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Segreti di Viaggio: Segreti di Viaggio, #1
Segreti di Viaggio: Segreti di Viaggio, #1
Segreti di Viaggio: Segreti di Viaggio, #1
E-book298 pagine4 ore

Segreti di Viaggio: Segreti di Viaggio, #1

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Info su questo ebook

Rachel è una scrittrice di viaggi che sogna di fondare una rivista tutta sua.

Rachel sta per essere licenziata.

Uno scoop su Rio de Janeiro potrebbe salvare il suo lavoro, ma l’incontro con Otavio, una sexy guida turistica, interferisce con la ricerca della giovane donna.

Fino a quando una nuova storia da raccontare cambia tutto.

Rachel è una scrittrice di viaggi, una giovane donna curvy che si affida a Otavio, una sexy guida turistica, per trovare uno scoop su Rio.

Chantal, la viziata top model assunta per l'incarico, prova di continuo a sabotare Rachel in ogni modo.

Tuttavia, quando la scrittrice è costretta a mettersi in gioco in prima persona, scopre di essere la più grande nemica di se stessa.

Riuscirà Rachel a usare il potere di una cultura diversa per superare le sue insicurezze e scoprire il più grande segreto di un viaggio?

“Meravigliosamente scritto, estremamente descrittivo e stimolante. Mi ha fatto ridere, piangere, innamorarmi e desiderare che la storia non finisse mai!”

Debra King, autrice

"Chick-lit brillante e sensuale, perfetto per gli amanti dei viaggi"

Kristy Jo Volchko, autrice

“Ho adorato il messaggio di emancipazione delle donne e di amore per sé stessi. Questo libro ha acceso la voglia di viaggiare nel mio cuore! Che lettura divertente!”

 M. Palmer

“Shar mi ha portata in Brasile e mi ha mostrato i luoghi attraverso gli occhi di sua Rachel. Ho assaggiato il cibo, sentito i suoni e vissuto la città e la bellezza del Carnevale. Sono felice di aver letto questa storia di viaggi e avventure!"

 Lisa J. Hogan, autrice

"Tutto ciò che cerchi in un romanzo contemporaneo: trama originale, personaggi verosimili, romanticismo pieno di sensualità e un finale imprevedibile."

T.J.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita29 dic 2020
ISBN9781071548875
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    Anteprima del libro

    Segreti di Viaggio - Shar Lemond

    CAPITOLO  1

    Il cuore mi batteva forte. Provai invano a incitare i miei piedi titubanti a muoversi più velocemente verso l'ufficio del mio nuovo capo.

    Ti licenzierà comunque, non hai niente da perdere, era il mantra che si ripeteva nella mia testa.

    Le facce intorno a me, lì dentro ai cubicoli dell’ufficio, sembravano maschere della commedia e della tragedia. I non licenziati erano riuniti in gruppi felici, ognuno metteva in bella mostra il tablet aziendale appena ricevuto. I licenziati, con espressione devastata, impacchettavano in solitudine i loro averi. Desideravo disperatamente far parte del primo gruppo, ma sapevo che le probabilità di mantenere il mio lavoro per la rivista Travel Secrets fossero pari quasi a zero.

    Ero infuriata con me stessa, non avevo saputo cogliere l’occasione neanche il giorno prima, quando alla riunione dello staff avevo tenuto per me l’idea su cui rimuginavo da tempo. A volte ero un tale coniglio! Ryan Brooks aveva tutte le ragioni per licenziarmi, ma proprio adesso che aveva preso il posto di Todd Potts come caporedattore non potevo permetterglielo. Lavorare per Brooks poteva essere un trampolino di lancio, il punto da cui iniziare la strada verso il mio sogno: gestire una rivista tutta mia, qualcosa mai visto prima.

    Ti licenzierà comunque, non hai nulla da perdere.

    Quando raggiunsi la porta della direzione, una giovane giornalista di nome Ruth uscì di scatto, piangeva. Allungai una mano per accarezzarle la spalla ma lei si ritrasse, il suo singhiozzare peggiorò. Guardai le sue spalle curve mentre correva via; scossi la testa, respirai profondamente ed entrai.

    Si sieda, disse Ryan, indicando la sedia davanti a lui. Avevo la gola troppo secca per poter rispondere, quindi annuii e presi posto. Una parte di me era incredula ed entusiasta: ero davanti a uno dei geni-tecno-milionari-o-qualcosadelgenere di maggior successo del nostro secolo; l’altra parte del mio cervello era alla ricerca spasmodica di una soluzione che impedisse l'inevitabile.

