Vita di Pietro Verri

Di Pietro Custodi

Il Barone Pietro Custodi, nato a Galliate il 29 Novembre 1771, è stato uno storico, letterato, scrittore e politico dell’Età Napoleonica e del Regno Lombardo-Veneto.
Fondatore e curatore del giornale, Il Tribuno del Popolo, fatto chiudere dalle autorità per propaganda antifrancese, e poi del Monitore Italiano, ebbe ruoli di rilievo nella Repubblica Cisalpina e nel napoleonico Regno d’Italia, e curò in un’importante collana, l’edizione degli scritti degli economisti italiani dal XVI al XVII secolo. Morì a Galbiate il 15 Maggio 1842.
Le Edizioni Aurora Boreale ripropongono oggi all’attenzione dei lettori una delle principali opere di Custodi, una biografia del grande filosofo, economista, storico e scrittore milanese Pietro Verri (1728-1797), considerato tra i massimi esponenti dell’Illuminismo italiano. Biografia pubblicata postuma a Milano nel 1843, ma scritta agli inizi del XIX° secolo, quindi pochi anni dopo la scomparsa del Conte Verri e quando i suoi fratelli Giovanni, Alessandro e Carlo erano ancora in vita. Una biografia, quindi, pressoché contemporanea, utilissima fonte di dettagliate informazioni di prima mano sul filosofo milanese e sulla realtà intellettuale del suo tempo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Aurora Boreale
• Data di uscita: 2 apr 2023
• ISBN: 9791255042877

Anteprima del libro

SIMBOLI & MITI

PIETRO CUSTODI

VITA DI PIETRO VERRI

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Edizioni Aurora Boreale

Titolo: Vita di Pietro Verri

Autore: Pietro Custodi

Collana: Simboli & Miti

Con introduzione di Nicola Bizzi

Editing e illustrazioni a cura di Nicola Bizzi

ISBN versione e-book: 979-12-5504-287-7

Immagine di copertina: Innocenzo Fraccaroli, Monumento a Pietro Verri, 1844

(Milano, Cortile d’Onore del Palazzo di Brera)

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INTRODUZIONE DELL’EDITORE

Il Barone Pietro Custodi, nato a Galliate il 29 Novembre 1771, è stato uno storico, letterato, scrittore e politico dell’Età Napoleonica e del Regno Lombardo-Veneto.

In gioventù fu un fervente patriota, opponendosi all’alleanza con la Francia e all’amministrazione della Repubblica Cisalpina. Nell’Agosto del 1798 curò a Milano il giornale Il Tribuno del Popolo, foglio in cui si scagliava contro il governo francese, «stormo di avvoltoi» che aveva portato a esaurimento «la pazienza dei popoli», e nel quale anche Napoleone veniva trattato con durezza. L’intellettuale lombardo ne condannava infatti lo spirito dittatoriale e gli eccessivi poteri autoconferitisi, al punto che l’autorità di cui godeva - a suo dire - era superiore anche a quella di cui poteva disporre Luigi Capeto «nella prima regia costituzione». Dopo l’uscita di appena tre numeri, la reazione del Bonaparte non si fece attendere: venne decretata la soppressione del Tribuno e Custodi fu arrestato. Riuscì però a fuggire e poté riguadagnare Milano a fine Ottobre dello stesso anno, grazie a una supplica rivolta dalla madre al Corso. Collaborò quindi al Monitore Italiano, dove il suo nome, taciuto nei primi numeri, appare a partire dall’11 Marzo 1799. Tre giorni prima, l’8 Marzo, aveva scritto una Memoria in cui si scagliò contro il patto di alleanza con la Francia, e questo gli valse un nuovo arresto, disposto cinque giorni più tardi dal generale Leclerc. Scarcerato alla fine del mese, riprese a scrivere per il Monitore, prima che anch’esso venisse chiuso.

Ebbe ruoli di rilievo nel napoleonico Regno d’Italia, e curò in un’importante collana, l’edizione degli scritti degli economisti italiani dal XVI al XVII secolo.

Il fondo oggi conservato nella Biblioteca Angelo Mai di Bergamo, impropriamente considerato archivio, è formato da 8 faldoni comprendenti lettere e documentazione, datata dal XVII al XIX secolo, relativa anche alla famiglia Custodi, ma l’archivio personale di Pietro è custodito in gran parte nella Biblioteca Nazionale di Parigi e, in minima parte, presso la Biblioteca Ambrosiana.

Morì a Galbiate il 15 Maggio 1842.

Le Edizioni Aurora Boreale ripropongono oggi all’attenzione dei lettori una delle principali opere di Pietro Custodi, una biografia del grande filosofo, economista, storico e scrittore milanese Pietro Verri (1728-1797), considerato tra i massimi esponenti dell’Illuminismo italiano. Biografia pubblicata postuma a Milano nel 1843, ma scritta da Custodi agli inizi del XIX° secolo, quindi pochi anni dopo la scomparsa del Conte Verri e quando i suoi fratelli Giovanni, Alessandro e Carlo erano ancora in vita. Una biografia, quindi, pressoché contemporanea, utilissima fonte di dettagliate informazioni di prima mano sul filosofo milanese e sulla realtà intellettuale del suo tempo.

Nicola Bizzi,

Firenze, 2 Aprile 2023.

Pietro Verri

VITA DI PIETRO VERRI

Nacque il conte Pietro Verri in Milano ai 12 Dicembre dell’anno 1728. Il di lui padre Gabriele dovette in gran parte ai personali suoi meriti l’essere stato successivamente promosso a diverse eminenti cariche; e fu per ultimo Reggente del Senato. Egli si è pure distinto nelle lettere; e si hanno di lui un quadro storico delle leggi municipali, dei commenti al principal codice di esse, varie dotte consultazioni politico-legali, e una voluminosa compilazione della storia della Lombardia, che rimase manoscritta.

Chi bramasse di conoscere tutti i più minuti tratti della fanciullezza e della prima gioventù del nostro autore, potrà riscontrarli nell’Elogio che ne ha pubblicato l’abate Isidoro Bianchi, già per altre opere benemerito de’ buoni studj

¹. Egli ha seguito un’altra via da quella che io tengo, essendosi proposto di esporre esattamente tutte le notizie delle quali ha trovato traccia; invece fu mio scopo di limitarmi a riferir di