Insania
()
Info su questo ebook
Narrativa - romanzo breve (76 pagine) - Quale filo rosso unisce una serie di eventi e personaggi apparentemente scollegati tra loro?
Furti che fanno sparire, dagli unici due musei in cui erano conservate, tutte le opere di Oreste Fernando Nannetti, famoso esponente dell’Art Brut rinchiuso per anni nell’ospedale psichiatrico di Volterra. Le ricerche di due abili crittografi statunitensi e di un cabalista ebreo. Gli interessi di una banda di narcos boliviani. Le indagini di un giovane carabiniere in forza al Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. Gli strani atteggiamenti di una bellissima, misteriosa ragazza. Quale filo rosso unisce tutto ciò, in una Volterra cupa e surreale? Forse solo una bizzarra, imprevedibile insania…
Bruno Vitiello è nato a Napoli il 3 febbraio 1966. Laureato in Lettere Moderne, ha svolto per alcuni anni attività di assistente presso la cattedra di Storia del Rinascimento dell'Università di Napoli Federico II. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia Moderna con una tesi su Michelangelo e la scienza anatomica. Docente di ruolo d'Italiano e Latino, dopo aver insegnato nella Scuola italiana è attualmente professeur détaché di materie letterarie presso l'Ecole européenne di Bruxelles. Ha pubblicato il suo primo racconto di fantascienza nel 1983, e da allora non ha mai cessato di scrivere, comparendo su tutte le principali riviste italiane specializzate nel settore. Attualmente ha all'attivo svariati romanzi, racconti, saggi e articoli sia nel campo della science fiction che in quello del thriller e del mystery, pubblicati in Italia e all'estero.
Correlato a Insania
Ebook correlati
La galleria dei ritratti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPetronio e la Cena di Trimalchione (Storie da non credere 2) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBologna che nessuno conosce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli 'ismi' contemporanei (Verismo, Simbolismo, Idealismo, Cosmopolitanismo): Ed altri saggi di critica letteraria ed artistica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorie lontane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDalla Tuscia e Ritorno: cinquant’anni di viaggi fisici e metafisici del “pittore etrusco” Alessio Paternesi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa gatta persiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl graffito profetico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCronache dal mondo dell'arte 1: Storie curiose di artisti e dintorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNietzsche e il socialismo italiano: Antologia critica (1895-1915) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl ritorno dei Grandi Antichi - Parte seconda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA cena con Luchino Visconti: Banchetti e osterie tra decadenza e neorealismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPier Paolo Pasolini. L'ultimo eretico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl taccuino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl banchiere assassinato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rivoluzione in casa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNuovi versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma negli scrittori italiani: Da Dante a Palazzeschi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazionidalle parti di Aldo: vicende e protagonisti della cultura tipografica italiana del novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArturo Reghini e la ricerca ermetica di Francesco Maria Santinelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria della letteratura italiana del cav. Abate Girolamo Tiraboschi – Tomo 8. – Parte 2: MDC fino all'anno MDCC Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCentro Storico - Porta Palazzo E Dintorni 1990: Racconto Corale In Versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArticolazioni tipologiche e fortuna critica del poliziesco in Italia nel primo trentennio del '900 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInterludio Cento di questi anni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEntrate, uscite, memorie: Il registro di Bartolomeo da Orte, 1369-1403 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVentunora. La 'mostra' di un antico orologio in Cerreto Sannita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlberini '00 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli ossibuchi di Nietzsche: Un felice incontro con Torino e la cucina piemontese Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGianluigi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Firenze segreta di Dante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa horror per voi
Tutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La tomba e altri racconti dell'incubo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Woom Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'isola misteriosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa terra degli Anunnaki Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl richiamo di Cthulhu Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLabirinto mortale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCastelli maledetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Streghe Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I racconti del Necronomicon Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il ritratto di Dorian Gray Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBlood Bonds – La serie completa (Volumi 4-6) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDall'inferno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScrivere l'horror - Nel cinema e nella letteratura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTenebre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL' Alba dei vampiri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa sull'abisso Valutazione: 3 su 5 stelle3/5La tana del serpente bianco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPromessa di sangue - Prequel Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCarmilla e altri racconti di fantasmi e vampiri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVideo Nasties Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Insania
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Insania - Bruno Vitiello
9788825413489
Dedicato ai miei allievi
per tutte le meravigliose,
insolite favole
che ci raccontiamo…
B.V.