    Ti licenzierà comunque, non hai nulla da perdere.

    Sorrisi nervosamente a Christine Durham, la nuova Direttrice Operativa e braccio destro di Ryan. Lei annuì impercettibilmente, restando inespressiva, prese posto a un tavolo da ufficio nero lucido. Sia lei che Ryan avevano in mano il tablet con assistente personale integrato che lui aveva inventato. Provai a sostenere lo sguardo penetrante del mio nuovo capo ma non riuscii a farlo per molto. I miei occhi guizzarono dalla sedia girevole di pelle nera all’abito blu scuro, dai suoi capelli chiari e pettinati al mento spigoloso e rasato, infine si fermarono di nuovo sui profondi occhi verdi.

    Signorina Moore, è inutile indorare la pillola riguardo a ciò che sta accadendo oggi. Ho comprato questa rivista per salvarla, il che significa ridurre i costi.

    Ecco che arriva, pensai. Sta per licenziarti! È la tua ultima possibilità! Parla adesso!

    Posso interromperla? Chiesi con voce tesa. Afferrai con le mani il fondo d'acciaio della sedia mentre cercavo di star ferma; non potevo lasciargli vedere i miei palmi tremare.

    Ho un'idea.

    Dica pure, mi fece segno di continuare.

    Ho consigliato più volte al Signor Potts di aumentare la frequenza di rotazione. Sono convinta che inviare sempre gli stessi giornalisti nelle stesse destinazioni abbia generato ripetizioni inutili e dannose.

    Esattamente come nel mio caso, motivo per cui ora mi trovi sacrificabile, completai nella mia testa.

    E cosa ha detto il suo ex capo redattore quando glielo ha suggerito?

    Ha detto che ciò favorisce la specializzazione in un settore.

    Lo ha detto anche a me. È molto affezionato al suo sistema, che però non ha contribuito a produrre articoli interessanti né ad aumentare le vendite.

    Incoraggiata, continuai. Sono d'accordo con lui sul fatto che, così facendo, i giornalisti diventino dei veri esperti, ma una persona visita un luogo per la prima volta solo quell’unica volta. Una nuova prospettiva, d’altro canto, potrebbe dare più valore al tipo di articoli che cerca lei.

    E chi potrebbe fornirci questa nuova, eccitante prospettiva? Lei? Sorrise divertito, rilassandosi sulla sedia e ondeggiando da destra a sinistra, con le dita sulle labbra. Sembrava pensieroso e sprezzante allo stesso tempo, come se stesse considerando la mia idea ma era chiaro che avesse intuito il mio stratagemma per non farmi licenziare. Il suo atteggiamento mi fece irritare, persino le sue fossette mi infastidivano; sentivo aumentare la mia rabbia e con essa anche la determinazione.

    Sì! Ci scommetto il mio lavoro!

    Sul serio? Si protese verso di me con interesse, il sopracciglio alzato.

    Oh no! Mi ha presa alla lettera?

    Ryan, disse Christine in tono di avvertimento.

    Che c’è? È la prima volta che mi diverto in questa lunga, orribile giornata!

    Quell’affascinante milionario di successo sembrò improvvisamente trasformarsi in un bambino alla vigilia di Natale. Era un buon segno, si stava divertendo per merito mio.

    Mi dispiace, Christine scosse la testa, le dita scorrevano sui capelli rossi accuratamente raccolti, gli occhi blu passavano da Ryan a me. Ma credo sia illegale. Scrollò le spalle, alzando le mani a indicare che le sarebbe piaciuto, ma non era fattibile.

    Scommettere un posto di lavoro che avrei comunque perso... non era poi un’idea così terribile.

    Firmerò qualunque documento desideri, promisi a Christine, supplicandola a mani giunte. Non era proprio da me, di solito ero educata e deferente.

    Il mio era un tentativo disperato, come quello di un animale in gabbia che prova a distrarre il suo carceriere per poter scappare.

    Ti licenzierà comunque, non hai nulla da perdere. Chiedi quello che più desideri! All in!

    Mentre Christine prendeva in considerazione il tutto, guardai Ryan con audacia e dissi rapidamente: Scommetto di riuscire a trovare uno scoop a Rio de Janeiro. Se fallisco, potrà licenziarmi.

    Rio? Meditò. Chi se ne occupa in questo momento?

    Prima che Christine chiedesse al suo assistente personale online, risposi per lei: Kourtney Chapman. Da oltre tre anni.

