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L' ISOLA DEL GABBIANO
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E-book200 pagine2 ore

L' ISOLA DEL GABBIANO

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Info su questo ebook

Dopo un anno ecco di nuovo Frisco, il mitico padrone del Gabbiano, in una nuova avventura: al suo fianco la dolce Angela, diventata la sua compagna innamorata. Ma una nuova minaccia li separa, mentre dal passato di Frisco torna Lena, la prima moglie, a minacciare il suo amore. Niels e Adam, agenti della CIA si trovano coinvolti in una ricerca affannosa per salvare il giovane dalle mani dei suoi nemici e la piccola Aisha, quattordicenne marocchina, si innamorerà di lui, dando la sua vita per lui. Sullo sfondo della vicenda, un'isola misteriosa, cercata da tutti e che sarà lo scenario ideale del coronamento dell'amore di Frisco e Angela, finalmente uniti per sempre.
LinguaItaliano
Data di uscita26 set 2012
ISBN9788867552177
L' ISOLA DEL GABBIANO

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    Anteprima del libro

    L' ISOLA DEL GABBIANO - Lucia Guazzoni

    L’ ISOLA DEL GABBIANO

    Lucia Guazzoni

    Colofone

    Cover  E.Rossi

    ISBN  9788867552177

    Riferimento Diritti D'Autore

    Tutti i diritti sono riservati, la

    riproduzione, trasformazione, moltiplicazione

    o distribuzione, totale o parziale, della presente

    opera, attraverso memorizzazione digitale (fotografia,

    microfilm o altro) sono espressamente vietati in assenza

    di una autorizzazione scritta dall'autore.

    Riferimenti a eventi, luoghi o persone sono frutto della

    fantasia dell'autore e perciò puramente casuali.

    Sinossi

    Dopo un anno ecco di nuovo Frisco, il mitico padrone del Gabbiano, in una nuova avventura: al suo fianco la dolce Angela, diventata la sua compagna innamorata. Ma una nuova minaccia li separa, mentre dal passato di Frisco torna Lena, la prima moglie, a minacciare il suo amore. Niels e Adam, agenti della CIA si trovano coinvolti in una ricerca affannosa per salvare il giovane dalle mani dei suoi nemici e la piccola Aisha, quattordicenne marocchina, si innamorerà di lui, dando la sua vita per lui. Sullo sfondo della vicenda, un'isola misteriosa, cercata da tutti e che sarà lo scenario  ideale del coronamento dell'amore di Frisco e Angela, finalmente uniti per sempre.

    Capitolo 1

    La giornata era fredda e piovosa e l’aereo atterrò all’aeroporto di Atene con qualche minuto di ritardo: pochi passeggeri scesero dalla scaletta e si diressero quasi correndo attraverso la pista percorsa da raffiche di vento verso le vetrate del terminal. Tra i passeggeri che si disposero ad attendere i loro bagagli, c’erano due giovani infreddoliti e vagamente nervosi. Gli identici impermeabili blu stretti alla vita da una cintura con fibbia scura non sembravano adeguati all’aria gelida che circolava persino nell’ampio salone del terminal ogni volta che le vetrate si aprivano per lasciar entrare qualcuno. Niels Sorensen e Adam Norris, agenti del controspionaggio americano appartenenti ad una sezione staccata ed indipendente della CIA, erano di ritorno dal Giappone, dove avevano svolto una missione incredibilmente noiosa: per venticinque giorni avevano fatto da scorta ad un gruppo di scienziati della NASA in un giro di conferenze nelle più importanti città giapponesi e il momento più emozionante era stato quando uno degli scienziati aveva dimenticato i suoi occhiali nella camera d'albergo! Ora, finalmente, Niels e Adam avevano consegnato gli scienziati a due colleghi che li avrebbero scortati in America e avevano chiesto una decina di giorni di permesso; una vacanza che, come aveva programmato Niels, avrebbero trascorso ad Atene.

    Niels Sorensen era biondo, atletico, impulsivo, generoso, pronto alla risata ma freddo e preciso nel suo lavoro; aveva parecchi successi alle spalle e godeva della fiducia incondizionata dei suoi capi. Adam Norris era più giovane di qualche anno e quella in Giappone era stata la sua prima missione ufficiale; il fatto di essere quasi coetanei, di aver ricevuto lo stesso genere di addestramento e di avere le medesime idee sul metodo di lavoro, li aveva resi amici oltre che colleghi.

