Massime di Guerra

Di Napoleone Bonaparte

Nel bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, Le Frecce propongono ai propri lettori la ristampa del saggio "Massime di Guerra": un compendio di 78 aforismi che delineano la strategia militare napoleonica, volta ad acquisire il totale dominio del campo di battaglia.
Conclude l'opera "Il cinque maggio", ode scritta da Alessandro Manzoni nel 1821 per celebrare la morte dell'ex imperatore, esule a Sant'Elena.

• Lingua: Italiano
• Editore: Casa Editrice Le Frecce
• Data di uscita: 5 mag 2021
• ISBN: 9791220299459

Anteprima del libro

200 anni fa il mortal sospiro dell'uomo fatale

Da 5 anni a questa parte, Le Frecce hanno da sempre contraddistinto le proprie pubblicazioni editoriali per la ricerca delle fonti dirette, con un occhio di riferimento alle parole e agli scritti dei principali protagonisti. Pertanto, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, non poteva mancare una ristampa incentrata su un personaggio rilevante della storia europea: si tratta del libro Massime di guerra di Napoleone I, edite dallo storico risorgimentale Francesco Galvani. Pubblicata come omaggio verso l’alleanza franco-italiana della seconda guerra d’indipendenza – come riporta l’introduzione dal titolo Ai lettori –, l’opera offre uno spaccato interessante della strategia militare di Napoleone, il quale vive e combatte in un’Europa ormai civilizzata, dotata di strade e ponti, costellata di paesi e villaggi utili per raccogliere approvvigionamenti e informazioni sul nemico. Nella ricerca del dominio sul campo di battaglia, i 78 aforismi si rivelano un prontuario sia di tattica che di consigli fondamentali sugli errori da evitare quando si manovra una forza militare. Un esempio datoci nella descrizione delle avanguardie, unità che ha giocato spesso un ruolo fondamentale nelle campagne napoleoniche:

«Conviene che siano truppe scelte quelle dell’avanguardia, e che i generali, ufficiali e soldati conoscano perfettamente la loro tattica, ciascheduno secondo i bisogni del proprio grado. Una truppa di avanguardia che non fosse istruita non servirebbe che d’imbarazzo.»

Viene anche dato spazio alla menzione di esempi storici – come la battaglia di Mergentheim, del 1645, al fine di indicare la disposizione di un esercito vicino ai corsi d’acqua –, o i consigli pratici nelle ultime pagine: difatti, Napoleone consiglia di leggere «Gustavo Adolfo, Turrena, Federigo, come Alessandro, Annibale e Cesare», segno della qualità formativa, in materia di studi militari, del Generale di origine corsa.

Per completare questa ristampa si è voluto allegare il V Maggio, ode scritta da Alessandro Manzoni nel 1821 in occasione della morte di Napoleone Bonaparte, esule a Sant'Elena. Scritta quasi d’impeto, la poesia del futuro autore de I Promessi Sposi traccia i lineamenti di un imperatore caduto in disgrazia, proiettando l’ex gloria terrena verso l’immensa e immortale