Il Vangelo secondo Boris
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Info su questo ebook
Un libro strutturato come un Vangelo. Anche perchè Boris, per tutti gli appassionati della serie che ha rivoluzionato i canoni della comicità televisiva, ha adepti e seguaci sparsi in tutto il globo terracqueo.
In quanto Vangelo, il volume offre quattro tipologie di lettura.
Il primo capitolo riguarda i Dieci Comandamenti, lezioni di vita sparse qua e là. Non otto, nemmeno nove, bensì dieci: gli autori hanno voluto fare le cose per bene, precisi e ordinati.
Nel secondo troverete la Parola di Boris (e dei suoi discepoli), chiamatelo un atto di fede, un calendario vero e proprio: per ogni giorno una frase storica della vostra serie preferita con tanto di quiz finale (che troverete alla fine del libro).
Nel terzo capitolo si tornerà a scuola con l'Alfabeto borisiano, il più completo ed esaustivo possibile: ad ogni lettera è associato un termine che ha fatto la storia di Boris, anche quelli più introvabili.
Il quarto infine è dedicato esclusivamente alla nuova stagione: tutti i retroscena della serie Tv più attesa dell'anno e l’esperienza sul set dei due autori de Il Vangelo Secondo Boris.
Gianluca Cherubini e Marco Ercole, infatti, hanno partecipato alla quarta puntata di Boris 4, in onda dal 26 ottobre 2022 su Disney Plus.
Gianluca Cherubini
Gianluca Cherubini, Giornalista, speaker in Radio e TV collabora con "Il Tempo" e "Il Corriere dello Sport". Nel 2019 ha pubblicato “Siamo tutti compagni di scuola” (Bibliotheka, 2019) e “E anche questo Natale…” (Bibliotheka, 2020).
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Anteprima del libro
Il Vangelo secondo Boris - Gianluca Cherubini
Cherubini – Ercole
IL VANGELO SECONDO BORIS
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«Com’è l’inferno collega?»
«⁴Mah, ti dirò, non è male, è pieno di quarte stagioni»
A Nicla
Prefazione
G. Ciarrapico – L. Vendruscolo
Ma che veramente la prefazione? Ma poi in fondo cos’è, una prefazione? Ci è successo di leggere dei libri, lo ammettiamo, e la voglia di saltarla è sempre lì. Dai, scrivi questo libro, non mi scassare il cazzo (dibattito tra di noi se ‘non mi scassare il cazzo’ non sia troppo). Sta di fatto che tocca scrivere questa benedetta prefazione, di un libro che non abbiamo ancora letto. Ma abbiamo letto quello precedente, che ci ha fatto particolarmente impressione. Perché parlava di noi, e in un libro che leggi pensi di trovare personaggi strani, che vivono cose incredibili. E invece eravamo proprio noi. Ma quel libro ci ha divertito, oltremodo. E ci sono fischiate le orecchie: perché quei ragazzi che lo hanno scritto hanno raccontato il dietro le quinte di un libro. E quindi hanno ripercorso la strada della serie.
Mattia aveva un rispetto sacro nei confronti di una pubblicazione, ci chiediamo se gli sarebbe piaciuto. Probabilmente sì, perché quello che ci ha insegnato la morte di Mattia è anche che abbiamo delle ore a disposizione, e che dobbiamo apprezzarle. E quelle passate a leggerlo valgono la pena.
Alè.
Nota per una lettura molto cristiana
Da grandi professionisti quali siamo, prima di scrivere Il Vangelo secondo Boris chiaramente ci siamo documentati, abbiamo fatto molti studi sulla religione, sul teismo e in particolare sui testi sacri. E abbiamo notato che c’erano molti di questi numeri carini, scritti con un font più piccolo (una scelta anche un po’ scomoda se vogliamo da parte degli autori originali del Vangelo) ad accompagnare alcune parole. Ci sono piaciuti così tanto che li abbiamo messi pure noi. Ovviamente senza una logica, a cazzo di cane.
Introduzione
Cherubini – Ercole
Dopo la Bibbia, non poteva che arrivare il Vangelo. Era uno sporco lavoro (anche un po’ blasfemo), ma qualcuno doveva pur farlo. Un secondo libro sulla nostra serie televisiva preferita era un qualcosa che ci eravamo ripromessi già nel momento in cui stavamo finendo il primo, rendendoci conto che, come al solito, saremmo arrivati con l’acqua alla gola alla dead-line della consegna definitiva (dopo i numerosi Ma sì, tanto c’è ancora tempo, iniziamo tra poco…
dei primi mesi), senza possibilità di mettere tutte le idee che avevamo in testa, i temi che avrebbero potuto aggiungere qualcosa o migliorare altro. Basti pensare che un capitolo di Siamo tutti Boris lo abbiamo inserito il giorno stesso¹¹⁰ del tanto agognato invio e s’abbracciamo
, a poche ore dalla messa nero su bianco e dal punto di non ritorno per la prima stampa (che fortunatamente, grazie a voi, non è rimasta unica).
Lì però, va detto, non è stata tutta colpa nostra. Considerato che quell’opera (vabbè, opera…
era giusto per mettere un sinonimo e non ripetere la parola libro
) è composta quasi interamente da interviste, non tutto era legato alla nostra organizzazione e stare dietro a tutti è stato sì affascinante e stimolante, ma al tempo stesso, in certi casi, anche molto complicato. E ne è appunto un esempio un paragrafo (che non riveleremo) arrivato via mail esattamente nell’ultimo giorno a disposizione¹.