    Sbrigate le pratiche doganali, Niels e Adam si affrettarono a prendere un tassì e a farsi portare al King George, uno dei più lussuosi alberghi di Atene. Consegnarono le loro valigie in portineria e si avviarono al bar dell'albergo, dove sedettero a un tavolino, davanti a un grog bollente. Dopo qualche minuto di silenzio Adam borbottò, con voce nervosa:

    - Non avevi detto che volevi incontrarti con quell'americano mezzo pazzo, quel professore che ora fa l'armatore qui in Grecia?

    - Esatto.

    Niels si accese con calma una sigaretta, guardandosi attorno con noncuranza.

    - E allora, cosa stiamo aspettando qui? Potremmo fissare la camera, intanto, e poi andare da lui.

    - Calma, Adam. Da Francis Ackermann si va solo su invito. Quanto alla camera, spero proprio che ci ospiti nella sua villa.

    - Continuo a non capire cosa siamo venuti a fare qui.

    - Stiamo aspettando l'invito di Ackermann, chiaro!!

    Niels era rilassato e leggermente divertito.

    Adam Norris fece un gesto di esasperazione e chiese.

    - Usa la sfera di cristallo, il tuo amico? O legge a distanza nel pensiero?

    - Niente di tutto questo. Ha soltanto un paio di uomini piazzati nei punti strategici della città, come l'aeroporto, questo albergo, il porto...Se ricordo bene le sue abitudini, entro mezz'ora uno dei suoi uomini verrà ad avvisarci che la macchina è qui fuori per portarci dal suo capo.

    - Chi è questo tipo? Un capomafia? Un pezzo grosso della politica?

    - Te l'ho detto, è un armatore. Ha quattro o cinque navi-container che gli rendono parecchio, ha una villa a Tatoi, dove noi saremo ospiti, almeno spero; è proprietario di un night-club ad Atene e di un tre alberi sempre in giro per il Mar Egeo. Si diletta ad imparare lingue strane, come l'aramaico, l'indostano, l'arabo. E' un ex-professore, un ex-marine, sembra sia stato in Irak, forse in Afghanistan . Ah già, dimenticavo, è anche un ex-trafficante di armi; era uno dei migliori sulla piazza, circa un anno fa!

    - Come l'hai conosciuto?

    Niels fece un sorrisetto:

    - Puoi non crederci, ma gli ho dato la caccia.

    - Come mai allora siete amici? Forse perché non sei riuscito a prenderlo?

    - Sì e no, è una storia lunga. Ad ogni modo ora siamo amici e da allora si è dedicato ad affari legittimi. Almeno spero. Anche se non sarei pronto a giurare che abbia smesso del tutto il contrabbando di armi, ci si divertiva troppo!

    Rimase un istante pensieroso, poi disse, come tra sé:

    - Chissà se l'ha sposata, poi.

    - Chi?

    - Una ragazza, un’italiana. Era una ragazza meravigliosa: dolce, ingenua, fragile, ma con la testa sulle spalle. Faceva nascere l'istinto di proteggerla, di volerle bene. Era anche innamorata di Francis e anche lui sembrava volerle bene....

    Adam Norris concluse con un sorriso:

    - E anche Niels Sorensen!!

    Niels schiacciò la sigaretta:

    - Forse un poco. Ragazze così non ce ne sono molte. Gentile, sempre allegra. Sì, confesso che mi piaceva.

    Alzò le spalle, rassegnato:

    - Ma io per lei ero come un fratello, niente di più!

    Si sentì toccare leggermente su una spalla e si voltò di scatto: in piedi dietro a lui stava un giovane di circa trent'anni, il volto bruciato dal sole e un gran sorriso sulle labbra.

    - Adonis! Che piacere rivederti! Come state? Tutti bene? Frisco dov'è, ad Atene?

    Il giovane greco rispose, un po’ impacciato:

    - Il piacere è mio, Mr. Sorensen; abbiamo avuto comunicazione dall'aeroporto che eravate arrivati. E' per...lavoro?

    - No, Adonis, tranquillizzati, siamo in vacanza!

