Louise de Fontaine Dupin: Erudita e virtuosa
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Anteprima del libro
Louise de Fontaine Dupin - Anna Lo Giudice
La figlia del banchiere
Samuel Bernard, figlio di un abile pittore e incisore, nasce a Sancerre nel 1651. Protestante, nel 1681, in seguito alla revoca dell’editto di Nantes, abiura il proprio credo, ma nonostante ciò i dragoni di D’Artagnan saccheggiano i suoi possedimenti di Chenevières [1] . Presto s’interessa di finanza e crea The French Guinea Company , diventando dopo poco il banchiere più potente di Francia. Accumula una fortuna stimata a 33 milioni dell’epoca. Non a caso, nel 1697, Luigi XIV gli chiede di inviare a Danzica 200.000 scudi per sostenere la candidatura del principe di Conti al trono di Polonia e nel 1699 lo rende nobile. In seguito, nel 1708, avendo esaurito le finanze del regno, il monarca si rivolge ancora a lui chiedendo un sostanziale prestito per finanziare la guerra di Successione di Spagna. Alla sua morte, durante l’epurazione di molti finanzieri, voluta dal reggente, il nostro banchiere viene risparmiato, potendo così continuare la sua brillante carriera. Infatti, Luigi XV gli conferisce anche il titolo di conte de Coubert (1725). A questo proposito, Jacques Saint-Germain scrive: « A’ la fin de sa vie, le financier se trouve ainsi à la tête d’un domaine financier considérable, qui lui permet de figurer honorablement parmi la noblesse [2] ». Ricchissimo, stimato ma anche temuto, nel suo Salon non solo ferve la conversazione, ma ai tavoli da gioco scorrono fiumi di denaro. Vi si incontrano il presidente Hénault, il conte di Verdun, giansenista fervente nonostante sia un assiduo frequentatore delle attrici dell’ Opéra , il principe di Rohan, Mme de Montbazon, Desfors, Mme Martel, di straordinaria bellezza, ed altri personaggi illustri [3] . E che dire dei succulenti e raffinati dîners offerti dallo sfarzoso finanziere ai suoi ospiti, che dalla testimonianza di Barbier costano 150.000 livres l’anno.
La madre di Louise Dupin, Armande-Marie-Anne detta Manon è figlia di Florent Carton, noto come Dancourt, celebre attore della Comédie française, il cui avo aveva fatto parte della troupe di Molière, François Le Noir (1626-1680), autore, nel 1667, di una Cléopâtre. Figlia d’arte, anche Manon è un’attrice quando nel 1702 sposa Jean-Louis Guillaume de Fontaine, commissaire de la Guerre, de la Marine et des Galères. Il duca d’Aumont è stato il padrino di Manon e data la condizione modesta della madre, la quale era una semplice artigiana che confezionava le mouches (i nei finti che le dame applicano sul viso e sul décolleté), si vocifera sia la figlia naturale del duca, che ha accesso quotidiano a corte. Non a caso la relazione con la famiglia ducale continua anche per Louise, che sin dalla giovinezza si vede introdotta nell’aristocrazia. Infatti, un d’Aumont figura nella lista dei suoi invitati [4] . Manon diventa presto l’amante del contesissimo banchiere più famoso di Francia. Honoré Bonhomme asserisce che la marchesa de Barbançois, la primogenita, sia nata prima della relazione di Manon con Samuel Bernard [5] . In effetti, Marty indica Louise come la primogenita delle figlie illegittime del banchiere [6] . La nostra dama nasce a Parigi il 28 ottobre 1706, quattro anni dopo il matrimonio di Manon con Jean-Louis Guillaume de Fontaine. Bonhomme ironizza sul marito consenziente, che si reca allegramente in parrocchia a registrare a suo nome « les frais boutons de rose [7] » nate dal legame adulterino della moglie. Amante ufficiale del finanziere, Manon è ricevuta a questo titolo dall’alta società e dall’aristocrazia, accompagnata dalle figlie. Samuel Bernard è estremamente prodigo nei confronti della sua amante, che mantiene nel lusso. Nel 1722, le dona il sontuoso castello di Passy, nel quale Manon organizza pranzi e feste mirabolanti, in cui si reca tutto il bel mondo parigino.
