro che aspetta proprio te: la colf. Del resto chi di noi non ha mai pensato almeno una volta: “Se proprio non trovo lavoro vado a fare i mestieri”. Le nostre due ironiche amiche, che si firmano AnarchiColf AnoniMa “per evitare mortali ritorsioni”, l'hanno fatto per davvero. Il risultato è questo esilarante libro con suggerimenti, idee e consigli al fulmicotone. Un susseguirsi di tragicomici capitoli simili ad una sit-com, eppure così straordinariamente veri.
Versione riveduta del libro "Cercasi Colf. Pagamento metà in contanti metà in natura".
COSA DICE CHI L'HA LETTO
Fin dalla prima pagina ho capito che questo libro mi avrebbe fatto fare grandi e grasse risate. L'umorismo e la comicità di cui è intriso rendono ogni racconto estremamente spassoso. Mi sono ritrovata a leggere pagina dopo pagina, senza mai fermarmi né stancarmi. Ogni racconto riesce a catturare e a donare un sorriso al lettore, senza mai stancare o rendere monotono (Reading With Love).
Il titolo è irriverente e divertente com'è poi tutto il racconto. Veloce e ironico ma soprattutto molto originale. Ovviamente non solo le colf ci si possono identificare ma anche casalinghe e qualsiasi donna alle prese con lavori domestici (Reading at Tiffany’s).
Un’oretta di risate, grasse e sincere, di quelle che ti scappano anche se cerchi di darti un po’ di contegno (Confessions of a Blonde Bookworm).
Lasciatemi dire che ho riso dalla prima all'ultima pagina tanto che mi è venuto il mal di pancia! (Happy Red Book).
Ironico e spassoso mi ha veramente divertita, mi sono spanzata dal ridere! Spiritoso, divertente, spassoso, ironico, frizzante sono le parole d’ordine per un libro che vi farà restare a lungo il sorriso sulle labbra! (La Lepre Marzolina).
CHI E' ANARCHICOLF ANONIMA?
Sono due amiche, belle tipe, sveglie quanto basta d’aver vissuto e lavorato proficuamente per anni, in altri settori, anche all'estero. Una parla fluentemente l’inglese, l’altra parla spesso da sola. Una ha un gatto, l’altra due ciclamini ed entrambe una figlia. Ora fanno le colf nel Belpaese.
Amano bere la cioccolata e guardare la televisione sul divano, entro le nove di sera perché dopo dormono.
Sono diventate comiche involontarie spolverando tra i ripiani dell’adorabile imbecillità che vive indisturbata nelle dimore degli italiani (e non).
Scrivono soprattutto per far dispetto ai loro padroni.
Copertina di: elisabettagrafica.blogspot.it
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Anteprima del libro
Diversamente Occupata - Anarchicolf Anonima
AnarchiColf AnoniMa
Diversamente Occupata
UUID:
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
PARTE PRIMA
CHE STORIE!
PRIMO GIORNO
GLI ALBORI
LE NUOVISSIME AVVENTURE DI LASSIE
DIVERSAMENTE OCCUPATA
FAMIGLIA ALLARGATA
MERI CRISMAS
IL SUICIDIO DELLA CAVALLETTA
LA BACCHETTA MAGICA
LA FANTACOLF
ALMENO NON DEVI PENSARE
LA SINDROME DEL POMPIERE
7:00 LA SPIA CHE MI DISTURBAVA
LE CASE DEGLI UOMINI SOLI
VALIGETTA 24 ORE
PSICOLOGIA & CO.
LIBERTÉ, ÉGALITÉ, STUPIDITÉ
I COLLEGHI DI LAVORO DELLE COLF
PARTE SECONDA
LA GINNASTICA VISTA DALLA COLF
LA DIETA DELLA COLF
ANNUNCI
CATEGORIA ALLUPATI
CATEGORIA NON CLASSIFICABILI
CATEGORIA SPILORCI
CATEGORIA MENTALMENTE SCOMBINATI
CATEGORIE DI PADRONI
I PADRONI POVERI 1 E 2
IL PADRONE RICICLONE
IL PADRONE FAI-DA-TE
IL PADRONE PROVOLONE
LA PADRONA GATTARA / IGUANARA / SERPENTARA
IL PADRONE PALESTRATO
IL PADRONE MANIACO (DELL’IGIENE E DELL’ORDINE)
LA PADRONA VAMP DE NOANTRI
LA PADRONA PENDANT
LA COPPIA DI PADRONI APPENA SFORMATA
LA PADRONA-AIAZZONE
LA PADRONA- ARREDARE OGGI
(DOMANI CHISSÀ)
IL BESTIARIO DELLA COLF
CONSIGLI DI BON TON CON LA COLF
PREGHIERINA DELLA COLF
KIT DI SOPRAVVIVENZA DELLA COLF
RINGRAZIAMENTI
Dedicato a tutte le persone allergiche alla polvere.
PARTE PRIMA
CHE STORIE!