Sono il matto e allora dammi il permesso di parlare.
Io saprò ripulire il mondo da ogni male,
se la gente accetterà la mia medicina.
William Shakespeare, Re Lear
I matti siamo noi, perché le chiavi le avete voi.
Perché se le chiavi le avessimo noi, i matti sareste voi.
Proverbio toscano
1
Losanna, tempo presente, 12 dicembre
– Mi scusi per l’ora tarda, monsieur le directeur, ma… è successa una cosa grave. Un furto. Non sappiamo spiegarci come, ma… i sistemi d’allarme non hanno funzionato.
Mentre si vestiva in fretta, lasciando che l’adrenalina scacciasse le ultime ombre del sonno, Jacques Tessier pensò che nei musei, prima o poi, eventualità del genere possono capitare. Quello che lo lasciava perplesso era la natura del materiale sottratto. Mai avrebbe pensato che dei ladri professionisti, dotati di chissà quali diavolerie per infinocchiare gli efficienti sistemi d’allarme che proteggevano l’edificio della Collection de l’Art Brut, si sarebbero dati tanta pena per rubare le riproduzioni fotografiche e i calchi al silicone di antichi graffiti vergati da un oscuro italiano di cui Jacques stesso, direttore del museo da circa dieci anni, non sapeva poi molto.
Se non ricordava male, rifletté mentre guidava velocemente verso il numero 11 dell’Avenue des Bergières, sede del museo, si trattava di un ricoverato per problemi psichici che aveva inciso, più di un secolo prima, strani simboli e frasi sconnesse su alcune pareti del manicomio toscano che lo ospitava. I calchi e le foto conservati nella Collection di Losanna (che erano ben presto finiti nei depositi a prendere polvere, dopo essere stati esposti in qualche mostra di poco successo) erano le uniche testimonianze, a parte alcune foto ancora conservate in Toscana, di quella bizzarra espressione artistica. Jacques non rammentava attraverso quali misteriosi canali la Collection svizzera avesse acquisito quelle riproduzioni. Sapeva solo che gli originali erano andati irrimediabilmente distrutti, cancellati dall’incuria e dalle intemperie. Evidentemente, in Italia li avevano ritenuti meno interessanti che in Svizzera…
Eppure, pensò Tessier con una certa inquietudine, quella notte qualcuno si era introdotto nel museo e aveva rubato le riproduzioni. Non riusciva proprio a capirne i motivi. In fondo si trattava di materiale per nulla quotato sul mercato artistico.
Ma la sua inquietudine crebbe quando gli impiegati della Collection, interrogati qualche ora dopo, in sua presenza, da un solerte funzionario dell’Ufficio Federale della Cultura, dichiararono che dal magazzino erano stati asportati anche tutti gli opuscoli e i DVD realizzati per il pubblico in occasione di quelle vecchie mostre… In poche parole, chiunque fossero i ladri, avevano fatto sparire, scientificamente, qualsiasi traccia relativa a quei bizzarri graffiti italiani.
Quando il funzionario dell’Ufficio Federale, e un paio di giornalisti inviati da Le Temps, chiesero a Tessier un commento sul furto, Jacques si limitò a un no comment, e non solo per discrezione professionale.
In realtà, non sapeva proprio cosa pensare.
Firenze, tempo presente, 17 dicembre
– Comandi! – scattò il tenente Antonio Spina.
Il capitano Boschi gli fece cenno di accomodarsi, senza staccare gli occhi dal rapporto che stava leggendo con aria perplessa.
