Il Quartiermastro: I Racconti della Kraken Volante

Di Fabio Andruccioli

La Kraken Volante non è una nave volante come le altre. Come tutti i pirati anche il capitano Barley è solo affamato di tesori, ma anche di conoscenze occulte e antichi riti. Dal Raj Britannico all'antica Bisanzio, dagli altopiani della Mongolia alle profondità della terra, sopravviveranno soltanto i più temerari. Come il Quartiermastro, Pedraigh O'Leary.

L'antologia è il quinto numero della serie "Sword and Necromancy".

• Lingua: Italiano
• Editore: Fabio Andruccioli
• Data di uscita: 1 mar 2021
• ISBN: 9791220246392

Anteprima del libro

Fabio Andruccioli

Il Quartiermastro

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Introduzione

I testi, tutti scritti nel 2018, raccolti in questa antologia fanno parte della serie I Racconti della Kraken Volante. In particolare, questi primi cinque capitoli sono quelli che introducono le avventure della Kraken Volante e della sua ciurma alla ricerca di tesori difesi dalle più strane creature del folklore e della storia.

Molti di essi, che ora trovano un nuovo editing più approfondito, hanno partecipato a concorsi letterari e pubblicati per la prima volta in antologie multi-autore, che vado ad elencare:

- Dagli abissi (Premioletteraturahorror.it - 2018)

- Faro Ovest (SensoInverso Edizioni - Nello specchio - 2018)

- La Pietra del Bosforo (Historica Edizioni - Racconti Fantasy vol. 2 - 2018)

- L’oro di Samarcanda (Historica Edizioni - Racconti Marchigiani - 2018)

Solamente il racconto breve Il tempio è inedito e trova per la prima volta il suo spazio in questa antologia.

Dagli abissi

Sprazzi fiamme e sangue mi inondarono i ricordi.

Decisi di aprire gli occhi.

L’argentea circonferenza della Luna illuminava il mare piatto. Ero solo e tremavo per il freddo e per l’alito di morte che mi accompagnava.

Ricordavo solo il capitano che gridava e l’ombra della Her Majesty’s Ship Warrior che ci sovrastava. Una nave volante contro un’imbarcazione tradizionale, il destino era già segnato.

Mi guardai intorno, convinto di non essere l’unico ad essere salito sulla scialuppa. C’era Albert Fiatomarcio. E anche Big Bobby.

Dove diavolo sono finiti?

Poi mi tornò in mente la cassa.

Era ancora lì dove l’avevo lasciata. Gallette e rum. Prima però allontanai l’arsura con un sorso d’acqua, anche il barile non si era spostato, per fortuna.

Lasciai per un momento perdere il cibo e di risparmiare l’acqua per dopo, avevo bisogno di bere. L’alcool mi bruciava le labbra distrutte dal sale e dalle ferite, ma fu un alito di vita in bocca.

Sono davvero saliti con me sulla scialuppa o me lo sono immaginato?

Non riuscivo a non pensare ai miei due compagni. Ricordavo esattamente Albert che mi diceva:

«Ragazzo, io qui non ci muoio. Chiama Big Bobby e caricate un barile d’acqua su quella scialuppa, insieme a questa cassa. Domani remeremo verso Gozo, secondo i miei calcoli non siamo così distanti, ce la possiamo cavare se la corrente è dalla nostra.»

Mi trovavo nel mezzo del Mediterraneo, sempre che Fiatomarcio avesse ragione. Mentre osservavo lontano in tutte le direzioni, alla ricerca di un faro o di qualsiasi altra forma di vita, lo vidi.

Qualcosa si era mosso nell’acqua. Una superficie