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Resurrezione
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E-book191 pagine2 ore

Resurrezione

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Info su questo ebook

Questo romanzo breve ambientato nel 1999, l'anno che precede il nuovo millennio, è stato definito l'Into The Wild Italiano. Il protagonista è Efrem, un immigrato lettone che lavora in una fabbrica austriaca e spedisce ai genitori malati il denaro che riesce a risparmiare. La sua vita è semplice, francescana, invasa dai rumori della fabbrica, dai silenzi dei boschi e dalle melodie della letteratura. Fino a quando non rimane intrappolato in un rifugio d'alta montagna e lentamente attende di essere soccorso, o di morire tra i morsi del freddo e della fame.
Resurrezione è un agghiacciante thriller psicologico/esistenziale di velata denuncia della “società
dell'apparenza e del distacco dalla natura” tipica dei giorni nostri.

RECENSIONI
Salire su di un ring è una scelta consapevole che segue all’idea di dover colpire un avversario ed inevitabilmente di poter essere colpiti. Si scavalcano le corde solo quando si ritiene di avere buone possibilità di vittoria e il manuale del provetto boxeur non manca di rammentare come sia necessario avere nella dotazione di base, un paio di guantoni, uno sgabello su cui sedersi fra un round e l’altro, per riprendere fiato e almeno due validi secondi che detergano il sudore e che curino velocemente le ferite. La boxe è un arte piuttosto semplice. Ci sono solo quattro tipi di colpo che si possono sferrare. Si viene suddivisi in categorie di peso e si ha un tempo limite oltre al quale non si può combattere. Tutto facile.
Uno contro uno con l’obbiettivo di restare in piedi il più a lungo possibile. Salire sul ring e trovare nell’angolo opposto un romanzo di Pierluigi Tamanini sembrerebbe quindi una delle cose più semplici a questo mondo per chi si è allenato a colpire ai fianchi gli alti papaveri della letteratura nazionale. Tamanini è un giovane scrittore. Non si appoggia a nessuna casa editrice e, follia massima, autopubblica i suoi romanzi gratuitamente sul portale Amazon. Appena lascia cadere l’accappatoio a terra mette in mostra il limite della sua muscolatura. L’impossibilità di farsi conoscere. L’assoluto limite distributivo. Un avversario decisamente facile da mandare al tappeto.
Le pagine di Resurrezione sono il leigh motif con cui avanza a centro ring e già questo dovrebbe far mettere sull’attenti l’avversario. Dalle prime pagine iniziano ad uscire pugni violenti. Tamanini mulina i verbi seguendo la massima che ha reso famoso Cassius Clay, poi divenuto per scelta Mohamad Alì. Veloce come una farfalla, pungente come un ape. Una serie rapida di uno e due che fanno vacillare il lettore che si era approcciato in maniera leggera, convinto di poter aggiungere un romanzetto nemmeno da quattro soldi, visto che è gratuito, alla propria libreria multimediale.
Tamanini getta subito a terra la maschera e mostra il ghigno cattivo, beffardo di Efrem Kowalski, personaggio cupo, introverso, eremita dell’aggettivo che vive la sua esistenza francescana con l’unico obbiettivo di poter mandare a casa, in Lettonia, il suo stipendio. Si priva di tutto. Annulla i rapporti personali condividendo la sua solitudine con una coppia di gemelli sordomuti e nell’incedere dei colpi si incominciano ad intravedere i lividi che compaiono ovunque e che generano una metamorfosi della nostra coscienza. Perché quella solitudine, così magistralmente descritta, il senso del vuoto, la perdita dell’identità e degli affetti risulta essere così incredibilmente reale e le parole utilizzate iniziano a fare male. Iniziano a mettere a nudo il nostro quotidiano. Ciò che vediamo e che fingiamo sia solo una finzione. Cento pagine di riflessione. Di introspezione, senza lanciare accuse di alcun tipo ma spingendo il lettore a voler riflettere.
Probabilmente uno dei migliori romanzi che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni. Resurrezione è decisamente un nuovo point of view.