– Deve farsi un giretto a Volterra, caro tenente – disse dopo un lungo istante di silenzio, durante il quale aveva continuato a sfogliare il rapporto. Lo porse a Spina e si accomodò meglio nella poltroncina girevole, percorrendo con un lento, annoiato sguardo circolare il soffitto e le pareti dell’ufficio. Non si sarebbe mai abituato, pensò Boschi con un mezzo sorriso ironico, a quella grande stanza in stile rinascimentale, che tutto sembrava tranne un ufficio della Benemerita. Del resto, la sede del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, nel quale sia lui che Spina servivano da parecchi anni, si trovava proprio dentro Palazzo Pitti, a poche decine di metri da Ponte Vecchio, nel cuore del centro storico. I carabinieri della TPC dividevano il loro spazio con quello di prestigiosi musei, come la Galleria Palatina e quella d’Arte Moderna, e da alcune finestre si affacciavano sul cortile dell’Ammannati, dove campeggiava la famosa fontana del Carciofo. Un ambiente ideale, per un nucleo operativo che si occupava della repressione del furto e della ricettazione del patrimonio artistico-culturale.
– Volterra? – chiese l’altro, giusto per dire qualcosa mentre sfogliava rapidamente il rapporto, cercando di coglierne in pochi secondi gli elementi salienti. Dopo aver lavorato per anni con le migliaia di immagini di quadri, statue e reperti archeologici contenuti nel potente database del Comando TPC, aveva acquisito un certo spirito d’osservazione e un’ottima memoria visiva.
– Così mi dicono dal Reparto Operativo di Roma – annuì Boschi. – Gli ordini provengono direttamente da Palazzetto Raguzzini, sezione Arte Contemporanea. Vogliono che lei faccia un sopralluogo urgente al complesso ospedaliero…
– All’ospedale di Volterra? – lo interruppe Spina, un attimo spiazzato. – Ah, ecco…– si riprese subito, continuando a scorrere il rapporto. – Si tratta della Biblioteca-Museo dedicata all’ex ospedale psichiatrico, ospitata in alcuni locali dell’attuale complesso ospedaliero. Qui leggo che hanno subito il furto, l’altro ieri, di alcune grandi foto che riproducevano…
– I graffiti incisi da un ricoverato su alcuni muri del manicomio, quando ancora funzionava… il manicomio, intendo, non il ricoverato – intervenne Boschi. – Siamo più o meno a metà del secolo scorso, come periodo. Nel rapporto ci sono solo vaghi accenni all’opera e al suo autore. Comunque all’epoca dovettero avere entrambi una certa risonanza, nel campo che allora si chiamava art brut o arte grezza, per usare un termine nostrano…
– Tanto da essere calcati in silicone, oltre che fotografati, per essere esposti in un museo specializzato di Losanna – aggiunse Spina, tamburellando sulle pagine del rapporto che i suoi vivaci, intensi occhi neri percorrevano con attenzione. I capelli ricciuti e altrettanto scuri, il fisico asciutto dalla pelle olivastra tradivano, benché fosse nato a Firenze, le sue origini meridionali.
– È proprio questa, la cosa strana – riprese Boschi, che era invece fiorentino purosangue da generazioni anche se, come carabiniere, non si era mai sentito a proprio agio a Palazzo Pitti. – Come avrà appena letto nel rapporto, la Collection d’Art Brut di Losanna ha subìto il medesimo furto quasi contemporaneamente. Ora, già è bizzarro che qualcuno s’impegni a rubare, nell’ospedale di Volterra, riproduzioni di graffiti ormai scomparsi, di scarso o nullo valore commerciale sul mercato dei trafficanti d’arte. Ma che lo stesso furto sia avvenuto, quasi in contemporanea, nell’unico altro luogo al mondo che conservava il medesimo materiale… La questione diventa perlomeno… curiosa, non trova?
– Direi proprio di sì – annuì Spina, pensoso. – E le autorità elvetiche, che dicono?
– Ci hanno chiesto, tramite l’Interpol, di occuparci della