    Mentre tu hai coperto...

    Il Nevada, signore.

    Uhm, chiunque avrebbe bisogno di un cambiamento dopo così tanto tempo. Avevo già l’intenzione di cambiare questo sistema stantio, quindi si tratterebbe semplicemente di farlo prima del previsto. Dai Chris! La esortò. Questa scommessa è troppo forte per lasciarsela sfuggire!

    Quando lei scosse la testa, Ryan si fece cupo. "Se riesco a finire questa giornata deprimente con il pensiero di aver salvato un posto di lavoro e dato almeno a una persona una seconda possibilità, mi libererò di questo peso orribile e marcio che sento dentro. Trova un modo, Chris. Voglio fare questa cosa per la signorina Moore. "

    Mi resi conto che non era, come molti lo avevano definito, un bastardo cattivo e ricco. Si preoccupava dei suoi dipendenti e soffriva nel licenziare la gente. All'improvviso pensai a lui non soltanto come al mio capo, ma come a un uomo. Un uomo molto attraente.

    Elaborerò i documenti, acconsentì Christine, con un lieve accenno di sorriso che si librava sulle sue labbra rosse.

    Signorina. Moore, abbiamo un accordo! Ryan si alzò vittoriosamente e allungò la mano.

    Eh no! Proprio no! Pensai con grande stupore. Non ero in grado di alzarmi e stringere la presa vigorosa di Ryan.

    Grazie, signor Brooks. Non la deluderò.

    Trovare qualcosa di nuovo in un posto tanto conosciuto sarà quasi impossibile. Le auguro buona fortuna, ne avrà bisogno. E le servirà anche questo. Mi consegnò il mio nuovo tablet, l'assistente personale o AP in breve, invenzione di Ryan.

    Gra ... grazie, la mia voce tremò. Euforica, strinsi al petto il dispositivo bianco, usando il mio corpo per stabilizzare il tremolio delle mani. Mi voltai per andarmene.

    Oh, e Rachel. Mi voltai assumendo uno sguardo interrogativo. Si diverta a Rio.

    Lo disse con un occhiolino e un gran sorriso, sapeva perfettamente che, a parte tutto, stava mandandomi in un posto che morivo dalla voglia di vedere.

    ✽✽✽

    ––––––––

    Arrivai alla mia postazione quasi fluttuando; Jess e Ashley, le mie due migliori amiche mi stavano aspettando. Mi schiarii la gola ed entrambe alzarono lo sguardo dai loro nuovi tablet, sorprese di vedere anche me con uno di quegli aggeggi.

    Non mi dire! Jess si alzò per abbracciarmi.

    Ommioddio Urlò Ashley e mi strinsero entrambe.

    E dicevi che non c'era possibilità che tu restassi!

    Dopo aver posato con cautela il prezioso dono sulla mia scrivania, mi unii a loro in un grido sommesso e saltelli di gioia, facendo attenzione a non esagerare, dopotutto eravamo in ufficio. Almeno per il momento, eravamo quasi tutte al sicuro: Jess e il suo spazio Travel Necessities andavano alla grande, mentre la rubrica Tour Per Sole Donne di Ashley non era molto quotata, era necessario rilanciarla. Dal gruppo di cubicoli di fronte ai nostri, percepii lo sguardo deluso di Kourtney e smisi di saltellare; fece una smorfia, il suo sguardo si restrinse, le labbra sottili si curvarono in un sorrisetto odioso. Lei e i suoi amici, Deidre e Chad, ovvero il Trio, mi molestavano da quando avevo iniziato a lavorare lì. La loro antipatia per me sembrava crescere ogni giorno e non avevo idea del perché. Senza dubbio sarebbe peggiorata dal momento in cui avrei coperto la località di Kourtney. Ricambiai lo sguardo truce, Jess e Ashley seguirono i miei occhi, mentre la mia simpatica collega scostò altezzosamente i suoi setosi ricci decolorati e voltò le spalle.

    Sediamoci, dissi con aria seria. Devo dirvi una cosa.

    Cosa? Chiese Jess. I suoi lunghi riccioli castani nascondevano uno degli occhi preoccupati.

    Non ci crederete. Sono entrata nel suo ufficio e sapevo che mi avrebbe licenziato. Ha iniziato con il discorso sui tagli.

    Ho avuto una conversazione simile, disse Ashley con l’avvertimento di fare di meglio. Vuole vedere numeri più alti, un seguito più ampio o qualcosa che giustifichi il proseguimento della rubrica. Ho bisogno del tuo aiuto per trovare una soluzione.