RESURREZIONE di Pierluigi Tamanini
ISBN 9781500349271

A cura di Wiliam Amighetti - CRITICO LETTERARIO E ROMANZIERE<

LinguaItaliano
Data di uscita13 feb 2014
ISBN9781311273529
Resurrezione
Autore

Pierluigi Tamanini

Se desideri leggere i miei libri gratis o scoprire come diventare uno scrittore, iscriviti subito alla newsletter suwww.pierluigitamanini.com(seleziona il sito precedente, tasto destro del mouse e "vai al link"!)"Pierluigi Tamanini è un grande dosatore di emozioni, capace, come pochi altri, di emozionare e di colpire, a volte anche duro, i propri lettori."www.passionelettura.itVive in un paesino di montagna sopra Trento, dove è nato il giorno di Natale del 1977. A venticinque anni, fresco di laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, è stato all’estero – Paraguay, Spagna e Inghilterra – durante lunghi stage e interscambi culturali. Rientrato in Italia ha lavorato come operaio metalmeccanico, postino, insegnante di materie tecniche, architetto, ingegnere ambientale in diversi settori (raccolte differenziate, indagini fognarie, sicurezza cantieri), archeologo, tecnico informatico, insegnante di sostegno, capotreno: ritiene la precarietà importante per la raccolta di materiale narrativo per i suoi romanzi.---RECENSIONI"Scoprire un nuovo talento letterario è un po’ come imbattersi in un banco di tonni con la speranza di pescare un aringa o ipotizzare che un miope possa trovare un quadrifoglio in una sconfinata distesa erbosa. Ogni anno, nella nostra penisola, circa cinquantamila nuovi autori iscrivono il loro nome nel catalogo letterario. Numeri non supportati poi dalle vendite, sempre in ribasso, che fanno quasi assomigliare tali dati ad una patologia incurabile.L’orda barbarica che affolla lo scalcinato mercato dell’editoria nostrana contribuisce ad alzare polvere e sotto a questa coltre spariscono autori che avrebbero tutti i requisiti per dover emergere. È quindi un vanto per la nostra redazione avere scoperto Pierluigi Tamanini, autore trentino, non ancora giunto nel mezzo del cammin della sua vita già particolarmente interessante e ricca di momenti che molti suoi coetanei hanno solo vissuto attraverso la trasposizione cinematografica.Autore in proprio, il termine self di questi tempi è talmente abusato da suscitare orticarie lessicali, Tamanini, esordiente con Rotte Mutande, romanzo di culto della gioventù trentina, ha poi continuato a produrre testi degni di essere letti. Il pesce illuminato, Bonsai, Un mucchio di parole e infine Resurrezione, romanzo casualmente capitato sulla nostra scrivania e che si è presentato come aria fresca, capace di sovvertire lo stantio colloso della mancata estate e dell’aridità letteraria stagionale."Wiliam Amighetti - critico letterario---Intervista a cura di cultura@valseriananews.info-Se immaginiamo un fiume e poniamo gli scrittori su entrambe le rive, con da un lato coloro che sono affermati e dall’altro quelli che tentano di guadarlo per raggiungere la celebrità: tu a chi chiederesti di lanciarti una fune per issarti sulle sponde della notorietà?-Credo che fra le centinaia di nomi noti cercherei di far vedere la mia mano a Hermann Hesse e a Kafka, ma soprattutto a Dino Buzzati, magari attirando la sua attenzione brandendo una copia de “il deserto dei tartari”.-Gran parte di coloro che cercano di guadare il fiume finiscono con l’essere spazzati via dalla corrente o dopo un timido approccio risalgono la riva e tornano nel mucchio degli sconosciuti.-Non trovi aiuto in generale. Non puoi affidarti ad una casa editrice che in teoria dovrebbe avere fra i suoi compiti quello di scoprire o riconoscere talenti... Quindi ti butti in acqua sperando di acquisire velocemente i primi rudimenti del nuoto, ma non può funzionare così. Certo, va anche detto che in Italia la percentuale di coloro che scrivono un romanzo è superiore rispetto a quella di coloro che poi lo leggono...-Resurrezione è un romanzo intimista. Lo specchio di una quotidianità che spesso cerchiamo di non vedere o quantomeno di far sì che la nostra immagine non finisca con il riflettersi dentro.