    - Oh, bene, allora venite

    Adonis sembrava visibilmente sollevato.

    – Ho la macchina qui fuori, ho già fatto portare le vostre valigie.

    Adam Norris mormorò:

    - Chi è Frisco?

    Niels rispose con un leggero sorriso, sullo stesso tono.

    - E' Francis Ackermann: gli amici e i nemici lo chiamano Frisco!

    La macchina si incuneò nel traffico intenso e dopo circa mezz'ora giunsero al porto del Pireo. Niels chiese ad Adonis:

    - Stiamo andando a bordo del Gabbiano?

    - No signore. Stiamo andando alla sede della Compagnia di Navigazione di Mr. Frisco, la Ackermann Maritime Co. Ltd.

    La voce era piena di orgoglio e Niels sorrise appena tra sé. Francis Ackermann sapeva farsi benvolere dai suoi uomini, e non soltanto perché li pagava bene. Benché la sua disciplina fosse ferrea, nessuno di loro si sarebbe mai sognato di trasgredire un suo ordine o di tradirlo, lo amavano e lo adoravano come un essere superiore. Era anche per merito dei suoi uomini se per anni aveva potuto contrabbandare armi in tutto il mondo senza essere mai preso. E ora con la stessa facilità aveva trasformato degli ex-contrabbandieri in equipaggi perfetti per navi container.

    I pensieri di Niels furono interrotti dall'arrivo davanti all'entrata principale della Ackermann Maritime Co. Ltd.

    La sede della Compagnia era situata in un palazzo nuovo sul lungomare e l'insegna luminosa occupava lo spazio di tre piani. Entrarono nell'atrio lussuoso e furono accompagnati fino all'ascensore, dove Adonis li lasciò dicendo:

    - Salite al terzo piano, Miss Irene vi attende. Io aspetto qui.

    Al terso piano una graziosa ragazza bionda che si presentò come Miss Irene li fece accomodare in un salottino d'attesa, pregandoli di voler aspettare per pochi minuti.

    Adam Norris si sprofondò in una poltrona, sospirando soddisfatto.

    - Bene, bene, Niels. Questo tuo amico comincia a piacermi. Bell'ambiente, belle ragazze. Sì, credo proprio che mi rilasserò completamente, in questi dieci giorni!

    Niels rise:

    - Attento, Adam! Lo sai che nel nostro mestiere chi si rilassa troppo va a fare una visita anticipata al cimitero!

    - Non ricordarmi cose che preferisco dimenticare! E poi, ci sei sempre tu a proteggermi!

    - Non ci contare troppo, potrebbe venire anche a me la voglia di rilassarmi!

    Miss Irene tornò e li pregò di seguirla, inoltrandosi in un corridoio ricoperto da una moquette color crema. Si fermarono davanti a una porta massiccia che la ragazza spalancò senza bussare, facendosi da parte per lasciarli entrare. Niels Sorensen e Adam Norris entrarono e la porta fu richiusa dietro di loro, senza rumore.

    La stanza era molto grande, la parete di fronte era un enorme finestra che dava sul porto; un folto tappeto color ruggine copriva il pavimento di marmo chiaro, un tavolo di quercia era disposto di fronte alla finestra; davanti due poltrone in cuoio.

    L'unica luce era una grande lampada a braccio che illuminava in pieno la persona seduta dietro al tavolo: una ragazza giovane e graziosa, con i capelli biondo scuro tagliati molto corti, gli occhi verdi, il volto impassibile. Fissava i due giovani con uno sguardo freddo. Era vestita elegantemente, le mani ben curate erano posate sul tavolo, alla mano sinistra brillava una fede tempestata di brillanti e un grande smeraldo quadrato. Stava fumando, e non fece il minimo gesto di riconoscimento e di accoglienza.

    Niels si scosse dalla sorpresa e avanzò verso di lei con le mani tese, un sorriso gioioso sul volto.

    - Angela! Sono felice di vederti! Sei sempre più bella.

    La giovane donna lo fissava, un espressione indecifrabile sul viso. Poi disse, senza calore:

    - Perché sei qui?

    Niels Rimase di stucco e rispose, sorridendo incerto.