    Certo che ti aiuteremo risposi, posando la mano sulla sua e sorridendo; gli occhi blu preoccupati di Ashley si illuminarono.

    Io non ho avuto la stessa conversazione. Intervenne sorridendo Jess, la nostra comica, in uno dei suoi soliti tentativi di alleggerire una conversazione seria.

    Lo sappiamo, idiota la rimproverai e sorridemmo.

    Ti aiuteremo, Ash disse. Ora Rach, raccontaci cosa è successo.

    Sapevo di non avere nulla da perdere, cosa che, stranamente, mi ha fatta sentire potente. Gli ho chiesto di ascoltare la mia idea e ho scoperto che neanche lui è soddisfatto del sistema di Todd.

    Non c'è da meravigliarsi che lo abbia declassato a redattore.

    Fantastico!

    Mi sono giocata il tutto per tutto e ho detto che avrei scommesso il mio lavoro per dimostrare che il sistema stantio fa schifo.

    Come?

    Hai scommesso il tuo posto di lavoro?

    Un lavoro che stavo per perdere comunque. Francamente, quando ho detto che ci avrei scommesso su non intendevo letteralmente, ma Brooks era così entusiasta, ho dovuto rilanciare. Quindi, mentre Christine rifletteva sulla legalità della scommessa, ho detto che se mi avesse mandata a Rio de Janeiro, sarei tornata con una notizia bomba!

    Cosa? Chiese stupita Ashley.

    Amica mia, Jess scosse la testa con un sorriso, allora hai le palle. Le sorrisi di rimando. E scommetto che non hai idea di come ottenere questo scoop.

    Non proprio. Ma mancano tre settimane a Carnevale.

    Ashley non aveva ancora detto niente. Penso che Ash sia sotto shock, disse Jess.

    Ma ... sussurrò la mia amica, Rio appartiene a Kourtney.

    Oh merda! Disse Jess. Ero così emozionata che non ho pensato a quanto si incazzerà Kourtney appena scoprirà che le hai tolto Rio da sotto al naso.

    Rio non appartiene a nessuno ribattei tra i denti serrati.

    Proprio stamattina le ho sentito dire che non vede l'ora di andarci con Chantal Neuchâtel e Kevin Noyes.

    Oh, lo avevo dimenticato, ha detto che volerà lì con i suoi amici: la modella e il fotografo, dissi. Non ho mai lavorato con loro.

    Non sono mai andata d'accordo con lui, è un tipico maschio sciocco e sciovinista, disse Ashley con tono di disgusto. La sua opinione non mi preoccupò, pensava la stessa cosa di ogni uomo etero. Indovina chi ha appena iniziato a frequentare Chantal?

    Chi? Chiesi con interesse, lasciando che Ashley si divertisse a spettegolare. Dietro di lei Jess alzò gli occhi al cielo e combattei l'impulso di ridacchiare.

    Proprio il nostro caro, nuovo capo, Ryan Brooks!

    Oh, wow, dissi sorpresa. Chantal è intima con il mio capo?

    Cavolo. Se è amica di Kourtney spero che non si arrabbi troppo visto che le hai rubato il posto, disse Jess, sembrava sinceramente preoccupata.

    Per l'ultima volta, una città non appartiene a nessuno. Inoltre, potrebbe essere più carina di Kourtney.

    Sai una cosa? Hai assolutamente ragione, sorrise incoraggiante Ashley.

    concordò Jess. Al diavolo Kourtney. È proprio quello che si merita. Inoltre, a chi importa come reagiranno lei e il Trio? Vincere quella scommessa è tutto ciò che conta.

    Certo, dissi, dubbiosa, non sei tu la vittima del Trio. Mi hanno reso la vita impossibile sin da quando ho presentato la mia idea a Todd. Non aggiunsi che si prendevano gioco del mio peso da quando avevo iniziato a lavorare lì tre anni prima.

    Certo, perché, a differenza di te, hanno tutti in assegnazione delle fantastiche località internazionali. E hai lasciato che il loro bullismo ti impedisse di presentare a Brooks la tua idea all'incontro di ieri.

    Vero. Annuii triste.

    Quando imparerai a ignorarli? Devi solo lasciare che le loro offese ti scivolino addosso e continuare a essere la donna fantastica che sei disse Jess, cingendomi la vita.

    Insisto ancora che ci sia un'altra alternativa, ribatté Ashley.