-Tutti dovremmo affrontare di petto la nostra solitudine, anziché fingere che non esista. Non dobbiamo lasciarci distrarre da un continuo flusso di notizie inutili e spesso fasulle, che ci allontanano dal nostro vero io. Il protagonista di Resurrezione è costretto a vederla, respirarla, sentirla questa solitudine: è solo, straniero al mondo, incapace di parlare con la gente: proprio per questo affascina il lettore. Ognuno di noi – anche se non lo ammette a se stesso - si rivede in Efrem e nel suo mondo fatto di interminabili silenzi.-Se seguiamo gli input che i media propongono oggi, dovremmo mangiare solo piatti che ci vengono proposti da chef rinomati in programmi pseudo real life. Quindi travasando il concetto a livello letterario bisognerebbe cibarsi solo di best-sellers, trilogie più o meno sexy o saghe fantasy. Il tuo romanzo lo paragonerei invece ad un brodo caldo. Serve. Aiuta a digerire l’indigestione di parole troppo precotte.-Ho cercato nella stesura del romanzo di essere originale, non solo nella scelta dell'ambientazione e della trama, ma nell'uso di ogni singola parola. Credo che il dovere morale di ogni scrittore sia di scegliere sempre la parola di adatta: esaustiva e sintetica, in una parola essenziale. Non sono un lettore di best-seller: perché dunque dovrei essere uno scrittore di best-seller? Nella letteratura – quella vera – ci deve essere sincerità, anche nella finzione. Insomma, il lettore saggio sa quanto vale un brodo caldo nelle fredde sere d'inverno culturale degli ultimi decenni.-La sensazione di precarietà di Efrem è una cartina di tornasole della nostra quotidianità ed è il sunto anche delle tue esperienze personali.-Nei miei romanzi l'autobiografia la fa spesso da padrona, ma allo stesso tempo anche la pseudo-autobiografia: amo giocare col lettore attraverso il dualismo verità-finzione. Ho lavorato anch'io in fabbrica, sono stato in Lettonia, amo correre, adoro le montagne innevate... ma ciò che conta è l'amore per ciò che si vuole mostrare agli occhi del lettore. Alla fine, se ci pensi, la nostra quotidianità è spesso vissuta con superficialità: ci alziamo, lavoriamo, mangiamo, camminiamo... portando all'estremo questa routine nel romanzo, si crea un meccanismo d'immedesimazione e ci accorgiamo che Efrem non solo è uguale a noi, ma si potrebbe addirittura affermare che noi siamo Efrem.-Negli alberghi si cerca di contrastare il senso di solitudine lasciando una copia della Bibbia nel cassetto del comodino. Tu che libro lasceresti come analgesico?-A livello stilistico la mia più grande maestra è la recentemente scomparsa Agota Kristof. Chi ama la lettura non può esimersi dal assaporare e riassaporare La trilogia della città di K: si tratta di tre romanzi brevi in cui la scrittrice ungherese dà il meglio di sé con una prosa asciutta e tagliente che non ha eguali.-Immaginati come ministro alla cultura. Ormai nel bel paese tutti possono aspirare ad un posto in parlamento. Cosa faresti per far risorgere il patrimonio letterario che è stato disperso negli ultimi anni?-Se fossi il ministro della cultura credo inizierei a promuovere iniziative culturali che meritano di essere considerate tali e taglierei tutto ciò che è pettegolezzo, falsità, letteratura da quattro soldi. Farei rinascere la vera letteratura, quella dei Baricco, dei Calvino, dei Buzzati: vale più un romanzo che mille saggi scopiazzati e raffazzonati. Sarò uno dei pochi a pensarlo, ma credo che il romanzo, ancor più del cinema che tanto amo, sia la forma espressiva più adeguata per crescere e capire veramente se stessi.---Chiede a chi legge i suoi libri di condividere - dopo la lettura - il loro parere tramite una SINCERA RECENSIONE: aiuterà così i futuri lettori a capire se è il libro che fa per loro, e darà utili indicazioni all'autore per migliorare il romanzo stesso e il proprio modo di scrivere.Per quanto riguarda la POETICA di romanziere, le domande che lo ossessionano riguardano identità e verità: chi narra e cosa narra – fatti accaduti dentro di sé, o fuori di sé?Analizzando a posteriori ogni sua storia è facilmente riscontrabile, per quanto riguarda l’aspetto formale e strutturale, una forte tendenza alla meta-narrazione e alla scrittura su più livelli, mentre, per quanto riguarda i contenuti, una ricerca di equilibrio attraverso un dualismo di opposti: istinto/ragione, cambiamento/stabilità, viaggiare/stanziare, esperienza corporale/meditazione interiore."Scrivo romanzi, perché lo reputo il modo migliore per avvicinarsi alla verità."Pierluigi Tamanini

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