    - A dire il vero speravamo nell'ospitalità di Frisco! Siamo in vacanza, il mio collega e io.

    Angela continuava a guardarlo e ora chiese con voce ironica.

    - Tutto qui?

    - Angela! Non mi riconosci più? Sono Niels, Niels Sorensen!

    - So benissimo chi sei! E questo qui, chi è?

    - E' il mio collega, Adam Norris. Un amico.

    Lo sguardo della ragazza si posò un istante su Adam poi si tornò a guardare Niels. La voce suonava decisamente beffarda quando chiese.

    - Come il tuo amico John?

    Niels si irrigidì:

    - Spero di no.

    Angela finì la sigaretta, poi schiacciò un pulsante sul tavolo e immediatamente comparve la ragazza che li aveva accompagnati.

    - Irene, telefona a Tatoi e fai preparare due stanze per gli ospiti, poi avverti Adonis di accompagnarli lì e di avvisare Roulla che stasera ceniamo in casa

    Si voltò verso Niels e Adam e disse, fredda.

    - Vi vedrò a cena, signori. Buonasera.

    I due furono riaccompagnati al pianterreno, dove Adonis li aspettava con la macchina.

    Il tragitto fino a Tatoi fu silenzioso, Niels aveva in testa un turbinio di pensieri: Angela, quella era Angela Moro. Se la ricordava quando l'aveva incontrata, poco più di un anno prima; sincera, appassionata, gentile. E innamorata di Frisco. Era stato lui, in così breve tempo, a farla diventare quell'involucro freddo e deciso? Era stato lui a plasmarla a sua immagine? Sentì dentro di sé una punta di rancore per l'uomo che era riuscito a spegnere la gioia di vivere nell'Angela Moro che lui aveva conosciuto.

    A Tatoi furono accolti da un'anziana governante. La cena sarebbe stata servita alle nove, li informò, e Angela si metteva sempre in abito da sera; poi li accompagnò alle loro stanze e li lasciò soli.

    Adam Norris entrò nella camera di Niels e disse, ridendo.

    - Dolce, gentile, fragile, sempre allegra! Accidenti, se è lei quella di cui mi parlavi, è un po' diversa dai tuoi ricordi!

    Niels stava guardando dalla finestra, verso il parco sferzato dalla pioggia, e mormorò. - Già, è diversa dai miei ricordi. E so anche chi l'ha ridotta così.

    Si voltò di scatto, l'aria decisa:

    - Ma ti giuro che prima di lasciare Atene o rimetto le cose a posto o la porto via con me, a costo dimettermi dal servizio!

    - Sei impazzito? A parte il fatto che forse lei non vorrà venire via con te.

    - La farò venir via con la forza! Quell'incosciente di Francis Ackermann crede che il mondo e la gente siano stati creati per il suo divertimento personale! E' ora che qualcuno gli metta le cose in chiaro!

    Adam si distese sul letto, sbadigliando.

    - Andiamo, Niels, non prendertela così. Forse la tua piccola ingenua è felicissima così. E poi, non litigare subito con il padrone di casa, lascia che godiamo della sua ospitalità per almeno un paio di giorni! Il letto è proprio comodo.

    - Adam Norris, a volte mi viene il dubbio che tu sia un materialista!

    - Hai perfettamente ragione, collega. Qualcosa da obbiettare?

    Niels scosse il capo e si tolse la giacca.

    - E' questo il guaio con voi giovani, siete sempre troppo sinceri!

    Poi cambiando tono.

    - Niente pistola stasera a cena, mi raccomando. Frisco è capace di buttarci fuori, per questo.

    - Ma dov'è Frisco?

    - Non lo so, forse in giro per affari. O forse sul Gabbiano, il suo tre alberi. Ad ogni modo, lo vedremo stasera a cena.

    Adam si avviò verso la porta.

    - Vado a fare una doccia e a mettermi l'abito da sera. Pensi che il maglione nero vada bene?

    - Adam! Quando Frisco dice abito da sera, intende lo smoking!

    - Davvero? Stasera dovrà accontentarsi di una giacca blu, invece! Non indosserò mai un coso del genere, nemmeno al mio matrimonio!

    Niels sorrise.

    - Non parlare di matrimonio, tanto ti mancherà sempre la sposa!

    Adam fece una smorfia

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