Nonostante tutte queste peripezie, possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti di quello che abbiamo realizzato. È stato il nostro primo lavoro condiviso di questo genere, lo abbiamo costruito passo dopo passo, divertendoci, confrontandoci e incazzandoci tra di noi (quante belle litigate che ci siamo fatti). Ma ne è valsa la pena, altroché. Per ripagare le notti insonni, a rileggere per l’ennesima volta questo o quel capitolo, è stato sufficiente un abbraccio, quello di Francesca, o meglio Frou
, la moglie di Mattia Torre. Ce lo ha donato quando ci siamo incontrati per la prima volta, nel momento in cui le abbiamo portato una copia di Siamo tutti Boris. A livello umano, non potevamo chiedere di più³⁵.
Dal punto di vista professionale, invece, la soddisfazione più grande (tanto per spiegare anche quanto scritto sopra in modo fin troppo ambizioso) è stata quella definizione di Bibbia
. Che non è presunzione, sia chiaro (sebbene almeno uno di noi due caratterialmente abbia una certa tendenza verso una spocchia totalmente ingiustificata, ma su questo ci torneremo più avanti). A definire Siamo tutti Boris come una sorta di testo sacro sono stati due degli autori della serie, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo. Magari ora non se lo ricordano neanche più, probabilmente sono state delle parole dettate dall’euforia del momento, portata da quel buon vino che alleggeriva la digestione di piatti pesantissimi mangiati in un caldissimo pomeriggio romano. Sta di fatto che lo hanno detto, lo abbiamo sentito con le nostre orecchie, siamo stati testimoni oculari. E in quel momento non siamo riusciti nemmeno a guardarci in faccia tanto eravamo emozionati¹⁵. E in quell’istante avevamo chiesto se fosse piaciuto quello che avevamo preparato, visto che erano stati i primi a leggerne la bozza, come è giusto che sia. E a quella domanda risposero più o meno così: «Ragazzi, voi avete scritto la Bibbia
di Boris. Seriamente, è un testo che fa anche ridere, per certi versi sembra una sceneggiatura». Capite bene che a quel punto dentro di noi era come se avessimo vinto un Mondiale²⁰⁰⁶ (Lo ricordate? È quella competizione calcistica importante che si disputa ogni 4 anni e a cui qualche volta tendenzialmente partecipava anche l’Italia, magari vincendo pure) ed è per questo che ci siamo riagganciati a tale lusinghiera definizione nello scegliere il titolo di questo secondo volume dedicato alla nostra (e pure alla vostra) serie televisiva preferita. Che poi, tra le altre cose, è tornata in voga qualche settimana fa con l’uscita dell’attesissima quarta stagione, proprio in concomitanza con l’arrivo nelle librerie di questo libro e con un tema trattato che ha molto a che vedere con Bibbia³³, Vangelo e cose del genere. Che coincidenze incredibili, non trovate? Ok, non è proprio tutto frutto del caso…
Per quanto fosse nei nostri programmi un secondo volume dedicato a Boris, non pensavamo inizialmente di realizzarlo a distanza così ravvicinata dal primo. Chi è stato allora che ce l’ha fatto fare, vi domanderete giustamente voi? Le risposte sono molteplici: una molto verosimile potrebbe indirizzarvi direttamente verso lo stesso personaggio che ha ucciso il conte secondo Karin… L’altra, invece, è una serie di eventi di cui vi racconteremo più avanti (precisamente nel capitolo Il miracolo
) che hanno portato il nostro editore, Santiago Maradei, a interrompere gli altri lavori che avevamo in cantiere, per dirci con un commovente affetto di stampo paterno: «Ma siete imbecilli? Dovete cavalcare l’onda della quarta stagione. Il libro lo dovete fare adesso». E noi allora abbiamo risposto: «Sì…». C’è chi dice che in quella stanza sia stato sussurrato pure un ae
subito dopo. Si-ae… Chissà cosa avrà voluto dire, vabbè.
Ecco, l’idea nasce più o meno così e il titolo, Il Vangelo secondo Boris, riprende quindi quella definizione biblica che ci era stata data e di cui, dopo aver ostentato falsa modestia nel corso di praticamente tutta questa introduzione, ci siamo vantati in ciascuna delle 780 presentazioni del libro (neanche un tour annuale di Vasco Rossi ha più date) che abbiamo fatto a partire dal 10 giugno 2021, giorno dell’uscita di Siamo tutti Boris e, soprattutto, anniversario della nascita di Mattia Torre, il terzo del trio di genitori che hanno concepito quindici anni fa questa geniale serie televisiva²². Che in questa occasione non andremo a raccontare attraverso interviste, ma con un’analisi differente e da diverse prospettive. Quattro, per la precisione (d’altronde è pur sempre un Vangelo), divise tra Antico e Nuovo Testamento.
La prima riguarda i Dieci Comandamenti¹⁰. Lo sappiamo: non dovrebbero rientrare nel Vangelo, bensì nella Bibbia. In ogni caso resta una cosa molto cristiana e ci è sembrato doveroso dedicargli uno spazio importante. Dieci comandamenti, dunque: non otto, nemmeno nove, ma dieci, numero paro. Anche qui abbiamo fatto le cose per bene, precisi e ordinati.
Il secondo capitolo invece si chiama Parola di Boris (e dei suoi discepoli) – Atto di fede: si tratta di una sorta di calendario con tutti i giorni dell’anno, da gennaio a dicembre. Perché si sa, ci piace realizzare tutto con scrupolo e diligenza; e quindi non abbiamo saltato nemmeno una domenica, un sabato o un piovoso giovedì di marzo. Niente, ci sta tutto. Ogni mattina vi troverete davanti una frase storica di Boris (I, II, III più il film)⁷⁸. Non vi diremo il protagonista di questa o quell’altra battuta, lo scoprirete da soli alla fine del volume. Sì, praticamente parteciperete a un quiz di