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Amore la forza dell'innocenza
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Amore la forza dell'innocenza
E-book105 pagine1 ora

Amore la forza dell'innocenza

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Info su questo ebook

Il Maresciallo Sassetti, dopo una lunga e onorevole carriera, andato in pensione, realizza il sogno suo e quello di sua moglie.

La loro passione consiste nel visitare piccoli paesi e sobborghi storici, ma tutto questo presto ha termine, quando si trova ad affrontare la vita senza la compagnia della sua vita.

Dopo un periodo di tempo, nel quale si rende conto che la sua vita non potrà essere fatta di ricordi. accetta di rimettersi in gioco. Un omicidio da risolvere.

Sarà la sua occasione per riprendere una vita fatta di nuove emozioni, a volte dolorose a volte magnifiche, ma soprattutto quanto amore può ancora dare e quanto ha la fortuna di ricevere.
LinguaItaliano
Data di uscita26 feb 2021
ISBN9791220324540
Amore la forza dell'innocenza

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    Anteprima del libro

    Amore la forza dell'innocenza - Damerino Del Pistoia

    info@youcanprint.it

    CAPITOLO 1

    Dopo aver trascorso quarantanni della mia vita nell'arma dei Carabinieri, andato in pensione decisi di dedicare gli anni avvenire a soddisfare il desiderio che Sara aveva sempre sognato, viaggiare.

    Per dieci anni abbiamo girato l'Italia in lungo e largo visitando grandi città e piccoli paesi, questi ultimi erano la nostra passione. Arroccati su verdi colline, per respirare e vivere la loro storia con le loro antiche mura, i vicoli, i ciottolati.

    Non mancava occasione di constatare quanto fossimo felici e quanto la vita di bello ci avesse dato.

    Al mattino ero il primo a svegliarmi, scendevo dal letto preoccupato di non fare rumore, lei abituata a dormire una mezzora in più.

    Andavo in cucina, prendevo un caffè e come di abitudine mi recavo in bagno, poi preparavo la colazione, dopo poco mi raggiungeva e sempre assonnata, un sorriso ed il buon giorno Un mattino vedendola ritardare ritenni opportuno non disturbarla, la sera prima eravamo usciti con alcuni amici, oltre ad aver fatto bisboccia eravamo rientrati molto tardi. Attesi una mezzora ,dopo di che decisi di andarla a svegliare.

    Doveva essere immersa in un fantastico sogno, il suo volto aveva l’aspetto di quando esprimeva la sua felicità.

    Mi avvicinai, le feci una carezza sussurrando:

    Sara!!, alzati o dormigliona.

    Quel mattino non vide l'alba, aveva vissuto il più bel tramonto della sua vita.

    Nei primi tempi della mia solitudine vivevo di ricordi e di tramonti che ogni sera fotografavo dalla finestra di casa. Ogni tanto per distrarmi riprendevo a leggere i manoscritti investigativi che mi ricordavano i tempi passati.

    Una sera ricevetti la telefonato da una cara conoscenza. Si trattava del Maresciallo Giuliani, che ricordavo con stima e affetto.

    Alzai il telefono

    <>.

    <>. Gli chiesi.

    <>Risposi.

    <>.

    Per un attimo rividi quando andavamo a mangiare da Beppe,in occasione della solita cena settimanale nella quale ci incontravamo con le proprie mogli, seduti al solito tavolo.

    <> risposi.

    <>

    << Dimmi?>>

    << Sto seguendo un caso, alla luce dei fatti mi sono ricordato che ti occupasti di qualcosa di simile, motivo per il quale gradirei un tuo parere in merito. >>

    <>.

    <>.

    <>

    << A te un buon proseguimento, non appena puoi viene a trovarci.>>

    La telefonata stimolò in me il desiderio di evadere da quel mondo di ricordi, che se pur piacevoli, con il passare del tempo avrebbero condizionato la mia vita in modo negativo.

    Mi ricordai delle telefonate che ripetutamente ricevevo da Cissio.

    Cissio non aveva nulla a vedere con il suo nome e cognome, era il nome che aveva dato alla sua agenzia e del quale ne andava orgoglioso. Una volta mi aveva spiegato che Cissio voleva dire: (ci sono sempre io), sinceramente quando me lo disse rimasi perplesso, all'anagrafe era Gian Carlo ma tutti lo chiamavano Gianni.

    Ogni tanto mi telefonava e con la scusa di volermi salutare mi chiedeva ripetutamente se volevo collaborare con lui per esaminare casi dei quali veniva richiesto il suo intervento.

    Dopo la conversazione avuta con il mio collega, si risvegliarono in me le sensazioni che provavo quando ero Carabiniere, risolvere un caso era sempre motivo di piacere e di soddisfazione.

    Telefonai a Gianni e offrii la mia disponibilità alle sue ripetute richieste.

    Dal momento della telefonata trascorse appena un'ora che squillò il campanello di casa, andai ad aprire e me lo trovai davanti:

    << Piacere, Gian Carlo Soleri>>.

    Avevo conosciuto di persona il titolare dell'agenzia soprannominata Cissio. In quell'incontro fu di poche parole, cosa che non mi sarei mai aspettato, evidentemente forse troppo entusiasta per aver raggiunto il risultato che da tempo sperava.

    Non si parlò di interessi, contratti o accordi, chiese solo la mia collaborazione, io privo di interessi economici non approfondii, si decise di riparlarne in seguito.

    Mi disse che al momento aveva un caso da prendere in esame per il quale avrei dovuto contribuire con la mia esperienza, mi avrebbe fatto pervenire la relativa documentazione

    CAPITOLO 2

    Quella sera all'ingresso del ristorante a darsi pacche sulle spalle, strette di mano, abbracci e baci, gli studenti che tanti anni addietro erano stati compagni di scuola di un liceo scientifico.

    Terminati i saluti, entrarono tutti assieme nel ristorante attirando l'attenzione dei commensali.

    Nel sedersi ai tavoli ognuno scelse il posto vicino al compagno di scuola con il quale aveva avuto un qualche legame.

    Cinzia si ritrovò alla sua destra Carlo, con lui era stata fidanzata gli ultimi due anni del liceo e nonostante si fosse sposato, non mancava di telefonarle proponendole un invito a cena, cosa che Cinzia rifiutava categoricamente.

    Alla sua sinistra Greg.

    Greg era l'unico estraneo della compagnia, da pochi mesi si era trasferito in Versilia nonostante svolgesse la sua attività fuori provincia.

    Cinzia lo aveva conosciuto in occasione di una passeggiata sul pontile mentre era assorta ad osservare il tramonto, lui le chiese dove poteva mangiare qualcosa di buono e a modico prezzo.

    Era un ragazzo qualunque, a Cinzia rimase simpatico, era alto, biondo e sorridente.

    La conversazione fu breve, niente prevedeva che fra i due potesse nascere una storia, il giorno dopo si incontrarono nuovamente.

    La simpatia reciproca aveva fatto si che i due si frequentassero, a volte uscivano la sera e al rientro a volte non mancavano amoreggiare.

    Cinzia della vita di Greg sapeva ben poco, solo che commerciava in articoli tecnologici, cellulari, computer.

    Enrico soprannominato il nonno, in quanto era il più serio ed assennato della scolaresca, attirò l'attenzione su di se chiedendo di fare un applauso a Stefano senza il quale non si sarebbero ritrovati quella sera tutti assieme.

    La compagnia applaudì moderatamente nel rispetto dei commensali.

    Poi continuò:

    <

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