    Te l'ho detto molte volte: non sono una persona litigiosa.

    A New York Ci sono leggi ben specifiche riguardo le molestie..

    Mi sono lamentata con Todd diverse volte.

    E se n’è lavato le mani. Battute da ufficio un corno!

    Lo ha fatto, è vero. Ecco perchè stavo cercando un altro lavoro.

    Perché dovresti andartene?

    Ash, intervenne Jess, ne abbiamo già discusso e Rachel ha detto che non voleva fare causa. Inoltre, ora è passata. Vedrai, tutto cambierà ora che Brooks ha preso il controllo.

    Ashley sembrava essersi calmata. Lo spero, disse. Spero che lanci una nuova era per noi dipendenti, non solo per la rivista.

    Voglio disperatamente restare qui e vedere cosa farà con la compagnia, dissi, sentendo improvvisamente la pressione della scommessa. Non ho la minima idea di come ottenere uno scoop in una delle principali destinazioni turistiche del mondo.

    Ehi, Jess mi accarezzò la spalla, per ora devi solo concentrarti. Tre settimane sono un sacco di tempo per studiare delle strategie. Le rivolsi un sorriso grato e ritornando al mio entusiasmo, dissi: Giusto. Fantastico. Finalmente realizzerò il mio sogno: arrivo Rio!

    CAPITOLO 2

    Ero sul volo notturno verso Rio, con un sorriso dipinto sul volto guardavo dal finestrino dell'aereo le stelle che brillavano lontane. I passeggeri accanto a me dormivano già, e anch'io cominciavo ad abbandonarmi al sonno.

    Mi scusi, signora, disse un assistente di volo dall'aspetto stanco. Miss Chantal Neuchâtel chiede di vederla in prima classe.

    Grazie risposi un po’ a disagio. Sapevo che passando davanti ai miei vicini di posto li avrei svegliati, ma non avevo scelta. Il mio ruolo di responsabile dell’incarico prevedeva che facessi quanto necessario per riuscire nell’impresa e ciò includeva soddisfare le necessità della modella e del fotografo che lavoravano con me. La cosa valeva il doppio per Chantal, che usciva con Ryan Brooks e poteva riferire a lui ogni dettaglio. Dovevo semplicemente entrare nelle sue grazie. Mi scusai abbondantemente mentre oltrepassavo i miei compagni di volo. Cosa poteva volere Chantal da me nel cuore della notte?

    La cabina era più angusta del mio minuscolo appartamento a New York, la prima classe sembrava una villa a confronto. Notai subito che Chantal e Kevin fossero ubriachi dal modo in cui erano distesi sui sedili. Le gambe di lei erano su quelle di lui che le massaggiava i piedi. Ashley mi aveva raccontato che un tempo quei due erano stati insieme. Ero molto ansiosa di conoscere la modella, curiosa di capire cosa in lei avesse attratto Ryan. Speravo che ci fosse qualcosa di più oltre al suo corpo alto e magro, ai capelli biondi e gli occhi azzurri.

    Sei Rachel, presumo. Chiese lei in un sussulto ebbro e impertinente.

    Sì.

    Perché non rispondi ai miei messaggi? Chiese. Chantal e Kevin ridacchiarono tra loro e mi sentii raggelare la schiena. Un senso di presagio prese il sopravvento, ovviamente entrambi conoscevano la risposta e quello a cui stavo assistendo era solo un giochetto a mie spese.

    Il mio telefono è in modalità aereo. Vorresti dirmi che il tuo non lo è? Lasciai trapelare un tono sprezzante, nonostante il mio desiderio fosse davvero quello di ingraziarmela. Ridacchiarono di nuovo. Chantal mi scrutò con tutta la serietà che riuscì a mostrare.

    Allora, sei tu quella che ha rubato Rio a Kourtney?

    Rio non appartiene agli scrittori né a nessun altro. Non più, ecco.

    Sì, disse Kevin, brillo come Chantal. Ho dimenticato di dirti che grazie alla qui presente Rachel, Brooks insiste sul fatto che tutti gli scrittori provino il suo metodo e coprano nuove destinazioni.

    Oh no! Beh, forse potrei parlargliene, suggerì Chantal, quasi con tono minaccioso.

    Hai idea di quanto siano tutti incazzati con te? Mi chiese rabbiosamente Kevin.

    Oh, non ho dubbi. Kourtney, Deidre e Chad mi hanno dimostrato chiaramente cosa pensano di questo cambiamento dissi, mentre il battito del mio cuore aumentava. Interruppi i loro risolini ancora una volta e chiesi: Volevi qualcosa da me?