L’infanzia e l’adolescenza di Louise non sarà diversa da quella dei pargoli della nobiltà e dell’alta borghesia: felice e ridente, coccolata e riverita, riceve l’educazione delle case opulente: maestro di danza e di postura, maestro di musica. Essa sarà in effetti un’esecutrice abile ed aggraziata di clavicembalo. Voltaire la definirà: «Musa della bellezza e della musica». E non solo, Louise riceve anche una solida istruzione, base fondamentale per la sua erudizione futura: grammatica, latino, francese, italiano (da adulta fervente ammiratrice del nostro Petrarca, ne tradurrà in francese parecchi versi), geografia, matematica, ecc. In seguito, perfezionerà la propria istruzione in convento, secondo gli usi del secolo, diventando subito l’idolo della comunità. La fanciulla cresce in bellezza e grazia, distinguendosi presto per la sua intelligenza [8] .
Splendido bocciolo
, appena sedicenne, verso gli ultimi giorni del mese di settembre dell’anno 1722, Louise si reca con la madre alle terme di Bourbon-l’Archambault, per le cure della sorella Mme de Barbançois. Ed è proprio in questa occasione, che essa incontra l’amore della sua vita e presto sposo. Claude Dupin (1684-1769) è nato a Châteauroux, nel Berry, la regione che, in pieno Romanticismo, verrà cantata da una sua illustre discendente, George Sand, la quale crea un nuovo genere letterario: i romanzi campestri, facendo rivivere usi e costumi tradizionali, ma soprattutto regalando ai suoi lettori la descrizione poetica della natura di una regione fino ad allora ignorata. Il padre di Claude Dupin era stato esattore di imposte e gli succede in questa carica, dopo essere stato capitano di fanteria nell’esercito del re, reggimento di Noailles. Ha svolto anche approfonditi studi giuridici, che gli consentono di fornire consulenze al parlamento in quanto avvocato [9] .
Alla fine della cura, la madre decide di fare una sosta a Châteauroux, prima del rientro a Parigi, per non fare affaticare troppo la figlia maggiore ancora debole. La famiglia ha preso alloggio presso l’Hôtel de Sainte Catherine, dove però non si trovano a proprio agio. Claude Dupin, venutone a conoscenza - come spesso accade in provincia - pur senza avere mai incontrato la famiglia, non esita ad offrirgli la sua ospitalità. Manon tentenna nell’accettare l’invito, che tuttavia non declina, vista la cortese pressione del gentiluomo. Del resto si tratta dell’ Hôtel particulier più prestigioso della cittadina. La convivenza, che si protrae più a lungo del previsto, consente loro di conoscersi ed apprezzarsi. Claude Dupin è un uomo molto distinto, assennato, responsabile; in sostanza, il tipo d’uomo da cui una donna si sente protetta e rassicurata. Oltretutto, è anche un bell’uomo dai modi raffinati. Louise ne è subito conquistata. Dupin spinge il suo zelo, forte dell’amicizia avviata, e riaccompagna la famiglia a Parigi [10] . Manon riceve, da parte del nuovo amico, la promessa di tornare loro ospite nella capitale. Proposta accettata con entusiasmo, dal momento che è pazzo d’amore per Louise. Dupin vedovo, ha 42 anni ed un flglio di 15 anni, quasi coetaneo di Louise, Dupin de Francueil, di cui avremo modo di parlare diffusamente in seguito. Nonostante la differenza di età, che all’epoca non era certo insolita, i due si fidanzeranno presto e si sposeranno nel 1724.
Due anni dopo, il primo ottobre del 1726, il ministro del re, Lepeletier-des Forts, sollecitato da Samuel Bernard, che non cessa di avere a cuore il benessere delle proprie figlie, conferisce a Claude Dupin la carica di fermier général e