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Greg: La Tribù Degli Angeli Guardiani Libro 4
Greg: La Tribù Degli Angeli Guardiani Libro 4
Greg: La Tribù Degli Angeli Guardiani Libro 4
E-book133 pagine1 ora

Greg: La Tribù Degli Angeli Guardiani Libro 4

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Info su questo ebook

Un romanzo paranormale tra un mutaforma e una fateliana

Gli Angeli Guardiani non si fidano più di me. Peggio: diffidano di me, per non parlare di Sam che non vuole più parlarmi. Devo redimermi. Devo dimostrare loro che posso essere utile al branco o perderò il mio posto presso di loro prima ancora di essermelo guadagnato, e il mio biglietto d'ingresso potrebbe essere il lupo che hanno riportato dalla loro irruzione presso i Tank.
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita14 mag 2022
ISBN9788835438380
Greg: La Tribù Degli Angeli Guardiani Libro 4

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    Anteprima del libro

    Greg - Virginie T.

    Prologo

    Sono venuti sul nostro territorio, sotto il nostro naso, e il nostro alfa non ha nemmeno reagito. Che imbecille! Non se n'è nemmeno accorto, troppo impegnato a vantarsi e a fare il rubacuori di fronte a quelle sciocche femmine mutaforma che sognano soltanto di condividere il suo letto nella speranza che ne scelga una come compagna. Pfff. E` patetico. Esse sono insignificanti e inutili, buone soltanto a soddisfare i nostri impulsi primari. Mi arrabbio davanti alla sua stupidità. Lui è lì, seduto come un re, a dirmi che non importa che siano scappati e che quei bambini non ci servivano a niente. Maledetti bambini fateliani! Certo che ce l'avevano un valore! Un valore inestimabile. Avevo un grande progetto in serbo per la rossa piagnucolona. Dopo la mia dimostrazione di forza stasera sarebbe stata nelle mie mani. Ne avrei fatto ciò che volevo.  Solo che il branco sconosciuto di questo pomeriggio ci ha portato via lei e sua sorella, e non abbiamo modo di trovarle dato che il nostro stupido alfa si è sempre rifiutato di farmi affondare le zanne nella loro gustosa carne. Ad ogni modo, il nostro alfa non ha assolutamente intenzione di andarle a cercare. E' diventato debole, troppo sicuro della sua posizione.

    Tira fuori le zanne, Finn. Ci resta solo questo.

    Attorciglia attorno al dito una ciocca dei capelli opachi della fateliana ai suoi piedi. Si, questa donna è ancora viva. Ed è anche l'ultima che abbiamo. Tuttavia, al ritmo con cui la sta picchiando e mordendo non durerà a lungo e il suo ventre prominente mi da un indizio. Alla fine riuscirò a realizzare il mio progetto. Ci vorrà solo qualche anno in più. Cosa sono pochi anni in più rispetto a decenni di potere incommensurabile? Niente di che per quanto riguarda il mio piano. A condizione che l'alfa non si metta in mezzo. E per risolvere questo problema so esattamente cosa devo fare. Avrei dovuto agire prima, quando ha iniziato a dare prova di negligenza. Mi piazzo davanti a quest'idiota, sicuro di me stesso e certo che il branco mi sosterrà. Tutti sanno di cosa sono capace. In un branco è la legge del più forte che prevale, e il più forte tra i Tank sono io!

    Ti sfido per la posizione di alfa

    Finalmente ho tutta la sua attenzione. Lascia tranquillamente i capelli della fateliana e mi fissa con uno sguardo malvagio e un'aria bellicosa.

    Tu osi mettere in discussione la mia decisione? Credi di essere migliore di me?

    Oh si lo sono, e presto glielo dimostrerò.

    Tu sei un incapace. E' ora che i Tank abbiano un alfa degno del loro potere. Sarò in grado di guidare il branco ad un livello superiore nella società, e nessuno oserà più nemmeno pensare di ingannarci.

    Si alza in piedi, credendo di impressionarmi dall'alto dei suoi due metri. E' più alto di me, ma il suo vantaggio termina lì. Quello che non sa è che mi sono rimpinzato del sangue fateliano per dare una lezione al ragazzino. Ho ucciso sua madre nella mia frenesia e la forza scorre nelle mie vene come lava fusa. Sono al massimo delle mie capacità, mentre il suo ultimo pasto magico risale a diverse ore fa.

    Va bene. Accetto la tua sfida.

    Non perdo tempo, lo afferro per la gola e lo lancio dall'altra parte della stanza. La sua schiena scricchiola sbattendo contro il muro di pietra e il gemito del defunto mio alfa diventa una dolce musica per le mie orecchie. Stai parlando di un alfa? Non è altro che uno straccio, buono come tappetino per pulirci sopra i miei anfibi sporchi.

    Sei patetico, una vergogna per la nostra razza. Non meriti nemmeno di far parte di noi.

    Ringhia e dà il via alla sua metamorfosi, ma la sua spina dorsale rotta gli impedisce di completare il processo. Rimane bloccato tra la sua forma di orso e la sua forma umana in un mix grottesco. Non ho voglia di giocare con la mia preda. Mi ha già fatto perdere troppo tempo. Tiro fuori i miei affilati artigli da orso, li affondo nel suo torace e gli strappo il cuore in un solo rapido movimento, brandendolo trionfalmente davanti ai pochi dominanti presenti. Dietro di me la fateliana singhiozza. Non ha niente da temere da me. Non la voglio morta, tutt'altro. Almeno per ora.