    Hai prenotato la suite esposta a ovest che ho richiesto?

    Ovviamente.

    E l'acqua?

    Sì. E i fiori e i prodotti di bellezza.

    E i frullati salutari?

    Mi sono assicurata che lo chef conoscesse le tue preferenze. Ecco, dissi, tirando fuori due liste prima che continuasse con le sue incessanti domande. Ti ho inviato un elenco dettagliato di tutte le richieste extra per l’albergo, poi alzai la mano e le impedii di controbattere, e poiché sapevo che non ci sarebbe stato accesso all'e-mail a bordo, mi sono portata avanti e ne ho stampato una copia , le consegnai il terzo foglio e una copia per Kevin. Lui mi strappò la lista con impazienza dalle mani e la accartocciò nella tasca del sedile anteriore senza guardarla. Chantal seguì l'esempio.

    Bene, sorrise ipocrita, gli occhi azzurro pallido rimasero glaciali, sei una brava ape operaia, sono certa tu capisca perché ho ricontrollato se avevi seguito le mie istruzioni alla lettera. Non vorrei ti venissero nuove idee riguardo le mie abitudini, visto ciò che hai fatto a Kourtney.

    Mi ci volle tutto l’autocontrollo possibile per non lanciarle uno sguardo di fuoco e rispondere in modo sarcastico. Dovevo darle il beneficio del dubbio, perché c'era una piccola possibilità che fosse semplicemente arrabbiata per quello che avevo fatto alla sua amica. Dopotutto, avrebbero dovuto viaggiare insieme, Chantal era solo ferita e me la stava facendo pagare. Dovevo passarci sopra e continuare a credere nella, purché minima, possibilità di riuscire ad averla dalla mia parte.

    Oh, capisco perfettamente, le assicurai con un sorriso genuino. Sia lei che Kevin mi guardarono confusi, le loro espressioni sembravano dire se lo capisci, come mai sorridi sinceramente? Nessuno dei due era abituato ad avere a che fare con una persona positiva, era chiaro. Forse potevo ancora fare amicizia con loro; non sarebbe stato forse bello e utile avere la squadra dalla mia parte?

    Anche i miei amici sono importanti per me. Aggiunsi e, prima che potessero rispondere, dissi allegramente buona notte! Tornai in economy class e nel buio della cabina sorrisi, congratulandomi con me stessa per essermi mostrata superiore ma sentendomi anche tronfia al pensiero di averli lasciati a bocca aperta. Per sicurezza chiesi all'assistente di volo di non venire più a disturbarmi a nome di quei due passeggeri. Mi scusai nuovamente passando davanti agli altri passeggeri e provai ad addormentarmi. Altri pensieri meno felici invasero la mia mente; anche se avevo sempre affrontato la realtà con prospettiva ottimista, ammisi a me stessa che poteva succedere di tutto; era il mio modo di proteggermi. Probabilmente Chantal era solo una stronza impertinente per cui avevo trovato delle giustificazioni; se davvero si fosse rivelata una serpe, il suo legame con Ryan poteva renderla una minaccia per il mio lavoro. Come poteva un tipo come lui frequentare una persona del genere? O era così ottuso da non riuscire a vedere oltre la sua bellezza? Come poteva una persona essere tanto presa da sé stessa eppure riscuotere un tale successo? Quante cose dovevo ancora capire della vita.

    Camminai verso il ritiro bagagli, ansiosa di conoscere le mie due guide turistiche. Avevo avuto io l’idea di assumere un uomo e una donna che mi mostrassero Rio; speravo di aumentare le possibilità di uno scoop avendo i punti di vista di entrambi i sessi. Raggiunsi l'area arrivi dell'aeroporto e scrutai i cartelloni che la gente sollevava per accogliere i passeggeri appena atterrati. Il mio nome era scritto su un cartello tenuto da una donna mulatta straordinariamente bella. Doveva avere venticinque anni come me. Aveva un corpo slanciato e magro. La tuta gialla e attillata modello Capri sottolineava sia la bellezza della pelle color bronzo che la vita sottile; il seno pieno era a malapena contenuto nella parte superiore della canottiera. Le labbra piene e gli occhi marroni a mandorla erano poco truccati, la lunga chioma di riccioli castani fluttuava liberamente sulle sue spalle. Io, che ero piccola e formosa, avevo sempre invidiato le donne alte, il

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