Andrea Camilleri. Il romanzo di una vita.

Di Alessandro Quinti

La struttura narrativa densa di storia, di contestualizzazioni ben delineate, impastate con sani sentimenti e condite dall'eterno dilemma che intercorre nella lotta tra il bene e il male; la descrizione dei luoghi e dei personaggi, delle abitudini, degli usi e costumi, delle tradizioni autentiche e vissute; questi alcuni degli elementi che contribuiscono a disegnare, idealmente, una mappatura antropologica e sociologica dei tipi umani e dei loro mondi, raccontati, con una naturalezza e chiarezza senza eguali, nei romanzi di Andrea Camilleri. Tutto ciò, prima e dopo "Il Commissario Montalbano", s'intende, perché sono di varia trattazione i testi che Camilleri ha prodotto in una vita di lavoro, dividendosi tra i suoi libri, il teatro, la radio, la televisione, etc. etc. Il 17 luglio 2019 tuttavia ci siamo dovuti rassegnare di fronte alla scomparsa di questo grande intellettuale, che ha donato tanto al suo pubblico, ma che lascia, quello sì, per sempre, dietro di sé, un patrimonio culturale di incommensurabile levatura. Un'eredità ideale, morale e civile che sarà compito della Cultura italiana non disperdere nè tantomeno trascurare mai e poi mai. Una preziosa lezione, quella di Andrea Camilleri, alla quale, ci auguriamo, le nuove generazioni desiderino attingere ed ispirarsi per costruire il futuro.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 2 feb 2024
• ISBN: 9791222729084

Anteprima del libro

ANDREA CAMILLERI

IL ROMANZO DI UNA VITA

ALESSANDRO QUINTI

Premessa

Un tempo che apparteneva ancora al Novecento, ma che si avvicinava a grandi passi verso il Duemila. Un passaggio importante, quello del Terzo millennio, che ha visto nei suoi primi circa vent’anni un impegno costante ed attento di Andrea Camilleri nel registrare e riproporre in chiave narrativa le forti trasformazioni intervenute.

Uno sguardo, il suo, dal campo lungo, per usare un termine cinematografico, capace di mettere a fuoco ed analizzare con cura i mutamenti sociologici di una contemporaneità ultra veloce ed onnivora, tendente a dimenticare rapidamente il passato, abituata ormai a resettare il proprio sistema operativo facendo spazio al domani spesso a detrimento di quanto accaduto anche di recente.

Una società post moderna che Zygmunt Bauman (1925-2017) ha, a ragione,  definito liquida, che muove i suoi passi su un terreno instabile e precario, come risultano precarizzate le esistenze dei suoi abitanti.

Difficile giudicare, anzi impossibile farlo senza scivolare nei luoghi comuni e nei cliché tipici di rito.

La globalizzazione e le nuove sfide climatiche ed ambientali che l’uomo del Terzo millennio è chiamato ad affrontare, senza procrastinare oltre, sono montagne da scalare con la dovuta cautela e previa minuziosa preparazione