    Calma, fateliana. Non ti farò del male se starai tranquilla.

    Ho mantenuto la mia parola. Non ho maltrattato la fateliana, tranne per qualche morso occasionale per tenermi in forma, e oggi ricevo la mai ricompensa. Sta per partorire. I suoi lamenti mi infastidiscono, ma me ne dimentico quando finalmente viene fuori il bambino. Un bambino fateliano in perfetta salute, la fonte del mio futuro. La femmina  Tank mi da l'informazione che speravo di avere.

    E' una femmina, alfa.

    Perfetto. Esattamente quello in cui speravo. La fateliana stende le sue braccia per afferrare il piccolo esserino rosa, ma io afferro la bambina che si agitava prima di lei. Non l'avrei mai lasciata. Questa cosa è di mia proprietà ora.

    Tsss, tsss, tsss. Lei è mia.

    No. Ti prego, non farlo. Non portarmi via mia figlia. Lei è innocente.

    Non le succederà nulla finché vivrai. Dipende da te.

    La fateliana comincia a piangere. Odio le persone che piangono. Sono deboli e insignificanti.

    Fatemela vedere. Vi supplico. Non le ho nemmeno dato un nome.

    Ne ha già uno: Slave.

    Capitolo 1

    Greg

    Questo sguardo... Lo riconosco immediatamente. Quello chiamato Nate è l'anima gemella di Sam. La mia Sam. La mia amica Sam. La mia metà per quanto possa ricordare. Il mio leopardo appare nei miei occhi mentre Nate si avvicina a me per sentire la piccola femmina addormentata tra le mie braccia. Svenuta direi. I sedativi di Peter sono forti e hanno fatto effetto durante tutto il tragitto che ci ha condotto sul territorio degli Angeli Guardiani. Ho lasciato il mio branco originario, i Treat, principalmente per seguire Sam e Ashley. Come avrebbe potuto essere altrimenti?Loro sono la mia famiglia, le sorelle che non ho mai avuto e che sono diventate fondamentali nella mia vita. Nel branco erano il mio tutto, il mio punto di riferimento, e non avevo intenzione di perderle, così le ho seguite semplicemente.

    Mi ricordo quando una notte Peter è partito per una missione di salvataggio con alcuni leopardi. Ero giovane. Solo due anni più grande di Sam e tre in meno di Ashley. Tutti gli adulti erano nervosi, il branco era in fermento e si preparava a partire, presto e lontano. Tutto quello che sapevo era che il branco nelle vicinanze avrebbe potuto causarci dei problemi e che sarebbe stato meglio scappare velocemente senza lasciare tracce. Al mattino dopo, quando mi alzai alle prime luci dell'alba, il nostro branco aveva altri due membri in più: Ashley e Sam. Mi ricordo di aver trovato Ashley carina con i suoi capelli biondi e i suoi occhi verdi un po' troppo seri, ma Sam...Sam ha toccato il mio cuore di bambino. I suoi lunghi capelli rossi disordinati e i suoi bellissimi occhi verdi, uguali a quelli di Ash, che racchiudevano tanto odio e tristezza, ebbero la meglio su di me, e risvegliarono il mio istinto protettivo, di maschio mutaforma. Quel giorno ho promesso a me stesso di proteggerla, , costi quel che costi, e di restare con lei per il resto della mia vita, qualunque cosa fosse successa o avesse fatto. Non è stato facile mantenere questa promessa. Il carattere di Sam non è facile da sopportare e non migliora affatto con gli anni. Quando il suo potere si è rivelato il panico ha invaso il branco. Questo è normale. Una bambina traumatizzata e arrabbiata con i mutaforma era ora capace di uccidere uno dei nostri membri nel sonno senza nemmeno rendersene conto. Nonostante tutto, non ho mai avuto paura di Sam, e ho preso ancora più a cuore il fatto di proteggerla, anche dalle ritorsioni degli animorfi, che hanno cominciato a temere per la loro vita. Il nostro alfa, Peter Browling, che le aveva prese sotto la sua ala come padre adottivo, ha poi deciso di non spostare più il branco per tutto il paese. Sam aveva bisogno di stabilità, così ci siamo stabiliti su un vasto territorio, lontano da occhi indiscreti, dove le due giovani fateliane sarebbero potute crescere in totale libertà, pur continuandole a nascondere agli occhi del mondo. Tuttavia, mentre Ashley affrontava il mondo con più serenità e una mente sorprendentemente aperta, per Sam era molto diverso.  La mia amica è diventata sempre più chiusa, tormentata da incubi e flashback traumatici, finché non ha scelto una casa ai margini del nostro territorio non appena è diventata abbastanza grande per vivere da sola. La vita nella società non è il suo forte né la sua priorità Per fortuna, sono una delle poche persone che accetta di stare con lei. Siamo in pochi ad avere questo privilegio. Solo Peter, Ashley ovviamente, ed io, possiamo vederla senza rischiare le nostre vite, o almeno una grossa emorragia che ci prosciugherebbe il sangue in pochi secondi. I miei genitori erano morti qualche anno prima, quindi non c'era nulla che mi trattenesse con i Treat ed ero desideroso di stare con le sorelle. Alla fine, la causa sostenuta dagli Angeli Guardiani

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