Ogni riferimento a fatti e persone è incredibilmente non casuale.
PRIMO GIORNO
È martedì.
Finalmente ho ricevuto una risposta al mio annuncio di lavoro, pubblicato gratuitamente sulla bacheca del Lidl. Mentre mi reco alla casa della mia prima padrona, con il mio calesse trainato da una pariglia di cavalli lipizzani (Y10 junior del 1995), ululando a squarciagola Uno su mille ce la fa
, cerco di immaginarmi come sarà la mia prima giornata di lavoro.
Penso a come sbalordire la mia padrona positivamente. A come mi farò venire le vesciche alle mani facendo brillare quella casa come uno Swarovski. A come la profumerò come il bouquet di fiori d’arancio della sposa di maggio di Marie Claire. A come la sterilizzerò come una sala operatoria svizzera. Sicuramente la padrona girerà per la casa contemplando il brillio sfavillante dei mobili chiedendosi come io possa costare così poco. Sentendosi in imbarazzo tra quella splendente casa immacolata, certamente deciderà di assumermi tutta la settimana raddoppiando il mio onorario, nel timore che qualcun altro mi porti via.
Quaranta chilometri e quindici euro di benzina Keropetrol dopo, arrivo a destinazione. Salgo i gradini a due a due e offro il miglior sorriso sbiancato col bicarbonato alla mia prima padrona, la signora De Pizzis.
Pensavo di scambiare due parole come un qualsiasi essere umano dotato di capacità linguistiche almeno basilari. Niente di tutto ciò. La signora, dedicandomi 3,2 secondi, mi indica dove trovare i detersivi senza neanche guardarmi in faccia, mi fa l’elenco di tutte le pulizie che avrei dovuto fare in due ore, sottolineando, fino allo sfinimento, di pulire bene sotto il materasso perché lei è ALLERGICA ALLA POLVERE
.
Se ne va salutandomi ossequiosamente con un Ciao
sbiascicato dalla tromba delle scale.
Il buongiorno si vede dal mattino.
E poi prosegue.
Mi metto al lavoro. Mi fiondo subito a pulire il sotto del suo prezioso materasso. Straminchia! Si solleva una quantità di polvere grande come i cimurri nei pomeriggi di luglio. Allora, incuriosita, comincio a osservare anche gli altri ambienti: pavimento di parquet ricoperto di polvere bianca tipo spiaggia di Bora Bora, credenza imbiancata da lanugine tipo lana merino e lampadari che creano giochi di luce con effetti romanticamente soffusi, dati dai chili di polvere accumulata nei secoli dei secoli, amen. Alla faccia dell’allergia! Se fosse vero, sarebbe già schiattata!
E, come si sa, le sorprese non finiscono mai. Sempre più terrorizzata, lentamente apro la porta del primo bagno. Subito noto una mega doccia con soffioni idromassaggianti, colanti di muffa verde. Ripiani con collezione completa di profumi, profumini e profumoni incollati alle mensole. E, dulcis in fungo, tazza del water incrostata come il paiolo della mia nonna quando le si bruciava la polenta taragna.
Tutto questo ben di Dio andava pulito in due ore, secondo la padrona. Secondo un qualsiasi altro essere vivente, dalla rana in su, invece, di ore ne servivano almeno dieci.
Il mio sogno di sbalordirla con i luccichii è evaporato sul nascere.
Naturalmente dopo questa prima padrona ne sono arrivate tante altre, e nell’87,3% dei casi (statistica ISTAT), si sono presentate come allergiche alla polvere
, pur avendo un allevamento di acari geneticamente modificati in casa. Da allora, con l’esperienza, ho imparato che quando una cliente mi dice di essere allergica alla polvere, mi devo presentare con la bomboletta di Ventolin in tasca.
GLI ALBORI
Già da bambine eravamo particolarmente ordinate, meticolose e precisine. Crescendo abbiamo studiato tanto e bene, poi abbiamo iniziato a lavorare e siccome non siamo tipe da accontentarsi dei confini nostrani, abbiamo anche fatto ampia e proficua esperienza lavorativa all’estero, che ci ha permesso, tra le altre cose, di imparare perfettamente due lingue straniere: inglese e portoghese (mica pizza e fichi, mica patate e cotiche e mica bau bau micio micio!).
Ora siamo due ragazze
quarantenni, giovanili
, amanti del sapone, educate, sappiamo usare correttamente le posate e i verbi e non siamo niente male neppure sotto il profilo architettonico. Lavoratrici serie e volenterose, di normali pretese (non osiamo pretendere la Luna, ma almeno la Terra...). Sembriamo due persone per bene, eh? Infatti, lo siamo, e abbiamo anche generato due splendide bambine (una a testa, per carità).
Dopo i vari pellegrinaggi agli uffici di collocamento, società per l’impiego e agenzie interinali (dal latino temporaneo
e non tifosi dell’Inter), dove ci facevano l’onore di offrirci